Apex Legends vs Fortnite: differenze tra i due Battle Royale

Fortnite e Apex Leggends appartengono alla medesima categoria (Battle Royale) ma presentano notevoli differenze tra loro...

Apex Legends vs Fortnite: differenze tra i due Battle Royale
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  • In poco meno di due settimane Apex Legends è riuscito ad attrarre a sé oltre 25 milioni di giocatori, molti dei quali strappati a Fortnite. Gran parte dei meriti di questo successo lampo vanno senza dubbio ricercati nell'effetto sorpresa: il titolo di EA e Respawn Entertainment è piombato sulle piattaforme digitali all'improvviso, nell'esatto momento in cui è stato annunciato, facendo a meno di una campagna pubblicitaria e, soprattutto, di una lunga fase in Accesso Anticipato, che invece ha caratterizzato molti dei suoi congeneri. Se però è riuscito a non far scappar via i giocatori curiosi della prima ora, è solo grazie alla solidità dell'esperienza di gioco e ad una formula profondamente differente da quella proposta dall'attuale leader del mercato.

    Sebbene vengano sempre tirati in ballo assieme quando si discute di battle-royale, i due titoli presentano ben pochi punti in comune, a partire dal modo in cui si approcciano a questa modalità competitiva: Fortnite Battaglia Reale può essere affrontato in solitaria oppure in squadre composte da due o quattro componenti, in match in grado di ospitare fino ad un massimo di 100 giocatori in contemporanea. Apex Legends, dal canto suo, fissa il tetto di partecipanti a 60 e contempla, almeno per il momento, solo ed esclusivamente il gioco di squadra, valorizzato da elementi da hero shooter del tutto estranei alla proposta di Epic Games. Non c'è mai spazio per le iniziative solitarie nella creatura di Respawn, che grazie ad alcuni scaltri accorgimenti fa di tutto per valorizzare la cooperazione e la comunicazione tra i tre membri che compongono i team. Ma andiamo con ordine, analizzando tutte le principali differenze di gameplay tra i due prodotti, dalle più lampanti a quelle meno evidenti agli occhi dei giocatori non avvezzi al genere.

    Visuale: terza persona vs prima persona

    La differenza più sostanziale è rappresentata dalla visuale adottata, legata a doppio filo con il background dei due team di sviluppo. Epic Games, che ha contribuito a ridefinire un intero genere con la trilogia di Gears of War, ha optato per la terza persona. Respawn Entertainment, studio fondato da veterani di Call of Duty ed autori di Titanfall, non poteva non affidarsi alla visuale in soggettiva.

    Nel primo caso i giocatori hanno maggiore consapevolezza di ciò che accade intorno a loro, grazie all'ampiezza della visuale. Nell'altro, invece, il campo visivo ridotto è compensato da una superiore precisione in fase di mira. Nessuno dei due approcci può essere considerato migliore dell'altro, e la valutazione non può prescindere dalle inevitabili preferenze personali.

    Personaggi e strumenti di comunicazione in-game

    Anche se non avete mai giocato a Fortnite, se bazzicate sui siti d'informazione videoludica oppure in altre comunità, avrete sicuramente notato la presenza di innumerevoli, e spesso strambi, personaggi. Nonostante le evidenti differenze estetiche, tuttavia, sul campo di battaglia si comportano tutti allo stesso identico modo: presentano la medesima velocità di movimento e non si distinguono per abilità speciali. Apex Legends, invece, all'inizio di ogni partita consente ai giocatori di scegliere tra 8 differenti personaggi, chiamati Leggende, ognuno dei quali caratterizzata da abilità uniche. Una sorta di Overwatch, per intenderci, calato però in un contesto puramente battle-royale.

    Il variegato cast di personaggi, sicuramente destinato ad allargarsi in futuro, valorizza enormemente il gioco di squadra, aspetto sul quale, come abbiamo visto in apertura, si fonda l'intera anima di Apex Legends. In un contesto del genere la comunicazione tra i tre componenti del team riveste un ruolo fondamentale e spinge i giocatori ad affrontare le partite in compagnia dei propri amici.

