Destiny - I Libri del Dolore - Prima Parte

Nei frammenti calcificati trovati sull'Astrocorazzata si nasconde la storia dell'Alveare, della nascita di Oryx e del suo rampollo Crota. Cerchiamo di raccontarla estraendola dalle carte grimorio.

Destiny - I Libri del Dolore - Prima Parte
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PS4
  • Xbox One
  • Su queste pagine abbiamo più volte parlato di quanto la mitologia che si nasconde (è proprio il caso di dirlo) dietro a Destiny sia ben più complessa e affascinante di quanto la superficie non suggerisca, al punto da far letteralmente rimpiangere il fatto che Bungie abbia optato per una fruibilità della stessa che definire scomoda è un complimento. Non è la prima volta, conseguentemente, che cerchiamo di dissotterrarla e renderla più leggibile, come già abbiamo fatto con gli speciali dedicati alle varie razze aliene. Questo speciale lo dedichiamo invece ai Libri del Dolore, una serie di Carte Grimorio sbloccabili con la raccolta dei Frammenti Calcificati nei meandri dell'Astrocorazzata. Una lunga ricerca che non solo rappresenta un passo fondamentale per l'ottenimento del fucile da ricognizione esotico noto come Il Tocco del Male, ma contribuisce a scrivere una delle pagine più belle della mitologia di Destiny, in grado di unire molte sottotrame sino ad ora apparentemente slegate.

    Lancia e verme

    I Libri del Dolore raccontano sostanzialmente la storia della nascita dell'Alveare, una razza talmente antica da rappresentare l'incarnazione dell'odio stesso nei confronti della Luce, e, inutile dirlo, una delle minacce più temute dai Guardiani. Sulla sua natura abbiamo già disquisito in uno dei nostri speciali, ma i Libri del Dolore vanno ben più a fondo, narrando dell'origine di Oryx stesso, sino alla nascita del suo figlio prediletto, Crota, il divoratore della speranza. Le cinquanta carte non sono sempre semplici da decifrare, scritte in quel meraviglioso, eppure criptico, stile che la narrativa ideata da Bungie ha da sempre sfoggiato: barocco, a volte complesso e forbito sino a tradire autocompiacimento; eppure straordinariamente ricco, a tratti alieno in maniera persino credibile, come partorito da menti non umane. In quest'intrico di voci che sembrano urlare le loro verità da abissi dimenticati, quasi terrorizzate che la storia possa andare perduta, le gesta fraintese, si rintraccia non solo l'origine di una razza misteriosa e feroce, ma anche il principio dell'invasione Vex.

    Tutto comincia con la caduta del Re di Osmio, sovrano di un continente che sembra localizzato in un piano della realtà molto differente da quello in cui si trova la nostra Terra, regolato da leggi fisiche diverse dalle nostre. Proprio la imminente caduta del reggente sembra aver attirato le attenzioni dei Bevitori d'Elio, che si accingono a cogliere l'attimo e a rovesciare le sorti del regno. A facilitare questo compito c'è il tradimento di Taox, madre sterile e insegnante delle tre eredi del sovrano: Xi Ro, Sathona e Aurash. Nessuna di queste, a suo avviso, è pronta per regnare, e dunque la madre sterile manda in gran segreto un messaggio ai Bevitori, confermando come si tratti di un ottimo momento per tentare la conquista del trono. Xi Ro, tuttavia, intuisce il raggiro, e fa giurare vendetta alle proprie sorelle, dopodiché le tre lasciano la Corte di Osmio a bordo dell'ultima nave rimastagli. La vendetta è naturalmente il primo dei loro scopi, ma c'è anche un mistero da svelare: pare infatti che poco prima della sua morte, seppure delirante, il Re di Osmio parlasse di un terribile cambiamento nell'allineamento delle cinquantadue lune, destinato a generare un'onda-divina portatrice di distruzione, forse in grado di cancellare intere civiltà in un solo colpo. Molto tempo passa senza che le tre sorelle riescano a trovare uno scopo nel loro girovagare sulla nave, preoccupate eppure incapaci di elaborare un piano sensato. In ultimo, è Aurash a proporre una folle idea: utilizzare l'antica nave per lo scopo originale per il quale era stata pensata, ossia immergersi nel Fondamento, un sostrato primordiale che giace alla base dell'universo conosciuto, e dal quale forse ha avuto origine. In questo oltreverso ignoto vivono creature antiche e dalla sconfinata conoscenza, e forse anche la soluzione al problema delle lune.

