Final Fantasy 14: il Paladino, novità e sorprese della patch 6.3

Final Fantasy 14 riceve l'aggiornamento 6.3 con una corposa serie di novità: ecco cosa cambia con l'arrivo di questa importante patch dell'MMO Square Enix.

Final Fantasy 14: il Paladino, novità e sorprese della patch 6.3
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  • Final Fantasy XIV è noto principalmente per due motivi: il primo è la sua eccezionale community, sempre disposta ad aiutare nuovi arrivati, a spiegar loro meccaniche e insidie dei vari boss o a supportare con dedizione gli sviluppatori. Il secondo, non meno importante, è il costante flusso di nuovi aggiornamenti, che rinfrescano, migliorano e bilanciano costantemente l'esperienza di gioco.

    Ultimo di questi è l'update 6.3 Gods Revel, Lands Tremble. L'instancabile team di Yoshida-san riesce ancora una volta a stupire per quantità di contenuti, tra gli sforzi per portare tutte le classi del gioco a un livello di potenza simile, l'aggiunta di importanti tasselli alla storia principale e l'arrivo di entusiasmanti sfide per gli appassionati. Era d'obbligo quindi offrirvi una panoramica esaustiva sull'aggiornamento, così da riassumerne tutte le caratteristiche fondamentali. A proposito, per chi se la fosse perso ecco qui la nostra recensione di Final Fantasy XIV Endwalker.

    Un rework tanto atteso: il Paladino

    Si tratta probabilmente di una delle modifiche al bilanciamento più attese della storia di Final Fantasy XIV. La classe Paladino è passata per molto tempo in secondo piano all'interno del metagame, sia nelle squadre dei casual player, sia nei team ottimizzati per i raid più impegnativi. Le motivazioni vanno ricercate in primis nella minore capacità offensiva rispetto a classi come il Warrior, in grado di assorbire danni e di infliggerne in ingenti quantità, ma anche nella macchinosità della rotazione di attacco.

    Ebbene, possiamo affermare con certezza che, dopo gli interventi ad hoc contenuti nell'aggiornamento 6.3, il Paladino non solo risulta nettamente più forte, ma anche decisamente meno macchinoso da gestire in battaglia.

    Attraverso la reintroduzione dell'abilità Bulwark, precedentemente rimossa, le capacità difensive di questa classe sono state notevolmente potenziate, e la trasformazione da "damage over time" a danno puro di alcune delle sue skill principali ne hanno reso l'utilizzo estremamente più immediato. La principale caratteristica del Paladino - che lo rende così peculiare - è da sempre l'alternanza tra il lato magico e quello fisico della sua rotazione di abilità offensive.

    Volendo semplificare estremamente il concetto, in questa nuova patch sarà possibile effettuare una combo di skill a corto raggio che andrà a influenzare direttamente il danno di quelle magiche, in particolare di "Holy Might", attraverso un nuovo buff chiamato Divine Might. Questo rende le rotazioni più facilmente segmentabili e gratificanti, migliorando notevolmente l'efficacia di impiego di una classe fino ad ora considerata di nicchia. Inutile dire che il riscontro della community è stato eccellente, con molti altri giocatori Tank che sono sempre più curiosi di provare il guerriero sacro in prima persona.

    Un nuovo tassello della storia di Zero

    Nonostante la quest principale di Endwalker sia assolutamente autoconclusiva, nel precedente update il team di sviluppo aveva cominciato a introdurre un nuovo ed entusiasmante filone narrativo all'interno della complessa e stratificata lore del titolo. Per parlare della main scenario quest, siete avvertiti, dovremo fare alcuni spoiler, quindi vi consigliamo di saltare il paragrafo e passare ai successivi se volete vivere questa avventura senza anticipazioni.

    Chiunque abbia giocato a Final Fantasy XIV nel recente passato è al corrente della divisione dell'universo di gioco in 13 "shard", di cui il mondo in cui operano i protagonisti costituisce solo un piccolo frammento. Con questo espediente narrativo il team di Yoshida si è assicurato una mole di contenuti praticamente infinita, introducendo via via varie dimensioni con proprie regole, personaggi e strutture sociali.

    Nell'ultimo aggiornamento faremo ritorno al tredicesimo universo, un mondo completamente consumato dalle tenebre che al contempo costituisce un omaggio a Final Fantasy IV, uno dei titoli più amati e apprezzati della saga. Dopo aver fatto la conoscenza di Zero nel precedente update, parliamo di una ragazza per metà umana e per metà void-sent, proseguiremo nel tentativo di sconfiggere Lord Golbez (si, proprio quel Golbez) e i suoi quattro mostruosi compagni elementali per salvare Azdaja, sorella del drago Vrtra nostro storico alleato durante i fatti di Endwalker. Dopo aver sconfitto Scarmiglione e Barbariccia, affronteremo attraverso lo stesso schema Cagnazzo e Rubicante. Oltre ai palesi riferimenti ai demoni della Divina Commedia di Dante Alighieri, stavolta il team non si è risparmiato nell'omaggiare il quarto capitolo della saga, inserendo nostalgiche boss fight finemente realizzate.

