Speciale Assassin's Creed 2

Le promesse dell'Assassino

Speciale Assassin's Creed 2
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • Nonostante quello che ne disse gran parte della stampa specializzata, Assassin's Creed significò molto per il videogaming moderno. Il prodotto Ubisoft si distinse, all'epoca della sua uscita, per un'originalità mai troppo osannata e per la voglia di osare, sperimentando soluzioni ludiche innovative e recuperando dai meandri della Storia un contesto sostanzialmente inesplorato dal media “videogioco”. Inutile nascondere i limiti della struttura portante, ma martellare eccessivamente sulle defaillance da free-roaming (tacendo poi delle stesse problematiche di fronte alle tre paroline magiche “Grand Theft Auto”), ci sembrò al tempo un atteggiamento controproducente e pretestuoso. Assassin's Creed aveva dalla sua la forza di un'art direction da brivido, in grado di pennellare il profilo di una fra le più carismatiche figure degli ultimi tempi, e capace di tratteggiare la silhouette indimenticabile di città orientali. Assassin's Creed aveva anche un motore grafico dall'impatto devastante, tanto che a qualche anno di distanza l'eccellenza tecnica dell'engine è bastata per glorificare l'ultimo Prince of Persia come uno dei migliori esempi di arte in movimento. E Assassin's Creed aveva persino un comparto narrativo sopra le righe: creativo, provocante, capace di incuriosire il giocatore ed in grado di sostenere infinite iterazioni, divagando fra i ricordi di Desmond attraverso le varie epoche storiche. La trama interrotta accennava alla diretta presenza di un seguito, se non ad un progetto sfaccettato e duraturo; ed infatti ecco arrivare l'annuncio ufficiale del secondo capitolo. Il fermento mediatico e l'attenzione esagerata da parte dell'utenza e della stampa, a dire la verità, oggi sembrano andare poco d'accordo con la “lapidazione critica” che ricevette il primo episodio. Segno che forse, ai tempi, furono piuttosto i pregiudizi e la severità “di reazione” a parlare. Everyeye, col senno di poi, è contenta delle critiche esagerate che furono riversate persino sull'organismo redazionale. E sa d'aver premiato un prodotto che da oggi, grazie all'esaltata attesa del sequel, guarderete tutti con occhi diversi. E che, nonostante tutto, non avete potuto, e non potrete, dimenticare mai.

    The Story so Far...

    La storia di Assassin's Creed è orchestrata in maniera magistrale. Nel primo episodio il giocatore era gettato nei panni di Desmond, un giovane imprigionato da un'oscura organizzazione. L'anno era il 2012, ma il futuro asettico e pulito della terra si presentiva solo attraverso la luce sterile che filtrava dalle vetrate di un laboratorio. L'impatto era spiazzante: all'utente veniva raccontato di una lotta millenaria perpetrata da due sette in perenne conflitto. I Templari e gli Assassini combattono una guerra silenziosa e segreta, nascosti nelle pieghe del tessuto sociale. I primi cercano di ottenere il potere grazie al controllo del progresso scientifico e di strani manufatti mistici, mentre i “seguaci di Hassan” cercano di contrastare la dominazione dei “Compagni del Tempio” eliminando i loro membri. Si scopre dunque che Desmond è l'ignaro discendente di alcuni esponenti di spicco della setta degli Assassini, e porta nel suo DNA la memoria celata delle loro gesta. Collegato ad uno strano macchinario (l'Animus), Desmond è costretto a riscoprire i ricordi delle gesta di Altair, che si oppose nel 1191 (anno in cui terminò la terza crociata) al tentativo dei Templari di distruggere l'organizzazione segreta. Al termine dell'avventura, attraverso i ricordi di Desmond, i suoi carcerieri riescono a recuperare la posizione degli artefatti arcani, in grado di donare la conoscenza.

