Fortnite: evoluzione e novità del gioco a un mese dal lancio

A meno di un mese dalla nostra recensione, analizziamo lo stato di salute di Fortnite, l'ultima opera del team Epic Games.

Fortnite: evoluzione e novità del gioco a un mese dal lancio
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  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Come ogni titolo always online, anche Fortnite richiede un costante aggiornamento delle analisi del gioco, per seguire passo passo le vicende e le progressioni della nuova opera di Epic Games in relazione ai cambiamenti e alle scoperte della community. Come sempre, infatti, si è già venuto a creare, a poche settimane dal lancio, una sorta di "meta" alquanto particolare, sia nel tipo di personaggi da utilizzare, sia nelle strutture da realizzare. Perché l'abbiamo definita "particolare"? Generalmente, si parla di "meta" in titoli competitivi, dove determinati personaggi, per via di alcuni sbilanciamenti o caratteristiche peculiari, vengono considerati dalla community come più efficaci in determinate situazioni e contesti. Si pensi a Blizzard con Overwatch, che col meta gestisce sostanzialmente l'andazzo della comunità online, o si prenda il caso di Destiny, che spesso alterna periodi in cui una sottoclasse o un'arma specifica sono migliori delle altre nel PVP. Nonostante sia totalmente ed esclusivamente cooperativo, anche Fortnite inizia a prestare il fianco ad un simile approccio da parte della community. Vediamo dunque nello specifico come si è evoluto il gioco fino a oggi.

    Farming

    Nelle prime ore di gameplay, sembra chiaro che la progressione dell'utente sia fortemente influenzata dalla necessità, dopo un numero sporadico di partite, di collezionare e raccogliere un gran quantitativo di risorse. In realtà, per un giocatore attento, il pericolo di ore e ore di farming può essere accantonato da un'analisi e una gestione accurata dell'inventario e dei personaggi disponibili: nel caso specifico, una delle abilità dello Straniero (una delle classi presenti) permette di raccogliere risorse più velocemente, e inoltre ci indica spesso il punto esatto di qualche bottino particolarmente appetibile nei paraggi.

    Di conseguenza, non solo raccogliere i materiali è utile nel breve termine, ma farlo in zone solitamente ricche di ricompense (città, miniere, fabbriche) ci porta spesso a trovare oggetti fondamentali, oltre a scovare missioni secondarie necessarie per potenziare il nostro arsenale e la nostra rosa di personaggi. Inoltre, con l'esperienza sapremo ottimizzare i tempi di costruzione, nonché le stesse strutture, e pertanto non useremo più risorse in modo quasi casuale, ma le utilizzeremo in maniera funzionale e lucida. Inoltre, le "squadre di spedizione", una delle varie attività disponibili nel menù di gioco, ci permette di inviare i nostri eroi alla ricerca di materia e di fondi. Dato che queste attività tengono conto del tempo reale, possiamo tranquillamente andare a dormire e trovarci, il giorno dopo, con un bel carico pronto da investire nella base. In sostanza: rispetto a molti altri titoli che presentano corpose sezioni di farming, Fortnite ci offre una progressione molto più fluida.

    Costruzioni

    Come detto nel paragrafo precedente, l'esperienza accresce la nostra saggezza di architetti e ingegneri: piazzare certe trappole in determinati luoghi rende molto semplice la gestione di alture e anfratti prima davvero ostici da difendere. Nello specifico, ritornando al "meta" attuale, è diventata oramai prassi erigere molti ostacoli respingenti sui bordi delle colline, in modo tale da rigettare in basso il nemico, guadagnando molto tempo e infliggendo loro comunque un danno abbastanza sostanzioso. Stando così le cose, il consiglio è quello di cercare il più possibile trappole simili, e conservarle per la vostra base. Inoltre, se siete tra i fortunati ad avere un progetto di qualità "raro" (o più alto) di questi gadget, potenziatelo: non ve ne pentirete.

