Assassin's Creed: la storia dei Templari, tra mito e videogioco

Continua il viaggio alla scoperta dell'universo di Assassin's Creed: Origins ha aggiunto preziose informazioni alla storia degli Assassini e dei Templari.

Assassin's Creed: la storia dei Templari, tra mito e videogioco
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Salute e Pace a tutti voi, benvenuti nel secondo appuntamento dello speciale che esplora i retroscena dietro alla narrativa di Assassin's Creed. In questa occasione saranno protagonisti i nemici, gli antagonisti in aperta opposizione alla confraternita degli Assassini, I Templari. Un'enorme quantità di informazioni giunge fino a noi sui cavalieri dell'Ordine del Tempio, una cronistoria voluminosa, e che si lega a doppio filo con il popolo di Alamut. Questo materiale così ricco ha concesso ad Ubisoft la possibilità di colmare le lacune prodotte dalla distruzione mongola della setta degli Assassini, permettendo di creare un racconto solido, che pulsa di vita propria.

    Leggi la prima parte

    Echi della Terra Santa

    Uno dei primi ordini cavallereschi cristiani medievali, i Poveri compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone, nacque dall'esigenza di proteggere pellegrini europei e luoghi di culto della Terra Santa durante la prima Crociata. Monaci e Guerrieri al tempo stesso, i Templari vennero fondati nel 1118 da Hugues de Payns e vennero ufficialmente riconosciuti nel 1129. In breve tempo le loro fila crebbero, e l'Ordine divenne una delle potenze militari più determinanti nei conflitti per la conquista del Santo Sepolcro. Con insediamenti sparsi lungo tutte le coste del Mediterraneo fino a nord, nelle terre inglesi, i Templari costruirono un sistema produttivo su larga scala a partire da attività agricole e finanziarie. Amministrando i beni dei pellegrini si affermarono come il più grande sistema bancario dell'epoca, rappresentando la prima multinazionale della storia.

    Prosperosi, si inimicarono il re di Francia Filippo il Bello, reggente di un Paese in quel periodo tremendamente in crisi. Con l'intento dunque di impossessarsi delle loro immense ricchezze, accusò i templari di eresia e connivenza col nemico,e a poco meno di 200 anni dalla loro fondazione, tra persecuzioni e confessioni estorte sotto tortura, l'Ordine venne soppresso tra il 1312 e il 1314. L'aurea malaugurante del Venerdì 13 è l'eco dell'eclissi dei cavalieri del Tempio, iniziata in quella stessa data, oltre 700 anni fa, con le prime confische e i primi arresti.

    L'altro lato della Medaglia

    Quando nel 1118 Hugues de Payns, il fondatore dell'Ordine Templare, arrivò a Gerusalemme, il Signore della Montagna (così veniva chiamato il Gran Maestro degli Assassini arroccato a Nido dell'Aquila) si era ormai saldamente insediato nella fortezza di Alamut. Abile stratega, teneva in grande considerazione i Crociati, che riteneva dei potenziali alleati nella sua lotta per il potere nel mondo islamico, e questa posizione si conservò anche nei suoi successori. I contatti fra i Cavalieri Templari e gli Assassini furono sorprendentemente frequenti: i Cavalieri del Tempio furono ospiti al Nido dell'Aquila più volte, al punto tale da far sospettare un'alleanza segreta fra i due Ordini, un dubbio che nel 1236 indusse Papa Gregorio IX a rimproverare i Cavalieri Templari.

    Alleanza sospettata anche per i tratti importati di peso dalla setta all'interno dell'ordine: i Templari infatti attinsero dagli Assassini la struttura gerarchica, battezzando il loro Maestro col suffisso "Gran", mentre i colori dei loro abiti (il bianco simbolo di purezza e il rosso emblema di martirio) vennero adottati permanentemente dai cavalieri del Tempio. Inoltre, gli aspetti segreti ed iniziatici della setta degli Assassini non possono non far pensare a quegli elementi occulti e misteriosi che, pur non essendo mai stati confermati da prove sicure, sono sempre stati attribuiti al Templarismo. Dal canto suo, il Vecchio della Montagna valutò l'idea di convertirsi al cristianesimo in vista di una vantaggiosa alleanza con il re di Gerusalemme.
    Da questo punto in poi i rapporti fra i Cavalieri Templari e gli Assassini si inasprirono: era il 1172, e l'emiro di Aleppo Nur al-Din (Norandino), sfruttando i contrasti dinastici dei califfi regnanti su Egitto, Siria e Palestina riuscì a imporre sul trono Salah al-Din (Saladino). All'ascesa di Saladino corrispose la nomina di un nuovo Gran Maestro Templare, Eudes (Oddone) di Saint-Amand. Questi incrinò i rapporti tra l'Ordine templare e la Corona di Gerusalemme facendo trucidare un ambasciatore Assassino che aveva appena reso omaggio ad Amalrico. Sulla Setta inoltre gravava un tributo, imposto durante la Gran Maestranza di Robert de Craon (Gran Maestro templare prima di Oddone e salito alla guida dopo il fondatore Ugo de Payns), da versare regolarmente per evitare gli scontri: i Templari erano infatti uno dei pochi nemici che la setta non riusciva a neutralizzare. Gli Assassini erano soliti eliminare i vertici delle forze nemiche al fine di sfaldarne l'organizzazione, cosa che non avveniva coi Templari, che sostituivano tranquillamente il Gran Maestro defunto con uno nuovo nominato senza alcun ostacolo rilevante, poiché tutti i membri erano all'altezza di coprire tale carica. Sappiamo comunque che Amalrico annullò questo tributo, andando oltre i limiti dalla sua autorità e provocando così la reazione di Eudes. Il re di Gerusalemme in seguito pretese la consegna del responsabile dell'omicidio e, di fronte a un rifiuto (all'Ordine Templare era riconosciuto il diritto di amministrare la giustizia al suo interno), passò alle maniere forti, assaltando la commanderia templare di Sidone. Amalrico morì prematuramente due anni dopo evitando ai Templari una soppressione sicura. In altri casi si sospettò che i Cavalieri Templari utilizzassero gli Assassini per i loro fini politici, come nel 1187, quando i seguaci del Signore della Montagna uccisero due dei pretendenti al trono di Gerusalemme.

