First Party Sony: la guida definitiva agli studi interni in vista di PS5

Da Santa Monica a Insomniac Games, passando per Japan Studios: una panoramica su tutti i team interni di proprietà di Sony Interactive Entertainment.

Studi First Party Sony
Speciale: PlayStation 5
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I Worldwide Studios sono il cuore pulsante di Sony Interactive Entertainment, nonché il fulcro della sua visione del gaming. Ultime incarnazioni di una filosofia che continua a dimostrarsi fondata, i titoli esclusivi come Horizon Zero Dawn, God of War e Marvel's Spider-Man, hanno contribuito a fare di PS4 la seconda home console più venduta di sempre e a valorizzare lo slogan di "Best Place to Play". Come già confermato dal CEO di PlayStation Jim Ryan, le esclusive continueranno a rivestire un ruolo di primo piano in futuro: colpiti da un'ondata di entusiasmo per l'arrivo della next-gen, abbiamo provveduto a fare il punto della situazione sugli studi interni di Sony, tra successi passati e presenti e indiscrezioni a dir poco interessanti. Ci è sembrato giusto dedicare uno spazio anche alle realtà che - pur non essendo first party - potrebbero collaborare con PlayStation in futuro per dar vita a esperienze memorabili.

SIE Bend Studio

Acquisito da Sony sul finire del 2000 Bend Studio ha partorito Syphon Filter, una delle IP che hanno fatto la storia di PlayStation (vi suggeriamo, a tal proposito, di recuperare il nostro episodio di My Generation su Syphon Filter per PS1). Dopo aver realizzato diverse esperienze di successo in formato portatile, si pensi a Resistance: Retribution per PSP e al sontuoso Uncharted: l'Abisso d'Oro per PS Vita, il team dell'Oregon ha fatto ritorno ai lidi delle home console con Days Gone, uscito lo scorso 26 aprile in esclusiva PS4.

Al netto di qualche imperfezione, l'action post-apocalittico si è distinto per il suo open world magnifico e finemente caratterizzato, mosso da un Unreal Engine in gran forma ed esplorabile in sella a una motocicletta personalizzabile. Tra le strazianti storie di uomini e la minaccia dei Furiosi, il titolo di Bend Studio non ha fatto altro che migliorare nei mesi successivi al debutto.

I ragazzi guidati da John Garvin e Jeff Ross hanno perfezionato la qualità dell'esperienza, aggiunto il New Game Plus e la inedita modalità Sfide, a completamento di un'offerta contenutistica già molto ricca. Ad ogni modo, il finale segreto del gioco sembra indicare con chiarezza il ritorno di Deacon St. John, magari su PS5, e le indiscrezioni hanno già cominciato a circolare.

La prossima opera dello studio è in pre-produzione e stando alle parole di Chris Reese è probabile che si tratti proprio del sequel di Days Gone. Prima di passare oltre, ci teniamo a ricordare che il director di Syphon Filter aveva espresso l'intenzione di rispolverare la serie una volta conclusi i lavori sul viaggio post-apocalittico: che il ritorno di Gabriel Logan si stia avvicinando?

Guerrilla Games

Legata a doppio filo alla figura di Hermen Hulst, la nuova guida dei WorldWide Studios, Guerrilla Games è entrata in Sony sul finire del 2005 e ha intrapreso un percorso evolutivo che l'ha vista tramutarsi in uno dei migliori studi PlayStation. Il team olandese è salito agli onori della cronaca grazie all'IP di Killzone su PS2, che ha conosciuto il massimo splendore col secondo capitolo.

Complice un comparto grafico di prim'ordine e un gunplay incredibile, dal feeling delle armi al realismo degli scontri a fuoco, l'avventura di Rico, Sev e Garza è diventata un classico per gli amanti degli sparatutto con una forte impronta single player.

A seguito dell'uscita di Killzone 3, Guerrilla Games ha cominciato a lavorare a un motore grafico adatto alla generazione successiva: all'epoca non lo sapevano ma gli sviluppatori stavano creando il Decima Engine, che avrebbe mosso non solo Killzone: Shadow Fall ma anche il Death Stranding di Hideo Kojima e il RIGS: Mechanized Combat League dell'ormai defunta Guerrilla Cambridge.

Come dicevamo, è con l'arrivo di Horizon Zero Dawn che lo studio guidato da Angie Smets e Jan-Bart van Beek ha ottenuto il suo più grande successo, superando i dieci milioni di copie vendute.
In un mondo "post-post apocalittico" dominato da misteriose bestie robotiche, la coraggiosa Aloy ha intrapreso un lungo viaggio per scoprire le sue origini, entrando di diritto tra le icone di PlayStation.

