Death Stranding: 10 indizi e curiosità dai trailer

I primi due trailer di Death Stranding sono particolarmente criptici, pieni di elementi a tratti dissonanti e difficili da interpretare...

Death Stranding: 10 indizi e curiosità dai trailer
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  • A Kojima piacciono le sorprese, i colpi di testa, l'idea di lasciare lo spettatore spaesato e curioso. Chi lo conosce da un po' ricorderà non solo l'estrosa presentazione di The Phantom Pain (annunciato come il misterioso progetto del misconosciuto Moby Dick Studio), o il colpo di genio del Trailer di Silent Hills nascosto in P.T.; ma anche le sue trovate precedenti, con cui si divertiva ad esempio a "cambiarci" sotto il naso il protagonista di Metal Gear Solid 2, dopo averci fatto giocare una lunga demo con Solid Snake.
    Questa inclinazione a "giocare" con i suoi fan non si è certo persa dopo l'abbandono di Konami, ed i due trailer di Death Stranding ne sono la prova. Anche senza mettersi ad indagare troppo a fondo, i due filmati sono affascinanti ma criptici, pieni di elementi a tratti dissonanti e incomprensibili, potentemente allegorici e difficili da interpretare. Analizzando con attenzione i fotogrammi dei due filmati, però, è possibile andare ancora oltre, e trovare una serie di elementi e indizi davvero curiosi. Vediamoli assieme

    Auguri di Innocenza

    Partiamo dall'apertura del primo trailer. Il filmato si apre con l'incipit di Auguries of Innocence, un poemetto scritto da William Blake all'inizio del 1800 (anche se pubblicato successivamente). La tematica principale dell'opera è la contrapposizione fra immagini di fragile innocenza ed altre di grande malignità e corruzione. Lo stesso contrasto sembra essere centrale nell'opera di Kojima, con gli infanti che rappresentano l'unico elemento positivo e incontaminato in un mondo altrimenti corrotto dalla guerra e dal dolore.
    Il poema, citato anche nella seconda stagione di Penny Dreadful, comincia così:

    " Per vedere un mondo in un granello di sabbia
    E un paradiso in un fiore selvatico,
    Tieni l'infinito nel palmo della tua mano,
    E l'eternitá in un'ora."


    Gli ultimi due versi, come vedremo, potrebbero riferirsi anche alle teorie relativiste.

    Le equazioni del cosmo

    Restando sempre nell'ambito del primo trailer, possiamo notare che al collo di Norman Reedus sono appese sei piastrine. Sopra un paio sono incise due equazioni fondamentali per l'astrofisica e le teorie della relatività. La prima è quella del Raggio di Schwarzschild, utilizzata anche per calcolare l'Orizzonte degli Eventi di un Buco Nero (ovvero quella distanza entro cui diventa impossibile "fuggire" dall'attrazione gravitazionale dell'oggetto celeste).
    La seconda è l'Equazione di Dirac, fondamento della fisica relativistica. Entrambi questi elementi potrebbero far pensare al tema dei viaggi nel tempo.

    Arcobaleni

    Passando al secondo trailer, il numero di dettagli interessanti cresce notevolmente. Il primo da citare è l'apparizione di un arcobaleno con i colori al contrario. Trattandosi di un fenomeno ottico legato alla rifrazione della luce, l'unico modo perché i colori possano presentarsi in quel modo è che lo spettro luminoso sia invertito, partendo dall'ultravioletto per "salire" fino all'infrarosso. L'arcobaleno, in ogni caso, ci dà l'idea di un mondo alla rovescia, "in negativo". Giusto per stuzzicare qualche ipotesi azzardata: l'Equazione di Dirac di cui abbiamo parlato poco sopra è legata anche alla postulazione dell'Antimateria.

    Città-Stato

    Sulla giacca del personaggio che ha le fattezze di Guillermo del Toro è appuntata una spilla con la forma degli Stati Uniti, ma con la dicitura "United Cities of America". Che si tratti di un futuro alternativo o di una realtà parallela? La scritta Bridges, invece, potrebbe riferirsi al nome del personaggio.

    Made of Steel, Made of Bones

    Il carro armato che si intravede nel secondo trailer (un M36 Tank Destroyer, mezzo americano utilizzato nel 1944 e nel 1945) sembra davvero in parte "organico". Oltre ad essere ricoperto da viscere, si possono notare delle ossa umane che ricoprono alcuni settori.

    Salti nel Tempo

    Il carro armato non è l'unico elemento che sembra arrivare da un passato remoto. I soldati controllati da Mads Mikkelsen indossano infatti una divisa della seconda guerra mondiale, ed anche le carabine che portano sembrano arrivare da quel periodo. Persino gli aerei che sorvolano i cieli trascinando i loro cordoni ombelicali ricordano da vicino quelli del secondo conflitto mondiale. Possiamo aspettarci viaggi temporali? Alcuni sostengono che Death Stranding sia ambientato all'interno di un limbo in cui finiscono corpi e frammenti strappati violentemente al mondo in cui noi viviamo...

    Magnetico!

    Quando Mads Mikkelsen indirizza i suoi soldati verso il bersaglio, e richiama i suoi cordoni ombelicali, la bussola che porta addosso impazzisce, e l'ago comincia a roteare vorticosamente. Sintomo di un'alterazione del campo magnetico? Essendo il campo magnetico responsabile delle maree, questo potrebbe spiegare anche l'improvviso innalzamento del livello dell'acqua, e di conseguenza la presenza delle carcasse di creature marine in entrambi i trailer.

    Cicatrici

    La bambola trascinata dalla corrente nel secondo trailer presenta sull'addome la stessa ferita che Norman Reedus mostra nel primo filmato.

    Giochi Erotici?

    Norman Reedus e Guillermo del Toro hanno, attaccata ad un polso, una manetta abbastanza vistosa (per la presenza di un forte luce sintetica all'interno dell'anello). Le manette potrebbero rappresentare un legame fra i due personaggi, oppure comunicarci che nel mondo di Death Stranding una parte degli uomini è costretto a vivere in prigionia. Che Del Toro sia riuscito a fuggire, e venga quindi braccato dallo spietato personaggi a cui presta il volto Mikkelsen?

    Sincronie

    Per concludere, un grande tocco di classe. Riproducendo coordinatamente i due trailer, si può notare che l'istante in cui il neonato sparisce dalle braccia di Norman Reedus, è esattamente lo stesso in cui Del Toro aggancia il suo cordone ombelicale alla capsula protettiva che contiene l'infante, risvegliandolo e quindi probabilmente "rubandolo" a Reedus.

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