Destiny 2: le cose da sapere sull'universo di gioco

Scopriamo insieme quali sono, oltre ai Cabal, le razze nemiche che dovremo affrontare nel vasto universo di Destiny 2.

Destiny 2: le cose da sapere sull'universo di gioco
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  • PS4 Pro
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  • Incuriositi dalle novità con cui Bungie ha migliorato la struttura ludica e narrativa di Destiny 2, molti utenti ci chiedono se sia possibile godersi la storia del nuovo capitolo senza conoscere nulla del precedente. Nonostante un moderato citazionismo che strizza l'occhio ai fan di lungo corso, il racconto della Guerra Rossa e dell'attacco di Ghaul al Viaggiatore è appassionante e ben diretto, e perfettamente comprensibile anche da chi decida di avvicinarsi alla saga Bungie solo con questo sequel.
    Il suggerimento che diamo ai neofiti, tuttavia, è quello di informarsi un po' sulle varie razze aliene che popolano il mondo di gioco. Il primo capitolo, del resto, le introduceva gradualmente e spiegava in maniera approfondita le loro strutture sociali e culturali, mentre in questo secondo capitolo l'incontro con Caduti, Alveare e Vex è un po' più "frettoloso".
    Abbiamo quindi pensato di riassumere in questo articolo le informazioni generali sulle quattro razze nemiche.
    Prima di partire alla scoperta di Arconti, Cavalieri e Minotauri, ricordiamo anche quella che è la situazione di base dell'universo di Destiny. Il mondo immaginato da Bungie vive nel ricordo di una grandezza ormai sfiorita. Il Viaggiatore, un altro dei "protagonisti" della narrazione, è un'immensa entità di cui non si conoscono obiettivi e origini. Qualcuno sostiene che sia l'ultimo esponente della più saggia e antica razza dell'universo. Un tempo - grazie ai suoi poteri ed alla conoscenza - il viaggiatore condusse l'umanità ad una "Età dell'Oro". I suoi doni cambiarono radicalmente il sistema solare e la natura della vita umana, dando l'avvio ad un'epoca rigogliosa, di colonizzazione spaziale ed imprese eroiche. Poi, d'un tratto, giunse dalle profondità del cosmo l'Oscurità: una piaga feroce, forse la realizzazione fisica e morale del Male stesso, incarnata dagli eserciti di razze nemiche. Che ricacciarono gli uomini sulla terra, dopo battaglie terribili. L'obiettivo dei Guardiani, pochi prescelti in cui risplende la Luce residua del Viaggiatore, è quello di creare una nuova Età dell'Oro, e nel corso del primo Destiny i giocatori hanno fatto di tutto per dissipare il male che infestava la Luna, Marte e Venere, espandendosi nuovamente nel Sistema Solare.
    Ghaul, il Dominus della Legione Rossa, vuole adesso massacrare le speranze degli uomini, "rubando" i poteri del Viaggiatore per darli in dono alla sua razza.
    Vediamo quindi quali sono, oltre ai Cabal, i nemici che dovremo affrontare anche in questa nuova avventura.

    Caduti

    "Caduti è il nome con cui i Guardiani identificano la razza degli Eliksni."

    Non sono poi così diversi dai Guardiani, i Caduti che si riversano nella Zona Morta Europea, che si spingono sulle piattaforme galleggianti di Titano, comparendo con i loro Ketch per sganciare Camminatori e Estrattori.
    Sono infatti i sopravvissuti di una civiltà ormai corrotta, la cui grandezza è stata soffocata nelle pieghe del tempo. Mentre i Guardiani lottano per riagguantare la magnificenza sfiorita dell'Età dell'Oro, i Caduti hanno solo deciso di lasciare il loro pianeta d'origine (qualsiasi esso sia) per colonizzare altri sistemi: nomadi spaziali costantemente alla ricerca di risorse. Le vestigia della loro nobiltà restano però soltanto nei titoli che si appiccicano addosso, tra Arconti e Baroni: in verità il decoro dei ranghi altolocati è ormai appassito, e i manipoli di Reietti e Vandali, guidati dai Capitani, sono diventati branchi di predatori affamati, razziatori insaziabili che lasciano dietro di sé soltanto devastazione. E' una razza riottosa, quella dei Caduti: fatta di approfittatori, tagliagole e assassini; eppure esplicitamente gerarchica. I Reietti stanno alla base della piramide: attraversati da una pervasiva e mortifera follia, vengono spediti sulla terra con l'obiettivo di distruggere e devastare, nella speranza di provare il loro valore. Solo così possono aspirare a "salire di grado", ricevendo armi e armature migliori.

