eSport: quale futuro per l'Italia di StarCraft 2 nel 2018?

Quale sarà il futuro dell'Italia di Starcraft 2 nel 2018 competitivo? Tante sono le aspettative, analizziamo insieme i possibili scenari.

eSport: quale futuro per l'Italia di StarCraft 2 nel 2018?
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  • Quando si pensa all'Italia e la si associa a Starcraft 2, vengono in mente dolci ricordi.
    Il passato ha regalato al panorama italiano del popolare RTS Blizzard infinite emozioni, straordinari momenti di aggregazione e tornei di assoluto livello.

    Ricordi di un passato glorioso

    L'Italia ha sfornato nel corso degli ultimi sette lunghi anni straordinari talenti che in alcuni casi hanno anche brillato positivamente in ambito internazionale e hanno avuto il compito di trainare le nuove generazioni di videogiocatori che mano a mano si susseguivano nel corso del tempo e permettevano un continuo sviluppo di una scena giovane e propositiva.

    Fino a qualche anno fa, chiunque avrebbe potuto partecipare ad un Italian Clan Championship, competizione a squadre italiana organizzata da ESL Italia a livello annuale, ad un Vasacast Invitational o ad una Lega Pro.
    Quello descritto sembra lo straordinario dipinto di una comunità di persone che intorno ad un videogioco sono riuscite a creare quella che si potrebbe definire come una situazione idilliaca, eppure al giorno d'oggi quello che il nuovo giocatore si trova ad affrontare è un panorama completamente nuovo e rinnovato.

    Starcraft II non morirà mai

    Starcraft II, in Italia, ha vissuto negli ultimi anni un periodo veramente buio, causato dalla chiusura di diversi clan storici, dall'assenza di vere e proprie competizioni importanti e da un lento declino di popolarità che ha investito il gioco subito dopo l'uscita dell'ultima espansione (Legacy of the Void, ndr).
    L'RTS per eccellenza ha vissuto, quindi, una crisi importante che lo ha messo in ginocchio ma che ha fatto capire, a chi questo gioco lo ama davvero, che ci sarebbe stata una speranza, seppur minima, che fosse in grado di riuscire a superare ogni tipo di ostacolo, questo compreso. In breve tempo è iniziata a serpeggiare la voce che Starcraft 2 fosse un gioco "morto e sepolto" addirittura a livello internazionale, privo di ogni possibile difesa dall'avvento di videogiochi che nel corso degli ultimi anni hanno sconvolto, letteralmente, il panorama videoludico competitivo.

    Parole dure che avrebbero fatto alzare bandiera bianca a qualsiasi comunità, ente o organizzazione. Eppure Starcraft 2 ha continuato a essere un gioco che ha mantenuto una propria linearità e coerenza: mai abbandonato da Blizzard e mai dimenticato dai giocatori storici che hanno continuato ad allenarsi con serietà, partecipando ad eventi e tornei di ogni tipo, allo scopo di alimentare la scena e tenerla viva in attesa di tempi migliori.
    La crisi internazionale del "deadgame", insomma, ha investito prepotentemente anche il nostro paese. In poco tempo si è assistito ad un vero e proprio esodo di competizioni e sponsor e solo le più grandi organizzazioni, in grado di potersi sostenere economicamente, sono riuscite a resistere iniziando a sviluppare progetti concreti e lavorando duramente per tenere in vita la comunità italiana di Starcraft 2.

    Una breccia nel silenzio

    Nessuna oscurità può nascondere troppo a lungo la luce del riscatto ed è per questo che nel buio più profondo, la comunità italiana dell'RTS Blizzard ha ottenuto i migliori risultati in ambito internazionale, questo è estremamente indicativo del fatto che Starcraft 2 non morirà mai, almeno nel nostro paese.Dal punto di vista individuale, grazie a Riccardo "Reynor" Romiti (Prophecy eSports) l'Italia ha brillato negli ultimi due anni nei più importanti tornei presenti nella scena internazionale.

