Diablo Immortal: gameplay, bilanciamento e aggiornamenti di Diablo mobile

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Joe Grubb e Rod Fergusson su microtransazioni, gameplay e aggiornamenti di Diablo Immortal.

Diablo Immortal: gameplay, bilanciamento e aggiornamenti di Diablo mobile
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  • L'arrivo di Diablo Immortal sui principali store mobile e su Battle.net è ormai imminente e a breve sarà possibile tornare a massacrare orde di creature demoniache utilizzando le ormai iconiche classi della serie Blizzard. In attesa di poter mettere finalmente le mani sul gioco gratis per PC e cellulari, abbiamo avuto l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con due dei più importanti esponenti del team di sviluppo attualmente al lavoro su Immortal e non solo: il Principal Game Designer, Joe Grubb, e il Franchise General Manager, Rod Fergusson.

    Da questa chiacchierata con il duo di sviluppatori abbiamo appreso alcune importanti informazioni sul free to play e, più nello specifico, sul modo in cui verranno gestite le microtransazioni e il supporto nel tempo. Senza indugiare ulteriormente, scopriamo tutte le novità su Diablo Immortal.

    L'inferno è uguale per tutti

    Uno dei principali argomenti dell'intervista a Grubb e Fergusson è stato quello degli acquisti in game che, in un gioco distribuito attraverso il modello free to play come Diablo Immortal, è tanto interessante quanto delicato. Abbiamo cercato di entrare più nel dettaglio sulla questione microtransazioni al fine di comprendere quali siano effettivamente gli elementi che i giocatori potranno acquistare e se questi potranno avere o meno un impatto sull'esperienza.

    Gli esponenti di Blizzard hanno ribadito con fermezza che gli acquisti in app di Diablo Immortal non hanno alcun tipo di influenza sul gameplay e, di conseguenza, non è possibile in nessun modo ricorrere alla carta di credito per ottenere equipaggiamento o esperienza. L'unica eccezione dovrebbe essere rappresentata dal Platino, una valuta differente dai Globi Eterni che servirà ai giocatori per procurarsi pacchetti di Gemme.

    Sebbene non esista alcun modo di ottenere la valuta premium tra le ricompense del Pass Stagionale o completando attività a tempo, sembrerebbe che il Platino possa essere acquisito in piccole quantità semplicemente giocando. Insomma, all'interno dello store sarà possibile accedere esclusivamente a pacchetti contenenti skin per alterare l'aspetto di armi e armature, con in più l'opportunità di avere un maggior numero di Gemme.

    A proposito dell'aspetto estetico del personaggio, gli sviluppatori ci hanno confermato che in Diablo Immortal non esiste un sistema di trasmogrificazione e l'unico modo per modificare il design dell'equipaggiamento senza alterarne le statistiche è quello di utilizzare una delle skin ottenute pagando o giocando, tolta quella legata alla pre-registrazione.

    Un'altra curiosità che ci è stata svelata sul negozio riguarda l'assenza di un livello di rarità delle skin: non troveremo quindi costumi più costosi di altri o con un'attenzione maggiore ai dettagli come avviene altrove e infatti i contenuti estetici saranno tutti sullo stesso piano. A non essere legato alle microtransazioni è anche il forziere che funge da deposito: non ci sono stati forniti dettagli espliciti sulle sue dimensioni ma ci è stato assicurato che non sarà possibile aumentarne le dimensioni a pagamento e che la sua grandezza sarà più che sufficiente a contenere fiumi di loot. Per quanto vi sia fiducia negli sviluppatori, i che non avrebbero motivo di trascurare eventuali microtransazioni in grado di potenziare il personaggio e garantire un vantaggio, ci sentiamo in dovere di attendere l'effettivo arrivo del gioco sugli scaffali virtuali di iOS, Android e PC per valutare questo aspetto della produzione.

    Un Diablo diverso dal solito

    Tra una domanda e l'altra non è mancata l'occasione di parlare del gameplay di Diablo Immortal che, pur ispirandosi per molti aspetti a quello del terzo capitolo, propone alcune caratteristiche che lo rendono unico nella serie Blizzard. Ci riferiamo ovviamente al fatto che, a prescindere dalla piattaforma e dal sistema di controllo, non occorrerà più spostare l'eroe cliccando sul punto da raggiungere e si avrà il controllo diretto del suo movimento grazie allo stick analogico (fisico o digitale, se si usa un'interfaccia touch) o ai classici tasti WASD.