    Anche in questo i Caduti sono simili ai Guardiani: sono soltanto le bocche da fuoco che imbracciano e le corazze che indossano a determinare la loro efficacia in battaglia. I più alti in grado nei manipoli d'assalto sono i capitani, feroci oltremisura: per chiunque disobbedisca ai loro ordini è prevista per lo meno l'amputazione di un arto (anche se i Caduti sono in grado di farlo ricrescere). Per sopravvivere, i caduti hanno bisogno di essere costantemente riforniti di Etere. Questa sostanza viene prodotta, a partire dalle materie prime "succhiate" dagli "estrattori", dai Servitori, che poi la distribuiscono secondo i ranghi ai vari Fallen. Razioni più cospicue permettono ai Caduti di crescere in stazza e dimensioni. Particolarissima è insomma la funzione e la natura dei Servitori: si tratta di vere e proprie reliquie che arrivano dalle città un tempo gloriose degli Eliksni, ultima testimonianza del progresso tecnologico che questa razza aveva raggiunto prima di essere travolta dal "Vortice" (è così che i Caduti chiamano l'avvento dell'Oscurità).
    I servitori offrono supporto logistico e protezione ai manipoli dei caduti, e vivono connessi fra loro ed alle dipendenze di un "Primo". Quest'ultimo è a sua volta collegato in un rapporto di simbiosi con un Arconte: è proprio l'Arconte che fa da tramite fra il Kell (vertice e guida di un casato) ed il suo Primo, il quale trasmetterà poi ordini precisi a tutta la schiera di Servitori. Venerati come feticci sacri e indispensabili per il controllo della flotta, i Primi rappresentano uno dei pilastri su cui si regge l'intera armata dei Fallen. Le schiere dei Caduti sono organizzati in diversi Casati, che hanno giocato un ruolo importante nella storia della loro razza e nelle battaglie contro la l'umanità.

    Alveare

    "Ma se... se la morte fosse reificata, descritta nella sua totalità, resa autonoma e universale?"

    Il nemico giurato della Luce è l'Alveare. Una moltitudine sciamante di orrori, le scaglie taglienti di un incubo rotto, pronte a spargersi ovunque nel cosmo per ricoprire le superficie di ogni pianeta, in modo che nulla possa mai più illuminarsi. La ripugnanza dell'Alveare per la Luce è qualcosa che trascende persino l'Odio. Ogni azione di questo brulicante esercito di nere essenze è votata all'annientamento integrale della Luce, nella speranza che l'Oscurità possa prosperare, e allargarsi come un velo nero su ogni cosa, e divorare l'universo.
    Potrebbe quasi sembrare che quella dell'Alveare non sia una razza aliena vera e propria, ma la manifestazione stessa della volontà mortifera della notte: esseri vuoti, fatti di ombra e veleno. Gli studiosi della Torre, invece, sostengono che si tratti di una delle più antiche razze mai esistite nell'universo, sopravvissuta al passare di strani eoni all'interno degli Astrosepolcri. Non tanto in stato di ibernazione, ma sospesi in una morte quieta ed eterna, come mummificati. Gli accoliti dell'Alveare sono così antichi che i paramenti delle loro armature si sono ormai fusi con la carne risecchita e corrotta: una corazza incarnita sul petto, che cadrà sul cumulo di cenere nera che si forma quando questi esseri schifosi muoiono.