    In Assassin's Creed II le vicende riprenderanno, presumibilmente, da dove si erano interrotte, anche nessuna informazione è trapelata riguardo alla componente narrativa “futuristica”. Si sa soltanto che Desmond dovrà connettersi nuovamente all'Animus, viaggiando stavolta in un'altra epoca storica. Abbandonati i polverosi scenari di Damasco, Acri e Gerusalemme, l'ambientazione si sposta nel bel mezzo del Rinascimento italiano, più precisamente nel 1476, per seguire così le imprese di un nuovo protagonista: il nobile fiorentino Ezio Auditore.
    Restano, al momento, moltissimi interrogativi. La sorte di Altair rimarrà forse inspiegata, o più probabilmente raccontata attraverso lo spin-off già annunciato su Psp. Anche la sopravvivenza della società del Templari dovrà essere chiarita, dato che l'ordine fu dichiarato eretico e soppresso (con estrema brutalità) nell'anno 1312, per ordine di Filippo IV il Bello, Re di Francia (desideroso in realtà di appropriarsi dell'immenso tesoro accumulato dalla “setta” negli anni della guerra santa).
    Siamo convinti che nel lungo periodo che ci separa dalla data d'uscita saranno ben poche le informazioni che sfuggiranno al team di sviluppo riguardo a questi aspetti: la duplicità storica dell'ambientazione permetterà ai creativi di solleticare i videogiocatori mantenendo comunque il più stretto riserbo sul plot principale, focalizzandosi invece sul nuovo contesto e sul nuovo protagonista, per sorprendere l'utente - una volta ancora- soltanto al Day One.

    Renaissance

    Il Rinascimento italiano è apparso al team di sviluppo una collocazione temporale perfetta per la storia di Assassin's Creed II. Periodo di massima fioritura dell'arte e delle lettere dopo i “secoli bui” del Medioevo, epoca di grandi mutamenti sociali e culturali, il quindicesimo secolo si è distinto non solo per il grande fermento intellettuale, ma anche per la vivacissima scena politica. L'Italia, divisa in piccoli stati autonomi ed indipendenti, trovò nella seconda parte del secolo una discreta stabilità, grazie alla mediazione di importanti personalità (fra le quali Lorenzo il Magnifico), che assicurarono un periodo di relativa prosperità (sottoscrivendo la Pace di Lodi). Non mancavano però tensioni politiche piuttosto accese, sospetti ed intrighi, in un periodo in cui la ricerca del potere e l'espansione dei propri domini territoriali erano pratiche frequentissime. Basti pensare proprio alle continue guerre di espansione fra Venezia e Milano, che durarono fino al 1454, o al tentativo di costruire un proprio stato perpetrato da parte di Cesare Borgia (detto il Valentino), nei primi anni del XVI secolo. Insomma i vari stati in cui era divisa la penisola italiana erano intrecciati in una fittissima ragnatela di relazioni, alcuni avvicinati dal comune sostegno economico e militare, altri intenti a monitorare con sospetto le azioni dei “vicini”. Complotti e macchinazioni oscure dovevano essere all'ordine del giorno, accordi intrecciati e disattesi complicavano la situazione anche all'interno della stessa signoria. Il plot contorto e segretissimo di Assassin's Creed II pare trovare in questo contesto il suo habitat più naturale. Come per il precedente capitolo (che già non nascondeva moltissime ispirazioni dai romanzi di Dan Brown), anche in questo episodio alcuni importanti fatti storici realmente accaduti verranno rivisitati alla luce del conflitto eterno fra Assassini e Templari, mentre il protagonista vivrà in prima persona grandissimi mutamenti storici, entrando a contatto con le personalità più in vista del periodo.
    Il nuovo eroe principale dell'avventura si chiamerà Ezio Auditore: sarà un nobile fiorentino cresciuto nel lusso, ben inserito nella vita politica della città. Non è ancora chiaro il motivo per cui sia stato reclutato nella setta degli Assassini, ma Ezio sembra pronto a svolgere i suoi compiti con la stessa eleganza elitaria che ha caratterizzato Altair. Il design stesso del personaggio dimostra coscienza e coraggio: il profilo letale dell'assassino è riconoscibilissimo, quasi familiare, col cappuccio calato a coprire il volto; eppure alcuni dettagli del vestito riescono a caratterizzare Ezio, collocandolo perfettamente nel nuovo contesto storico, ed identificando al contempo la sua estrazione sociale.

