Speciale Diablo III: Reaper of Souls

Nonostante la maggior attenzione dedicata ad altri progetti, Blizzard non ha dimenticato il terzo capitolo della sua serie action RPG e alla BlizzCon ha svelati nuovi dettagli sui contenuti della patch 2.4, in arrivo nei prossimi mesi.

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  • Con un solo panel a disposizione in due giorni di programmazione sembrava evidente fin dall'annuncio del Blizzcon 2015 che Diablo 3 Reaper of Souls avrebbe rappresentato il fanalino di coda dell'intera presentazione targata Blizzard. Di fronte a novità bollenti come la nuova espansione di WoW o l'attesissimo Overwatch, limitare le attenzioni sull'unico titolo ancora rimasto sprovvisto di una solida componente pvp sarà forse sembrata la scelta più ovvia, ma nonostante questo abbiamo avuto modo di scoprire quali novità ci attendono nell'immediato futuro. Siete pronti per tornare nuovamente a Tristram?

    Niente nuove, buone nuove?

    L'intera conferenza si è concentrata sull'anticipazione di alcuni dei contenuti che caratterizzeranno l'imminente patch 2.4, che, in base a quanto affermato sulla lunghezza della Stagione 4, dovrebbe approdare sui nostri pc a inizio 2016. Tale aggiornamento vanterà innanzitutto l'introduzione di una nuova area, l'Isola della Conca Grigia, e due zone estese, la Foresta Eterna e i Quartieri Reali, seguendo una strategia simile a quanto già visto con l'update precedente. Nel dettaglio, le ultime due aree vanno ad ampliare da un lato le Rovine di Sescheron e dall'altro il Maniero di Leoric, mentre la prima è una zona completamente inedita: il loro obiettivo combinato sarà di rendere l'esplorazione in modalità avventura ancor più varia e ricca. In abbinamento a tali estensioni vi è anche un aggiornamento delle taglie che sarà possibile incontrare durante le nostre sessioni di farming, al fine di spezzare quella monotonia che, dopo un'intera stagione, inevitabilmente può farsi largo tra gli avventurieri più metodici. Un'altra novità tra le più consistenti riguarda invece i set leggendari, i quali riceveranno il canonico aggiornamento in funzione del bilanciamento generale e saranno i protagonisti di un inedito Varco legato all'equipaggiamento del nostro eroe. Indossando infatti uno dei 24 set a disposizione avremo l'opportunità di entrare in dungeon specifici che ci sfideranno a portare a termine determinate richieste (più o meno complicate) e, eventualmente, ci ricompenseranno con alcune personalizzazioni estetiche. Inoltre, per i giocatori che accumulano denaro in gran quantità senza sapere poi come spenderlo, il team ha annunciato uno speciale investimento all'inizio dei Varchi Maggiori, che consentirà di ottenere un maggior numero di potenziamenti per le gemme leggendarie in base a quanto si deciderà di sperperare. Parecchie novità anche sul fronte dell'interfaccia grafica e della funzionalità generale del titolo, che ha finalmente visto espandere i propri spazi nello scrigno cittadino da 5 a 10: una richiesta praticamente onnipresente nei forum dell'hack ‘n slash di Blizzard. La barra degli attacchi e dei buff passivi è stata inoltre ridisegnata per andare incontro al numero crescente di effetti attivati dall'introduzione del Cubo di Kanai, garantendo una pulizia e un ordine che permetteranno di tenere sotto controllo l'intero andamento della partita. Molti di questi elementi appariranno infatti in sovrimpressione sulle icone stesse e, allo stesso modo, gli effetti che non richiedono un'attenzione costante saranno raggruppati in una colonna espandibile sulla sinistra. Il percorso stagionale è stato parzialmente riprogettato, eliminando l'intrigante esclusiva dei nuovi oggetti leggendari inseriti con la patch: d'ora in poi tutti potranno trovare tali reliquie indipendentemente dalla volontà di ricreare un eroe da zero o meno. Una scelta coraggiosa che mira a non escludere nessuno, ma che allo stesso tempo mina le fondamenta stesse su cui si basa l'intera filosofia stagionale di Diablo 3, rendendo di fatto inutile ricominciare tutto da capo ogni 4 mesi per un paio di cornici e poco più. Coloro che comunque si sentiranno stimolati da tali reset periodici potranno ora portare avanti i propri eroi semplicemente "ripulendoli" da tutti i loro averi, ma mantenendo nome e ore di gioco, così da non dover ogni volta fare ordine manualmente per poi liberare uno slot tra i 12 disponibili.

