Speciale Aspettando PlayStation 4

Le nostre idee sulla prossima console Sony e gli studi interni al lavoro

Speciale Aspettando PlayStation 4
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Quanto manca al lancio? Quanto costerà? Quali chip si celano sotto il suo chassis? Quali titoli accompagneranno il lancio?
Troppe domande e troppe poche certezze. Eppure l'eccitazione di iniziare finalmente a parlare di Playstation 4 (e con essa della prossima generazione di console) ci inebria e non vediamo l'ora di saperne di più, di mettere le mani sulla line up, scoprire quali saranno le caratteristiche hardware e i servizi inclusi.
L'attesa per la conferenza del 20 Febbraio è diventata spasmodica. Kaz Hirai cavalca l'hype dicendo che si parlerà del futuro del brand Playstation, quindi né di Playstation 3 che quest'anno ha in serbo tre progettoni (God of War Ascension, The Last of Us e Beyond), né tantomeno della piccola Vita che di progettoni ha davvero bisogno. Cosa resta? La risposta è praticamente scontata...
Ma non è finita. Mentre la strategia più ovvia sarebbe giocare sulla difensiva, proporre un logo, qualche informazione sull'hardware e una gallery fotografica della console, in attesa della mossa di Microsoft Sony ha voluto che alla conferenza newyorkese assistessero qualcosa come mezzo migliaio di giornalisti da tutto il mondo. Una platea delle dimensioni pari a quella di uno show pre-E3...
Lo scenario migliore per noi giocatori sarebbe che Kaz Hirai e soci esaudissero tutti gli interrogativi, sparassero annunci a raffica, mostrassero qualche trailer dei titoli in sviluppo e ci dessero appuntamento a Los Angeles il prossimo Giugno per focus più dettagliati e le prime prove con mano. Stiamo sognando? In attesa del risveglio perchè non vi leggete le previsioni degli astrologi ingaggiati da Everyeye.it?

Playstation 4, questa sconosciuta

In questa sede non è nostro interesse commentare i rumour più o meno confermati sull'hardware interno che circolano di questi tempi. Sono argomenti che hanno un peso marginale e sono funzionali a un'unica domanda: quale è l'impatto della maggior potenza di calcolo sugli strumenti in mano agli sviluppatori nel realizzare videogiochi? Sony ha commesso un errore quando ha offerto un sistema complesso ed estremamente costoso insieme a Playstation 3: gli sviluppatori hanno faticato più del dovuto per impratichirsi con i dev kit della console avvantaggiando così la concorrenza (vedi l'ultimo caso di The Witcher 2 esclusiva Xbox 360).
La vera incognita di Playstation 4 riguarderà il suo controller. Quando Sony presentò il Sixaxis dalla forma a banana i commentatori lo osteggiarono in tutti i modi, senza sapere se una simile forma fosse comoda e/o ergonomica. Sony ritornò sui propri passi e presentò un'evoluzione del Dualshock 2 con sensore di movimento integrato, ma nei primi esemplari privo di vibrazione. Con il senno di poi forse il Sixaxis dal design oblungo avrebbe facilitato la sua comprensione presso quelle fasce di pubblico che poi si sono riversate in massa sul Wii.
Playstation Move
non ha avuto lo stesso successo di Kinect e ciò è dovuto non solo allo scarso numero di videgiochi pensati per la periferica; difficile quindi che Sony punti ad eleggerlo come controller preferenziale per Playstation 4, ma ci auguriamo che le voci di un dualshock con schermo tattile (capacitivo) al centro sul modello del gamepad Wii U siano infondate. Sony, così come Microsoft, deve assolutamente proporci qualcosa di nuovo in termini di sistemi di input, su questo punto siamo inflessibili!

In ultima analisi siamo convinti che nel futuro dei videogiochi le case produttrici gareggeranno sempre meno sulle esclusive software, quanto piuttosto sui servizi offerti. Sony su questo aspetto parte assolutamente avvantaggiata: Playstation Plus è un'idea fenomenale che si adatta perfettamente all'ingordigia dei giocatori hardcore che vogliono mettere le mani su tutto e non sono mai sazi di esperienze videoludiche, mentre il servizio online di Playstation 3 ha saputo crescere di anno in anno fino a gareggiare con Xbox Live che ricordiamo chiede ancora agli utenti un contributo in denaro per il gioco online.
Su due punti la casa nipponica deve assolutamente lavorare: la centralizzazione del Playstation Store la cui offerta è troppo frammentata a seconda dei dispositivi (ci sono copie digitali di giochi retail, titoli esclusivi per lo store digitale, Playstation Classic, la libreria Playstation 2, i Minis e Playstation Mobile) e sopratutto manca un canale efficace per la distribuzione di titoli indie come avviene su Xbox 360; nell'offerta di servizi in Italia Sony è in parte indietro a Microsoft perchè ha voluto realizzare canali di vendita video, community social, streaming musicale in collaborazione con le divisioni interne a Sony, mentre Microsoft ha saputo aprirsi a società esterne come Facebook, Twitter, Mediaset Premium, ecc...
Tuttavia non dobbiamo dimenticare l'asso nella manica di Sony, ovvero l'acquisizione nel Luglio dello scorso anno di Gaikai, start up specializzata nei servizi di cloud computing.

