Destiny 2 Stagione dell'Intrepido: il ritorno delle Prove di Osiride

Bungie (ri)lancia le Prove di Osiride, uno dei contenuti più apprezzati dalla community di Destiny. Analizziamo l'offerta e i risvolti futuri.

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  • Xbox One X
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  • Invocato a gran voce da tutta la community, il ritorno delle prove di Osiride è la chiave di volta della nuova season di Destiny 2, la Stagione dell'Intrepido. La Torre del Serafino e i Settori Perduti Leggendari non riescono ad avere, nell'economia della produzione, lo stesso impatto di un'attività che vuole rappresentare il vero "engame" per chi si dedica strenuamente al PvP. Mentre aspettiamo di capire come si collocheranno le altre novità, ed in particolare i Giochi dei Guardiani previsti per il 21 di aprile, vediamo come la community ha reagito di fronte ad una delle più apprezzate modalità competitive che Destiny abbia mai avuto.

    Gli esami non finiscono mai

    Le Prove di Osiride sono rimaste da sempre nel cuore dei giocatori, ben più gratificanti, stimolanti e divertenti rispetto alle contrastate Prove dei Nove, rimosse dal gioco a breve distanza dal loro non felice esordio. È chiaro che la notizia del loro ritorno abbia fatto leva anche sul fattore nostalgia, oltre che sulla curiosità delle nuove leve che ne avevano sentito parlare soltanto attraverso i racconti dei veterani.

    Questo martedì, quindi, Destiny 2 ha registrato nuovamente un picco di utenti, e complessivamente il "comeback" può dirsi riuscito ed efficace, interessante sia per gli accaniti frequentatori del PvP sia per chi invece utilizza il Crogiolo come semplice diversivo. Dal punto di vista della struttura Bungie ha fatto la scelta giusta: quella di riproporre le Prove in formato classico, fedeli alla linea tradizionale che ancora ricordiamo dal primo capitolo del franchise, senza astruse variazioni alle regole che avrebbero rischiato di replicare la disfatta a cui abbiamo assistito al cospetto dei Nove.

    Alla buona riuscita dell'attività ha contribuito anche un meta estremamente equilibrato, forse uno dei più bilanciati mai visti finora. Non che non ci sia stata qualche esotica più utilizzata o efficace di altre, ma complessivamente la situazione pare idilliaca, se ci ricordiamo i tempi cupi della Lancia Gravitazionale.

    Il Dura Luce, ad esempio, è una scelta che molti hanno ritenuto quasi obbligatoria, vista la gittata impressionante e soprattutto il disagio che causa agli avversari mentre gli spariamo contro, con un "flinching" estremamente accentuato e fastidioso. È anche vero che per raggiungere il time to kill ottimale con l'Hard Light c'è bisogno di un minimo di polso e un buon tracking per piazzare tutti i colpi in testa, quindi non si tratta certo di un'arma che non richiede preparazione e abilità.

    Ricordiamo inoltre che è normale avere, di tanto in tanto, una bocca da fuoco che spicca nel meta, incentivando -patch dopo patch- anche una sorta di "rotazione" fra le esotiche o fra le tipologie di armi. La situazione, poi, non è così drastica come qualcuno vuole dipingerla, e in giro si vede di tutto: team che giocano solo con gli shotgun o con i fucili da cecchino, molti che imbracciano un ricognizione e restano ai margini della mappa, ed in generale una grande varietà di approcci e di loadout, a tutto vantaggio della varietà di situazioni.

    Questione di equilibrio

    In questo primo weekend di prove Bungie ha deciso di lasciare attivi tutti i vantaggi di livello: non solo quelli legati all'equipaggiamento ma anche quelli che invece dipendono dall'artefatto. In alcuni casi siamo incappati in situazioni fastidiose, e abbiamo ascoltato diversi giocatori in difficoltà: soprattutto chi non ha avuto modo di dedicarsi ad un po' di grinding per aumentare il bonus dell'artefatto potrebbe essere incappato in situazioni un po' "ingiuste".

