Speciale Diablo 3: What's Next

Tutte le novità in arrivo per l'Hack'n'Slash di Blizzard

Speciale Diablo 3: What's Next
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • In tutta onestà, chi scrive si aspettava l’annuncio di una nuova espansione di Diablo III da questa BlizzCon, ma ci faremo bastare quello dell’eccezionale Overwatch, che non mancherà di monopolizzare l’attenzione della comunità “sparacchina” nei prossimi mesi. Tornando alle lande di Sanctuary, il panel Diablo III - What’s Next, presentato dal Game Director Josh Mosqueira, con la partecipazione del Lead Designer Kevin Martens, il Senior Techinical Designer Wyatt Cheng e il Senior Game Designer Johnny Ebbert, ci ha comunque permesso di dare un’occhiata ai contenuti del prossimo aggiornamento, il 2.1.2, per capire cosa ci riserva il futuro.

    Le novità dell’Update 2.1.2

    Molte sono le novità in arrivo con l’aggiornamento 2.1.2 e, tra queste, la più emblematica sembra essere l'introduzione dei nuovi Treasure Goblin: dopo il reame a loro dedicato, pieno di tesori e popolato da un’imponente e dispotica baronessa, i pavidi demonietti saccheggiatori saranno adesso affiancati da tre “colleghi” specializzati, che cercheranno attivamente di condurre i giocatori verso i gruppi nemici con la loro fuga ma che, una volta uccisi, garantiranno ricompense molto appetitose. Tra questi, il primo si chiama Gem Hoarder e, come lascia presagire il nome, lascerà cadere fiumi di gemme preziose a ogni colpo ricevuto; il secondo, Odious Collector, elargirà materiali e preziose ricette, rare e leggendarie, per il crafting; infine viene il Blood Thief, talmente carico di Blood Shards che, alla morte, quasi ricoprirà lo schermo con il suo bottino. I nuovi Goblin del Tesoro, oltre ad apparire sul campo davanti a uno dei loro tipici portali di fuga, adesso saranno più visibili anche sulla minimappa, grazie a un nuovo segnalino dedicato.

    Passando all’Adventure Mode, Johnny Ebbert ha annunciato cambiamenti importanti per i Rift e i Greater Rift. Per quanto riguarda i primi, Ebbert ha confermato che, dal prossimo aggiornamento, le mappe più “vecchie” come i Tristram Fields, l’Oasi, la Caverna dei Ragni e le Prigioni di Leoric saranno modificate per risultare più varie, con l’aggiunta di una dozzina di nuovi layout e nuovi algoritmi per la disposizione dei mostri. I punti di respawn dei personaggi, inoltre, non seguiranno più lo schema della campagna, ma saranno invece posizionati in modo casuale. I Greater Rift, invece, subiranno ulteriori modifiche riguardanti fattori casuali come la distribuzione delle stanze, i tempi di recupero dalla morte, i Conduit Pylon e i Rift Guardian. Illustrate dal Senior Technical Designer Wyatt Cheng, le modifiche alla distribuzione casuale dei livelli saranno mirate a evitare due casi “noiosi”, ovvero le mappe “a corridoio” unico e quelle con vicoli ciechi alla fine di lunghi corridoi. La nuova generazione casuale dei livelli sarà più attenta a evitare questi cul-de-sac.
    Un problema legato alla disposizione dei livelli riguarda la percentuale di morti in prossimità dei Checkpoint: sulla base ai dati raccolti dai giocatori, gli sviluppatori hanno deciso di proporre sul PTR un contatore della morte incrementale, che permetterà di respawnare più vicino al proprio cadavere, invece che all’inizio del livello. I Conduit Pylon, invece, sono stati modificati nel numero e nel tipo di bonus conferiti. Al posto dell’attuale variabile casuale, che prevede da 1 a 6 Pylon per Greater Rift generato, Blizzard ha deciso di modificare l’intervallo (da 2 a 4), garantendo così una maggiore possibilità di avere un buon numero di Pylon per livello. Tra le migliorie, inoltre, segnaliamo gli effetti aggiuntivi per lo Speed Pylon, che permetterà anche di attraversare i muri eretti dai mostri con il relativo attributo e di travolgere i nemici sul proprio percorso, e lo Shield Pylon, che ora rifletterà anche i danni ricevuti e, alla scadenza, provocherà danni ad area. I Rift Guardian, infine, verranno tutti riesaminati, con l’obiettivo di renderli “memorabili” e interessanti da affrontare.

    Sempre nell’Adventure Mode saranno introdotte nuove gemme leggendarie, pietre particolari che, incastonate in anelli e pendenti, conferiscono bonus speciali, in grado di alterare il gameplay e le build associate. Le prime due nuove gemme ad essere introdotte nel gioco, Esoteric Alteration e Molten Wildebeest’s Gizzard, vantano bonus consistenti alle resistenze e al recupero della salute e, secondo i piani degli sviluppatori, dovrebbero stimolare un cambiamento nel trend di utilizzo delle pietre leggendarie, attualmente focalizzato sull’utilizzo di Bane of the Powerful, Bane of the Trapped ed Enforcer, senza ricorrere a fastidiosi nerf.
    Ultima novità di base dell’Adventure Mode riguarda la zona hub dell’Atto 1, ovvero New Tristram che, a seguito dei numerosi feedback ricevuti dagli utenti, vedrà un riarrangiamento della posizione degli Artisan, che adesso saranno più vicini ai portali.

