Speciale Batman Arkham Origins - Multiplayer

Abbiamo analizzato a fondo il multiplayer sviluppato da Splash Damage

Speciale Batman Arkham Origins - Multiplayer
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Wii U
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • I plausi della critica specializzata hanno omaggiato l'ultima fatica di Warner Bros. Montreal, consacrando Batman Arkham Origins come il degno capitolo finale di una trilogia che sfiora l'eccellenza. Un'avventura dai toni cupi e cruenti, racchiusa in una sola interminabile notte, quella della vigilia di Natale, in cui un giovane Bruce Wayne si ritrova costretto a fermare i folli piani di un criminale senza scrupoli, scoprendo suo malgrado che dietro la "nera maschera" si cela qualcosa (o qualcuno) di ben più orribile. La software house di Montreal si destreggia bene nel mondo virtuale di Batman, attingendo a piene mani dai primi due capitoli, ma offrendo al contempo un tocco di forte personalità a tutta la produzione. Notevole anche l'introduzione, per la prima volta nella serie, di una modalità multigiocatore, che vede i giocatori vestire i panni degli eroi in maschera che pattugliano Gotham e dei malviventi pronti a mettere a ferro e fuoco la città. Pur non portando nulla di esageratamente innovativo, il divertente multiplayer di Arkham Origins sorprende per la cura generale e per un gameplay vario e abbastanza convincente, frutto della dedizione e del grande impegno che il team di Splash Damage ha messo nella produzione.

