PlayStation Now: quattro giochi da recuperare a gennaio

Da Batman Arkham Asylum a Wolfenstein: The Old Blood. Ecco quattro giochi per sfruttare al meglio il vostro abbonamento a PS Now.

PlayStation Now Gennaio 2020
Speciale: PlayStation 4
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Il 2020 ha ormai preso il via sotto il segno dell'attesa nuova generazione di console, e mentre Sony e Microsoft portano avanti le proprie strategie comunicative, è certo che la battaglia si muoverà anche sul fronte dei servizi. Sotto questo punto di vista, la Casa di Redmond gode ormai di un'ottima fama, soprattutto per merito del Game Pass; dal canto suo, il PlayStation Now non resta certo a guardare lo sviluppo del suo "rivale", ed anzi continua a rimpolpare il proprio catalogo con produzioni sempre più importanti inserite progressivamente. La libreria in streaming del colosso nipponico cresce di mese in mese, così come la sua offerta: in questo inizio d'anno torniamo dunque con la nostra consueta rubrica dedicata al PSNow, in cui vi consiglieremo quattro titoli, appartenenti a generi differenti, che meritano assolutamente di essere recuperati.

Uncharted L'Eredità Perduta

Apriamo con una delle ultime aggiunte alla libreria di PlayStation Now, ossia Uncharted: L'Eredità Perduta. Si tratta di un'avventura che si posiziona cronologicamente dopo i fatti del quarto capitolo della serie ma, invece di vestire i panni di Nathan Drake, saremo direttamente al comando dell'ammaliante Chloe Frazer. L'avventuriera può portare a compimento la missione che ha segnato la vita del padre archeologo: ritrovare la Zanna di Ganesh, un manufatto d'inestimabile valore. Per farlo dovrà collaborare con Nadine Ross, la mercenaria un tempo a capo dell'organizzazione Shoreline, la stessa che ha cercato più volte di fermare Drake in Fine di un Ladro.

L'Eredità Perduta non è un semplice DLC, ma un corposo racconto stand alone che, nel corso delle otto ore necessarie al completamento, riproduce tutti i tratti caratteristici della serie di Naughty Dog: il ritmo della narrazione è simile a quello del quarto capitolo, e riesce ad approfondire a dovere il rapporto tra le due protagoniste; il gameplay, a sua volta, rimane fedele ai canoni della saga, e porta su schermo un piacevole mix di fasi stealth, sparatorie, arrampicate ed esplosioni, aggiungendo persino una maggiore libertà d'azione all'interno di mappe più ampie di quelle viste in Uncharted 4. Anche senza il suo iconico protagonista, questo breve episodio è ricolmo del fascino storico del franchise, e rappresenta una pagina imperdibile per ogni fan della serie Sony.

Recensione Uncharted L'Eredità Perduta

Batman Arkham Asylum

Gli ultimi mesi sono stati testimoni di un continuo susseguirsi di rumor e indizi sul prossimo Batman, e per rendere più sopportabile l'attesa di un possibile annuncio, vi suggeriamo di recuperare l'ottimo Batman Arkham Asylum di Rocksteady Studios. Nel 2009, il team britannico era riuscito in un'impresa grandiosa: regalare a tutti i fan dell'Uomo Pipistrello un videogioco pienamente degno del giustiziere di DC Comics. Dal primo episodio, come sappiamo, è nata una trilogia imperdibile, intervallata dal prequel Arkham Origins sviluppato da Warner Bros Montréal.

Tornando al capostipite, che ha tracciato il sentiero che qualsiasi studio dovrebbe seguire per la realizzazione di un tie-in, c'è da dire Arkham Asylum ha retto alla perfezione la prova del tempo, e ancora oggi risulta estremamente godibile. Non vi resta quindi che indossare un lungo mantello e aiutare il crociato incappucciato a fuggire dal manicomio di Arkham, in un susseguirsi di citazioni, criminali e sequenze al cardiopalma.

Recensione Batman Arkham Asylum

Virtua Fighter 5 Final Showdown

C'è stato un tempo in cui SEGA aveva tra le mani alcuni dei marchi più importanti del panorama videoludico, un'epoca in cui settava nuovi traguardi tecnici per l'intera industria. La serie di Virtua Fighter, ad esempio, fu pioniera dei picchiaduro in tre dimensioni, ma tra l'esplosione di Tekken, il fascino delle armi di Soul Calibur e le procaci lottatrici di Dead or Alive, la saga ha conosciuto sfortunatamente un lento declino. Complice il cambio di equilibri del mercato, che ha condotto i fighting game a essere un genere sempre più di nicchia, e la progressiva sparizione delle sale giochi, il brand è stato accantonato da SEGA, che ha preferito concentrarsi su produzioni più remunerative.

Gli scontri di Akira Yuki con i suoi avversari, pertanto, terminano con Final Showdown, la versione definitiva del quinto capitolo disponibile su PS Now. Per gli amanti del genere si tratta di un gioiello di gameplay, decisamente arduo da padroneggiare con il suo sistema di comandi a tre tasti, pensato per sposarsi alla perfezione ad ogni arcade stick. Non è un caso, insomma, se anche nel 2020 Virtua Fighter 5 sarà presente all'Evolution Championship Series (meglio noto come EVO): l'evento esport a cadenza annuale più importante per la community esperta di picchiaduro.

Recensione Virtua Fighter 5 Final Showdown

Wolfenstein The Old Blood

Nel 2014, MachineGames ha dato nuova linfa vitale al brand di Wolfenstein con The New Order. Un cammino inedito per la serie, che imbastiva un'ucronia in cui i nazisti, vittoriosi nei conflitti mondiali e con in mano il potere assoluto, erano fronteggiati da una sparuta resistenza di sopravvissuti al regime tedesco. A simboleggiare maggiormente il nuovo corso dello sparatutto ci ha pensato l'anno dopo The Old Blood, che rappresenta una lettera d'amore alle cruente origini della saga.

La missione di B.J. Blazkowicz, che anticipa gli eventi di The New Order, tocca addirittura tematiche come l'esoterismo, e non si fa mancare neppure una discreta dose di zombi da maciullare. Si tratta, in ogni caso, di un intreccio meno ispirato rispetto ai due capitoli principali sviluppati sempre da MachineGames: nonostante risulti meno incisivo, questo episodio transitorio riesce comunque ad esaltare un gameplay frenetico e feroce, pieno di proiettili testosterone.

Recensione Wolfenstein The Old Blood