    Una nuova Stagione in partenza

    Novità fondamentale dell’update 2.1.2 di Diablo III sarà l’avvio della Season 2. Disponibile prossimamente sul PTR, la Season 2 vedrà cambiamenti strutturali al sistema delle Conquiste e l’introduzione di nuove armi leggendarie e progetti di trasmogrificazione.
    Dal palco dedicato ai panel, Cheng ha espresso l’insoddisfazione del team di sviluppo nei riguardi di alcune Conquiste presenti nella Season 1 come “Raggiungere il livello 70”, giudicandole al più incidentali (ovvero completabili semplicemente giocando, senza particolare impegno). Altre, come Speed Racer (completare il gioco, dall’Atto I all’Atto V, in 60 minuti, in modalità Hardcore), invece sono state apprezzate e, su questa base, la Season 2 vedrà l’introduzione di 3 nuove Conquiste.

    Avaritia (Raccogliere 50 milioni di pezzi d’oro senza entrare nel Treasure Vault dei goblin, in modalità Hardcore), Worlds Apart (Uccidere alcuni boss al livello massimo, a difficoltà Tormento VI, nell’arco di 20 minuti, in modalità Hardcore) e Language (Completare determinati achievement del Lore Book).
    Tra i nuovi equipaggiamenti Leggendari ottenibili nella Season 2, gli sviluppatori hanno voluto mostrarne due, in particolare, al pubblico in sala e in diretta streaming: il primo Wormwood, è un bastone a due mani pensato per i Witch Doctor di qualsiasi build, che non solo vanta un invidiabile bonus di almeno il 20% ai danni da Veleno, ma include anche l’abilità Sciame di Locuste in modalità sempre attiva che, come prevedibile, aiuterà non poco la mobilità dei personaggi sui campi di battagli più affollati; il secondo equip, Ranslor’s Folly, sono un paio di bracciali per Maghi che conferiscono un importante bonus passivo all’abilità Tornado d’Energia che, periodicamente, attireranno a sé i nemici entro 30 yard.

    La ricompensa più rilevante di questa nuova season, comunque, consisterà nei due nuovi schemi di trasmogrificazione in palio per chi raggiunge il livello 70 con il proprio personaggio stagionale: dopo l’elmo e gli spallacci della stagione precedente, questa volta il premio saranno schinieri e stivali. I pezzi rimanenti, ovvero guanti e corazza, verranno distribuiti con la terza season.
    Ultima novità introdotta dall’aggiornamento 2.1.2. è l’introduzione di un livello superiore di oggetti Leggendari. Denominati “Ancient Items” e disponibili, con cadenza progressivamente più frequente, a partire dalla difficoltà Tormento I, questi Leggendari “superiori” si distinguono da quelli comuni per un incremento, fino al 30%, delle statistiche bonus incluse.

    Prossimamente...

    Concludiamo questo speciale dedicato a Diablo III parlando dei progetti in serbo da parte di Blizzard.
    Come già anticipato a inizio articolo, per ora non è prevista una nuova espansione ma, nei prossimi update, lo sviluppatore ha già previsto l’aggiunta di una nuova zona esplorabile in Modalità Avventura, le Rovine di Sescheron. Prima di essere distrutta, in un solo giorno, dall’Armata della Distruzione di Baal in Diablo II, Sescheron era la capitale dei Barbari, costretti a fuggire per evitare lo sterminio completo da parte delle forze demoniache. Con la sconfitta del Primo Maligno e il successivo periodo di pace relativa, i Barbari hanno fatto lentamente ritorno nella città semidistrutta, ma solo per recuperare i caduti e trasformarne i resti architettonici in trappole per i mostri che hanno invaso la zona dopo la distruzione della Worldstone. In queste rovine si potranno incontrare anche nuovi tipi di mostri, come i Naja Beetles, i Frost Maggots (insetti deboli che esplodono in nuvole congelanti) e le Glowing Death (versioni più aggressive delle Sand Wasp dell’Atto 2, che prediligono gli attacchi ravvicinati, pur non disdegnando il pernicioso attacco a raggio tipico dei cugini desertici).

    Altro mostro d’elite previsto per la nuova zona, a detta degli stessi sviluppatori “la cosa più disgustosa che abbiamo fatto finora”, è il Rat King, mostruoso progenitore dei murini di Sanctuary, che espelle nugoli di ratti viscosi ogni volta che viene colpito, per poi rilasciarne in grandi quantità una volta inferto il colpo finale. In definitiva, il Rat King non sarà l’NPC più brutto del gioco, ma anche uno dei più perniciosi da affrontare, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati.

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