    Anche l'Alveare però cresce, si riproduce: schifosamente, come uno sciame di insetti. I seminatori vengono scagliati contro la superficie di un pianeta e si conficcano nel terreno, infettandolo. Da qui escono bestie schifose che cominciano a scavare, incuranti dei danni e delle conseguenze. E scendono, coi loro tunnel, fin nel cuore della terra, assemblando un dedalo di gallerie profondissime, come un formicaio lugubre e perverso. Nessuno sa esattamente cosa si nasconda nei meandri più interni di queste gallerie: si dice che gli Schiavi nascano da viscide pupe, che crescano ingurgitando grossi vermi che ingoiano interi. Ma sono i racconti deliranti di chi è stato segnato dall'Oscurità, e sembra difficile credere che questi esseri abbiano bisogno di nutrimento. Deformi, schifosi, sondano il buio coi loro artigli, ciechi e violenti. Ancora più in profondità vengono generati i più schifosi figli del dolore dell'Alveare: gli Orchi. Il processo che porta alla loro formazione è fatto di rituali proibiti, di torture e di agonia. Gonfiati con la magia, cancerosi, ritorti e butterati, sono la più terribile creazione delle Maliarde, le malevole esistenze attraverso cui si manifesta la spiritualità malata dell'Alveare. E' grazie alla loro magia che si compiono i sacrifici per mettersi in contatto con le Divinità della Miseria, o i rituali che hanno minacciato il Viaggiatore. Il canto delle Maliarde può essere mortale.

    Corrotti

    "Eris crede che ci sia poesia nel mutamento dei corrotti. Ho paura che possa avere ragione."

    È sempre per causa dell'Alveare che nasce un'altra tipologia di nemici, nera e terribile. Oryx, una delle divinità dell'Alveare, ormai caduta per mano dei Guardiani, possedeva un terribile potere: quello di "rapire" i Caduti, le unità Vex, i soldati Cabal, e trasformarli in creature terribili.
    Lasciamo parlare, per raccontarvi dei Corrotti, una delle più affascinanti Carte Grimorio, enorme e incompresa ricchezza del primo capitolo, purtroppo sacrificata da questo sequel.
    "Il processo è semplice: un'apertura si spalanca, come delle fauci, e inghiotte ogni cosa vivente. E finisce in un altro luogo, per poi ritornare più tardi.
    Ciò che ritorna è...
    A volte uso la parola "ombra", ma Eris non è d'accordo. Un'ombra è una proiezione piatta generata da una luce e un oggetto, Non sembra concreta. Eris insiste nel dire che questi corrotti sono più reali, in qualche modo. Lei ha usato parole come "abitanti", "eminenze", "raffigurazioni finali"...

    I miei Occulti dicono che i corrotti splendono di una luce opposta, in fermento. Come se l'universo li stringesse in una morsa. Come se irradiassero una sorta di patologia che diviene inesistenza nei nostri mondi.
    Sogno di scoprire cosa gli accada, e sogno come avvenga questo processo. Le vittime vengono forse divorate e rimpiazzate da simulacri? Poste in gusci e poi riempite? Viene condotta qualche operazione matematica su di loro, convertendole da una forma a un'altra?
    Cosa vedrei se vi entrassi? Cosa succederebbe ai guardiani? È così che li termineremo? Saltando nell'oscurità per riempirla con la luce?"

    Vex

    "Cominciamo a credere che sia il tempo la dimora dei Vex, e da qualche parte nei suoi vuoti insondabili alberghino per sempre le loro menti immortali. "