    L'aver sviluppato il gioco con in mente questo sistema di controllo ha consentito al team di dar sfogo alla creatività sia in relazione al design dei nemici, che per quanto concerne le abilità delle classi giocabili. Diablo Immortal vanta meccaniche di gameplay non molto lontane da quelle di un twin stick shooter e, pertanto, gli sviluppatori hanno potuto sbizzarrirsi creando avversari che chiamano a badare al posizionamento con più attenzione, visti gli attacchi fulminei che possono sferrare. A tal proposito, le abilità sono pensate per essere caricate o attivate mentre l'eroe è in movimento.

    Un'altra importante caratteristica di Immortal, che dovrebbe giovare all'esperienza di tutti quei giocatori che non possono permettersi sessioni troppo lunghe, è lo switch della classe. Tale funzione arriverà solo in un secondo momento e permetterà di effettuare un cambio temporaneo, così da poter affrontare attività PvE o partite PvP con un personaggio dotato di abilità diverse.

    L'esempio fatto dagli sviluppatori è quello di un team che si ritrova a dover affrontare un dungeon endgame senza un curatore: con una feature di questo tipo, chiunque può passare da una classe all'altra con un tocco e salvare la situazione. Sappiate però che la scelta migliore per chi vorrà giocare ‘seriamente' sarà sempre quella di creare un eroe per ogni classe. Non a caso, infatti, non vi sarà la possibilità di condividere il bottino con gli altri personaggi registrati sull'account e gli oggetti presenti nel deposito potranno essere utilizzati esclusivamente dall'eroe con cui li avete sbloccati. Non vi sarà inoltre la possibilità che un Crociato trovi a terra un'arma da Cacciatore di Demoni o viceversa, poiché il loot che si riceverà sarà sempre e solo relativo alla classe in uso.

    Preparatevi a tanti aggiornamenti

    Altro aspetto molto interessante di cui si è discusso nel corso dell'intervista è il tipo di supporto che Blizzard vuole dare a Diablo Immortal. Fino ad oggi sapevamo che il gioco avrebbe ricevuto aggiornamenti gratuiti per anni ma non si sapeva poi molto sulla frequenza di pubblicazione degli update. Anche in questo caso Grubb e Fergusson sono stati molto chiari e hanno sottolineato che Diablo Immortal è un titolo ‘mobile first' e, in tal senso, si allineerà a tutti gli altri prodotti per dispositivi portatili.

    Per chi non avesse grande esperienza con questo genere di giochi, questo significa che la cadenza con cui nuovi content update verranno pubblicati per il titolo Blizzard sarà più elevata rispetto a quella vista in produzioni ‘casalinghe' come Fortnite e Warzone, giusto per citarne due. Il mercato mobile si muove a una velocità maggiore e richiede costantemente novità che tengano i giocatori incollati: per questo motivo, gli aggiornamenti in termini di contenuti saranno del tutto slegati dalla distribuzione del Season Pass, con un approccio ben diverso se confrontato a quello dei free to play più giocati su PC e console, che ricevono grosse novità al debutto della nuova stagione e piccole patch riempitive nelle settimane successive.

    Non siamo invece riusciti a sapere nient'altro in merito agli eventi a tempo e a eventuali cross-over con altre IP Blizzard, come ad esempio è accaduto in passato con l'arrivo di cosmetici e altri orpelli ispirati agli altri mondi della software house. Non ci è stato svelato nulla nemmeno sull'ipotetico arrivo di contenuti a tema Diablo 4, dato che a un certo punto del ciclo vitale di Immortal i due prodotti coesisteranno sul mercato.

    Sembra però che sia inevitabile una situazione del genere, anche perché Rod Fergusson ci ha tenuto a dire che il nuovo free to play di casa Blizzard è pensato non solo per far felici i fan del brand ma anche e soprattutto per accogliere tutti quei giocatori che non hanno mai avuto alcun contatto con Diablo e che diventeranno potenziali acquirenti del quarto capitolo. Ciò non significa che Immortal sia un prodotto lontano dai veterani della serie: gli sviluppatori ci hanno assicurato che qualsiasi appassionato si sentirà a casa sin dal primo istante e, pur con le dovute differenze in termini di gameplay, il feeling delle varie classi e il sistema di costruzione delle build sono elementi che non hanno subito variazioni e che sapranno dare grandi soddisfazioni a chi investirà del tempo nel gioco. Le aspettative sono piuttosto alte e non manca molto per scoprire tutte le sorprese che Fergusson, Grubb e tutto il resto del team hanno in serbo per noi, visto che Diablo Immortal ci porterà all'inferno a partire dal 2 giugno 2022 su Android, iOS e PC (solo su Battle.net).

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