    Per fortuna, Respawn non s'è scordata degli utenti occasionali e ha inserito alcuni intelligenti accorgimenti che facilitano la comunicazione per coloro che non utilizzano la chat vocale. Grazie al pulsante adibito a tale finalità, è possibile piazzare dei comodi segnalini colorati nella direzione da seguire e sui punti esatti in cui sono stati avvistati dei nemici o delle casse da depredare. Tale opportunità è presente anche in Fortnite, ma è relegata alla sola fase di atterraggio per suggerire ai propri alleati il luogo da raggiungere. Il menu di comunicazione in-game non permette invece di indicare una posizione precisa.

    Apex Legends gestisce in maniera differente anche la meccanica di rianimazione. In entrambi i titoli, se il vostro personaggio subisce più danni di quanti è capace di sopportare, viene abbattuto. In questo stato, può ancora muoversi e cercare riparo, nell'attesa che un compagno di squadra lo rianimi. Se ciò non è possibile e l'avversario infligge il colpo di grazia, va incontro alla morte. In Fortnite ciò si traduce automaticamente nel game over. In Apex Legends, invece, c'è ancora speranza. I compagni di squadra possono recuperare un segnalatore nel loot che ha lasciato cadere e portarlo in alcune strutture presenti in giro per la mappa, dove possono richiedere il rientro. La vostra Leggenda verrà così nuovamente catapultata in partita nel pieno delle sue forze, anche se priva di armi ed equipaggiamento.

    Costruzione e distruttibilità

    Il grande valore aggiunto di Fortnite è invece rappresentato dalla meccanica di costruzione delle strutture e dei ripari, attorno alla quale si fonda gran parte del gameplay, specialmente ai livelli più alti e nelle fasi finali delle partite. È impossibile, nel titolo di Epic Games, pensare di vincere senza saper padroneggiare a dovere questa meccanica. Una volta raccolti i materiali necessari sul campo di battaglia (legno, pietra, metallo), i giocatori possono edificare in un batter d'occhio costruzioni vario genere, come scale per raggiungere posti sopraelevati e punti di vantaggio, o muri per proteggersi dagli attacchi nemici e far perdere le proprie tracce.

    Tale caratteristica va a braccetto con la distruttibilità ambientale: tutte le strutture costruite e gran parte degli elementi degli scenari sono completamente distruttibili, una feature che contribuisce a rendere le partite più dinamiche. Nessun riparo, qualsiasi sia il materiale che lo costituisce, è completamente sicuro, poiché tutti possono essere rasi al suolo in un modo o nell'altro.

    Questi aspetti sono completamente assenti in Apex Legends. Nello sparatutto di Respawn non può essere costruito nulla, e le ambientazioni sono completamente statiche. Non c'è alcuna traccia di distruttibilità ambientale, e le uniche interazioni possibili sono legate all'apertura/chiusura delle porte e alla rottura dei vetri delle finestre. Alcune di queste mancanze vengono sopperite dalle abilità delle Leggende, come la Cupola Protettiva di Gibraltar, che protegge gli alleati, e Zipline Master di Pathfinder, che permette di raggiungere punti lontani o sopraelevati.

    Verticalità e rapidità di movimento

    Apex Legends ha ereditato da Titanfall le meccaniche legate allo shooting e al movimento. Una scelta decisamente saggia, considerata la bontà di queste ultime. Nonostante ciò, fa a meno dei Titani e del wall-running: le otto leggende non possono contare su dei bestioni di metallo che piovono dal cielo nel momento di bisogno, e non sono in grado di correre sui muri e saltare da una parete all'altra.

    Pur con queste mancanze, il ritmo di gioco di Apex Legends è nettamente superiore a quello di Fortnite: i suoi personaggi sono più rapidi nei movimenti, possono scivolare sui pendii per acquisire notevole velocità, aggrapparsi alle sporgenze per arrampicarsi e cadere da grandi altezze senza subire danni. Sono persino in grado di riporre le proprie armi per acquisire ulteriore rapidità durante la corsa.

    Il battle-royale di Epic Games riesce invece a valorizzare maggiormente la verticalità delle sue ambientazioni, grazie alle già descritte costruzioni. I giocatori di Fortnite possono raggiungere altezze incredibili in un batter d'occhio, proteggersi dalle cadute facendo apparire dal nulla una piattaforma sotto i loro piedi e dare vita a torri gigantesche dalle quali controllare alla situazione. Gli istanti finali delle partite culminano spesso in una lotta a suon di costruzioni, dove a spuntarla è l'architetto più abile. A dirla tutta, questa sua velleità è anche quella che sta facendo scappare molti spettatori dalle trasmissioni su Twitch: veder spuntare continuamente una serie di strutture, in un ciclo continuo di "costruzione-distruzione-costruzione" nei momenti topici delle partite, non sempre si rivela un bello spettacolo.