In questo articolo di preparazione alla conferenza del 20 Febbraio vogliamo anche dare uno sguardo a cosa stanno combinando i team interni a Sony. Vogliamo insomma ipotizzare se sono al lavoro su progetti destinati a Playstation 4, di cosa si potrebbe trattare (seguiti o nuove IP), oppure se vediamo meglio quelle compagini al lavoro su Playstation Vita.
Comiciamo dall'Europa.

Europa

Media Molecule: nella cara vecchia Europa c'è altrettanto fermento. Gli sviluppatori di Little Big Planet stanno cercando di svincolarsi dalla IP che li ha resi famosi,lasciandola nelle mani di altri studi inglesi come Sumo Digital (Cross Controller pack e si vocifera Little Big Planet 3. Per Playstation 4?), Double Eleven (Little Big Planet Vita) e United Front Games (Little Big Planet Karting).
Una piccola parte del team (non più di trenta sviluppatori) sono attualmente impegnati sul dolcissimo Tearaway per Playstation Vita, ma la restante ventina è certamente imbarcata in un nuovo progetto. Media Molecule aspetterà di avere l'organico al completo prima di spingere sull'acceleratore del nuovo progetto che a nostro avviso dovrebbe vedere la luce nei primi due anni di vita di Playstation 4.

Guerrilla Games: dall'Inghilterra ci spostiamo in Olanda per interrogarci su cosa impegni attualmente gli sviluppatori della serie Killzone. Il Mercenary per Playstation Vita sta crescendo (bene) nel distaccamento di Guildford, mentre il core team nel paese dei papaveri è da Killzone 3 (2010) che non fa sapere più nulla. Che stiano preparando l'annuncio del quarto episodio dell'FPS fantascientifico in vista del lancio di Playstation 4? O stanno forse ripartendo da zero con un nuovo "Halo killer"? Avranno abbastanza fegato per convincere Sony a investire massicciamente su una nuova IP non per forza in prima persona?

Evolution Studios: anche i prodi inglesi autori di WRC e Motorstorm sono ai box dal 2011, anno di pubblicazione di Apocalypse. Non vogliono certo farci credere che Motorstorm RC per Playstation Vita sia stato il progetto principale dell'ultimo biennio, vero?
Sony potrebbe incentivarli a realizzare un nuovo episodio del racing arcade che sia in grado di mostrare la reale potenza di Playstation 4 come all'epoca fece il primo Motorstorm con Playstation 3. Eppure il curriculum di Evolution Studios evidenzia come il franchise WRC è stato sepolto nel passaggio da Playstation 2 a Playstation 3 e qualcosa ci dice che lo stesso accadrà con Motorstorm. Sia chiaro, però, non stiamo mettendo in dubbio uno spostamento di genere, dai racing game a qualcos'altro!

London Studio: non sappiamocome i veterani game designer londinesi stiano affrontando la transizione alla prossima generazione di console. Dopo aver dato corpo alle innumerevoli iterazioni di SingStar e aver dato un senso alla telecamera Eye Toy con il simpatico Eye Pet e il coraggioso Wonderbook, ci aspettiamo che sappiano rimpinguare la line up casual di Playstation 4 con party game, dance game e action game dal concept immediatamente intuitivo. Non ci capacitiamo di come nessun team interno ai London Studio sia attualmente al lavoro su Playstation Vita...

Quantic Dream: allo stato attuale la software house parigina guidata da David Cage è totalmente devota a Beyond Two Souls in uscita nel corso dell'Autunno su Playstation 3. L'avventura spiritica dal forte intreccio narrativo sta senz'altro assorbendo i quasi 200 dipendenti. Li vedremo al lavoro su Playstation 4? Noi scommettiamo di sì: nonostante siano una software house indipendente, Sony già con Heavy Rain ha dato loro tutti gli strumenti per crescere ed espandere il loro bagaglio tecnologico, oltre che una libertà creativa non comune. Se dovessimo avanzare proposte ci piacerebbe che la demo tecnica Project Kara e il complicato rapporto uomo-macchina possano fare da premessa al loro prossimo videogioco.

Stati Uniti

Naughty Dog: ci trasferiamo dai cagnacci californiani per indagare su cosa li attende dopo The Last of Us. Probabilmente molti di loro direbbero "una vacanza", ma noi videogiocatori gente inflessibile già ci interroghiamo sulla loro prossima fatica. Fatica che è già in lavorazione presso il secondo team di Naughty Dog, quello che nel 2011 ultimò lo sviluppo di Uncharted 3 e si ritirò a meditare sul futuro prossimo. Si saranno impegnati su Playstation Vita? O avranno affilato le loro lame in vista del debutto su Playstation 4? Proseguiranno la storia di Drake con Uncharted 4? Daranno un seguito a The Last of Us? Recupereranno la saga di Jak & Daxter? Oppure si dedicheranno a una nuova IP? E anche qui sarà un prodotto retail AAA oppure un succoso esperimento indie?