    "Metallo vivente, intelligenza incomprensibile". Così Bungie descrive la razza dei Vex, uno dei nemici più oscuri e misteriosi del mondo di Destiny. Di loro non sappiamo quasi nulla.
    Le poche nozioni certe risalgono alla età dell'oro, quando il Collettivo di Ishtar entrò in contatto con i Vex su Venere, sulla scogliera. Sembrano robot costruiti con un metallo a noi sconosciuto, eppure al loro interno c'è anche qualcosa di organico, un nucleo di liquido bianco che rappresenta anche il loro punto debole. Sono combattenti ostili, che attaccano a vista, arrivati su Venere grazie a dei portali la cui provenienza ci è ignota. Arrivano dal futuro, da un altro tempo e un altro spazio, viaggiano per dimensioni parallele. Sono migliaia e non sembrano finire mai: quando li eliminiamo appare una luce blu elettrica nascosta in una nube di fumo nero ed ecco che arrivano altri Vex, in una marcia mortale che non conosce sosta. Sono tanti, migliaia, milioni, eppure non hanno individualità.
    Ragionano come un'unica entità, controllati dalle menti dell'Axis come Atheon, Zydron o Sekrion, Vex più evoluti capaci di controllare lo spazio e il tempo. Una rete infallibile nota come il Nexus, un sistema di collegamento fatto di bit, un'entità metafisica immune ai colpi delle nostre armi. I Vex assimilano altri pianeti, penetrano nel profondo, conquistano. Il loro obiettivo è la creazione di una super intelligenza artificiale capace di connettere i Vex con l'essenza stessa dell'universo, manipolando la realtà e il tempo.
    L'aspetto più interessante di questa razza, insomma, è il mistero che la circonda e la forte connessione con l'idea di temporalità. Il Giardino Nero, luogo di nascita delle menti Vex, esiste in una dimensione separata dalle altre. La sua comparsa è probabilmente legata alla venuta del Viaggiatore, come se l'universo avesse in qualche modo cercato di bilanciare l'arrivo della sua Luce con altrettanta Oscurità.

    Del resto, "c'è sempre una simmetria, in certe questioni". Il Giardino Nero cresce in ogni direzione, anche nel tempo: si estende nell'oggi e nel domani. Al suo interno, dicono le leggende, i fiori rossi sbocceranno per sempre, ben guardati dai "Giardinieri". Nessuno sa se con questi termini ci si riferisce ai Vex stessi, o ad una razza più evoluta, che li vede come prede.
    Secondo alcune teorie i Vex sarebbero capaci di esistere in diverse dimensioni parallele, rimanendo però sempre in contatto tra loro, travalicando così lo spazio e il tempo. Alcuni di questi universi paralleli sono dominati dai Vex e questo darebbe loro il tempo e le risorse per continuare a costruire nuove armate all'infinito: non ci sarebbe limite alla loro forza. Una conferma in questo senso sembra arrivare dalla carta Grimorio dedicata ai Discendenti, Vex che arrivano dal futuro la cui esistenza è testimoniata da diversi guardiani sopravvissuti alle prove della Volta di Vetro. La carta recita: "Se i Vex esistono nel futuro, o in un futuro possibile, allora non vuol forse dire che la loro sconfitta è impraticabile o inottenibile?".

    Cabal

    "Credo che potresti seguire una scia di mondi distrutti per arrivare alla loro casa."

    L'aspetto dei Cabal, che ricorda vagamente quello di rinoceronti umanoidi corazzati, la dice lunga sulle abitudini della loro progenie. Le spesse armature e l'abitudine a costruire fortezze sotterranee molto ben difese li identificano come una razza fortemente militarizzata, i cui unici scopi sembrano la conquista e la difesa del territorio. Le loro tattiche consolidate e le fortezze costruite secondo i medesimi, solidi principi strategici non lasciano dubbi: i Cabal vengono da una lunghissima tradizione militare, e per loro il conflitto è uno status naturale. In costante guerra contro i Vex e guidati - almeno sembra - da un misterioso Imperatore, consolidano la loro dominazione sfruttando sia le loro ingenti risorse militari, sia i poteri psichici di un'altra razza da loro ridotta in schiavitù, gli Psionici, trasformati ormai in obbedienti servitori all'interno di orrende prigioni. Si dice che chiunque veda all'orizzonte una nave da trasporto Cabal abbia ben poche speranze di raccontarlo, ed effettivamente le loro gesta sembrano mosse da istinti molto basilari: dominio sul più debole e strenua difesa delle proprie fortezze, fino all'ultimo soldato.
    Quale sia il sistema da quale provengono i Cabal rimane un mistero, ma non c'è dubbio che le tattiche militari impiegate sul campo dai Cabal raccontino una lunga storia di guerre combattute duramente, e rispecchino in pieno la loro natura: una volta schierate, le macchine da guerra corazzate non faranno altro che avanzare lentamente ma senza sosta, ricoprendo ogni punto del campo di battaglia di abbondante fuoco di sbarramento, e inviando gli Psionici, più leggeri e rapidi, a fiancheggiare il nemico, nella speranza che le loro potenti bordate psichiche lo stanino e lo portino nei loro mirini, sempre protetti dagli scudi delle falangi.