    I volti della storia

    Appare molto rassicurante l'attenzione del team di sviluppo per la realtà storica che fa da sfondo alle vicende. In questo senso è quanto mai gradita la scelta di “arruolare” come consulente storico un professore dell'università di Notre Dame (Margaret Meserve), così da delineare in maniera precisa ed impeccabile i binari sui quali far correre la trama. Del resto sono moltissimi gli elementi storici utilizzati per caratterizzare Assassin's Creed II, a partire dai luoghi più importanti delle città visitate da Ezio (Firenze e Venezia) per finire ai personaggi politici più rilevanti dell'epoca.
    Il team ha svolto un certosino lavoro di ricerca nelle due famose località turistiche, fotografando i monumenti più importanti per essere in grado di darne una riproduzione digitale ispirata e veritiera. Al momento gran parte dell'attenzione mediatica si è focalizzata su Venezia, i cui scorci mostrano il Canal Grande, il Ponte di Rialto (ancora in legno, all'epoca) e la Basilica di San Marco, ma crediamo che anche l'architettura fiorentina risulterà molto curata. Il campanile di Giotto e l'alto torrione di Palazzo Della Signoria potrebbero garantire una visione globale della città, e siamo sicuri che anche Ponte Vecchio troverà la sua digitalizzazione. In ogni caso, seppur non sia stata rilasciata al momento nessuna dichiarazione ufficiale, il team di sviluppo ha passato qualche tempo curiosando anche per le strade di Roma, e non è escluso che Ezio faccia visita alla capitale. Del resto l'importanza storica dello stato pontificio e la presenza di personalità di spicco (pensiamo ad esempio ad Alessandro VI, papa corrotto e nepotista) potrebbero far gola agli sceneggiatori.
    Questi non hanno infatti lesinato sull'impiego dei grandi ingegni del tempo. Lorenzo il Magnifico, Niccolò Machiavelli e persino Leonardo da Vinci compariranno nel gioco.
    Lorenzo sarà in contatto continuo con Ezio, probabilmente suo stesso mecenate e sostenitore della setta degli Assassini. Nel corso del gioco vivremo in prima persona anche l'attentato che fece seguito alla congiura dei Pazzi, e si concluse con la morte del fratello di Lorenzo - Giuliano de Medici - e la miracolosa fuga del principale bersaglio (e sospettiamo che il nostro nuovo protagonista sarà d'estremo aiuto). Una piccola curiosità: la congiura dei Pazzi si svolse nel 1478, cioè due anni dopo la data dichiarata dal team di sviluppo come principale “time setting”. Chissà se la memoria di Desmond potrà viaggiare, stavolta, anche attraverso gli anni. Il sospetto non manca, e non tanto per la piccola discrepanza appena citata, quanto per la presenza di Niccolò Machiavelli, che -sostiene il team di sviluppo- sarà un consigliere indispensabile per Ezio, e gli insegnerà nelle fasi avanzate di gioco l'importanza della strategia e della tattica (ancora silenzio totale su questo aspetto del gameplay). Il celebre autore del trattato politico più lucido della storia (Il Principe), nacque in quel di Firenze nel 1469, e ci pare inverosimile che a soli otto anni già dimostri attitudine per la politica e gli intrighi. Ma forse il team si è preso solo qualche libertà.
    Confermata in ogni caso anche la presenza di Caterina Sforza, anche se non sono chiari i suoi rapporti con l'assassino. Fondamentale, infine, la figura di Leonardo da Vinci: le visite al suo laboratorio saranno indispensabili per ottenere nuovi congegni (le stesse lame retrattili che indossa Ezio sono sue creazioni) e per stendere i piani d'azione.

    Re-New

    Sono molti gli aspetti tutt'ora nebulosi riguardo ad Assassin's Creed II, e le dichiarazioni del team di sviluppo chiariscono pochi dettagli. Ad esempio, non si è ancora capito quale sarà la struttura ambientale entro cui sarà possibile muoversi. Il Regno, l'immenso “corridoio” che nel primo capitolo collegava le tre città, è stato sostituito. Adesso, dice il team di sviluppo, il giocatore potrà muoversi all'interno di vasti paesaggi campestri e rurali, che attornieranno le città. La campagna toscana potrà così essere attraversata, come una propaggine naturale su cui Firenze estenderà il proprio dominio. Pare comunque improbabile poter viaggiare autonomamente da Firenze fino a Venezia, anche se -è stato confermato- sarà possibile usare cavalcature. Eppure il team di sviluppo assicura che le varie location saranno connesse fra di loro e, anzi, moltissime missioni richiederanno di muoversi dall'una all'altra, proprio per non “isolare” le città come accadeva nel precedente episodio. Insomma pare che la volontà dei game designer sia quella di nascondere ogni “soluzione di continuità”, permettendo all'utente di muoversi liberamente nell'ambiente di gioco, ed anzi integrando attivamente il setting nello svolgimento di ogni quest. Dovremo vedere, all'atto pratico, come verrà realizzata tale intenzione. Sospettiamo che, almeno in questo caso, sia necessario un piccolo aiuto dalla “sospensione dell'incredulità”.

