E3 2018: Fallout 76 e Shenmue 3 tra i giochi più attesi di Francesco Serino

Continua la nostra carrellata tra i most wanted della redazione in vista della fiera di Los Angeles: oggi tocca alla top 5 di Francesco Serino.

E3 2018: Fallout 76 e Shenmue 3 tra i giochi più attesi di Francesco Serino
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Il problema di queste liste messe in piedi prima dell'E3 è che i giochi scelti rischiano di essere sempre gli stessi. Del resto come si fa a non mettere dentro Cyberpunk di CD Projekt, il Death Stranding di Kojima o il prossimo grande kolossal in dirittura d'arrivo? In questa mia selezione quindi eviterò, non senza un po' di dolore, i soliti noti, per tirare dentro quei giochi che anche senza essere davvero i più attesi, sono senza dubbi quelli che da appassionato e professionista mi incuriosiscono di più. Ecco, più che i rigori a porta vuota di cui non si può che aver certezza, di questo E3 mi appassionano i prodotti che per un motivo o l'altro rischiano anche di non farcela. Ce ne saranno in questa edizione 2018? Più di quanto probabilmente crediate.

Anthem - L'action fatto dai maestri del GDR

Se c'è un gioco che ha davanti a sé un campo minato quello è Anthem. A leggere la lista delle sue caratteristiche c'è da mettersi le mani nei capelli.

È sviluppato da una Bioware che deve tornare a dimostrare di essere all'altezza della sua storia, non è il classico gioco di ruolo su cui la software house ha costruito l'intera carriera, e rientra nei "games as a service" che ancora faticano a trovare il giusto bilanciamento nella cerchia dei Tripla A, cercando oltretutto di ricalcare lo stile di uno dei giochi più controversi degli ultimi anni, ovvero Destiny. Inoltre, il coreografatissimo trailer mostrato lo scorso anno ha fatto schizzare le aspettative del pubblico alle stelle. Riuscirà a reggere la pressione?

Fallout 76 - L'americano che guarda ad Est

Due Fallout a stretto giro senza un The Elder Scrolls in mezzo, e sebbene fosse già successo con il passaggio del testimone nelle mani di Obsidian dopo Fallout 3, questa volta la situazione è ben diversa. Al contrario del suo predecessore, Fallout 4 è sì un buon gioco, ma non un buon gioco di ruolo; inoltre questo nuovo spin-off sembra spostarsi ancora più lontano dal genere originario della serie, pur rimanendo Bethesda l'unica a svilupparlo.

Non ci sono conferme, per il momento solo rumor, ma basta dare un'occhiata al primo trailer per accorgersi che c'è qualcosa di diverso, che questo non sarà il solito Fallout. Personalmente ho subito pensato a un gestionale, ma al pensiero di ritrovarmi in una sorta di DayZ (ma ci sta bene anche Sea of Thieves come esempio) in salsa retrofuturistica americana, già mi sfrego le mani, vada come vada.

Shenmue 3 - C'erano quattro anziani in una stanza...

Produzione franco-giapponese, geniali sviluppatori a un passo dalla pensione, e un gioco diventato mito che cerca di fare i conti con il suo fulgido quanto dolorosamente interrotto passato. Shenmue è tra i miei giochi preferiti di sempre, e per questo ogni volta che viene mostrata una nuova immagine o un nuovo video di questo terzo episodio mi ritrovo sempre con un occhio spalancato, per carpire più dettagli che posso, e uno tutto chiuso, per evitare una delusione da cui potrei non riprendermi mai più.

Il fatto è che Shenmue non è mai stato un successo, e non saranno quattro anziani in una stanza, tra cui il genio Yu Suzuki, a cambiarne il destino. Non sono il tipo che crede ai miracoli, però a volte capitano, no?

Dreams - Reboot all'inglese

Dicono che abbiano ricominciato a svilupparlo per ben tre volte, e considerando da quanto tempo sappiamo della sua esistenza, e il troppo poco mostrato fino ad ora, non facciamo fatica a crederci. Dreams però rimane un sogno che spero prima o poi di afferrare. Intanto i tool creativi in realtà virtuale funzionano benissimo, e Dreams è anche questo, e poi l'idea di immergermi nelle creazioni altrui senza per forza un obbligo di gameplay mi trasmette brividi immediati.

Ho un debole per i giochi così, come The Movies di Lionhead per esempio, o il Little Big Planet di cui questo Dreams è in parte una prosecuzione, e adoro riversare nel mio passatempo preferito parte di me, proprio come questi prodotti permettono di fare. Il rischio naturalmente è che Dreams, proprio come fosse un sogno, si riveli alla fine più vicino ad un'entità senza forma e senza concretezza.

Xbox Game #34 - Perché dovranno pur mostrar qualcosa, no?

Il mio gioco dei sogni rimane sempre un nuovo GDR ambientato nel mondo di Panzer Dragoon, sviluppato dal defunto Team Andromeda insieme a CD Projekt, ma mi dicono dalla regia che sarebbe meglio optare per qualcosa che ha almeno una minuscola possibilità di avverarsi. Costretto a rompere la sfera di cristallo, mi ritrovo in pugno soltanto polvere di desideri irrealizzabili, per poi alzare lo sguardo e ritrovarmi faccia a faccia con Phil Spencer.

Ecco cosa voglio e che allo stesso tempo potrebbe realizzarsi: una nuova super esclusiva Microsoft per Pc e Xbox, di quelle che non fanno rima con Scorza o Palo, quindi tutta nuova, tutta scintillante, e costruita attorno a tutti i punti di forza di una compagnia che ha smesso da troppo tempo di riflettersi nel proprio hardware. La voglio online, con multiplayer rigorosamente asincrono, con sceneggiatura scritta da Charlie Kaufman e che non ruoti per una buona volta attorno a kill, respawn e giri sul tempo. Secondo me può succedere!