    E qui, in questo luogo-non luogo fatto di metallo, schiuma nera come pece e gelatina primordiale, le tre sorelle incontrano il Leviatano. Questa immensa e antica creatura mette in guardia le tre sorelle: per quanto il tradimento di Taox sia bruciante e sappia di sconfitta, nel Profondo non c'è rifugio né soluzione. Con parole che sanno di profezia, la vasta entità cerca di dissuaderle dal procedere oltre, intimando loro di tornare verso il Cielo, dato che nell'immersione finiranno per trasformare le loro vite in una litania di morte e distruzione. Le tre sorelle, tuttavia, non si danno per vinte e rifiutano il loro destino. Sathona svela infine di aver seguito sin da principio la voce suadente di un piccolo verme, famiglio di loro padre, il Re di Osmio (e, forse, fonte della sua follia). Con parole sottili e rassicuranti, il verme ha infine la meglio, e le tre procedono nel loro viaggio, ignorando gli ammonimenti del Leviatano. Ed ecco che Yul, il verme onesto che già ha irretito Sathona, si manifesta a tutte e tre le sorelle come una creatura molto più subdola e potente di quanto il suo aspetto non suggerisse. Senza troppo esporsi, guida le sorelle nel Profondo sino al non-luogo in cui giaciono Eir, Xol, Ur e Akka, quattro divinità-verme che da millenni riposano tra i meandri del Fondamento, come parassiti in attesa di nuovi portatori. Ed ecco che alle sorelle viene proposto un patto, una simbiosi. I vermi offriranno loro l'immortalità e un immenso potere, in grado persino di salvare il loro mondo minacciato, chiedendo in cambio una cosa soltanto: che le tre agiscano sempre secondo la loro natura. Aurash dovrà sempre dedicarsi alla ricerca della conoscenza, Xi Ro non potrà mai rinunciare a mettere alla prova la propria forza, e Sathona dovrà trovare sempre nuovi modi per dimostrare la propria astuzia. Se dovessero mai abbandonare questa continua ricerca di nuovi stimoli, i vermi le consumeranno.
    Eppure, all'accrescersi del potere delle sorelle, aumenterà anche l'appetito dei vermi, che andrà costantemente saziato. La tentazione è troppa, e il patto è stretto. Ad Aurash, ora conosciuta anche come Eternale, i vermi danno il compito di tornare alla Corte di Osmio e dare la buona novella al popolo, avvertendolo tuttavia che chiunque rifiuti la simbiosi con i vermi verrà spazzato via all'istante. Aurash accetta, e celebra la sua nuova forma sovrana scegliendosi un nome più appropriato: Auryx, o "vasto pensiero". Il ritorno alla Corte è un successo, Taox messa in fuga dalla terribile rabbia di Sathona, ora nota come Savathun. Eppure i vermi sono bel lontani dall'essere sazi, e continuano a parlare alle sorelle: ricordano loro come la riconquista della loro Corte siano solo sassolini che anticipano una valanga.

    Il Leviatano che li tiene prigionieri nel Profondo deve essere sconfitto, in quanto parte di una logica bugiarda: che le giuste azioni possano prevenire la sofferenza. A Xivu Arath, nuovo nome di Xi Ro, i vermi comandano di spazzare via Taox e i suoi seguaci, senza concedere loro altro terreno per la fuga. Anch'essi sono agenti del Leviatano, e devono essere cancellati dall'esistenza. E Xivu Arath obbedisce, infliggendo una terribile sconfitta a Taox, la quale tuttavia riesce ancora una volta a fuggire e a rifugiarsi presso gli ammoniti, una specie osseo-cefalopode con sei braccia, dotata di grande potenza militare. Grazie ai tumulti scatenati da Xivu Arath, i vermi sono finalmente liberi, e lasciano le profondità del Fondamento. Raggiunte le lune, i vermi si rendono conto della presenza di un cinquantatreesimo pianeta, che riconoscono subito come un temibile nemico: un Viaggiatore, emissario del Cielo. Ecco finalmente svelata la causa del disallineamento riscontrato già dal Re di Osmio, destinato a portare la temibile onda-divina. Senza ulteriori indugi, i vermi intimano alle tre sorelle l'annientamento degli ammoniti e del Viaggiatore stesso. A vacillare è proprio Auryx, dilaniata da dubbi ed incertezze, poco risoluta, perlomeno agli occhi dei vermi, i quali cercano di spronarla. I desideri di pace e stabilità che ella sente crescere dentro di sé sono in realtà illusorie tessiture del Cielo, le sussurrano. Nel frattempo, la guerra con gli ammoniti sembra vacillare: sconfitti dal croma-ammiraglio Rafriit, i vermi e le sorelle sono costretti a ritirarsi sino alla sesta luna. Eppure, evidentemente convinti del grande potenziale nascosto in Auryx, i vermi continuano a parlarle, cercando di appellarsi alla sua grande sete di conoscenza per farle abbandonare i sogni di pace e stabilità in favore di desideri di conquista e distruzione. Alla fine, Savathun sente di averne abbastanza dell'indecisione della sorella, e la tradisce, infliggendole un colpo mortale.

    L'essenza di Auryx tuttavia sopravvive, e ancora una volta i vermi cercano di irretirla, convincendola che proprio quel tradimento è in realtà un dono, e indorando la pillola con un nuovo regalo: da ora in avanti, le tre sorelle potranno essere uccise solamente sul loro trono. Auryx, ormai sposata definitivamente la causa dei vermi, fa ritorno all'universo materiale. Finalmente unite dal medesimo scopo, le tre sorelle spazzano via ogni resistenza. Il Leviatano emerge dal Profondo cercando di intervenire, ma in questo modo indebolisce la strenua difesa di Rafriit, che si trova costretto a combattere su due fronti per difenderlo. Entrambi cadono, e i vermi si cibano delle loro carcasse. Taox sfugge ancora una volta. Al Viaggiatore non resta altro che spostarsi verso altri lidi, e il piano dei vermi sembra finalmente giunto a compimento. Ma è solo l'inizio.

    La storia dei Libri del Dolore continua nella seconda puntata dello speciale!

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