Con la pubblicazione dell'ottimo The Frozen Wilds, il DLC di Horizon , Guerrilla ne ha concluso il supporto post-lancio e ha cominciato a pensare al futuro. Trasferitosi in una sede capace di ospitare fino a 400 persone, il team starebbe lavorando a due nuovi giochi. Janina Gavankar, la doppiatrice di Tatai in The Frozen Wilds, ha fatto una chiara allusione a Horizon 2, in linea con gli annunci di lavoro dedicati al "design narrativo nel campo degli RPG a mondo aperto". Ci sono poi altri tipi di annunci connessi alla creazione di un'infrastruttura online, che le voci - prima fra tutte quella dell'insider Tidux - legano a un misterioso SOCOM Online.

Insomniac Games

Da pochi mesi parte integrante di Sony, lo studio fondato da Ted Price ha lavorato al fianco del colosso sin dai tempi del primo Spyro. Le avventure del draghetto viola si sono distinte per un gameplay solido e divertente, e per quell'atmosfera scanzonata che avrebbe caratterizzato molte delle successive produzioni di Insomniac.

Conclusi i lavori sull'ottimo Spyro: Year of the Dragon, la squadra ha dato vita a Ratchet & Clank su PS2, sfoderando un estro creativo a dir poco invidiabile. Tra pianeti esplorabili, personaggi fuori di testa e un arsenale che avrebbe introdotto il concetto di "armi alla Insomniac", le peregrinazioni spaziali del Lombax hanno continuato a evolversi instancabilmente e lo dimostra il fatto che ad oggi non siano ancora terminate. Dell'era PS3 bisogna ricordare la serie di Resistance, che ha segnato un netto cambio di rotta rispetto alle precedenti opere di Ted Price e soci.

Immerso in un mondo devastato dalla furia di una misteriosa razza aliena, il giocatore vestiva i panni di Nathan Hale, e prendeva parte a un conflitto ben lontano dalla vena ironica di Spyro e Ratchet.
L'attuale generazione di console si è rivelata a dir poco prolifica per il collettivo di Burbank, che ha unito le forze con Microsoft per realizzare Sunset Overdrive in esclusiva Xbox One. Lodato per l'esplorazione acrobatica degli scenari, il gioco si è guadagnato una discreta schiera di appassionati, che ora sperano in un suo ritorno sotto l'ala protettrice di Sony.

A seguito del reboot di Ratchet & Clank su PS4, Insomniac ha incantato i fan col suo Spider-Man in esclusiva PS4 (vi consigliamo, a tal proposito, di leggere la nostra recensione di Marvel's Spider-Man). Al netto di alcuni difetti, parliamo della migliore incarnazione videoludica dell'Arrampicamuri, forte di un sistema di movimento con ragnatele semplicemente perfetto.

Considerando gli oltre 13 milioni di copie vendute, il ritorno di Peter Parker non è una questione di "se" ma di "quando": secondo il giornalista Imran Khan, infatti, Marvel's Spider-Man 2 uscirà su PS5 a Natale 2021. Se a ciò aggiungiamo le conferme di Shawn Layden sul futuro di Ratchet & Clank, non ci resta che attendere ulteriori novità da parte dello studio, magari al prossimo E3.

Japan Studio e le sue divisioni

Nato assieme alla prima PlayStation, Japan Studio è il capostipite dei WorldWide Studios e ha dato vita ad alcune delle esperienze più iconiche offerte dalle console Sony, a partire da Ape Escape. Impossibile non citare lo sviluppo di ICO e Shadow of the Colossus, gli indimenticabili capolavori di Fumito Ueda, che hanno valicato i confini della generazione PS2.

Assieme agli ottimi LocoRoco e Patapon su PSP, ricordiamo anche The Eye of Judgment - un card game che faceva uso di PlayStation Eye - e il coloratissimo platform Puppeteer, compatibile con il PS Move. Sempre durante l'era PS3, Japan Studio ha gestito la produzione del mai dimenticato Demon's Souls, che ha messo un sonoro punto alla dominazione dei "videogiochi facili" e ha fatto da apripista al filone dei soulslike. Parte integrante di Japan Studio è anche il team Gravity, che - sebbene si sia occupato di Siren - ha saputo abbracciare i mondi colorati e pieni di vita col delizioso Gravity Rush di Keiichiro Toyama, da cui ha avuto origine l'ottimo secondo capitolo per PS4.