    Le novità di Assassin's Creed II non riguardano solo personaggi ed ambientazioni. La struttura ludica alla base del prodotto è stata rivista, per venire incontro alle esigenze degli utenti e risolvere i problemi che attanagliavano il primo episodio (su tutti la ripetitività concettuale, di cui s'è già discusso in apertura). Del resto nella stessa sostanza costituente del macro-genere Free Roaming si attanaglia ormai il cancro dell'abuso, ed è bene dunque rivedere le logiche alla base di tale impostazione. Molti prodotti stanno tentando di rivisitare l'approccio globale al “sandbox”, integrando nelle varie quest una componente scenografica e sostenendo tutto l'impianto con una “mano registica” sempre visibile. Citiamo Infamous, ma anche alcuni momenti del sopravvalutato Grand Theft Auto IV, che tentano di accompagnare il giocatore e non lasciarlo in balia di sé stesso (e dell'insostenibile leggerezza del genere).
    Anche Assassin's Creed II è deciso a compiere passi in avanti nell'integrazione di una sceneggiatura dinamica. Per far ciò è comunque imprescindibile assicurare una maggiore varietà, ed eliminare tutte quelle missioni “passive” che ancora di più lasciavano trasparire il vuoto delle azioni di Altair. Così le Quest di borseggio, o quelle in cui recuperare informazioni semplicemente origliando, sono state rimosse, mentre le rimanenti (omicidi su commissione e simili) sono stante integrate con altre tipologie di missioni, per un totale di 16 diversi compiti che Ezio potrà recuperare dagli NPC. Come si diceva poco sopra, questi incarichi porteranno il protagonista anche al di fuori delle mura cittadine, e potranno evolvere e complicarsi: sarà possibile assistere a piccoli “colpi di scena” che costringeranno Ezio a cambiare tattica (o bersaglio): questo sistema “modulare” permetterà di costruire quest più complesse semplicemente combinando le 16 tipologie a disposizione, a tutto vantaggio della varietà di gioco.
    Il lavoro svolto sulle quest principali, poi, sembra di prim'ordine. E' stata ad esempio confermata la presenza di una missione in cui Ezio dovrà infiltrarsi all'interno di Palazzo Vecchio (l'allora Palazzo Ducale). L'unico modo per raggiungerlo, tuttavia, sarà quello di utilizzare il prototipo di macchina volante ideato da Leonardo da Vinci, sfruttando le correnti ascensionali create da piccoli incendi, appiccati dallo stesso inventore dando fuoco ai sempre presenti covoni. Non sappiamo se la “macchina volante” avrà altre applicazioni, o se appariranno altri congegni di Leonardo, ciò che è sicuro, al momento, è che ogni missione principale sarà altamente spettacolare, con una struttura originale ed unica, a sostegno di una progressione sfaccettata e poliedrica.
    Ma ci sono anche altri accorgimenti grazie ai quali il team di sviluppo intende garantire la varietà. Ad esempio il sistema dei “collectibles”: non più solo bandierine, ma anche monete antiche, statue preziose ed altri oggetti. E ciascuna categoria garantirà l'accesso ad alcuni extra che influiranno direttamente sul gameplay, così che l'operazione di esplorazione metodica sia naturalmente incoraggiata.
    Inoltre, il team ha ben pensato di inserire un sistema di “fama”: diversamente da Altair, Ezio è un personaggio bene in vista nella società del tempo, ed è quindi costretto a misurarsi con l'opinione della gente. Per questo sarà seriamente consigliato tenere un basso profilo mentre si svolgono i vari assegnamenti. Tuttavia, nel malaugurato caso in cui le maldicenze dovessero aumentare, e la reputazione di Ezio calare drasticamente, al protagonista si apriranno nuove possibilità. Potrebbe rendersi necessario compiere qualche assassinio fuori programma, per eliminare i testimoni, oppure passare in rassegna i muri della città per rimuovere i manifesti con un abbozzato identikit del protagonista. Solo tornando fra le braccia dell'anonimato, Ezio potrà muoversi per le vie cittadine senza destare sospetti nelle guardie, mimetizzandosi fra la folla come Altair faceva fra i sacerdoti.