    Caccia al Pipistrello

    Per prendere dimestichezza con le varie dinamiche di gioco e le principali tecniche di attacco o difesa, il titolo vi permette di accedere ad un esauriente tutorial video suddiviso in più parti, che mostra passo dopo passo le nozioni fondamentali. Al momento l'unica modalità disponibile è Predatore Invisibile, durante la quale 8 giocatori sono chiamati a comporre tre squadre e battersi per il dominio dell'area. Due di questi vestono i panni degli eroi Batman e Robin (con tutta probabilità il roster dei personaggi è destinato ad ampliarsi attraverso futuri DLC), e gli altri sei formano rispettivamente la squadra di sgherri al soldo di Joker e di Bane. Mentre questi ultimi si affrontano, cercando di dominare i vari punti di controllo intromettendosi nelle reti di sicurezza della città o eliminando a colpi di arma da fuoco gli avversari, i due eroi vigilano dall'alto e provano a mettere KO quanti più malviventi possibile, per riempire totalmente la barra dell'intimidazione e frenare l'ondata di violenza scaturita dal pericoloso scontro.
    Ogni match si suddivide in 3 turni in cui ciascun giocatore cambia ruolo ed impersona un personaggio differente: questo permette in una sola partita di sperimentare diverse abilità e di conseguenza adottare strategie diametralmente opposte. Nel caso delle bande infatti, lo scontro sarà molto più brutale e avverrà quasi sempre con pistole, mitragliatrici o bombe a mano, generando in pochi minuti una guerriglia senza esclusione di colpi. Nei panni di Batman o Robin invece, l'approccio cambia e diventa molto più tattico e ragionato: grazie ai numerosi gadget iper-tecnologici (alcuni dei quali presenti anche nella campagna principale) e alla possibilità di cogliere alle spalle i nemici ed effettuare KO istantanei, sarà possibile rimanere nascosti nell'ombra e sfruttare il momento giusto per colpire il nemico più isolato e vulnerabile. Nonostante l'ottimo addestramento e la tuta protettiva, è infatti sconsigliata la mischia, a causa del letale armamento in dotazione ad ogni criminale. Ogni personaggio -eroe o sgherro- dispone di svariate abilità uniche che possono essere usate a proprio vantaggio: Batman ad esempio possiede il Batarang esplosivo, che una volta lanciato funge da mina antiuomo pronta ad esplodere al minimo contatto, o quello a rimbalzo che colpisce l'avversario alle spalle confondendolo; Robin ha dalla sua il calcio in slancio che lo avvicina al nemico per un attacco a sorpresa o lo scudo antiproiettile come ultima difesa contro le armi da fuoco; il gruppo fedele a Joker potrà contare su una doppia arma e un aeromobile bomba telecomandato, mentre quello di Bane utilizzerà un dardo tattico per individuare le forze ostili e un drone UAV dotato di potenti lanciamissili.
    La grande varietà della dotazione bellica (si contano anche diverse armi, tra shotgun, mitra e fucili da cecchino) è senza dubbio un importante punto a favore per la produzione online di Splash Damage, che dimostra di saper accontentare anche il giocatore più esigente.
    Durante il match le due nemesi di Batman diventano disponibili per un breve periodo di tempo: ma solo per il primo membro della squadra che riesce a raggiungere il loro punto d'ingresso. Dopo una breve cut-scene il giocatore potrà vestire gli ingombranti abiti di Bane o i colorati stracci di Joker, per far guadagnare punti preziosi alla propria squadra attraverso l'uso di capacità speciali. Il controllo di Bane si baserà quasi esclusivamente sull'immensa forza fisica, grazie alla quale potrà scagliare i nemici contro i muri o creare devastanti onde d'urto, mentre il folle pagliaccio disporrà di pericolosi revolver con proiettili esplosivi che causano ingenti danni. La loro incredibile potenza è un bonus non indifferente per la propria squadra e può seriamente ribaltare le sorti di un intero incontro ai danni dei due team avversi. Ciò che però all'inizio sembra un gradito e divertente innesto nelle dinamiche di gioco, finisce per diventare un fattore di sbilanciamento eccessivo, che rischia di alterare ingiustamente gli esiti della partita in corso. Joker e Bane sono avversari ostici da abbattere, con capacità inumane e quasi sempre fuori dalla portata degli altri giocatori. Anche gli eroi, nonostante i vantaggi iniziali, finiscono per soffrire non poco la presenza dei due super-criminali, trovandosi costretti a sconfiggere non solo loro, ma anche i sottoposti. Per di più la barra dell'intimidazione, che una volta piena permetterebbe la vittoria ai due vigilanti, si riempie molto lentamente e troppo spesso è soggetta a malus sproporzionati: ad esempio se uno dei due viene malauguratamente ucciso da uno scagnozzo, quest'ultimo resuscita tutti i suoi compagni all'istante e riduce di parecchio l'intimidazione. Non bastano gli accessori e le numerose opportunità per stendere gli avversari: purtroppo i nascondigli e le tecniche di assalto alle spalle sono fin troppo conosciute a chi ha già sperimentato la campagna in singolo: i nemici sanno già dove cercare e nel caso si venisse scoperti, raggiungere gli appigli con il rampino non basterà a far perdere le proprie tracce. Detto questo è innegabile il senso di soddisfazione che si prova ad impersonare il proprio beniamino in una partita contro avversari umani, ed ogni punto conquistato è una grande vittoria, frutto del giusto incastro di strategia e tempismo.
    Diverse ma non meno gradevoli sono le sessioni giocate nei panni dei delinquenti di Gotham: oltre a pensare come difendere il proprio punteggio surclassando la squadra ostile, si dovrà prestare la massima attenzione ad ogni angolo, grata o sporgenza sospetta, dietro la quale si potrebbe nascondere un nemico ben più pericoloso e meglio equipaggiato. Non sarà affatto facile sopravvivere a due forze nemiche così diverse tra loro, ma riuscire a portare a casa la vittoria garantirà una soddisfazione senza pari; sempre che, oppressi da un inatteso senso di paura e insicurezza, questi giocatori non commettano qualche sciocchezza che sancisca la loro prematura fine.

    Il look perfetto

    Ciò che ha maggiormente colpito è senza dubbio la cura quasi maniacale che Splash Damage ha dedicato alla personalizzazione dei propri personaggi. E' possibile modificare aspetto e armamentario a seconda dei nostri gusti. La profondità di questo aspetto è paragonabile a produzioni ben più blasonate e il livello di dettaglio -grafico e stilistico- è impressionante: tutto, dalla corporatura al taglio di capelli, alla lunghezza e colore della barba, potrà essere definito, persino la fantasia dei tatuaggi che andranno a decorare il corpo del nostro alter-ego. Alcuni oggetti e accessori speciali, come vestiti o maschere, avranno alcuni bonus aggiuntivi permanenti atti a migliorare le capacità di ogni personaggio, come uno scatto in corsa più duraturo o una maggior resistenza ai colpi alla testa. Questi particolari oggetti verranno sbloccati con l'aumentare del livello di esperienza oppure acquistati nel negozio di Cobblepot, un vero a proprio mercato nero virtuale dove grazie all'utilizzo dei Crediti di Arkham -disponibili dopo il completamento di più partite o, per i più impazienti, reperibili sullo store ufficiale della console- ci si potrà impossessare di borse e casse contenenti attrezzature e potenziamenti casuali. Anche le armi non saranno tutte disponibili da subito, ma andranno conquistate con l'avanzare della vostra carriera online, il che vi permetterà non solo di accedere a prodotti migliori, ma anche di sbloccare i costumi di Batman e Robin, purtroppo l'unica possibilità di personalizzazione per i due supereroi; fortunatamente la scelta è talmente vasta ed i costumi così elegantemente ricreati (da film, fumetti o cartoni animati) da fare la gioia dei fan più sfegatati. Prima dell'inizio di ogni match avrete l'opportunità di utilizzare i cosiddetti Oggetti di Consumo, ossia degli incentivi unici che vi permetteranno di avere un piccolo privilegio, tra cui l'ottenere un maggior numero di crediti dopo la fine della partita, aumentare la protezione contro le granate o avere XP aggiuntivi per ogni uccisione. Questi oggetti a utilizzo singolo rappresentano un interessante complemento che vi consente di acquisire benefici considerevoli, senza dimenticare che così come potete farlo voi, possono farlo anche i vostri nemici. Anche se sulle prime si potrebbe pensare a questo come l'ennesimo sbilanciamento delle parti, pad alla mano la differenza è così minima da risultare trascurabile e comunque non limitante.

