God of War: tutti i contenuti tagliati tra boss, DLC e due ore di storia

Uno sguardo agli elementi originariamente previsti ma poi non inclusi nel del capolavoro targato Sony Santa Monica per PS4 e PC.

God of War: i contenuti tagliati!
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  • Il coraggioso e indimenticabile reboot di God of War, pubblicato in esclusiva su PS4 nel 2018 e approdato di recente su PC con una conversione esemplare (a proposito, eccovi la recensione di God of War in versione PC), è senza ombra di dubbio uno dei titoli più acclamati della scorsa generazione. Un titolo che ha avuto il merito di svecchiare una formula di gameplay consolidata negli anni, presentando a schermo un protagonista completamente diverso dal personaggio ferocemente monodimensionale a cui eravamo stati abituati dal suo debutto in piena era PlayStation 2.

    Come testimonia il documentario Raising Kratos, l'ultimo God of War è stata una produzione massiccia e sfaccettata, che per arrivare sulle console di milioni di appassionati ha richiesto scelte delicate e più di qualche doloroso sacrificio. A cominciare dagli elementi originariamente previsti all'interno del gioco e poi rimossi per svariate ragioni durante lo sviluppo, un tema su cui ci concentreremo in questo articolo.

    Rinunce più o meno problematiche

    Partiamo da una premessa già ribadita a più riprese, ma opportuna da sottolineare ancora una volta: sviluppare videogiochi è un'attività complessa e delicata, perché un grande titolo AAA nasce dallo sforzo congiunto anche di migliaia di professionisti estremamente qualificati. È dunque perfettamente naturale e scontato che le cose possano andare diversamente dai piani preliminari, e che durante la produzione si vada incontro a parecchi cambiamenti più o meno inattesi. Insomma, ogni videogame nasconde idee rimaste solo e soltanto suggestioni, retroscena su come sarebbe potuto essere questo o quel dettaglio e trovate magari anche davvero intriganti abbandonate in corso d'opera.

    L'esaltante deriva norrena di Kratos non fa certo eccezione, e nel tempo il Game Director Cory Barlog si è sbottonato svelando particolari succosi su alcuni dei contenuti tagliati dall'ultimo capitolo della saga, nonché su varie idee legate a un futuro che non vedremo mai.

    Partiamo dalla trama, con ovviamente possibili spoiler per chiunque non si fosse ancora goduto un tale capolavoro. A quanto pare per ragioni di tempo sarebbero stati tolte ben due ore di storia dalla versione finale che tutti abbiamo avuto modo di apprezzare. Quando a un certo punto dell'avventura Kratos svela la sua vera identità al figlio Atreus, ricordiamolo nato dal rapporto con la defunta moglie Faye, il ragazzino cambia il suo atteggiamento mostrando i segnali di una certa fastidiosa arroganza. L'improvvisa scoperta del suo essere di fatto un dio provoca in Atreus una malcelata ondata di ego, che in origine doveva essere più sfumata e progressiva, risultando meno repentina.

    Barlog ha spiegato: "Nella vita reale un comportamento simile si svilupperebbe nel corso di qualche anno. Si vivrebbero tante emozioni diverse, arrivando sostanzialmente a perdere il contatto con la realtà perché vittime del proprio io. Noi ci siamo ritrovati a non avere tutto quel tempo, anche se in origine lo avevamo previsto: c'era una sezione di circa 110 minuti che abbiamo rimosso, un passaggio in cui Atreus sarebbe entrato sempre di più in quella che noi chiamiamo affettuosamente la 'modalità scemo'".

    Il designer ha anche aggiunto in un'intervista: "Abbiamo dovuto anticipare un po' le cose e tagliare un intero livello, quindi Atreus inizia a comportarsi così quando si arriva alla barca, attaccando col suo 'Possiamo andare ovunque ci vada, siamo degli dei...' e iniziando quel tipo di transizione. Col senno di poi penso che si sia accelerato troppo il ritmo, e che il risultato sia un po' brusco". Una deriva comunque motivata da precise ragioni di sceneggiatura, visto che come si scoprirà nell'epilogo Atreus incarna Loki, ovvero il dio dell'inganno e della malvagità secondo la tradizione norrena.

    Battaglie all'ultimo sangue (e all'ultima risorsa di sviluppo)

    Un altro aspetto che è stato decisamente stravolto rispetto ai piani originali riguarda i boss, non a caso uno degli elementi più criticati del God of War anno 2018. A sentire Barlog non soltanto i Troll non dovevano avere un ruolo così centrale nell'economia dei combattimenti, ma l'intenzione era quella di avere un sacco di scontri in più. "Abbiamo tagliato un sacco di boss. Moltissimi. Ne avevamo così tanti in più, doveva essere un gioco parecchio più ambizioso e più folle", ha spiegato il Game Director. "Mentre però lo sviluppo procede, semplicemente ti rendi conto di come certe cose risultino inarrivabili, e di quanto sia proprio possibile metterle in atto".

    Tanto per dare un'idea, Barlog ha spiegato che un singolo scontro con un boss ha richiesto addirittura diciotto mesi di lavoro e un team di trenta elementi, andando così a modificare profondamente la visione iniziale. "La scala delle cose è stata massiccia, specie se comparata ad altri giochi che vengono completati per intero in un anno e mezzo". Il Creative Director di Sony Santa Monica non si è sbottonato più di tanto sui nemici tagliati ma ha comunque rivelato che la colossale aquila che si vede troneggiare nell'Helheim era stata pensata per un ruolo molto meno relegato allo sfondo e decisamente più attivo. Un ruolo che, chissà, potrebbe magari assumere in futuro nel prossimo God of War Ragnarok.

    Arda Koyuncu, all'epoca Senior Character Artist dell'azienda californiana, ha invece mostrato le immagini e il modello poligonale del Drummer, un inquietante nemico con quattro braccia dipinte di nero e uno strano tamburo addosso. Una creatura che poi è stata sostituita nel gioco finale dai Revenant. Sempre a proposito di situazioni che non si sono verificate, Barlog ha anche brevemente parlato della sua idea per un DLC stand-alone di God of War, sul modello di Uncharted: the Lost Legacy o di The Last of Us: Left Behind. Ebbene, a quanto pare il buon Cory aveva in mente soluzioni letteralmente grandiose per questo extra a sé stante. Trovate però così ambiziose e difficili da mettere in atto da aver spinto la stessa Sony ad abbandonare in toto il progetto, lasciando così di fatto il gioco orfano di un contenuto aggiuntivo.

    A prescindere dai contenuti rimossi o mai davvero progettati, God of War resta un'opera monumentale e leggendaria, che speriamo trovi un ideale completamento in God of War Ragnarok - episodio che, ribadiamolo, concluderà la saga nell'estremo nord di Kratos. Nel rimandarvi alla nostra ultima anteprima di God of War Ragnarok passiamo la parola a voi, invitandovi a farci sapere nello spazio riservato ai commenti se c'è qualcuno degli elementi tagliati che avreste particolarmente desiderato vedere in game.

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