Speciale Call of Duty Advanced Warfare

Kevin Spacey nel nuovo capitolo futuristico dell'FPS Activision

Call of Duty Advanced Warfare
Trailer: Multi
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • "Unless it's Martin Scorsese, and it's a really significant role, fuck off!”.
    Così, appena qualche settimana fa, Kevin Spacey contrappuntava il suo disinteresse nei confronti delle proposte di Hollywood. Evidentemente dev'essersi reso conto che l'esposizione di una serie come Call of Duty supera abbondantemente quella di tanti blockbuster cinematografici; o forse è solo che Activision paga addirittura meglio di Scorsese. Perché una manciata di giorni dopo eccolo qui, protagonista del trailer di debutto di Advanced Warfare, nuovo episodio della saga sviluppato da Sledgehammer Games. Anche stavolta c'è il montaggio serrato, l'accompagnamento musicale invadente quasi quanto quello di Inception, l'amore esibito e viscerale per il militarismo sfrenato: eppure è solo lui, Kevin Spacey, che regge la scena. Lo fa grazie alle gioie del motion capture e ad un lungo discorso amaro -amarissimo- sul fallimento della democrazia e sulle urgenze della massa. Lo fa nello stile di House of Cards -serial rivelazione di Netflix- punzecchiando sul vivo gli spettatori, vestito come un deputato della Casa Bianca e così attento a modulare il tono di voce quando dice la parola “president”.
    Dopo i risultati non eccezionali di Ghosts, è insomma così che Activision intende “far pace” coi videogiocatori: sfruttando in buona sostanza il successo di una serie televisiva.
    Per tenere alte le vendite, la scelta di Spacey è semplicemente perfetta: più che un'esigenza artistica come poteva essere quella di Beyond, si tratta di un'incredibile trovata di marketing. Senza mezzi termini, gli americani impazziranno per questa versione digitale di Frank Underwood, mentre il suo discorso delirante sul controllo e sul potere è di quelli a cui intimamente potrebbero plaudire schiere di repubblicani. Insomma, questo nuovo episodio di Call of Duty sembra veramente studiato a tavolino, figlio di interminabili riunioni aziendali: pure il nome vuole ribadire al contempo la filiazione diretta ed il superamento dell'episodio universalmente più apprezzato del franchise: Modern Warfare.
    Per parlare approfonditamente del gioco è ancora presto, ma una cosa si può dire: Activision non sconfessa la direzione intrapresa negli ultimi anni, presentandoci un videogame a misura di “Joe Sixpack”. E forse non era proprio questa l'immagine che il brand avrebbe dovuto dare.

    Poi, bisogna anche ammettere che Call of Duty: Advanced Warfare è il primo passo di un progetto che porterà alla rotazione triennale dei team, allungando fortunatamente i tempi di sviluppo e lasciando a Treyarch, Infinity Ward ed ai nuovi arrivati da San Francisco un anno in più per lavorare ai propri progetti. Pur perseverando quindi nella (impopolare) scelta di una pubblicazione annuale, ci troveremo di fronte a titoli sviluppati con più calma e con meno affanno. E magari quindi ad una campagna più estesa o ad un comparto multiplayer più bilanciato.
    La speranza è che il livello qualitativo della saga si alzi, e magari che almeno uno dei tre team possa spingersi ad esplorare nuove vie, modificando -perchè no?- anche i ritmi di un gameplay ormai conosciutissimo. Personalmente dobbiamo ammettere che quando si è fatto strada il rumor di un capitolo ambientato nel corso di una Prima Guerra Mondale “alternativa”, in una sorta di universo parallelo, abbiamo sperato che Activision volesse proporre qualcosa di diverso. E quando ci siamo visti una versione “due-punto-zero” della guerra futuribile già vista in Black Ops 2, un po' ci siamo rimasti male.
    Anche qui ci sono i guanti adesivi alla Mission Impossible (ma si erano già visti nel titolo Treyarch), a cui si aggiungono altre dotazioni di vario genere (i classici droni, mimetiche ottiche ed un sistema di coperture portatili). La vera novità è rappresentata dagli esoscheletri, che i soldati di COD usano in vari modelli: tute leggere per spiccare salti poderosi e mech corazzati dalla devastante potenza di fuoco. Activision sembra in questo caso voler rispondere alle dirette “provocazioni” di Respawn Entertainment, che con il suo Titanfall ha catturato l'attenzione degli Harcore Gamer ma senza riuscire davvero a “sfondare” conquistando le masse. Se però a qualcuno fosse venuta voglia di “robottoni” e simili, ecco Advanced Warfare pronto a saziarla.
    Come cambierà il gameplay, di fronte a queste introduzioni, non lo sappiamo. Sicuramente non diventerà più rapido e schizzato (e davvero, come potrebbe?), magari però aumenterà il dinamismo degli scontri. O forse - è veramente impossibile dirlo guardando il trailer - ci troveremo di fronte alle solite scene scriptate ad alta spettacolarità, in una rielaborazione next-gen del secondo Black Ops.
    Prima di pronunciarci bisognerà vedere qualche sequenza di gioco un po' più estesa, sperando che la saga sia guarita dalla sindrome del “follow me” che ha resto lo scorso capitolo a tratti molto noioso.