    Che il Padre della Conoscenza ci guidi

    Non è difficile notare questi caratteri codificati nella figura dei Templari all'interno dell'universo di Assassin's Creed. Potenti, capillari, inseriti a ogni livello istituzionale. Nella grande storia della saga i Templari sono coloro che vogliono imporre un ordine orwelliano, coloro che hanno inventato il capitalismo come grande sistema di controllo della massa, ritenuta incapace di autogestirsi, alla quale serve una guida per non estinguersi. La mitologia di Ubisoft riprende le leggende metropolitane che vedono i cavalieri del Tempio sopravvivere al rogo di Jaques de Molay. In Assassin's Creed, muovendosi invisibili lungo le trame della storia del mondo, giungono fino ai giorni nostri sotto l'alias di Abstergo, multinazionale dal nome latino che significa "purificazione", in linea col loro intento di ridefinire le regole del mondo a loro misura. In netto contrasto col libero arbitrio protetto dalla confraternita degli Assassini, i Templari sono dietro all'ascesa dei tiranni, alle conquiste più sanguinose, alle invasioni dietro ogni nuova nazione nascente. Dietro le cause farmaceutiche, gli esperimenti segreti, i grandi inganni planetari, espressione di un ordine mondiale che richiama i più classici dei complotti, un mondo dove tutti sono burattini ma dove nessuno vede i fili.

    Con l'avvento di Origins, la loro costituzione viene spostata indietro nel tempo e, come per gli Assassini che trovano nell'Ordine degli Occulti la controparte primordiale, la loro prima definizione nella storia è quella dell'Ordine degli Antichi, il Serpente tentatore che sibila confusione nelle orecchie di un debole Tolomeo, le cui spire stritolano l'Egitto, culla della civiltà, in una morsa letale. Solo gli artigli dell'Aquila possono vincerla, ma mai permanentemente. Il loro conflitto si protrarrà, perpetuo, fino ai giorni nostri, in una ucronica dimensione dove i Templari restituiscono alla Storia la loro vendetta. Le vicende di Desmond Miles cominciano in una condizione di svantaggio, dopo che il tradimento di Daniel Cross ha portato alla Grande Purga della Confraternita: stanati ed eliminati con chirurgica precisione, gli Assassini subiscono lo stesso trattamento riservato in antichità ai cavalieri del Tempio in terra francese.

    Il mito del Graal rielaborato e la grande minaccia

    L'aura mistica ed esoterica sviluppatasi intorno all'ordine deve molto alle leggende sul Santo Graal, il calice dell'Ultima Cena contenente il sangue di Cristo, e di cui i Templari rappresentano i guardiani. Protettori del Sangue Reale, del lignaggio divino, nei romanzi di Dan Brown, in Assassin's Creed fanno del Sangue il loro strumento di dominio e oggetto di ossessione. Investigare nel DNA dell'umanità tramite l'Animus è una rilettura del potere che deriva dall'essere i custodi del Calice e costituisce la colonna portante di tutte le azioni sviluppatesi lungo la saga. Il rapimento dei vari soggetti e la ricerca dei Frutti dell'Eden creano il perfetto espediente narrativo per costruire il grande antagonista, una nemesi divenuta negli anni sempre più minacciosa, tra controllo genetico e revisionismo storico.

    Oggi, a 10 anni dall'inizio del loro racconto, i Templari dell'Abstergo continuano ad incarnare il vero catalizzatore della vicenda, e sebbene in Origins non abbiano raccontato molto di sé sul fronte moderno, sappiamo che il loro progetto di perfezionamento del genere umano è ancora in piedi e si sviluppa silenzioso dietro le quinte degli scontri principali. Nel prossimo speciale vedremo l'ultimo tassello di questi giochi di potere, odio e desiderio dei Templari: Coloro che Vennero Prima, gli architetti del mondo di Assassin's Creed.

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