Sempre legato a Japan Studio è l'ASOBI Team, che ha realizzato The Playroom e The Playroom VR assieme a Firesprite. ASOBI ha di recente pubblicato quello che secondo molti è il miglior titolo attualmente disponibile su PSVR, e cioè Astro Bot Rescue Mission. Sviluppata in 18 mesi da 25 persone, questa particolare avventura si è distinta per il suo peculiare sistema di controllo, ottenendo un successo che potrebbe lasciar presagire l'arrivo di un sequel.

In aggiunta la squadra di Doucet è attualmente a lavoro su una serie di demo che potrebbero entrare a far parte di The Playroom 2 per PS5, ma al momento è troppo presto per sbilanciarsi. Japan Studio inoltre ha giocato un ruolo chiave nella produzione di BloodBorne, che per molti è il più grande capolavoro di Hidetaka Miyazaki, e ha co-sviluppato assieme a GenDesign il commovente The Last Guardian.

Pieno di dramma e di dolcezza, il viaggio di Trico e del suo padroncino è giunto sul mercato dopo uno sviluppo tribolato, riuscendo in ogni caso a segnare i cuori e le menti dei giocatori. Ultimata la demo VR di The Last Guardian, il team ha partecipato allo sviluppo di Everybody's Golf VR e ora è pronto a volgere il suo sguardo al futuro.

London Studio e Manchester Studio

Nato nel 2002 dalla fusione di Camden Studio e Team Soho, London Studio si è votato sin da subito ai mondi di EyeToy e SingStar. La prima serie era strettamente legata al supporto della periferica di Sony, mentre SingStar ha continuato a intrattenere i fan delle performance canore anche su PS3 e PS4.

London Studio ha realizzato PlayStation Home, la piattaforma di "social gaming" rimasta in Beta fino alla chiusura nel 2015, ma non ha mancato di dedicarsi ad altri progetti come DanceStar e Wonderbook, entrambi legati al PlayStation Move. Per la precisione, il libro delle meraviglie si basava sul connubio tra PlayStation Eye e il Move e offriva un pool di suggestive esperienze in realtà aumentata. Il legame tra la sussidiaria e i dispositivi del colosso del gaming non ha fatto altro che rafforzarsi e l'ha vista scendere in prima linea nel supporto a PlayStation VR.

A tal proposito, il suo PlayStation VR Worlds è servito per mostrare all'utenza le potenzialità della realtà virtuale, consentendole di esplorare i fondali marini o di prendere parte a sparatorie adrenaliniche. Da quest'ultimo minigioco è nato Blood and Truth, che ad oggi è una delle migliori esperienze targate PlayStation VR: apprezzato sia dalla critica, sia dai fan, potrebbe tornare sul rumoreggiato (e quasi certo) PSVR 2 con un secondo episodio.

Per quanto concerne il silente Manchester Studio c'è davvero poco da dire: le prime dichiarazioni lo volevano pienamente concentrato sulle esperienze per la realtà virtuale e le ultime voci di corridoio sembrano confermarlo. Ad oggi non sappiamo nulla del suo fantomatico progetto ma a questo punto è lecito ipotizzare che sia legato a PS5.

Media Molecule

Media Molecule è una fabbrica di sogni: il team britannico di stanza a Guilford, è stato fondato da quattro ex dipendenti di Lionhead Studios che, dopo aver mostrato il loro Craftworld a Phil Harrison - l'allora Head of Development dei WorldWide Studios - sono riusciti a farsi finanziare quel che sarebbe diventato Little Big Planet.

Perfino il titolo del gioco sembrava indicare la particolare filosofia della software house, che mira a realizzare grandi opere senza espandere a dismisura il proprio organico. Il particolare "platformer creativo" del 2008 ha venduto quasi 5 milioni di copie in due anni, vincendo una miriade di premi e conquistando una media Metacritic stellare. Sul concetto di fornire all'utenza la possibilità di creare interi mondi con i tool di sviluppo si fondava anche il successivo capitolo della serie, che tra l'altro è uscito poco dopo l'acquisizione del team da parte di Sony.

Oltre ad aver contribuito allo sviluppo di Little Big Planet 3, il pool di creativi ha pubblicato il particolarissimo Teraway su PS Vita, un platform in terza persona che in buona sostanza sfruttava tutte le capacità della console, dal touch panel fino alla telecamera. Il titolo è tornato poi in forma di "remake espanso" su PS4, nato grazie agli sforzi combinati di Media Molecule e Tarsier Studios (Little Nightmares).