    Il talento azzurro è arrivato ad ottenere piazzamenti straordinari come il quarto di finale nel Dreamhack di Valencia nel 2016 o più recentemente la vittoria del GG of the Year 2017, senza tralasciare il suo impegno preso con la nazionale italiana che lo ha portato nella scorsa edizione delle qualificazioni alle Nation Wars IV, a compiere un "allkill" alla Cina contro ogni pronostico e aspettativa.
    Sul lato competitivo a squadre, l'Italia è riuscita a compiere delle vere e proprie imprese in tornei internazionali di altissimo livello aggiudicandosi alcune serie minori della Russian Starcraft 2 grazie agli HsdL e agli Element Gaming che hanno sviluppato dei progetti innovativi e coinvolgenti capaci di ottenere dei risultati sorprendenti in un tempo relativamente ristretto.
    Bisogna poi ricordare come i Tes Gaming, diventati poi Prophecy eSports, sono riusciti a competere in questi anni con le principali organizzazioni mondiali finendo per partecipare alle serie maggiori dell'Sc2 Improve Team League, della Russian Starcraft 2, del WannaWar o dall'Alpha Team League, ottenendo spesso vittorie o risultati comunque assolutamente convincenti sul piano del gioco.

    2017: anno di grandi sconvolgimenti

    Nel 2017 l'Italia di Starcraft II ha subito un cambiamento profondo e radicale, l'aver perso improvvisamente i Tes Gaming che avevano investito molto sulla crescita della scena italiana nei momenti più bui, ha rappresentato sicuramente un duro colpo ma l'arrivo di associazioni sportive dilettantistiche come il Team QLASH e i Prophecy eSports hanno contribuito a dare nuova speranza all'interno della comunità italiana.Oltre agli investimenti da parte di privati, la Blizzard ha deciso di rendere l'intero multiplayer di Starcraft II completamente gratuito e accessibile in formato "free to play" a tutti gli utenti anche senza il preventivo acquisto dei titoli videoludici che avrebbe garantito solo lo sblocco della campagna.

    Quello del "free to play" è un evento sicuramente epocale e che ha contribuito alla straordinaria crescita di tutto il settore, in maniera repentina e inaspettata. I cambiamenti al sistema di gioco hanno permesso, inoltre, ai nuovi giocatori di immergersi con relativa facilità all'interno del campo di battaglia riuscendo ad acquisire senza troppe difficoltà le meccaniche di gioco che negli anni passati hanno rappresentato il più grande ostacolo allo sviluppo del titolo sia in Italia che a livello internazionale.
    Grazie a questa rivoluzione, molti giocatori italiani della vecchia scuola hanno rispolverato mouse e tastiera e sono tornati ad allenarsi con costanza e passione, mentre tantissimi neofiti quotidianamente si immergono nel magico mondo dello Starcraft 2 italiano entrando nei clan, partecipando ai tornei e seguendo attivamente i contenuti di alcuni degli streamer più popolari.

    Cosa riserverà il 2018?

    Fino a questo momento abbiamo semplicemente analizzato una panoramica storica di quello che è stato Starcraft 2 in Italia negli ultimi anni ma ora è giunto il momento di dimenticare per un attimo il passato e addentrarci in quello che potrebbe riservare il futuro al gioco e alla comunità italiana.
    La priorità deve essere quella, almeno nei primi mesi del 2018, di sviluppare un modello attivo e propositivo di gruppo cercando di includere i nuovi giocatori, sviluppando progetti di continuità e cercando di limitare il fenomeno dell'abbandono prematuro, magari coltivando i talenti che appaiono maggiormente pronti per un eventuale salto di qualità competitivo.

    Il lavoro dei clan dovrà quindi assolutamente essere fondamentale affinché sia possibile realizzare correttamente e nei giusti tempi quanto sopra descritto e il fatto stesso che molti di questi clan siano ritornati attivi dopo molto tempo, fa pensare che nel 2018 ci possa essere concreta speranza. Sotto il profilo delle organizzazioni, i QLASH ed i Prophecy eSports hanno sviluppato nell'ultimo anno dei progetti competitivi molto interessanti ma anche completamente diversi.

    La squadra gestita da Luca Pagano ha investito su Starcraft II "pescando" un talento già formato dall'estero, Elazer, che nel 2016 era riuscito a raggiungere la semifinale del BlizzCon dopo un'ottima prestazione complessiva. La coraggiosa scelta operata dai Qlash ha contribuito a massimizzare i riflettori sul mondo dello Starcraft II italiano che seppur nelle vesti inconsuete di un giocatore polacco ha avuto modo di tornare al centro dell'attenzione mediatica in occasione del BlizzCon 2017. Sulla scia dei QLASH, diverse settimane dopo, i Prophecy eSports hanno annunciato "l'acquisto" di SpeCial, giocatore messicano che avrebbe dovuto affiancare altri talenti internazionali come Guru e Ryung, oltre a brillanti cyber-atleti italiani come Reynor e Ryu e partecipare anche al BlizzCon 2017 dove ha raggiunto la top 4.

