eFootball PES 2020: il gioco di calcio Konami si tinge di bianconero

Direttamente dall'Allianz Stadium, tutto sulla sorprendente partnership esclusiva che legherà Konami e la Juventus per le prossime tre stagioni.

eFootball PES 2020
Anteprima: Multi
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • La notizia è ormai da ventiquattro ore sulla bocca di tutti, e non poteva francamente essere altrimenti. Un po' perché arrivata come il proverbiale fulmine a ciel sereno, per una volta senza il benché minimo leak o rumor a riguardo, un po' per la straordinarietà della cosa: intesa come nome, logo, maglia e stadio, per le prossime tre stagioni la Juventus sarà un'esclusiva console della serie Pro Evolution Soccer, con un accordo senza precedenti destinato a sancire una partnership speciale tra il club torinese e lo sviluppatore nipponico di Castlevania e Metal Gear Solid.

    In realtà, per ragioni squisitamente logistiche, confesso di essere stato messo nelle condizioni di fiutare qualcosa nelle scorse settimane: un rigoroso NDA da firmare e l'annuncio di un evento legato a eFootball PES 2020 non nelle consuete cornici milanesi bensì presso lo Juventus Stadium lasciavano in effetti presagire una svolta a tinte bianconere per il calcio di casa Konami, eppure sia io che tutti gli altri invitati alla presentazione di ieri siamo letteralmente rimasti a bocca aperta nell'apprendere dell'esclusività totale della collaborazione. Un passo avanti inatteso e sbalorditivo per chi era abituato a convivere con il PM Black White - così come per una società che negli ultimi anni era apparsa come uno dei volti principali dell'acerrimo rivale FIFA, a maggior ragione dopo l'acquisto di un certo Cristiano Ronaldo.

    Una sinergia tutta nuova

    "La Juventus vuole rimanere innovativa ma sempre più connessa con i suoi fan: guardare ai suoi centoventidue anni di gloriosa storia ma anche al futuro. Ecco perché rappresenta il partner perfetto per PES", ha spiegato Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer del club dal palco allestito per l'occasione all'interno del Club Agnelli, ovvero la zona più esclusiva dell'Allianz Stadium.

    Per Ricci gli otto volte campioni d'Italia condividono in maniera viscerale e spontanea la visione di Konami: lavorare duro per cercare di essere i migliori nel proprio settore. La clamorosa e controversa esclusività è stata la chiave di volta della partnership, proprio per questa naturale comunanza di intenti: Juventus e Konami si sentono infatti partner della stessa industry dell'intrattenimento.

    Insieme a Messi, Gnabry e McTominay, Miralem Pjanic è diventato uno degli ambassador di PES: il bosniaco comparirà sulla copertina del gioco.

    Il rispetto per la tradizione e il sincero gusto per l'innovazione sono due elementi che accomunano la Juventus e Pro Evolution Soccer anche per Jonas Lygaard, Senior Director Brand and Business Development di Konami: entrambi hanno una storia solidissima alle spalle, e tanta voglia di guardare al domani senza accontentarsi.

    Secondo Lygaard il colosso giapponese avrebbe scelto i bianconeri in virtù della forza del marchio e per la vertiginosa ascesa nelle ultime stagioni del club della famiglia Agnelli: tutte e quattro le squadre che Konami voleva prendere a livello di ambassador e di diritti sono state infatti acquisite per eFootball PES 2020 (Barcellona, Manchester United, Bayern Monaco e appunto Juventus), eppure la partnership con la Juve è in tutto e per tutto speciale, dal momento che risulta un'esclusiva al 100%.

    Un accordo che era nelle intenzioni del publisher da circa due anni, anche se i discorsi tra Tokyo e Torino sono effettivamente cominciati su per giù dodici mesi fa, con una trattativa resa complessa da questioni burocratico/legali ma comunque mai messa in discussione dalla volontà di incontrarsi di entrambe le parti.
    Lygaard ha confermato che l'esclusività è stata un fattore che ha sorpreso tanto il pubblico quanto gli stessi dipendenti Konami, perché si tratta di una dichiarazione di intenti perentoria, che dimostra l'impegno della software house giapponese nel provare a fare le cose in un certo modo, tornando a fare la voce grossa anche in termini di diritti.