Ad ogni modo i papà di Little Big Planet hanno passato l'intera generazione PlayStation 4 a dar forma a un sogno di nome e di fatto, che è un po' la summa di tutte le produzioni precedenti: pur dando la possibilità di giocare ai videogiochi altrui, Dreams conferisce tutti gli strumenti per realizzare un videogioco, siccome è di fatto un "Game Creation System". Il prossimo 14 febbraio la promettente esclusiva uscirà in forma completa, a seguito di uno sviluppo durato molti anni e caratterizzato da dolorosi rinvii. Avendo già parlato delle incredibili potenzialità di Dreams in early access, non possiamo far altro che attendere il suo arrivo con trepidazione.

Naughty Dog

Sin dall'avvento di Crash Bandicoot nel '96, come è emerso dal nostro Studio Tour sulla storia di Naughty Dog, era chiaro che il team fosse destinato alla grandezza. Con Crash Bandicoot 2 e CB 3: Warped, il marsupiale ha raggiunto il massimo splendore, grazie ai suoi iconici antagonisti e alle Warp Room legate a specifici periodi storici. Durante lo sviluppo del primo Jak & Daxter per PS2, Sony ha acquisito la compagnia di Rubin e Gavin e le ha conferito un ruolo ancor più centrale: The Precursor Legacy ha segnato la nascita di un altro franchise di successo, che nelle successive iterazioni ha messo in luce le sue tinte dark.

Accantonato un progetto legato a Jak per PSP, la squadra cominciò a costruire con fatica un motore grafico di nuova generazione per plasmare quel che sarebbe diventato Uncharted: Drake's Fortune. Nathan, Elena e Sullivan si imbarcavano in un viaggio senza precedenti alla scoperta di Eldorado, ammassando i cadaveri di mercenari senza scrupoli sul loro cammino. Con il leggendario secondo capitolo e i suoi 6 milioni di copie vendute, Nathan Drake sarebbe tornato ancora una volta, ma lo studio stava portando avanti anche un'altra produzione.

The Last of Us era un'avventura feroce ma commovente e ruotava attorno alle figure di un padre distrutto e una ragazzina destinata a cambiare il mondo. Considerato dai più come uno dei migliori videogiochi di sempre, ha aperto la nuova stagione creativa di Naughty Dog, per poi ripassare la fiaccola ad Uncharted.L'ultima avventura di Nathan, seguita poi dal brillante L'Eredità Perduta con protagonista Chloe Frazer, ha salutato degnamente il baldanzoso avventuriero, offrendo scenari più ampi, una grafica mozzafiato e un gameplay mai così rifinito.

Il 29 maggio 2020 la lunga attesa per The Last of Us Part II avrà fine e sono in molti ad aspettarsi l'ennesimo capolavoro: dall'IA migliorata dei nemici, fino al comparto tecnico, la campagna di vendetta di Ellie sembra valicare i confini generazionali, proprio come è avvenuto su PS3 con il primo episodio. Per quanto concerne l'approdo di Naughty Dog su PS5, le voci di corridoio parlano di Stray's Cross, un action/adventure in salsa steampunk basato su di un sanguinoso conflitto durato intere epoche. Stando ai rumor, dovrebbe uscire all'inizio del ciclo vitale della console, in modo da mostrarne sin da subito le potenzialità.

Pixelopus e SIE San Diego Studio

Fondato nel 2014 a San Mateo, Pixelopus ha realizzato un paio di produzioni minori, ma non per questo meno interessanti. Annunciato il 9 giugno 2014 all'E3 e reso immediatamente disponibile, Entwined è un rhythm game che racconta la storia di due anime che non possono stare insieme: gestendo correttamente gli stick analogici, il giocatore può arrivare a fonderle, in modo da risvegliare un drago ruggente. Conclusi i lavori sul gioco, Pixelopus si è impegnata nella gestazione di Concrete Genie, una produzione fortemente ispirata al Jet Set Radio di SEGA.

Nell'esplorare le strade di Denska, il giovane Ash può realizzare opere "viventi" di street art, che neanche a dirlo costituiscono il fulcro del gameplay. Intanto deve prestare attenzione agli spostamenti dei bulli, che sono in grado di deturpargli i graffiti. A fronte di alcune incertezze, l'opera di Dominic Robilliard ha messo in luce le buone capacità dello studio, che in futuro potrebbe arrivare a stupirci.