    Oltre a fornire copertura, questi ultimi contengono una delicata strumentazione d'analisi che permette al soldato che li impugna di inviare ai propri compagni informazioni costanti sul campo di battaglia grazie a un network dedicato, così che l'esercito avanzi sempre consapevole dell'ubicazione del nemico. La guerra contro i Cabal, insomma, è una guerra di trincea. Affrontarli a viso aperto non è mai una buona idea.
    L'esercito Cabal è diviso in legioni, ognuna con una funziona specifica. Le due unità d'assalto più importanti per la colonizzazione del pianeta sono i Bovi dell'Assedio e la Legione Cieca. La prima divisione è la più alta in grado e viene spedita ad acquisire il controllo dei territori ancora non sicuri, con il compito di costruire le prime linee difensive.
    La Legione Cieca opera invece nelle aree sotterranee ormai infestate dai Vex, e può essere considerata la forza speciale dei Cabal.
    I Mangiatori di Sabbia, per contro, rappresentano la forza di base dell'esercito, posta a difesa delle trincee già erette e di pattuglia nelle zone conquistate. Dai loro ranghi, i più meritevoli accedono alle fila dei Giganti della Polvere, una sorta di Shock Force inviata come rinforzi in caso di attacchi diretti. Adesso scopriamo anche la Legione Rossa, la più spietata forza d'attacco, alle dipendenze di uno schifoso Senatore e del suo pupillo Ghaul.
    In assenza di informazioni precise sul loro pianeta d'origine, comprendere la storia dei Cabal è attualmente quasi impossibile. In giro per il sistema solare si trovano tutt'al più sbiadite tracce che raccontano una storia antica e travagliata. Ad esempio, non è affatto certo che le frange militaristiche Cabal presenti nel sistema solare facciano ancora parte dell'Impero, o perlomeno non tutte. Uno Spettro rimasto nascosto per diverso tempo tra i loro ranghi ha riportato alla Torre informazioni interessanti, chiedendosi soprattutto per quale motivo una razza tanto delicata dal punto di vista respiratorio e climatico possa aver deciso di tentare la conquista di un pianeta inospitale come Marte, in cui i Cabal si erano rifugiati ai tempi del primo episodio.

    La domanda non ha ancora trovato una risposta precisa, ma il dubbio è che i Cabal - o perlomeno una parte di essi - nonostante la loro durezza e tenacia in battaglia, siano in disperata fuga da qualcosa di ancora più letale.
    Furiosi scontri sembrano avvenire anche all'interno dei loro ranghi, probabilmente tra coloro ancora fedeli all'Impero d'origine, e le frange decise invece a lasciarsi il passato alle spalle. Qualche informazione si è scoperta anche relativamente alla loro complessa tecnologia, che sembra basarsi su un olio nero, denso e viscoso, che alimenta tanto le loro astronavi quanto le fortezze. A conferma della loro natura più intelligente di quanto l'aspetto e i versi gutturali non suggeriscano, i Cabal sono anche ottimi terraformer: hanno infatti modificato l'orbita della luna di Marte, Phobos, per avvicinarla al pianeta. Forse, un giorno non lontano, i Guardiani avranno modo di scoprire di più sul loro pianeta d'origine, e sui motivi della loro fuga. Di certo, l'idea che in un altro sistema possa trovarsi una civiltà in grado di minacciarli è un pensiero tutt'altro che rassicurante.

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