God of War su PS5: l'avventura di Kratos e Atreus in 4K e 60fps

L'aggiornamento per PS5 rappresenta un'eccellente occasione per tornare a visitare le lande norrene dell'ultimo God of War.

God of War su PS5: l'avventura di Kratos e Atreus in 4K e 60fps
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  • Annunciata a sorpresa solo qualche giorno fa, l'aggiornamento 1.35 di God of War ha consegnato nelle mani del pubblico alcune migliorie pensate per garantire agli utenti di PlayStation 5 un'esperienza ancor più esaltante e spettacolare. L'aggiornamento pubblicato da Santa Monica Studio rappresenta inoltre un'occasione perfetta per rivivere una delle più grandi avventure videoludiche della scorsa generazione, capace di rielaborare in maniera sorprendente il canone della saga per offrire agli appassionati un prodotto eccezionalmente profondo e toccante, il tutto senza sacrificare l'anima action dei primordi. Insomma, in attesa di scoprire quali imprese ci proporrà il team californiano nell'attesissimo sequel di God of War, non possiamo che consigliarvi di preparare armi e bagagli per un nuovo viaggetto a Midgard e dintorni.

    Furia in 4K e 60 fps

    Apriamo le danze precisando che l'aggiornamento pubblicato da Santa Monica Studio non è un vero e proprio upgrade generazionale, come nel caso delle riedizioni di Control (qui la nostra recensione di Control Ultimate Edition per PlayStation 5) e Nioh, ma piuttosto una patch che permette al titolo di sfruttare la potenza hardware di PS5 per ottenere un frame rate più elevato e stabile.

    In buona sostanza, si tratta di un trattamento molto simile a quello riservato ad altre esclusive come Days Gone e Ghost of Tsushima, che sulla nuova ammiraglia di Sony raggiungono agilmente la soglia dei 60 fps, garantendo al pubblico un'esperienza decisamente più fluida. A onor del vero, molti giocatori avevano già ottenuto risultati molto simili usando un escamotage possibile con l'edizione fisica del titolo, che in versione 1.0 non imponeva alcun limite al frame rate per la modalità in 4K. Con l'esordio della patch 1.35, questa possibilità viene concessa a tutti i possessori del gioco su PlayStation 5 grazie all'introduzione di una modalità grafica dedicata, che permette di godersi l'avventura di Kratos in 4K (con la tecnica del checkerboard rendering) a 60 fps, senza alcuna traccia dei glitch grafici e dei crash che talvolta colpivano gli utilizzatori del precedente "sotterfugio". Facendo un confronto diretto tra le due versioni del gioco, a parità di risoluzione e frame rate, ci è sembrato che l'update ufficiale abbia inoltre migliorato la draw distance, lasciando però inalterato ogni altro aspetto del comparto grafico.

    Una considerazione, quest'ultima, che non vuole in alcun modo suonare come una lamentela: a tre anni dalla sua pubblicazione, God of War resta tutt'ora un grandioso spettacolo multisensoriale che, dopo averci lasciato a bocca aperta su PS4, continua a difendersi alla grandissima anche su actual gen. Durante la decina d'ore trascorse con Kratos e Atreus dopo l'ultimo aggiornamento, non ci è mai capitato di imbatterci in cali di fluidità o problemi di alcun genere, tra le maglie di una furiosa ordalia resa ancor più trascinante dalla combo 4K-60 fps.

    Sensazioni amplificate dal feedback aptico del DualSense, che scandisce ogni impatto con precisione ed efficacia, valorizzando i pregi di un combat system viscerale e profondo, modellato per celebrare la brutale possanza dello spartano.

    A dirla tutta, abbiamo sentito un po' la mancanza del supporto ai grilletti adattivi del pad, che probabilmente avrebbero potuto aggiungere una "nota di sapore" in più sia alla meccanica di lancio del Leviatano (per saperne di più vi rimandiamo al nostro speciale sulla nascita del genere Aim n Slash), che al combattimento in generale, sebbene al momento non siamo in grado di soppesare i possibili svantaggi di tale implementazione.

    Caricamenti e audio

    Tra le migliorie introdotte con l'aggiornamento c'è anche una sostanziale riduzione dei tempi di caricamento, praticamente dimezzati sia in fase di avvio che in caso di decesso.

    Curiosamente il viaggio rapido sembra richiedere le stesse tempistiche viste su PlayStation 4, forse a causa delle particolari dinamiche che caratterizzano questa meccanica. Rielaborare il percorso dei passaggi mistici per sfruttare appieno la velocità dell'SSD avrebbe probabilmente richiesto interventi ben più significativi, tali da alterare questa brillante trovata di game design.

    Anche in questo caso non abbiamo di che lamentarci, a maggior ragione considerando la piacevolezza di questo intervallo giocabile.

    Merita sicuramente una menzione anche il comparto audio, già splendido di suo e ulteriormente arricchito con l'ausilio del chip audio di PlayStation 5: sebbene lo studio non abbia operato particolari interventi - almeno all'apparenza - abbiano percepito una maggiore profondità in ognuna delle sfumature sonore della produzione, nonché una migliore direzionalità degli effetti, che ci ha permesso di individuare più facilmente i nemici al di fuori del nostro campo visivo. L'uscita della patch 1.35 ci offre insomma un ottimo pretesto per tornare a vestire i panni del condottiero cinereo, e rivivere così un'avventura fatta di gesta leggendarie e grandi emozioni, cuore e anima di una migliori esclusive della scorsa generazione.

    God of War Ancora oggi, a tre anni dall'uscita del titolo, non possiamo fare a meno di celebrare la visione creativa di Cory Barlog e colleghi, che con God of War sono riusciti a rifondare il canone della saga senza violarne l'essenza furente. All'ombra di Yggdrasill, tra i ghiacci del mondo norreno, abbiamo seguito le tappe di un meraviglioso racconto di viaggio, scandito dalle feroci battaglie di un implacabile semidio che, per la prima volta nella storia della saga, ci mostra il suo lato più umano: i turbamenti di un padre che fatica ad accettare sé stesso e il proprio ruolo di genitore, ma si scopre disposto a sacrificare tutto per suo figlio. Con la mente ancora in fiamme dopo il finale di questo primo atto della nuova epopea di Santa Monica Studio (sì, parliamo di "quella scena"), non vediamo l'ora di scoprire quali prove attendano Kratos lungo il suo cammino di redenzione. Siamo piuttosto sicuri di essere in buona compagnia.

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