    Le abilità dell'Assassino

    Anche le doti atletiche del protagonista e le sue possibilità motorie sono state incrementate. “Del resto”, scherza il team di sviluppo, “si tratta pur sempre di un seguito”. Ezio erediterà dal suo antenato l'agilità felina con cui gli sarà possibile scalare palazzi e adoperarsi in rocambolesche fughe sui tetti della città. Pare che le scalate saranno ancora più dinamiche, grazie all'introduzione di nuove movenze: Ezio potrà ad esempio lanciarsi mentre sta scalando una parete, magari per aggrapparsi sul muro di un altro palazzo. Inutile dire che un'integrazione più attiva dell'utente durante il “climbing” è una fra le novità più gradite dell'aggiornamento ludico.
    Per invogliare l'utente a sfruttare al massimo le capacità funamboliche di Ezio, il team segnalerà, grazie all'aiuto di piccoli indizi visivi, quali saranno i percorsi migliori da seguire. Come nel primo capitolo il librarsi di un falco testimoniava la possibilità di lanciarsi nel vuoto (sicuri di trovare un morbido covone di fieno ad attendere Altair), adesso delle piccole bandiere bianche segnaleranno i tragitti più spettacolari o più efficaci per sfuggire alle guardie.
    Un aiuto sottile ma assai gradito, se si considera soprattutto che gli avversari saranno adesso molto più agguerriti e determinati. Il set di guardie che pattuglieranno la città è stato incrementato: oltre ai classici guerrieri armati di spada e scudo torneranno non solo gli arcieri, ma tre nuove categorie di avversari. Sarà possibile ad esempio trovare guerrieri pesanti in armatura completa, che combattono con armi dalla potenza devastante (Scuri e Mazze), in grado di compromettere seriamente le condizioni di Ezio anche con un solo fendente. D'altro canto l'elite dell'esercito cittadino è composta anche da guerrieri più scaltri, armati di stiletto e pronti a dimostrare tutta la loro determinazione inseguendo Ezio anche sui tetti della città (con molta più insistenza rispetto ai vecchi soldati di Gerusalemme, considerata anche la loro maggiore agilità).
    Infine, ci saranno soldati equipaggiati con armi lunghe (alabarde, lance o picche), in grado di difendersi in combattimento tenendo a distanza l'avversario, e sempre attenti nei loro pattugliamenti (addirittura potrebbero nascondersi nel caso avvertano la vostra presenza, per cogliervi di sorpresa).
    Evitare lo scontro diretto e agire nell'ombra sarà sempre fondamentale, importantissimo anzi se si considera il nuovo sistema di salute: Ezio guarirà dalle ferite leggere automaticamente (la giustificazione è sempre quella legata alla natura solo “mnemonica” delle sue gesta, risvegliate nella mente di Desmond dall'Animus), ma dovrà stare molto attento ai colpi più potenti. Ferite gravi limiteranno le sue possibilità di movimento, e per recuperare tutte le facoltà fisiche il protagonista dovrà recarsi da un medico.
    Sembra comunque che il giocatore possa stare tranquillo, anche nel caso di uno scontro frontale con le armate cittadine. Il nuovo protagonista è capace di difendersi in maniera eccellente, grazie alla rivisitazione del sistema di combattimento. Il fulcro della fase di lotta si basa ancora sulle parate e sui contrattacchi veloci, per mantenere spettacolarità e realismo (e Ubisoft, con Assassin's Creed prima e con Prince of Persia recentemente, è l'unica software house che ha davvero provato a rivoluzionare il fighting sistem degli action game). Ezio sarà però in grado di utilizzare nuove mosse, disarmando ad esempio gli avversari per impossessarsi dei loro equipaggiamenti. Il nobile fiorentino non si farà scrupolo di impugnare altre armi oltre alla spada, ed anzi saranno moltissime quelle a disposizione (suddivise in 8 diverse categorie). Ovviamente ogni “ferro” permetterà un diverso approccio agli scontri: alabarde e picche terranno a distanza gli assalitori, rompendo le loro fila con fendenti circolari. Spade e scimitarre saranno adatte allo scontro diretto “uno contro uno”, mentre pugnali leggeri risulteranno più discreti. Senza precludersi la possibilità di impugnare una mazza pesante e fracassare le ossa delle guardie con colpi poderosi e letali.
    Sfruttare tutte le capacità delle varie armi non richiederà di apprendere combinazioni intricate: il sistema di combattimento rimarrà molto semplice da padroneggiare, con alcuni dei front button dedicati alle parate ed altri agli attacchi diretti. Per eseguire le mosse speciali legate all'arma impugnata basterà mantenere premuto il tasto d'attacco, e rilasciarlo al momento opportuno.
    Ezio sarà comunque in grado di difendersi anche a mani nude, dimostrando la spregiudicatezza e l'astuzia tipica di ogni assassino: per avere la meglio sugli assalitori il protagonista non si farà scrupolo di utilizzare i più biechi espedienti d'occasione, gettando ad esempio un pugno di sabbia negli occhi delle guardie, per poi sfruttare le sue doppie lame nascoste. Grazie alla presenza di una seconda lama a scatto, anche le animazioni legate alle stealth kill saranno più numerose e diversificate. Restando in tema di uccisioni silenziose, è stata garantita la possibilità di afferrare le guardie anche mentre si è nascosti nei covoni di fieno (che verranno affiancati da carretti pieni di lana dei cardatori o da quelli che trasportano il ricco bottino dei pescatori). Infine, sarà possibile afferrare le guardie anche spuntando dalle basse acque della laguna o dell'Arno: Ezio sarà in grado di nuotare, e potrà sfruttare i corsi d'acqua sia per avvicinarsi non visto al suo bersaglio che come una via di fuga piuttosto sicura.
    Proprio questa possibilità sembra far presagire ad una maggiore libertà di interpretazione degli incarichi: il giocatore potrebbe essere in grado di scegliere la via più adeguata per raggiungere i suoi obiettivi, attraverso il tetti della città o strisciando nelle acque limacciose dei canali. Anche la presenza di un ciclo giorno/notte dinamico garantirà, magari, la necessità di adottare diverse strategie, aspettando il momento migliore per colpire o studiando come cambiano le routine delle guardie a seconda del momento della giornata.