    Conclude l'offerta l'introduzione di una feature già vista nell'edizione console, la quale garantisce dei moltiplicatori di esperienza in base all'uccisione dei mostri, all'utilizzo delle trappole ambientali e alla distruzione degli oggetti dello scenario. Una caratteristica che viene incontro soprattutto a quei giocatori che raggiungono livelli d'esperienza molto alti e necessitano di bonus costanti ai propri guadagni per rendere efficace e rapida la crescita del proprio personaggio. Apparentemente la sequela di annunci a cui abbiamo assistito dovrebbe farci ben sperare per il futuro di Diablo 3 Reaper of Souls, che vedrà l'apertura della Stagione 5 a inizio anno con allegata la promessa di una cadenza trimestrale per quanto riguarda tali eventi. Eppure non è possibile credere fino in fondo che questo sia quanto di meglio possiamo aspettarci per questo capitolo della storica saga made in Blizzard. Le novità sono molteplici e in alcuni casi si tratta di elementi che a gran voce sono stati richiesti dagli utenti nel corso degli anni, ma al giorno d'oggi non è abbastanza, specialmente alla luce dell'assenza di qualsiasi riferimento a una nuova espansione per il titolo: un'eventualità che speriamo sia solo rimandata all'anno prossimo. La sensazione generale che questo Blizzcon ci ha dato è che, come si accennava in apertura, Diablo 3 sia diventato un riempitivo anche di fronte a titoli molto più giovani, ma che hanno saputo rapire le attenzioni del pubblico fin da subito.

    Dobbiamo a questo punto arrenderci all'idea che il pve sia morto per sempre mantenendo una ristretta schiera di fan che continueranno ad accontentarsi di piccoli aggiustamenti di tanto in tanto? Oppure il team ha in mente qualcosa di grosso per il proprio hack ‘n slash che sarà rivelato in futuro poiché quest'anno sarebbe finito schiacciato dalla miriade di annunci che sono finiti sui palchi della convention californiana? È ancora troppo presto per dare una risposta a simili domande, ma è certo che, se una nuova espansione non sarà annunciata al Blizzcon 2016, diventerà abbastanza evidente il ruolo che Diablo 3 giocherà all'interno dei piani di Blizzard.

    Diablo III: Reaper of Souls Guardando strettamente a quanto annunciato in conferenza, la patch 2.4 sembra introdurre un discreto quantitativo di aggiornamenti, pur non sconvolgendo radicalmente il gameplay come poteva essere accaduto nell’aggiornamento precedente. Le innovazioni apportate sono molteplici, ma riguardano principalmente elementi estetici o poco incisivi in termini di gameplay, che faranno la felicità dei fan più accaniti, ma potrebbero non rivelarsi sufficienti per un giocatore più occasionale. Fermo restando che per dare un giudizio più preciso dovremo aspettare la versione finale e la valutazione dei nuovi leggendari e delle modifiche ai set esistenti, inizia a farsi nuovamente largo il timore della mancanza di nuovi contenuti “importanti” che sappiano dare una svolta alle tradizionali sessioni farming. La cadenza trimestrale degli aggiornamenti potrebbe in parte arginare tale problema, ma è certo che il 2016 rappresenterà, volente o nolente, un anno di svolta per Diablo, che potrà risorgere nuovamente dalle fiamme dell’inferno o finire rinchiuso, per l’ennesima volta, nella pietra delle anime.

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