Nel weekend appena trascorso, nonostante le qualificazioni per la FUT Championship Cup siano in stand by, la community di FIFA non è rimasta a bocca asciutta. Sabato e domenica si è tenuta infatti la Brussel Cup, un evento organizzato da EGC - European Gaming Organization - sponsorizzato principalmente dal colosso bancario ed assicurativo ING, che ha visto alcuni dei migliori pro player rappresentare il proprio Club in torneo svolto sulla modalità Ultimate Team. Da sottolineare la presenza italiana, composta da Gintera, Gabry e Poacher, rispettivamente sottocontratto con Genoa, Empoli e Roma. La competizione si è svolta esclusivamente su Xbox One, con velocità di gioco normale e con un massimo di 5 leggende all'interno della propria rosa.
Struttura e fasi a girone
Le qualificazioni del torneo, svolte settimane addietro, hanno condotto i 24 player alla fase finale, giocata live a Bruxelles. Il torneo è stato strutturato con quattro gironi da 6 giocatori ciascuno. I primi 4 di ogni girone hanno superato il turno, ottenendo un posto nel tabellone finale. I mattatori della fase a gironi sono volti noti della scena competitiva mondiale. Tim Latka, pro player dello Shalke 04, ha dominato imponendosi in tutte e cinque le partite, esprimendo un calcio tanto brillante quanto efficace, concludendo con all'attivo 17 gol fatti. Terzo posto per Poacher, player della Roma che è riuscito ad agguantare il passaggio del turno con le unghie e con i denti.
L'azzurro Gabry, se ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato ancora una volta la propria forza e le proprie qualità, vincendo il proprio girone con quattro vittorie ed una sola sconfitta. Ottima la reazione del pro player dell'Empoli che ha pienamente superato la delusione della mancata qualificazione al primo FUT Championship Cup.
Nella poule C invece è Rafsou, pro player del Lione, la testa di serie. Terzo posto per il pro player genoano Gintera che ha collezionato tre vittorie e due sconfitte, parziale che gli ha sì garantito l'ingresso tra i magnifici 16, ma che l'ha anche costretto ad affrontare al primo turno Schwenker1991, pro player tedesco posizionatosi al secondo posto della poule D, alle spalle dell'imbattuto Bryan 'BMoeyaert7' Moeyaert.
Fase finale
La fase finale purtroppo non ha sorriso ai nostri colori. Infatti dei tre professionisti sotto contratto con società italiane è stato solamente Gabry a superare il primo turno, perdendo però ai quarti di finale contro il francese chnewar. Una partita pazzesca, finita ai supplementari 2-3 in favore del francese. Ancora una volta Gabry però batte un colpo: nonostante fosse la prima manifestazione internazionale, ha dimostrato di essere pronto per un palcoscenico importante, facendoci ben sperare per i prossimi tornei di qualificazione.
A dispetto delle previsioni, nessun player che aveva conquistato la testa dei gironi ha superato gli ottavi di finale. Sono stati Danny Hazebroek, pro player dell'Utrecht, ed Epsilon Mence a farla da padrone, sconfiggendo ogni avversario fino a trovarsi in finale. Il match conclusivo, a dire la verità, è stato davvero a senso unico. La partita ha sorriso al giocatore francese già nei minuti iniziali, che si è portato in vantaggio alla prima azione pericolosa. La partita si concluderà 4-1, a seguito di un dominio che non ammette repliche. Sicuramente un punteggio inusuale per una finale di un torneo, ma che non di meno ci ha fatto divertire visto il gran numero di gol e di azioni spettacolari apprezzate durante la partita.
Riflessioni finali
L'intero torneo è stato trasmesso in streaming su Twitch, ed è questa la cosa più importante in fin dei conti. Ovviamente parliamo di un torneo di ben più modeste dimensioni rispetto a quelli ufficiali EA, ma nonostante questo gli sforzi economici di ING, la costruzione della location e l'impiego di due caster di madrelingua diversa (inglese e francese) ha reso lo spettacolo interessante e ben fruibile dagli spettatori a casa. L'eSport legato al calcistico EA è decisamente sulla buona strada. La creazione di tornei "secondari" nel percorso verso il main event finale è la strategia corretta per creare un movimento sano, interessante e coinvolgente. La community ha bisogno di opportunità come questa per sviluppare un senso di appartenenza più deciso. Apprezzare le gesta dei giocatori più forti all'interno di molti più tornei, rispetto ai pochi appuntamenti ufficiali nel calendario di EA, è il metodo più veloce per formarlo.
A tal proposito, ci permettiamo una riflessione: il movimento che si sta sviluppando attorno all'esport targato FIFA somiglia per certi versi all'architettura competitiva di sport come il tennis. Il sistema ATP tennistico infatti prevede varie categorie di tornei, ciascuna con un certo numero di punti da assegnare in base al piazzamento ottenuto: in cima alla piramide abbiamo i tornei del Gran Slam, poi i Masters 1000, gli ATP 500, gli ATP 250, e infine i Challenger e i Futures che possiedono una sotto-distinzione a seconda del montepremi offerto. E allora chissà che in un futuro non si possa creare un ranking ufficiale in cui classificare i player in base ai piazzamenti nei tornei, restituendo così agli eventi "minori" un'importanza anche mediatica non indifferente. Teniamo le dita incrociate, mentre aspettiamo la ripresa della corsa verso la eWorld Cup.
FIFA 18 Ultimate Team protagonista con la Brussel Cup
Bruxelles e FIFA 18 Ultimate Team: ecco come è andato il torneo sponsorizzato da ING che si è tenuto lo scorso weekend.