    Assassin's Creed 2 Assassin's Creed II è un progetto ancora avvolto dalla nebbia, e nonostante questo il profilo della produzione appare, in lontananza, piuttosto ingombrante. Sarà necessaria una prova su strada per valutare il rilievo e la qualità delle novità introdotte, anche se l'intenzione del team di sviluppo sembra essere stata quella di andare incontro alle esigenze dei tormentati videogiocatori, per garantire una maggiore varietà ludica e render più corposa la struttura di fondo. In ogni caso, Assassin's Creed II eredita dal predecessore un carattere elitario e coraggioso: rompe gli schemi classici della narrazione, ravviva gli stilemi dell'action game, si concentra sull'interazione fra personaggio ed ambiente (con un'attenzione che moltissimi altri progetti, da Tomb Raider a Prototype, hanno ereditato). Propone infine un'ambientazione originale, mai vista in un videogioco e poco sfruttata in generale dell'industria dell'home entertainment. Giocando con il passato, mescolando fantasia e realtà storica, e dimostrando un gusto tutto particolare (quasi post-moderno) per il citazionismo e la rivisitazione, colpisce di nuovo come fece il suo predecessore. Il team di sviluppo ha dimostrato risolutezza e audacia, cambiando d'un colpo ambientazione e protagonista, ma mantenendo una coerenza stilistica impeccabile, intrecciata con una componente artistica di prim'ordine. Chi ha considerato il primo capitolo di Assassin's Creed un poco acerbo troverà forse nel secondo una piena maturazione. Chi ha adorato gli scorci da brivido inquadrati dai campanili di Acri, o apprezzato l'originale Fighting Sistem, o ancora ha gradito la narrazione emotiva e fuori dagli schemi, troverà nuovi territori ed epoche da esplorare. L'appuntamento con il gioco è fissato per questo inverno, ed una prova su strada, ne siamo sicuri, sarà possibile in occasione dell'E3.

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