FIFA 23 più inclusivo che mai: alla scoperta del calcio femminile

EA punta sull'inclusività: FIFA 23 punterà infatti tantissimo sul calcio femminile. Vi raccontiamo tutto quello che c'è da sapere.

FIFA 23 e il calcio femminile
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  • Come abbiamo avuto modo di spiegarvi nella nostra prova di FIFA 23, quest'anno Electronic Arts ha deciso di essere più inclusiva che mai, dando maggiore risalto anche al calcio femminile, che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, anche nel Bel Paese. Se negli Stati Uniti e in Europa gli stadi sono gremiti di folla, in Italia l'ultimo Mondiale disputato dalle Azzurre ha avvicinato il grande pubblico alla squadra del CT Milena Bertolini. Un successo che aveva generato grandi aspettative per Euro 2022, naufragate dopo una serie di prestazioni non all'altezza di Gama, Bonansea e tutte le altre giocatrici della nazionale (un solo punto conquistato nel girone con Francia, Islanda e Belgio). Dopo una lunga gavetta, il calcio femminile sembra aver raggiunto l'attenzione che merita anche qui da noi: le buone performance ottenute dalle compagini calcistiche nostrane in Europa hanno contribuito all'aumento di popolarità; la copertura delle TV e l'arrivo di brand globali nella sponsorizzazione di eventi come i Mondiali e la Champions League (una partita al Camp Nou è stata seguita da più di 90.000 spettatori!) hanno fatto il resto. Parte del merito è da attribuire alla Federazione Italiana Giuoco Calcio ("FIGC") che ha stabilito nel 2015 che ogni club professionistico maschile iscritto al campionato di Serie A dovesse avere una squadra femminile. Non solo: dallo scorso 1 luglio 2022 il calcio femminile in Italia è ufficialmente passato dallo status dilettantistico a quello professionistico. Finalmente Sara Gama, Cristiana Girelli, Barbara Bonansea e tutte le altre Azzurre avranno la possibilità di giocare "solo" a calcio, senza doversi preoccupare di avere un altro lavoro.

    Calcio femminile in ascesa

    Per assecondare la svolta professionistica del movimento, la stessa FIGC ha ridotto il campionato di Serie A femminile a dieci squadre, offrendo alle calciatrici un contratto professionistico con uno stipendio minimo pari a quello dei giocatori di Serie C, nonché un insieme di tutele economiche che vanno dalla maternità fino ai contributi previdenziali e altro ancora. Negli Stati Uniti la nazionale di calcio femminile ha ottenuto un altro traguardo storico all'inizio del 2022: la parità salariale.

    Dopo aver vinto la battaglia legale contro la U.S. Soccer Federation, le superstar Megan Rapinoe e Alex Morgan riceveranno lo stesso salario della squadra maschile in tutte le amichevoli e i tornei che disputeranno (con le squadre di club è tutto un altro discorso). Per quanto riguarda i team migliori, al primo posto del ranking UEFA troviamo attualmente l'Olympique Lione seguito a ruota da Barcellona, Wolfsburg, Bayern Monaco, Chelsea e Manchester City mentre la prima delle italiane è la Fiorentina che occupa il quindicesimo posto e la Juventus il diciassettesimo. Le giocatrici più forti militano in squadroni come Lione e Barcellona: la miglior calciatrice del pianeta è la centrocampista spagnola Alexia Putellas che divide il podio con la testimonial di FIFA 23 Sam Kerr e la punta olandese Vivianne Miedema. La compagine a stelle e strisce guidata da Catarina Macario si conferma al primo posto tra le nazionali, con Svezia, Francia, Olanda e Germania a inseguire. Il Brasile della superstar Marta è scivolato al nono posto mentre le Azzurre occupano il quattordicesimo.

    Le calciatrici alla conquista del calcio virtuale

    La crescente popolarità ha permesso al calcio femminile di sbarcare nel mondo dei videogiochi, un medium capace di influenzare milioni e milioni di persone. Titoli come FIFA, PES (ora eFootball) e Football Manager hanno acceso la passione e i sogni di milioni di giocatori: EA è stata la prima a recepire le potenzialità e a cavalcarne l'onda.

    Per la prima volta nella storia, in FIFA 16 abbiamo avuto la possibilità di giocare con alcune delle calciatrici più famose del pianeta (è stata inserita una dozzina di nazionali, tra cui la nostra). Questa aggiunta ha permesso a EA di incrementare le vendite della serie proprio nel continente nord americano dove i successi ottenuti dalla nazionale a stelle e strisce femminile hanno avuto una cassa di risonanza maggiore rispetto a quelli raggiunti dalla controparte maschile. Un'operazione bissata con FIFA 19: nella modalità "il Viaggio" abbiamo avuto la possibilità di vivere la storia di Kim Hunter, calciatrice e giovane promessa del calcio femminile americano (interpretata dall'attrice australiana Lisa Solberg). La Hunter era già apparsa anche in FIFA 18: era la sorella di Alex Hunter, il protagonista dello Story Mode. I giocatori/le giocatrici si sono trovati così a gioire e soffrire con la giovane Kim, aiutandola a inseguire il sogno di disputare la Coppa del Mondo (potete leggere qui il nostro speciale sul Viaggio di FIFA 19). In FIFA 22 il team di sviluppo ha scelto di non riproporre la modalità storia ma ha aggiunto la possibilità di creare un personaggio femminile direttamente nella storica Pro Club.