    Allo stesso modo, ai livelli più elevati diventa parecchio difficile difendere zone precedentemente molto abbordabili, e la community ha reagito a questo squilibrio studiando i piazzamenti dei pavimenti (una delle possibili costruzioni), e creando più intralci per gli abietti all'interno di un solo spazio disponibile. Nello specifico: scegliete un pavimento di due quadrati affiancati, e automaticamente si formerà, ai bordi, una piccola muratura, che deve essere abbattuta dagli abietti per poter passare. Dopo, sullo stesso riquadro posizionate dei tetti, adattandoli in base al piazzamento angolare o laterale del pezzo specifico. Poi, sistemate delle mura basse sui bordi della struttura. Avrete in questo modo ben tre costruzioni che separano l'Atlante dagli abietti in un solo quadrato di spazio a disposizione. I vari trucchetti che iniziano a emergere dall'esperienza della community sono tantissimi, e siccome non esiste (a oggi) una modalità competitiva, sono tutti disposti a condividerle con voi, per la vittoria finale.

    Personaggi

    Il grado di sfida dei primi livelli lasciava un po' spiazzati: era abbastanza semplice aggirare il nemico ed eliminarlo prima che potesse davvero impensierire le nostre difese. Per (s)fortuna, più avanti gli abietti diventano maggiormente coriacei, la varietà e i punti di forza/debolezza degli avversari iniziano a salire, e in generale c'è bisogno di molta più pianificazione e di un certo impegno per uscire vincitori. Ciò che è oramai chiaro è che, al netto di colpi di fortuna o del desiderio di dedicarsi per molte partite alla sola ricerca delle risorse, è necessario potenziare almeno un eroe per classe, prima di procedere spediti verso nuovi obiettivi. Innanzitutto, i personaggi ben rafforzati sono imprescindibili per poter accedere alle "squadre di spedizione" più ricche e succulente, che richiedono un livello decisamente alto per poter essere affrontate con una certa sicurezza.

    Ci sono anche missioni dove si può puntare sulla forza bruta, altre dove è necessario resistere agli assalti, e altre ancora dove bisogna muoversi in fretta: ognuno degli avatar che troveremo si presta più o meno facilmente a queste attività, e averli sempre pronti per ogni evenienza è fondamentale. Lo stesso discorso si può fare sui difensori, ossia gli eroi che schieriamo quando in partita mancano dei giocatori reali. Anche qui la communtiy ha già trovato un "meta": i cecchini. Data l'estensione del campo visivo, il cecchino è il difensore migliore da schierare sul campo, poiché può stare al riparo da attacchi indesiderati mentre crea scompiglio tra le fila nemiche. Tutto questo, però, cambia in relazione al personaggio che state utilizzando: con un ninja, spesso al centro dell'azione, conviene utilizzare un difensore che colpisca dalla distanza, mentre un soldato con fucile a pompa può essere utile a coloro che preferiscono attaccare dalle retrovie.

    Varie ed eventuali

    La direzione artistica e la varietà di Fortnite continuano a sorprendere sotto certi punti di vista, ma deludono da altri. La differenziazione dei nemici, almeno fino a metà del completamento della penultima città, incomincia infatti a lesinare, e sebbene i mostri presentino davvero caratteristiche uniche e difficili da fronteggiare, sarebbe comunque preferibile barattare la quantità di avversari con un maggior ventaglio d'approcci offensivi e difensivi.

    Al contempo, nuove missioni e addirittura nuove ambientazioni alleggeriscono il peso del farming e allettano persino lo sguardo, passando dalle foreste al deserto, e giungendo, senza soluzione di continuità, fino a città abbandonate. Le inedite missioni mantengono per fortuna una certa pluralità di approcci selezionabili, da quelle puramente incentrate sulla costruzione fino alle sessioni esclusivamente sparatutto. Se il gioco manterrà questa freschezza fino alla fine, la community potrà dunque attendere i futuri aggiornamenti gratuiti (in vista della versione free to play fissata per il prossimo anno) con totale fiducia e serenità.

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