    Non che il sodalizio italo-giapponese si fermi in realtà al logo del club, alla ricostruzione 1:1 dell'Allianz Stadium e alla scansione 3D dei giocatori più rappresentativi: il legame tra la Juventus e PES è sfaccettato, profondo e multiforme, con ramificazioni che vanno al di là del gioco in sé.

    Basti citare il fatto che in ogni stanza del nuovissimo J Hotel, la residenza che sorge accanto ai campi di allenamento della Continassa e in prossimità dello stadio, i calciatori in ritiro avranno a disposizione una TV con una copia di eFootball PES 2020. Oppure alla scena eSport, un'opportunità di crescita importante a cui la Juventus si affaccerà servendosi dell'expertise di Konami.

    Secondo Giorgio Ricci lavorare con le nuove generazioni, parlare la loro stessa lingua, essere innovativi è già uno dei cardini della strategia del club. Gli eSport sono in questo senso una dimensione da non trascurare, ed è anche per questo motivo che Juventus ha scelto PES, visto il suo grande impegno in tale ambito: gli eSport diventeranno infatti una potenziale fonte di engagement e di produzione di contenuti nei prossimi mesi, e questa partnership sarà cruciale sotto una simile prospettiva.

    Invece di entrare nel segmento degli eSport senza il giusto background, la Juventus per un paio di anni ha deciso di aspettare, di studiare il mercato. E ora ha scelto un partner a cui affidarsi per navigare le acque di un settore in crescita vertiginosa, che è vicino ai progetti bianconeri (tanto è vero che presto esisterà una parte dedicata agli eSport nell'area del campo di allenamento, ma Ricci ha promesso di rivelare novità in altre occasioni).

    La prova sul campo

    Dopo un combattuto match tra tre pro player più l'infiltrato Mauro German Camoranesi - a sorpresa a suo agio con il controller quasi quanto sul manto verde - e prima dell'immancabile tour dello Stadium con annessa visita al J Museum, mi è stata concessa l'opportunità di divertirmi per un paio di ore con una demo di eFootball PES 2020 realizzata per l'occasione. A disposizione solo PES Legends (con un impresentabile Pavel Nedved nel ruolo di terzino sinistro) e ovviamente la Juventus, nel controverso kit senza strisce che verrà impiegato durante la prossima stagione.

    Le partite più o meno amichevoli contro i colleghi giornalisti sono servite a confermare ancora una volta l'indubbia solidità del gioco, per un titolo che nonostante una build all'apparenza identica a quella dell'E3 continua a dimostrarsi davvero godibile, immediato e appagante. A maggior ragione per chi, come me, ha il sangue a tinte bianconere.

    La buona notizia è che comunque presto chiunque potrà finalmente toccare con mano eFootball PES 2020, dal momento che la demo della simulazione Konami sarà disponibile a partire dal prossimo 30 luglio.

    Nel ricco antipasto vi aspetteranno ben 13 squadre - Barcellona, Arsenal, Palmeiras, Flamenco, Corinthians, San Paolo, Vasco da Gama, River Plate, Boca Juniors, Colo Colo, Manchester United, Bayern Monaco e Juventus - oltre a un Edit Mode pensato per creare team di fantasia, con i kit degli utenti che saranno trasferibili poi dalla build di prova al gioco finale (in arrivo, ricordiamolo, il 10 settembre su PlayStation 4, Xbox One e PC). Insomma, la stagione della febbre calcistica si avvicina: preparatevi a scendere in campo.

    Che voto dai a: eFootball PES 2020

    Media Voto Utenti
    Voti: 137
    7.9
    nd