    Il 2018 potrebbe portare diverse novità per quanto riguarda le squadre italiane di prima fascia, bisognerà quindi capire se gli investimenti del 2017 siano stati effettivamente fruttuosi e se l'ingaggio di atleti di livello assoluto non si sia rivelato un potenziale boomerang per gli investitori nonostante abbiano comunque centrato dei risultati del tutto inaspettati e complessivamente molto positivi.
    Allo stato attuale la presenza di "top player" garantisce un miglioramento complessivo di tutto il panorama di giocatori che si trova subito sotto, potersi allenare frontalmente e quotidianamente con determinati giocatori esperti e competenti permette sicuramente di sviluppare maggiore consapevolezza nei propri mezzi ed offre una valida alternativa all'imprevidibilità della ladder.
    Nel 2018 potremmo probabilmente aspettarci un esponenziale miglioramento di molti giocatori italiani ma questo sarà possibile solo se le varie organizzazioni avranno nuovamente il coraggio di investire sia in Italia che all'estero.

    Le competizioni nazionali

    Un altro capitolo importante e che riguarda molto da vicino il mondo dello Starcraft II italiano è quello delle competizioni.
    Quello che manca all'Italia è un vero torneo di livello che possa dare grande slancio a tutta la scena e risvegliarla dal torpore degli ultimi mesi, per rendere tutto questo possibile è sicuramente necessario parlare con organizzazioni e sponsor che però hanno bisogno di un ritorno in termini, quantomeno, di visibilità.Bisogna ammettere che se c'è la volontà di creare qualcosa di molto importante, questo è il momento giusto, con la collaborazione della comunità italiana e con un forte aiuto esterno, possibilmente anche della stessa Blizzard, è possibile creare un evento potenzialmente memorabile.

    Molto probabilmente il 2018 vedrà l'avvicendarsi di diversi eventi più o meno rilevanti e che potrebbero regalare non poche emozioni. Il 2018 sarà anche l'anno di Riccardo "Reynor" Romiti, la stella italiana compirà 16 anni a luglio e potrà partecipare, finalmente, a tutti gli eventi WCS.
    Nel corso dell'ultimo anno il giocatore azzurro si è allenato duramente alternando periodi di tornei a quelli di ladder dove ha raggiunto anche la Top 8 sul server europeo. Per l'ex allievo di Giovanni "Evaner" Finizio, il nuovo anno si prospetta essere ancora più importante ed intenso. Nei mesi che precederanno l'inizio della sua stagione agonistica dovrà lavorare duramente per migliorare la tenuta mentale e psicologica nei tornei dal vivo che spesso lo vedono alternare prestazioni di assoluto livello ad altre piuttosto mediocri.

    Dulcis in fundo, bisogna necessariamente parlare della figura degli streamer che da sempre contribuiscono allo sviluppo della scena italiana e sono un fondamentale strumento di apprendimento e divertimento per tutti gli appassionati.
    Il nuovo anno permetterà loro di aumentare, probabilmente, il proprio bacino d'utenza e sarebbe interessante se alcuni di questi possano lavorare anche a fini didattici e divulgativi contribuendo alla promozione del gioco nei confronti delle masse, in quest'ottica è fondamentale anche l'intervento della Blizzard che dovrebbe contribuire a sostenere eventuali iniziative anche a livello territoriale.

    StarCraft II Per concludere, l'anno che abbiamo appena inaugurato metterà virtualmente e metaforicamente con le spalle al muro il mondo della scena competitiva italiana di Starcraft 2, alla quale sarà chiesto di mostrare la propria maturità. L'Italia ha iniziato un nuovo percorso che si spera possa condurla ad un futuro grandioso e ricco di successi. Probabilmente è giunto il tempo di gettare via la coperta che ha custodito in questi anni, gelosamente, il piacevole ricordo di un passato che tutti vorremmo rivivere e che nessuno potrà mai dimenticare e forse quest'anno il destino ha regalato a tutti noi, una grande possibilità.

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