Destiny 2: The Farm, primi dettagli sul nuovo spazio sociale

The Farm è il nuovo spazio sociale di Destiny 2: ecco i primi dettagli su questa nuova area presente nel sequel dello sparatutto Bungie.

Destiny 2: The Farm, primi dettagli sul nuovo spazio sociale
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • I Cabal si sono presi tutto. La Legione Rossa ha distrutto la nostra casa, il nostro amato equipaggiamento (Cyade 6 può capirci), ogni certezza. Civili innocenti hanno pagato un caro prezzo e noi, che ci fregiamo dell'epiteto di Guardiani, non abbiamo saputo proteggerli. Il Viaggiatore, muto e immobile spettatore di tale immane tragedia è rimasto ancora misterioso e inafferrabile, come una divinità indifferente alle sofferenze terrene. E, ora, cosa ci resta? Solo il nostro orgoglio, ferito e una missione: sopravvivere per ricominciare e ricostruire. Ancora. Un nuovo inizio per dare vita a un futuro diverso, migliore del precedente, il quale giace sepolto sotto tonnellate di macerie fumanti. Quelle stesse macerie che si stagliano ora all'orizzonte come un monito a non commettere gli stessi errori del passato, mentre Ryan Emberger presenta quella che sarà la nuova area social del titolo Bungie, nonché la nuova casa dei Guardiani: l'inizio della loro riscossa.

    La caduta, la rinascita, una nuova casa

    Tra il fango e la vegetazione strisciante che ricopre le rovine della Zona Morta Europea emergono poche installazioni di fortuna. L'asettica perfezione che regnava nella Torre, simbolo di ordine e pace, è ormai solo un ricordo schiacciato dal caos dell'esodo.

    Materiali, casse, strumentazioni, sono tutti accatastati alla rinfusa, dove capita, segno che l'organizzazione ancora latita anche se le fondamenta per un primo campo base per l'ultima resistenza sembrano essere gettate. Le lamiere contorte e il caro, vecchio, legno offrono un mesto riparo dalle intemperie e contribuiscono a fornire rifugio ai pochi sopravvissuti che sono riusciti a scampare al massacro che ha insanguinato le strade della città e di quella Torre che da lontano, immersa in una colonna di fumo alta chilometri, ci ricorda con insistente costanza la nostra caduta, vissuta nel corso dello spettacolare reveal trailer.
    Nel campo ferve l'attività. Notiamo che i sopravvissuti si tengono impegnati come possono: aggiustando gli assistenti robotici; c'è chi monta la guardia; chi fa la conta di ciò che rimane dell'arsenale; chi, ancora, cerca di mettere una pezza alle poche navette scampate all'assalto, una di queste riparata all'interno di una specie di hangar fatiscente che ha visto sicuramente giorni migliori. Un intenso via vai di navette da trasporto e droni carichi di materiali è il segno inequivocabile che il fronte della battaglia è ancora caldo e lo scontro è ben lungi dall'essere sopito. Insomma, c'è molto da fare e, sin dai primi istanti, "The Farm" - questo il nome della nostra umile nuova dimora - appare connotata da una vivacità e dinamicità che contrasta in modo deciso con la statica e asettica austerità che caratterizzava ogni ambiente della Torre.

    E non parliamo solo dell'intensa palette cromatica e dell'evocativo setting decadente e arrugginito gravato, sullo sfondo, da soverchianti presagi oscuri. Tutto è in movimento e, soprattutto, in continua evoluzione. Ecco, lo spazio sociale che condivideremo con altri venticinque Guardiani si evolverà, espandendosi e mutando aspetto a seconda dei nostri progressi fatti nel corso della campagna. Arriveranno sicuramente nuovi NPC, probabilmente vecchie conoscenze ancora disperse nei caotici momenti della battaglia, nuove strutture, vendor, eventi ad hoc e attività da svolgere per ricompense utili a contraddistinguere l'aspetto del nostro Guardiano in modo unico, così da bullarci per le imprese portate a termine.
    Alcuni dei NPC che abbiamo avuto l'opportunità di intravedere nel video li conosciamo già bene: il Postmaster (ora chiamato Darbi 55-30, chissà se quello della Torre è sopravvissuto), come al solito fondamentale soprattutto per recuperare oggetti che distrattamente abbiamo dimenticato sul campo; e Tyra Karn, Archivista Criptarca custode della storia dei Signori del Ferro richiamata con tutta probabilità dal Tempio per prestare soccorso nell'ora più buia.
    Si sa, anche nel momento più tragico una partita di pallone può stemperare la tensione. La stessa storia ce lo insegna, con gli episodi correlati alla famosa Tregua di Natale del 1914 avvenuta sul fronte occidentale. Tornando a Destiny 2, il team di sviluppo ha ben pensato di implementare un campetto dell'oratorio dietro il campo base, per permettere ai Guardiani di sfidarsi in rapide partitelle di calcio intergalattico, magari per ingannare il tempo in attesa dei compagni, o prima di intraprendere qualche spedizione punitiva nei confronti dei Cabal. Il diversivo - speriamo non l'unico, anche se Bungie ha già promesso sorprese - sembra essere divertente (dalla fisica della palla ci ricorda persino Rocket League!) e chissà che non ne esca qualche evento particolare. Ricordiamo che l'anno prossimo ci sono i Mondiali, in Russia. Ad ogni buon conto, a settembre manca davvero poco (cercate di non pensarci!): noi non vediamo l'ora di mettere le mani sulla Beta, che aprirà i battenti in accesso anticipato dal prossimo 18 luglio sulla console Sony e dal 19 su One, mentre gli utenti PC dovranno attendere un non meglio specificato periodo agostano.

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