    In ogni caso, anche Apex Legends è in grado di dare un senso alla verticalità dei suoi scenari. Lo fa in una maniera differente, legata a doppio filo alle peculiarità dell'eroe Pathfinder, che possiede un rampino e può generare una funivia utilizzabile da tutti i membri della squadra per raggiungere rapidamente posizioni sopraelevate.

    In giro per la mappa di gioco sono inoltre presenti dei palloni rossi, che possono essere utilizzati per ottenere una forte spinta verso l'alto e spiegare il deltaplano. Una soluzione particolarmente utile per spostarsi sulla mappa ancor più velocemente, scappare dal fuoco nemico oppure per fuggire dall'anello che sta collassando.

    Armi, accessori ed equipaggiamenti

    In entrambi i titoli è possibile imbattersi in innumerevoli armi dalle caratteristiche differenti, sia sul pavimento che nei forzieri disseminati sulla mappa di gioco. Pistole, fucili d'assalto, shotgun e chi più ne ha più ne metta. Le armi di Apex Legends provengono dall'universo di Titanfall e sono il frutto di un riuscito mix di elementi tradizionali e sci-fi. Quelle di Fortnite ricalcano invece bocche da fuoco realmente esistenti, con alcune simpatiche variazioni sul tema. Le differenze, tuttavia, non si fermano qui: la formula di Apex Legends è arricchita dalla presenza degli accessori, anch'essi rinvenibili sul campo di battaglia, che contribuiscono a migliorare le caratteristiche delle armi.

    Nella lista figurano stabilizzatori della mira, potenziatori per il danno, mirini di miglior qualità, strumenti in grado di ridurre il tempo di ricarica e altro ancora. Fortnite non include accessori di questo tipo e non permette di perfezionare le armi in maniera dinamica esplorando il campo di battaglia. Piuttosto, utilizza un sistema basato sulla rarità e sui colori per identificare le bocche da fuoco di pregio superiore. Un Fucile d'assalto raro (blu), ad esempio, infligge più danni della sua controparte non comune (verde): basta solo essere fortunati al momento del ritrovamento.

    Quale dei due scegliere?

    È difficile rispondere a questa domanda. La verità è che entrambi i prodotti eccellono in quello che propongono, pertanto la scelta è vincolata ai gusti personali. Il fatto che siano disponibili entrambi in formato free-to-play, inoltre, permette di sperimentare e fare tutte le valutazioni del caso senza spendere neppure un centesimo. Fortnite ha un impianto di gioco più rodato, cresciuto a dismisura nell'ultimo anno e mezzo, e sorretto da un supporto magistrale da parte di Epic Games. Il sistema di progressione basato sul Pass della Battaglia, che si rinnova a cadenza stagionale, le sfide giornaliere e settimanali, la mappa in continuo mutamento e gli eventi in-game contribuiscono a tenere sempre alto l'interesse della comunità. Apex Legends, dal canto suo, si è rivelato un prodotto solido, nonostante la sua giovinezza, e ha portato una ventata d'aria fresca nel genere, caratteristiche più che sufficienti a spingere numerosi giocatori ad abbandonare (temporaneamente o in via definitiva?) la proposta di Epic Games.

    Dal punto di vista contenutistico, per forza di cose, è ancora molto indietro, ma dalla sua ha un impianto di gioco solido e promettente, sul quale è possibile edificare un supporto duraturo e virtuoso. La Stagione 1 e il primo Battle Pass, che porteranno con loro la prima grande ondata di contenuti, debutteranno a marzo, mentre per il futuro ci aspettiamo l'introduzione di una modalità classificata, del cross-play e di nuove mappe o modifiche a quella pre-esistente. Non ci stupiremmo affatto, inoltre, se Respawn decidesse di spingere forte anche nel settore competitivo, vista la grande presa che sembra avere il titolo sul pubblico. Le opportunità sono molteplici, ora tocca agli sviluppatori: se non altro, Apex Legends ha dimostrato che il fenomeno battle-royale è ben lungi dall'essere estinto, e che anche i giganti con 200 milioni di giocatori possono tremare dinanzi ad un'idea ben sviluppata e supportata.

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