Fotografando Assassin's Creed Odyssey: una spartana a caccia di belve

Dopo God of War e Marvel's Spider-Man, Cristiano Bonora torna sulle pagine di Everyeye.it con un set fotografico dedicato ad Assassin's Creed Odyssey.

Fotografando Assassin's Creed Odyssey: una spartana a caccia di belve
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Assassin's Creed Odyssey è un gioco talmente vasto che un esauriente reportage richiederebbe centinaia di scatti. Nella presente selezione, ho puntato il mio obiettivo virtuale sui soggetti più carismatici dell'Antica Grecia secondo Ubisoft. Kassandra, molto meglio interpretata di Alexios, incarna varie anime: è una bella ragazza, una guerriera, il precursore degli Assassini e un termine di paragone per le divinità greche, con cui ha spesso l'ardire di confrontarsi. I suoi più feroci avversari, dal canto loro, catalizzavano sopra ogni cosa le mie aspettative di fotografo. Immortalare animali leggendari e mostri mitologici era una sfida che ancora mi mancava, nonostante l'assaggio offertomi da God of War. Ma il Minotauro, Medusa, Pegaso, sono creature intorno a cui ho fantasticato sin da bambino. Finalmente, potevo incontrarle "dal vivo" e farne il mio personale ritratto.

    Spartana, dea, assassina

    Kassandra è una spartana. Inutile girarci attorno, il pensiero corre subito a 300, al piano sequenza in cui Leonida abbatte un persiano dopo l'altro, al calcione che spedisce l'ambasciatore nel pozzo: "Questa è Sparta!".
    I miei tentativi di ricalcare il film, approfittando del prologo alle Termopili, non hanno prodotto che caricature. Lo stesso "spartan kick" mal si presta alla fotografia, in quanto la gamba del personaggio è già abbassata quando il nemico viene sbalzato indietro. Insomma, la mia spartana era da ricercarsi in Assassin's Creed Odyssey, non in 300 o nella sua imitazione. Dopo decine di esperimenti con le mosse speciali, sempre viziate da compenetrazioni e lampi posticci, ho trovato la mia spartana in un momento di relativa quiete: solitaria, in posa eroica, trafigge l'ultimo ateniese sul campo. Essendo a caccia di una silhouette iconica, prima di lanciare la missione avevo preventivamente atteso il tramonto.

    One Spartan Standing

    Nelle battute di Kassandra e Alexios, sono ricorrenti una dissacrante ironia verso le divinità greche del tempo come pure la sfrontatezza di equipararsi ad esse. Così ho pensato di sfruttare le tante statue nel gioco per stabilire delle corrispondenze. In particolare, mi piaceva l'idea di Kassandra, emergente dea della Grecia, ricongiungersi al suo pari Poseidone. A questo proposito, mi era balenata in testa la Creazione di Adamo affrescata nella Cappella Sistina, così ho provato a costruire una composizione analoga, con la spartana che si protende dal cielo verso la statua. Certo, comportava un ostacolo non da poco: Kassandra mica vola. Ma nella fotografia virtuale nulla è impossibile. In modo del tutto fortuito, scopro l'esistenza di un tuffo laterale indirizzando lo stick a destra o a sinistra. Detto, fatto. Salpo per l'isola di Poseidone, parcheggio la Adrestia in direzione, mi arrampico sull'albero e mi tuffo verso la statua. Risultato? Kassandra sembrava una scema gettata a mare, Poseidone una formica di roccia all'orizzonte e da ogni angolo dell'inquadratura entravano parti della nave. Ma non son tipo da rinunciare a un concept stimolante e, a suon di tentativi, ho ottenuto la composizione che vedete. Scelta dell'orario del giorno e combinazione di tutti gli strumenti nel Photo Mode hanno determinato la resa pittorica adottata anche per la foto seguente.

    The Gods of Greece - Assassin!

    Con il macinare delle ore di gioco, sentivo che la mia gallery difettava ancora di due elementi: uno scatto davvero personale e un compiuto ritratto di Kassandra, donna e assassina. Nel mentre, non riuscivo a esprimere il mio forte disagio per il dipanarsi dell'avventura, che, a differenza dei precedenti Assassin's Creed, mi invitava continuamente a uccidere per finalità personali (loot, esperienza, avanzamento della trama), senza che le vittime, perlopiù soldati in servizio e cacciatori rurali, si meritassero non dico la morte, ma anche solo l'aggressione. Giunto alla Baia del Lago Rosso, ho ripensato a Metal Gear Solid 3 e al fiume di The Sorrow, dove Snake incontra i fantasmi di tutti i soldati uccisi giocando. Ho immaginato che Kassandra vedesse in quel lago tutto il sangue delle sue vittime, riconoscendosi, per la prima volta, assassina.