    Cagnazzo sarà il terzo e ultimo nemico principale dell'inedito dungeon Lapis Manalis, mentre Rubicante avrà una trial a lui dedicata. Si tratta probabilmente del demone più amato dei quattro, per via del suo comportamento onorevole che lo porterà, in Final Fantasy IV, a curare il party di avventurieri pur di avere uno scontro leale. La psicologia dei personaggi è estremamente curata e, come solitamente accade in Final Fantasy XIV, i contorni tra eroe e villain sono spesso sfumati e quasi intangibili.

    La stessa Zero risulta una figura più matura nel suo recuperare l'umanità perduta attraverso il contatto e l'amicizia con i componenti del nostro gruppo. Molto toccante, in particolare, l'incontro con Julius: l'ex cittadino di Garlemald, a noi ostile durante la quest principale di Endwalker, si ritrova involontariamente a insegnare alla voidsent il valore dei sentimenti, nonché il motivo per cui gli esseri umani si aiutano l'un l'altro senza che ci sia necessariamente un guadagno personale.

    Mediante i dialoghi tra i comprimari, ancora una volta, gli story-writer della quest principale riescono a trasmettere un messaggio di speranza e solidarietà senza mai cadere nell'inutile sentimentalismo o nel banale, scrivendo - al contrario - dei protagonisti poliedrici e curati nei minimi dettagli.
    La storia risulta avvincente e ovviamente rimanda a un episodio futuro in cui, finalmente, potremo scontrarci con Lord Golbez in persona e scoprire le sue vere intenzioni, che con ogni probabilità non saranno quelle del tipico villain ruolistico, ma ci porteranno anche solo parzialmente a empatizzare con lui.

    Ci sono anche appassionati che hanno ipotizzato un finale tutt'altro che positivo, vista la somiglianza del nome Zero con Zeromus, villain di Final Fantasy IV. È possibile insomma che Square Enix abbia intenzione di spezzare il cuore ai fan della fortissima combattente del tredicesimo shard. Per ora si tratta solo di speculazioni, che però di certo alimentano l'attesa per l'arrivo dei futuri contenuti.

    La colonna sonora e il nuovo raid

    Final Fantasy XIV è diventato un fenomeno di massa anche grazie all'eccellente colonna sonora di Masayoshi Soken, che raccoglie l'eredità del leggendario Nobuo Uematsu e riprende il materiale tematico e musicale del maestro con un rispetto e una riverenza quasi religiosi, pur proponendone una propria personalissima interpretazione. Potremmo definire l'accompagnamento musicale del quattordicesimo capitolo della saga una sorta di narratore esterno, che aiuta a definire la psicologia dei personaggi e a sottolinearne le emozioni durante determinate situazioni.

    L'intera soundtrack di questa Main Scenario Quest è un omaggio a quella di Final Fantasy IV. Da togliere il fiato l'utilizzo del tema "Sorrow and Loss" di Uematsu del quarto capitolo. Nell'originale tale brano veniva utilizzato semplicemente per dare corpo a momenti di particolare tristezza, come la pietrificazione dei gemelli Palom e Porom.

    All'interno del precedente aggiornamento ne abbiamo ascoltato una versione rielaborata al pianoforte di Soken. L'utilizzo dello strumento a tastiera non è casuale, perché invece della mestizia serve a trasmettere un senso di pace e riflessione. Una volta arrivati nel regno di Zero, popolato di mostri, le note del brano ci comunicano che non verremo attaccati, anche prima dell'apparizione dei testi. Ci verrà da lì a poco spiegato come questo ambiente venga utilizzato dalle creature oscure a mo' di rifugio per evitare lo scontro con bestie più forti e per cercare di ricostruire una serenità perduta.

    "Sorrow and Loss" diventerà il tema ufficiale di Zero e dipingerà, con un'inedita pennellata introspettiva, i dubbi esistenziali della guerriera d'ombra, facendo eco alle sue paure mentre scopriamo attraverso dei flashback le ferite del suo passato. Questa e altre rivisitazioni di pezzi classici dello storico quarto capitolo su SNES impreziosiscono la colonna sonora di un MMORPG che non riesce a smettere di stupire. In maniera magistrale, Masayoshi Soken riesce a dare nuova vita ai temi scritti dal leggendario compositore dei precedenti giochi, valorizzandone gli aspetti più incisivi e contemporaneamente mostrandoli da una prospettiva inedita.

    Chiude la carrellata di novità in seno all'aggiornamento 6.3 il raid Euphrosyne, accompagnato dalla questline "Myths of the realm". All'interno di questa sfida per 27 giocatori continueremo ad affrontare una serie di divinità avendo come sfondo una sorta di Paradiso Terrestre, ricco di prati verdeggianti e impreziosito da sonorità che richiamano la musica celtica.

    La sfida tra umani e dei terminerà in un coreografico scontro con Menphina, presente nei dialoghi di Final Fantasy XIV fin dalla prima versione del gioco ma mai realmente apparsa sullo schermo. Questo Alliance Raid permetterà, come di consueto all'interno dell'MMORPG, di acquisire l'equipaggiamento più potente disponibile per il giocatore al momento. In definitiva, si tratta di un'ottima patch transitoria all'interno di un percorso verso la agognata 7.0 che conterrà i cambiamenti più sostanziali e radicali.

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