    Per fortuna si tratta di un'evenienza provvisoria, dal momento che nelle Prove di Osiride resteranno attivi solo i vantaggi dell'Equip: una volta arrivati al cap potremo essere sicuri di trovarci ad armi pari con tutti i contendenti. Ovviamente raggiungere il valore massimo di questa nuova espansione (fissato a 1010) è imperativo, ma si tratta ovviamente di una necessità legittima per un'attività che è esplicitamente pensata per l'endgame. C'è anche da dire che le disparità di livello non sono così avvertibili rispetto a quelle dello Stendardo di Ferro della scorsa stagione, segno che Bungie ha riequilibrato in maniera efficace il sistema di attribuzione dei bonus.

    Capitolo ricompense: questo è l'aspetto che forse ci ha più fatto storcere il naso delle "nuove" Prove di Osiride. Ad esempio, al di là dell'emblema che si conquista la prima volta che si raggiunge il faro in flawless, non c'è nessun premio per le vittorie perfette, se non l'ottenimento di frammenti ascendenti (ma il sistema resta meno efficace e più rischioso rispetto ai Cala la Notte).

    Nel corso della prima "run", insomma, le ricompense sono quattro: tre armi per l'ottenimento di 3, 5 e 7 vittorie, e un pezzo di armatura (ricordate di consultare la nostra guida di Destiny 2 per ottenere l'esotica Quarto Cavaliere). Proprio quest'ultima dovrebbe essere un incentivo ad affrontare le prove settimanalmente: di volta in volta troveremo un pezzo diverso, e ci vorranno 5 settimane per ottenere un set completo. Un peccato però che, proprio come avviene per i Raid, le armature delle Prove non hanno caratteristiche particolari o vantaggi unici, e l'estetica è l'unico tratto distintivo che le rende in qualche maniera "preziose" per i completisti. L'intento di Bungie è chiaro: l'obiettivo è quello di non creare una disparità avvertibile fra i veterani e i giocatori che magari decidono di entrare nel mondo di Destiny attraverso il pacchetto free-2-play di New Light.

    Chiaramente si tratta di una situazione sulla lunga distanza insostenibile: non è pensabile che il team di sviluppo voglia "appiattire" tutte le attività sul livello dei nuovi arrivati o degli utenti meno costanti. Anzi, la risoluzione ottimale di questa situazione sarebbe quella di trovare incentivi per fare in modo che anche i nuovi arrivati o i player meno continuativi trovino degli stimoli per accedere più spesso, provare attività progressivamente più complesse, e poco a poco avvicinarsi all'ottica dei fedelissimi, comprendendone i punti di vista e le necessità.

    L'operazione di "trasferimento" dei newcomer sarà probabilmente lenta e difficile, ma deve necessariamente innescarsi, per fare in modo che gli equilibri del gioco e le attenzioni del team tornino a concentrarsi soprattutto sull'utenza più esigente e presente. Il rischio, altrimenti, è quello che tutti, giocatori vecchi e nuovi, perdano gli stimoli.

    Destiny 2 Ombre dal Profondo Arrivando al punto, il ritorno delle prove può dirsi senza ombra di dubbio positivo. Ottima l'accoglienza della prima settimana, ottima la struttura, buono il meta (con poche oscillazioni già segnalate) ed il bilanciamento dei bonus legati ai livelli di potere. Vedremo però se questo entusiasmo durerà anche nelle prossime settimane: non è detto che la community, al di là degli accaniti mattatori del Crogiolo e dei completisti che vogliono sbloccare il nuovo Sigillo, abbia i giusti stimoli per tentare ancora e ancora la scalata al faro. Fino al completamento del nuovo Set la situazione dovrebbe essere tranquilla, di lì in avanti capiremo cosa vorrà fare Bungie: magari potrebbero inserire nuovi decori o nuove armi; l'importante è non lasciarci con una stagione già sfiorita dopo poco più di un mese!

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