    Tutto tace sul fronte del multiplayer: qui si può solo fantasticare sui nuovi perks e su come l'introduzione degli esoscheletri possa cambiare le regole del gioco. Ma in verità il comparto multigiocatore sarà probabilmente quello più conservativo, e non ci aspettiamo scontri come quelli del già citato Titanfall. Lì, per venire incontro alle smanie di una community ancora numerosissima, ritroveremo con tutta probabilità i ritmi indiavolati e non molto tecnici di Modern Warfare 3 (del resto Sledgehammer si era occupata proprio del multiplayer di quel capitolo).
    Resta il fatto che, anche a livello promozionale, Activision considera l'esperienza Single Player e quella Multiplayer sostanzialmente indipendenti e separate: aspettiamoci quindi un reveal estivo, più vicino all'uscita del titolo (fissata per il 4 Novembre).
    Sul fronte tecnico, Call of Duty: Advanced Warfare è il primo capitolo sviluppato appositamente attorno alle potenzialità dell'hardware di nuova generazione, ma considerando che il progetto fu avviato qualche anno fa, non sappiamo quanto il team sia riuscito a spremere il motore di gioco (sempre lo stesso, da troppo tempo). Il trailer sottolinea un ottimo lavoro dal punto di vista delle texture e degli effetti particellari, con una grande attenzione per le fonti di illuminazione e -finalmente- anche per la costruzione poligonale (con i dettagli delle tute sempre bene in vista). Non diremmo però che il titolo supera i suoi congeneri già disponibili sul mercato. Il trailer non è molto eloquente, in questi termini, e mancano sequenze in grado di svelare qualcosa in più sulla profondità di campo e sull'impatto scenico delle ambientazioni. Anche su questo fronte, insomma, giudizio sospeso.
    Per il momento, comunque, Advanced Warfare resta un capitolo saldamente collocato nel solco della serie, tracciato dai milioni di giocatori e dai dati di vendita sempre lusinghieri. Ogni anno la storia si ripete: si attende l'annuncio sperando in qualcosa di nuovo, magari un colpo di testa, e invece Call of Duty ribadisce la sua fedeltà ai medesimi ritmi e contesti. Stavolta, il nome da spendere a livello promozionale non è di uno sceneggiatore, ma quello dell'attore del momento (doppiato in italiano da Roberto Pedicini), che anche qui incarna -proprio come in House of Cards- il lato cupo e oscuro della politica ed il più bieco presidenzialismo. E' ovvio che l'arrivo di Kevin Spacey abbia fatto tanto rumore, e conferma che la strategia del publisher è come sempre accorta e consapevole: speriamo che poi il titolo tenga a livello narrativo, ma soprattutto che sappia costruire un gameplay modellato attorno ai mech ed alle tute, e non li usi soltanto come strumenti scenici.
    Per avere un'idea più precisa, probabilmente, ci toccherà aspettare l'E3.

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