Sucker Punch:
fonti ufficiali danno i talentuosi sebbene ancora acerbi sviluppatori di Sly Cooper e Infamous al lavoro su una nuova IP definita Next Big Thing Project. Difficile che riprendano in mano il supereroe Cole per un terzo capitolo visto l'epilogo di infamous 2, difficile che si dedichino a una nuova avventura del ladro procione visto Sly Cooper Thieves in Time è ora come ora nelle mani di Sanzaru Games. Noi scommettiamo su una IP completamente nuova diretta proprio a Playstation 4...

SCE Bend Studio:
difficile che i bravi sviluppatori di Uncharted L'abisso d'oro tentino il colpaccio e si trasferiscano su Playstation 4. Non in tempi brevi perlomeno...
Prima li attende quasi sicuramente una nuova avventura di Nathan Drake su Playstation Vita.

Santa Monica Studio:
coloro che hanno fatto di Kratos uno degli eroi di Playstation si stanno confermando una volta di più talentuosi grazie alle piccole innovazioni inserite in God of War Ascension. Tuttavia c'è un aspetto del team californiano che è passato in sordina in questi anni ovvero il loro ruolo di talent scout per quanto concerne gli indie: da Flow a The Unfinished Swan, passando per Fat Princess e Pixel Junk, ogni piccolo grande capolavoro del Playstation Network porta in qualche modo la loro firma.
Ci aspettiamo che tale capacità di calamitare gli sviluppatori indipendenti sia destinata a crescere nella successiva generazione di console: le recenti acquisizioni di Thatgamecompany (Journey) e SuperBot Entertainment (Playstation All-Stars Battle Royale) vanno proprio in questa direzione e qualcuno giura di aver intravisto impiegati di Ready at Dawn aggirarsi per i loro uffici. Un God of War per Playstation Vita è imminente?

Giappone

Japan Studio: la galassia di sviluppatori raccolti sotto il nome di Japan Studio è sterminata. Sotto tale cappello si celano i simpatici game designer di Locoroco e Patapon, quelli sperimentali di Echochrome e The Last Guy, team di supporto a titoli terze parti in esclusiva per console Sony (Demon's Souls, White Knight Chronicles, ecc...), oltre a software house in tutto e per tutto come Project Siren (Forbidden Siren e Gravity Rush) oppure Team ICO.
E' lecito pensare che al momento parte della forza lavoro sia impegnata su Rain e Puppetteer, ma sopratutto nella disperata conclusione dei lavori in merito a The Last Guardian. Il progetto ha subito ritardi su ritardi ed è da un paio d'anni che non riceviamo aggiornamenti sullo stato dei lavori: Fumito Ueda si è detto stressato del ritmo di sviluppo ed ha giurato di lasciare Sony una volta completato il progetto. Già, ma quando? Sony può terminarlo nel giro di un anno e proporlo come canto del cigno di Playstation 3 oppure, come testimonierebbe il lungo silenzio, riciclarlo in vista della prossima generazione di console e riannunciarlo per Playstation 4. A quel punto sarà quantomeno in grado di centrare il giorno di lancio?

Polyphony Digital: il team responsabile della serie Gran Turismo e guidato dall'irreprensibile Kazunori Yamauchi è certamente al lavoro su Gran Turismo 6. La vera domanda è per quale annata sarà pronto? Su Playstation 3 Sony ha concesso fin troppa tranquillità agli sviluppatori del suo racing di punta, tant'è che un solo episodio della serie (escludendo quello per PSP e tralasciando i teatrini del Prologue) è comparso sugli scaffali nell'arco di una generazione incredibilmente lunga. Microsoft ha rosicchiato terreno con ben quattro episodi della serie Forza Motorsport, ma anche rimanendo in casa Sony è rimarchevole lo sforzo di Evolution Studios nel plasmare la nuova IP Motorstorm e dare ad essa ben due seguiti in un ristretto arco temporale.
Morale della favola: difficilmente Sony concederà il lusso di uno sviluppo troppo dilatato di Gran Turismo 6, farà abbassare un po' la cresta a Yamauchi-san perchè un modello di sviluppo "perfezionista" non è più applicabile di questi tempi. Il nostro desiderio sarebbe vedere Gran Turismo 6 al lancio di Playstation 4 distribuito con un modello analogo a quello previsto inizialmente per GT HD e mal applicato da Ridge Racer su Playstation Vita: ovvero un client possibilmente gratuito con piste in aggiornamento continuo e macchine acquistabili singolarmente o in pacchetti.