Nel weekend appena trascorso, nonostante le qualificazioni per la FUT Championship Cup siano in stand by, la community di FIFA non è rimasta a bocca asciutta.
Sabato e domenica si è tenuta infatti la Brussel Cup, un evento organizzato da EGC - European Gaming Organization - sponsorizzato principalmente dal colosso bancario ed assicurativo ING, che ha visto alcuni dei migliori pro player rappresentare il proprio Club in torneo svolto sulla modalità Ultimate Team. Da sottolineare la presenza italiana, composta da Gintera, Gabry e Poacher, rispettivamente sottocontratto con Genoa, Empoli e Roma.
La competizione si è svolta esclusivamente su Xbox One, con velocità di gioco normale e con un massimo di 5 leggende all'interno della propria rosa.
Struttura e fasi a girone
Le qualificazioni del torneo, svolte settimane addietro, hanno condotto i 24 player alla fase finale, giocata live a Bruxelles. Il torneo è stato strutturato con quattro gironi da 6 giocatori ciascuno. I primi 4 di ogni girone hanno superato il turno, ottenendo un posto nel tabellone finale.
I mattatori della fase a gironi sono volti noti della scena competitiva mondiale. Tim Latka, pro player dello Shalke 04, ha dominato imponendosi in tutte e cinque le partite, esprimendo un calcio tanto brillante quanto efficace, concludendo con all'attivo 17 gol fatti. Terzo posto per Poacher, player della Roma che è riuscito ad agguantare il passaggio del turno con le unghie e con i denti.
L'azzurro Gabry, se ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato ancora una volta la propria forza e le proprie qualità, vincendo il proprio girone con quattro vittorie ed una sola sconfitta. Ottima la reazione del pro player dell'Empoli che ha pienamente superato la delusione della mancata qualificazione al primo FUT Championship Cup.
Nella poule C invece è Rafsou, pro player del Lione, la testa di serie. Terzo posto per il pro player genoano Gintera che ha collezionato tre vittorie e due sconfitte, parziale che gli ha sì garantito l'ingresso tra i magnifici 16, ma che l'ha anche costretto ad affrontare al primo turno Schwenker1991, pro player tedesco posizionatosi al secondo posto della poule D, alle spalle dell'imbattuto Bryan 'BMoeyaert7' Moeyaert.
Fase finale
La fase finale purtroppo non ha sorriso ai nostri colori. Infatti dei tre professionisti sotto contratto con società italiane è stato solamente Gabry a superare il primo turno, perdendo però ai quarti di finale contro il francese chnewar. Una partita pazzesca, finita ai supplementari 2-3 in favore del francese. Ancora una volta Gabry però batte un colpo: nonostante fosse la prima manifestazione internazionale, ha dimostrato di essere pronto per un palcoscenico importante, facendoci ben sperare per i prossimi tornei di qualificazione.
A dispetto delle previsioni, nessun player che aveva conquistato la testa dei gironi ha superato gli ottavi di finale. Sono stati Danny Hazebroek, pro player dell'Utrecht, ed Epsilon Mence a farla da padrone, sconfiggendo ogni avversario fino a trovarsi in finale.
Il match conclusivo, a dire la verità, è stato davvero a senso unico. La partita ha sorriso al giocatore francese già nei minuti iniziali, che si è portato in vantaggio alla prima azione pericolosa. La partita si concluderà 4-1, a seguito di un dominio che non ammette repliche. Sicuramente un punteggio inusuale per una finale di un torneo, ma che non di meno ci ha fatto divertire visto il gran numero di gol e di azioni spettacolari apprezzate durante la partita.
Riflessioni finali
L'intero torneo è stato trasmesso in streaming su Twitch, ed è questa la cosa più importante in fin dei conti. Ovviamente parliamo di un torneo di ben più modeste dimensioni rispetto a quelli ufficiali EA, ma nonostante questo gli sforzi economici di ING, la costruzione della location e l'impiego di due caster di madrelingua diversa (inglese e francese) ha reso lo spettacolo interessante e ben fruibile dagli spettatori a casa.
L'eSport legato al calcistico EA è decisamente sulla buona strada. La creazione di tornei "secondari" nel percorso verso il main event finale è la strategia corretta per creare un movimento sano, interessante e coinvolgente. La community ha bisogno di opportunità come questa per sviluppare un senso di appartenenza più deciso. Apprezzare le gesta dei giocatori più forti all'interno di molti più tornei, rispetto ai pochi appuntamenti ufficiali nel calendario di EA, è il metodo più veloce per formarlo.
A tal proposito, ci permettiamo una riflessione: il movimento che si sta sviluppando attorno all'esport targato FIFA somiglia per certi versi all'architettura competitiva di sport come il tennis. Il sistema ATP tennistico infatti prevede varie categorie di tornei, ciascuna con un certo numero di punti da assegnare in base al piazzamento ottenuto: in cima alla piramide abbiamo i tornei del Gran Slam, poi i Masters 1000, gli ATP 500, gli ATP 250, e infine i Challenger e i Futures che possiedono una sotto-distinzione a seconda del montepremi offerto.
E allora chissà che in un futuro non si possa creare un ranking ufficiale in cui classificare i player in base ai piazzamenti nei tornei, restituendo così agli eventi "minori" un'importanza anche mediatica non indifferente.
Teniamo le dita incrociate, mentre aspettiamo la ripresa della corsa verso la eWorld Cup.
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