    Paura di volare?

    Purtroppo ciò che è fin troppo curato da un parte risulta depauperato dall'altra. Arkham Origins si è distinto per un gameplay (soprattutto durante gli scontri) ulteriormente perfezionato rispetto ai precedenti capitoli, intuitivo e coinvolgente come pochi. In Predatore Invisibile questo vale fin quando si utilizzano i due eroi in maschera, le cui movenze e attacchi sono praticamente uguali a quelli visti nell'avventura principale. L'utilizzo dei membri delle bande criminali purtroppo è macchinoso e poco immediato, sintomo di una programmazione forse un po' superficiale e frettolosa. Finché ci si limita a correre o sparare non sorgono particolari problemi, ma non appena si prova ad azzardare azioni diverse, come nascondersi dietro una copertura o colpire in mischia col calcio dell'arma, si nota una mancanza di precisione unita a movimenti goffi e poco convincenti. Data la generale buona riuscita di questa modalità, è stressante veder soccombere il proprio personaggio a causa di tali leggerezze.
    Anche la varietà dal punto di vista ambientale lascia piuttosto a desiderare. Aldilà dell'immane difficoltà nel trovare persone disponibili per una partita, una volta dentro vi accorgerete che sono presenti solo 4 mappe, tutte riprese dai luoghi visitati durante la campagna, che pur essendo ben caratterizzate esteticamente, sono generalmente poco ispirate a livello strutturale e molto piccole, tant'è che il fulcro dell'azione di rado si sposta dal centro dell'area. Tra i playground spiccano sicuramente la Fabbrica di Robot di Wonder City e la Casa dei Divertimenti di Joker, che più delle altre offrono una struttura articolata grazie agli stretti corridoi, perfetti per gli assalti a sorpresa, e alla disposizione su più livelli dei vari punti di interesse. Le altre mappe -lo Stabilimento Wayne Chemicals e il Carcere di Blackgate- appaiono meno stimolanti (e di conseguenza poco giocate), pur riflettendo i toni gotici e lugubri del gioco. Ad ogni luogo poi corrisponde un preciso evento che giustifica la presenza sul posto di Batman e Robin, rendendo ogni singola partita del tutto contestualizzata.

    Batman: Arkham Origins Il multiplayer di Batman Arkham Origins, come già anticipato nella nostra recensione, non è parte essenziale dell’intera produzione. Ma al contrario di molti altri multiplayer meramente riempitivi, l’online di Splash Damage riesce ad imporsi come divertente parentesi dopo aver completato l’avventura principale. La modalità Predatore Invisibile dà la possibilità di provare punti di vista differenti in modo tale da coinvolgere totalmente il giocatore, che si sente quindi invogliato a proseguire il suo percorso online sbloccando nuovi oggetti, abiti e potenziamenti da poter usare nei match successivi. Peccato che una così ricca varietà non sia stata sfruttata appieno: sarebbe bastato un maggior numero di ambienti di gioco (4 mappe sono davvero poche) o più eroi giocabili, utilizzando magari alcuni degli illustri protagonisti dei capitoli passati. La software house inglese compie un grande e lodevole sforzo nel riprodurre online una delle sfide più apprezzate del single player, ma vanifica in parte il lavoro trascurando molti degli aspetti più importanti e di fatto sprecando una grande occasione.

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