    Sam Kerr

    Con l'atteso FIFA 23 il colosso nord americano si è superato scegliendo come testimonial Sam Kerr, attaccante del Chelsea Women e della nazionale australiana (di cui è attualmente la migliore marcatrice e detentrice di una serie di record), che farà compagnia al solito Kylian Mbappé nell'edizione "Ultimate".

    Si tratta di una prima volta storica: Steph Catley, Alex Morgan e Christine Sinclair erano state scelte come testimonial di FIFA 16 per le versioni australiane, statunitensi e canadesi; Sam Kerr, invece, sarà nella copertina delle edizioni mondiali. Oltre a scegliere la bomber australiana, EA ha lavorato per rendere ancor più realistiche le movenze delle calciatrici utilizzando il sistema di animazioni "HyperMotion2" (se volete approfondire, vi lasciamo allo speciale su FIFA 23 e l'Hypermotion 2). Sul fronte campionati sono stati aggiunti anche la "Barclays Women's Super League" e la "D1 Arkema", rispettivamente le versioni femminili della Premier League e della Ligue 1. La nostra Serie A, per ora, non c'è. E per la prima volta nella storia di FIFA i giocatori avranno la possibilità di disputare i Mondiali di calcio sia maschili (in Qatar), sia femminili che si terranno l'estate prossima in Australia e Nuova Zelanda: verranno proposti come contenuti aggiuntivi.

    Gli altri giochi di calcio

    Anche la serie Football Manager guarda con interesse al calcio femminile: Miles Jacobson, il deus ex machina di Sports Interactive, lo ha ribadito più di una volta. Per ora il team di sviluppo si è limitato a inserire la possibilità di giocare come manager femminile per sfidare i Marotta, Massara, Pinto virtuali ma sta lavorando da molto alla creazione di un vero e proprio database. Sports Interactive crede molto nella parità di sesso e per realizzare un Football Manager al femminile all'altezza di quello maschile ha bisogno di tempo.

    Non solo per adattare il motore 3D che simula le partite ma anche per sviluppare una sezione di calciomercato che è completamente diversa da quella maschile, oltre che per gestire una serie di problematiche differenti (dagli infortuni fino alle gravidanze di calciatrici). Sempre a livello manageriale, lo scorso anno Winning Streak Games/THQ Nordic avevano proposto We are football, una simulazione calcistica che per rivaleggiare con Football Manager aveva scelto la strada dell'originalità: tra le numerose novità proposte c'era la possibilità di disputare i campionati femminili. Konami, invece, sembra per ora essere immune al fascino delle calciatrici: nella storica serie PES e nel nuovo eFootball non ci sono tracce di Seger, Kerr, Putellas e compagnia. In ogni caso, per ora i diritti della Coppa del Mondo femminile sono di proprietà di EA.

    Gli altri sport

    2K Games ha cercato di dare il giusto peso allo sport femminile già da diversi anni: dal 2019 sono apparse in NBA 2K20 le squadre della WNBA (una dozzina) e in NBA 2K21 i giocatori hanno avuto la possibilità di creare un MyPlayer femminile. E, dulcis in fundo, lo scorso anno sulla cover di NBA 2K22 è apparsa Candace Parker, stella delle Los Angeles Sparks. Nella WWE Becky Lynch, invece, ha avuto l'onore di diventare la prima wrestler donna della storia a comparire sulla cover di un gioco WWE.

    Sul piano videoludico, il tennis è lo sport più emancipato di sempre: dall'inizio del nuovo millennio sulle cover dei titoli più famosi (le serie Top Spin, Virtua Tennis, Grand Slam Tennis e Smash Court Tennis) hanno campeggiato numerose stelle della WTA come Maria Sharapova, Venus Williams, Ana Ivanovic, Serena Williams, Justine Henin o la leggendaria Steffi Graf. Anna Kournikova ha avuto sulla prima PlayStation un gioco tutto suo: Anna Kournikova's Smash Court Tennis permetteva di giocare anche con altre regine del tennis mondiale di quel periodo come Martina Hingis, Monica Seles o Lindsay Davenport.

    Insomma, le simulazioni sportive sono diventate ormai terra di conquista per le atlete negli ultimi anni e la svolta inclusiva di EA è un segnale importante per tutto il mondo videoludico. Lo scontato successo planetario di FIFA 23 darà ancora maggiore slancio e visibilità a tutto il movimento femminile: il cammino per arrivare al raggiungimento dell'uguaglianza di genere è lungo, ma con un pallone (virtuale) sarà decisamente più facile. La sensazione è che la strada intrapresa da EA sia quella giusta.

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