Nato nel 2001, SIE San Diego Studio ha realizzato avventure come The Mark of Kri, un titolo basato sulle culture polinesiane, e Pain, che chiamava i giocatori a danneggiare il più possibile un protagonista che sembrava provenire da un film di Jackass. Il collettivo si è votato sin da subito al mondo dei titoli sportivi, occupandosi per un certo periodo anche del mondo NBA.

Oltre alle numerose collaborazioni che hanno portato alla nascita di ModNation Racers, Guns Up e il Drawn to Death di David Jaffe, è famoso per realizzare le incarnazioni annuali di MLB: The Show. L'IP dedicata alla Major League Baseball ha visto una decisa impennata qualitativa con l'edizione 2019, che evidenzia l'ottimo stato di salute di una serie che in futuro arriverà anche su console Xbox e Nintendo.

Polyphony Digital

Originariamente conosciuta col nome di Poly's, Polyphony Digital è un'altra storica realtà del mondo PlayStation. Sebbene fosse caratterizzato da uno stile grafico cartoonesco, il suo Motor Toon Grand Prix ha gettato le basi per la nascita di Gran Turismo, il "figlio" più luminoso di Kazunori Yamauchi. Fiero del sottotitolo di "Real Driving Simulator", il corsistico del team nipponico ha stravolto il genere d'appartenenza negli anni '90, per poi ripresentarsi su tutte le altre console di Sony. Dopo aver dominato l'era PS2 con gli ottimi GT3 A-Spec e Gran Turismo 4, Polyphony ha momentaneamente abbracciato il mondo delle due ruote con Tourist Trophy, salvo poi tornare sul suo brand di punta per condurlo su PS3.

È in quest'era che, oltre al buon Gran Turismo su PSP, ha lanciato il quinto e il sesto capitolo della serie, capaci entrambi di vendere milioni di copie. Forte di una riproduzione fotorealistica delle vetture e di una responsività dei veicoli sempre più rifinita, Gran Turismo Sport è approdato su PS4 dopo diversi rinvii, e con un'offerta maggiormente orientata al mondo delle competizioni ufficiali.

Dal lodevole supporto al PlayStation VR, passando per la reintroduzione della modalità single player (GT League), fino al costante arrivo di nuove auto e tracciati, GT Sport non ha ancora ultimato la sua evoluzione, ed è stato utilizzato da Sony per testare il feedback aptico del Pad di PS5. Di Gran Turismo next-gen in realtà si è parlato più volte e Yamauchi ha detto che sarà una combinazione tra passato, presente e futuro: secondo l'insider PSErebus, GT7 arriverà al lancio della prossima PlayStation.

SIE Santa Monica Studio

Nata il 12 settembre del '99, Sony Santa Monica ha esordito nella game industry con Kinetica, un racing game futuristico al cui sviluppo ha partecipato David Jaffe. Non a caso abbiamo nominato il geniale creativo, che pochi anni dopo avrebbe regalato ai giocatori il primo capitolo di God of War. L'action/hack and slash ispirato alla mitologia greca narrava le oscure gesta di Kratos, uno spartano resosi colpevole dell'omicidio della moglie e della figlia. Tra combinazioni fuori di testa e attacchi magici d'ogni sorta, il giocatore veniva calato in un contesto estremamente violento, ricco di feroci avversari e di divinità da eliminare.

Un titolo così iconico non avrebbe potuto che dar seguito a un'intera saga, che ha salutato PS2 con l'arrivo del secondo capitolo. Forte di 4,5 milioni di copie vendute, il gioco diretto da Cory Barlog è stato ancor più brillante del predecessore, e ha visto il guerriero cinereo allearsi coi Titani per sferrare l'attacco decisivo agli dei dell'Olimpo. A seguito degli ottimi capitoli PSP di Ready at Dawn, God of War tornò su PS3 con una terza iterazione, totalmente incentrata sulla vendetta di Kratos nei confronti degli Olimpici.

Tra chi l'ha definito un "dipinto in movimento" e gli estimatori di un gameplay mai così brutale, God of War III ha ottenuto i pareri entusiastici della critica e l'ennesimo successo di vendite, entrando di diritto nel Pantheon delle esclusive PS3. Con Ascension, un prequel che cominciò a evidenziare una certa "stanchezza" sia sul fronte ludico che narrativo, il brand di Sony è entrato in un periodo di crisi, che - a essere onesti - riguardava l'intero team californiano. Dopo la cancellazione di un misterioso progetto per PS4, infatti, lo studio era in cerca di una nuova direzione, che è riuscito finalmente a imboccare col ritorno di Cory Barlog.