    Inizialmente, per coinvolgere l'osservatore, avevo messo lo sguardo in camera. Ma l'effetto non era quello sperato. Kassandra appariva provocante, non introspettiva. Ho allora alzato il punto di vista, lasciando la spartana, disarmata e pressoché nuda, a specchiarsi nella sua colpa.

    Animali fantastici e come fotografarli

    Per la Cerva di Cerinea e Pegaso, volevo suscitare la fascinosa suggestione di avvistarli nella penombra o nella foschia. L'inquadratura frontale mi ha permesso di valorizzare i giganteschi palchi della Cerva e le ali di Pegaso, in cui risiede la forza iconica delle due creature. Per dare corpo a un'aura di mistero, ho cercato situazioni in cui la luce del tramonto venisse scomposta in fasci, che ho reso suffusi regolando nel Photo Mode il volume della nebbia.

    NOWHERE TO HIND - ANGEL HORSE

    Non vedevo l'ora di fotografare il Minotauro già prima di iniziare il gioco. Ho poi apprezzato come l'incontro sia preceduto da una corposa serie di quest a tema, che amplificano via via l'aspettativa. Alla fine, non stavo nella pelle. La creatura si è rivelata di grande presenza scenica, ma l'arena in penombra mi impediva uno scatto vibrante. In mancanza di una fonte di luce che creasse contrasto sulla creatura, ho inizialmente smanettato con il Photo Mode... ma per uno scatto epico, serviva ben altro. A un tratto, l'uovo di colombo: perché cercare di rischiarare il Minotauro, quando potevo direttamente dargli fuoco? Torcia in mano e botte da orbi fino a incendiare il mezzo toro, ora pronto per un'infuocata corrida. La morte del Minotauro era un tema che avevo molto a cuore.

    Corrida Caliente - Death of a Legend

    Volevo mostrare quello che il mito lascia solo intravedere in filigrana, e cioè che all'origine della leggenda ci fosse probabilmente un figlio illegittimo, magari deforme, recluso e demonizzato. E che la sua uccisione fosse di fatto la mattanza di una povera bestia, al pari dei tori da corrida. Volevo esporre l'animale prostrato, indifeso e il suo aguzzino atto a finirlo con un ferro incandescente, evocativo dei marchi da bestiame. La grande fotografia dal vivo innesca sempre una riflessione, rispetto a cui la bellezza della foto si pone come viatico, non come fine. Seguendo l'esempio di questi autori, con la mia Virtual Photography cerco spesso di creare dei testi, non solo delle immagini.

    Chi di pietra ferisce...

    Ho vissuto Medusa come il culmine di Assassin's Creed Odyssey. E' il boss più impegnativo e richiede un livello attorno al 50, quindi un personaggio da endgame. E' la creatura dalla caratterizzazione più forte, addirittura ai confini con l'horror. Il viso produce i brividi del vampirismo e della possessione maligna. La chioma di serpi è di un'impressionante resa scultorea. Si tratta di un vero e proprio mostro che, a differenza del Minotauro, non suscita alcuna empatia. Volevo vederlo trafitto, esorcizzato, punito. Come per il Minotauro, l'arena, un cortile circondato da alte mura, comportava un problema di illuminazione. Solo a mezzogiorno, e per pochi minuti, il sole avrebbe raggiunto la gorgone valorizzandone la complessità cromatica. Avvedutomi di ciò, ho caricato un salvataggio precedente e ho fatto ritorno in orario utile. Ho poi capito che era impossibile inquadrare ambo i personaggi in pose convincenti, mancando in Odyssey un accurato sistema di risposte ai colpi. La soluzione è giunta da un attento studio dei moveset. Ho approfittato di quando Medusa ribalta il capo all'indietro, prima di sparare il suo raggio pietrificante, per attaccare io con la lancia, dando poi con la prospettiva l'illusione dell'affondo a segno.

    Monster Hunter - Those Who Raise the Stone

    Per la morte della creatura, ho immaginato un contrappasso per il crudele destino inferto alle sue vittime. Volevo trasformarla in statua, nella posa di un vampiro sorpreso dalla luce solare. L'animazione reclutata è la stessa dello scatto precedente, solo in un fotogramma successivo. Adoro quella mano davanti agli occhi, insieme femminile e drammatica. L'ombra pomeridiana e le regolazioni nel Photo Mode hanno poi concorso a una resa opaca e desaturata. Il mostro pietrificante era infine pietrificato.

    L'Autore: Cristiano Bonora

    Cristiano Bonora è un fotografo virtuale. Utilizza Photo Mode e composizioni di screenshot per realizzare gallerie fotografiche e quadri di Game Art in diversi materiali. Potete seguirlo su Instagram e Facebook. Per maggiori informazioni su quadri ed esposizioni, potete contattarlo direttamente sui social.

    Che voto dai a: Assassin's Creed: Odyssey

    Media Voto Utenti
    Voti: 219
    7.8
    nd