Sfidando il parere di chi dava ormai per morto lo spartano, il director ha confezionato un'avventura registicamente impressionante, più intima e incentrata sul rapporto padre-figlio, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione di God of War. Il viaggio al sapor di mitologia norrena ha convinto chiunque, guadagnandosi un posto tra le migliori esperienze del decennio e totalizzando più di 10 milioni di copie. Posto che il sequel approderà sicuramente su PS5, Sony Santa Monica potrebbe essere a lavoro su di un progetto completamente nuovo, come lascerebbero intendere i tweet "fantascientifici" dello stesso Barlog.

Sucker Punch Productions

Dopo aver lasciato Microsoft, Chris Zimmerman e altri sviluppatori hanno fondato una piccola software house, battezzandola col nome che la moglie di Zimmerman odiava più di tutti: Sucker Punch. Avvenuta la pubblicazione di Rocket Robot Wheels per Nintendo 64, il neonato studio ha siglato un accordo con Sony per creare Sly Cooper, un avvincente platform mosso dallo SPACKLE Engine. Grazie a una ricetta che amalgamava platforming e infiltrazione, i furti di Sly, Bentley e soci hanno divertito i giocatori di tutte le età ed erano caratterizzati da un umorismo scanzonato, che sarebbe diventato un tratto distintivo del brand.

Con l'arrivo della generazione PS3, i creativi di Bellevue cominciarono a sentire l'esigenza di evolversi, un bisogno che li avrebbe portati a dar vita a inFamous, l'action game supereroistico in esclusiva Sony. Ricevuti i poteri da una misteriosa esplosione, il buon Cole MacGrath doveva scegliere se trasformarsi in un eroe del popolo o in un terrorista, operando alcune scelte morali che avrebbero condizionato la narrazione stessa.

Poggiando su tali presupposti, inFamous ha continuato a prosperare su PS3 e PS4, prima con l'ultima avventura di Cole e poi col debutto di Delsin Rowe, il protagonista di Second Son. Pubblicata all'inizio del ciclo vitale della console, la produzione offriva una dettagliata ricostruzione di Seattle, realizzata tramite un engine proprietario capace di gestire effetti particellari fuori scala. Ultimato anche lo sviluppo di First Light, l'espansione di Second Son dedicata a Fetch, Sucker Punch è entrata in un lungo silenzio radio per poi riemergere con la precisione di un samurai alla Paris Games Week 2017.

Ispirato alle pellicole di Akira Kurosawa, Ghost of Tsushima è ambientato nel Giappone Feudale e calerà il giocatore nei panni di Jin Sakai, un guerriero fantasma che dovrà salvare il suo popolo dalla ferocia dei Mongoli. Stando a ciò che è stato mostrato, l'action a mondo aperto sembra essere l'opera magna del team statunitense e noi non vediamo l'ora di giocarlo nel corso dell'estate 2020.

A caccia di sorprese...

Oltre ai numerosi e già noti studi che plasmeranno il futuro di PlayStation 5, Sony potrebbe nascondere diversi assi nella manica. All'inizio del 2019, ad esempio, il Senior Game Designer Quentin Cobb ha accolto un talentuoso Lead Animator in una misteriosa realtà del team PlayStation, che i rumor vorrebbero a lavoro su di una prossima iterazione di Uncharted. In realtà, il colosso giapponese sta (o starebbe in certi casi) collaborando con altri team esterni su dei progetti in esclusiva. Pensiamo al GodFall di Counterplay, ma anche al gioco di Bluepoint Games, che stando alle voci potrebbe essere il remake di Demon's Souls.

Ulteriori indiscrezioni inoltre vorrebbero Capcom al lavoro sul reboot di PlayStation All-Stars Battle Royale, un picchiaduro sullo stile di Super Smash Bros, che dovrebbe uscire assieme a PS5. In aggiunta, non escludiamo che Kojima Productions stia lavorando a un corposo DLC di Death Stranding: Hideo Kojima e Nicholas Winding Refn hanno postato una foto con una didascalia abbastanza eloquente, "Heartman Will Return", e non crediamo che l'abbiano fatto per caso. Terminiamo la carrellata con le dichiarazioni di Sanzaru Games, che si è detta pronta a realizzare un nuovo capitolo di Sly Cooper, se Sony dovesse chiederglielo.

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