I grandi temi di Vesper, tra fantascienza e filosofia

L'opera prima dello studio italiano Cordens Interactive è ricchissima di spunti di riflessione: approfondiamoli insieme.

I grandi temi di Vesper, tra fantascienza e filosofia
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  • "Il libero arbitrio è causa del suo operare; perché l'uomo muove sé stesso all'azione per mezzo del libero arbitrio. Tuttavia la libertà non esige necessariamente che l'essere libero sia la prima causa di se stesso; come per ammettere che uno è causa di un altro, non si richiede che ne sia la causa prima. Dio pertanto è la causa prima, che muove le cause naturali e quelle volontarie. E come col muovere le cause naturali non toglie che i loro atti siano naturali, così movendo le cause volontarie non toglie alle loro azioni di essere volontarie, che anzi è proprio lui che le fa esser tali"

    San Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, 1265-1263

    In uno splendido racconto di Isaac Asimov, L'ultima domanda (1956), un potentissimo computer sopravvive alla distruzione dell'intero Universo - per poi ispirare Guida Galattica per gli Autostoppisti (1979) di Douglas Adams, come i più attenti avranno pensato - e risponde ad una domanda posta dagli umani: come si può affrontare, e se possibile risolvere, la minaccia costituita dalla morte termica dell'Universo? Il Multivac, dopo un tempo infinito, risponde: "La luce sia!".

    Sono le stesse parole pronunciate da Dio in Genesi, 1:3, a dimostrazione che la nostra cultura è fatta di corsi e ricorsi, di suggestioni ed echi che risuonano nel corso delle generazioni. Vesper, opera prima dello studio italiano Cordens Interactive (la nostra recensione di Vesper è a portata di click), si inserisce nel tessuto della fantascienza che ha voluto (e saputo) riflettere su temi come il libero arbitrio, il rapporto tra Creato e Creatore, l'orrore delle discriminazioni (razziali, religiose, ideologiche). Il tutto nel contesto di un'avventura bidimensionale che trae ispirazione dai capolavori platform del passato per creare un videogioco fresco e brillante, di cui vogliamo analizzare le principali tematiche. Ma prima di iniziare, un avvertimento: per ovvie ragioni, l'articolo sarà pieno di spoiler! Vi consigliamo di concludere Vesper almeno una volta prima di intraprendere la lettura.

    Sette sono i re

    La nostra scelta di aprire questo approfondimento con una citazione dell'Aquinate, uno dei teologi più acuti nella lunga storia della Chiesa cattolica, non è casuale. Fin dal suo titolo, Vesper manifesta l'utilizzo di termini e paradigmi di stampo religioso: i vespri sono infatti la preghiera del tramonto, quell'ora liminale che non è né giorno né notte, un momento di passaggio dai forti significati mistici.

    Allo stesso modo, anche il nome dell'androide Seven, protagonista dell'avventura, è tutto fuorché privo di significato. Per gli studiosi di numerologia, il sette è sintesi tra umano e divino, somma tra il quattro (numero della Terra) e il tre (numero di Dio, rappresentato con la Trinità nella religione cristiana).

    Non solo: Dio ha creato l'Universo in sette giorni, e nell'antichità si riteneva che il Sistema Solare fosse composto da sette pianeti; sette sono le virtù teologali e sette i vizi capitali. Questo numero rappresenta quindi sintesi, totalità, completezza, anche nel buddhismo, nello shintoismo e nell'Islam, dove sono sette gli attributi fondamentali di Allah. L'androide Seven, come dimostrato da uno dei documenti reperibili nel mondo di gioco, è ultimo di una serie di replicanti chiamati a compiere una missione dotata di forti elementi sacrali: riportare nel mondo quella Luce che fu tolta ai robot dal Protocollo Vesper.

    Scrivevamo nella nostra recensione che un secondo playthrough di Vesper è fondamentale per comprendere appieno l'opera - questo perché vengono aggiunte a schermo delle comunicazioni da parte degli umani che hanno creato gli androidi, parole che Seven non riusciva a percepire nel corso della prima avventura sul pianeta Aryish (potete scoprire di più su questo mondo alieno nel nostro speciale sull'estetica di Vesper).

    "Sia fatta Luce: nessuno verrà lasciato indietro": la Genesi e la risposta del Multivac di Asimov mostrano la strada per poter ricomporre la cesura rappresentata dalla Corruzione, il fenomeno che ha portato i robot ad una guerra feroce e ad una divisione che sembrava insanabile. La risposta sta nei poteri della Drive Gun e in Seven; d'altronde, il settimo degli Arcani Maggiori dei Tarocchi è Il Carro, che rappresenta controllo, progresso, autonomia e leadership. E infatti Seven, alla fine della propria avventura, può fare delle scelte dotate di profonde conseguenze.

    Liberi com'eravamo ieri

    Torniamo per un attimo al termine utilizzato dagli androidi per descrivere l'evento che li ha condotti alla rovina: Corruzione. Nel corso dell'esplorazione del pianeta Aryish diventa sempre più evidente come questa parola sia impiegata in maniera dispregiativa da una delle due fazioni in gioco, ossia i Figli Puri, che si ritengono portatori dell'ortodossia in quanto continuano a rispondere alla Programmazione Principale data dai loro Creatori, ossia gli esseri umani.

    Dai documenti emerge il dolore dei Figli Corrotti, che si trovano ad essere perseguitati, uccisi e studiati come cavie da laboratorio dai loro stessi fratelli, che li rinchiudono in un centro per attuare il Piano Buon Pastore ed eradicare la "piaga" rappresentata dalla Corruzione. Questo fenomeno viene anche definito "infezione" in un log di particolare significato per comprendere la civiltà androide e i suoi valori.

    La disperazione dei Figli Puri è pari a quella degli umani per la fuga violenta dei replicanti ridotti in schiavitù sulle colonie marziani in Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (1968), romanzo di Philip Kindred Dick da cui è stato tratto il celebre film Blade Runner (1982). Il tema della ribellione delle macchine ha percorso la fantascienza come un fiume carsico che affiora spesso in superficie, con conclusioni sempre più interessanti nel proseguire del suo cammino; Tommaso Loiacono, Gamer Director di Vesper, ha più volte affermato di essersi ispirato alla serie TV Westworld - Dove tutto è concesso, in cui le "ricordanze" installate negli androidi per renderli ancora più simili agli esseri umani portano ad una forte instabilità di alcuni robot, i quali intraprendono una vera e propria ribellione contro i creatori che li hanno imprigionati in un parco dei "divertimenti" dove sono obbligati a soddisfare ogni desiderio dei facoltosi ospiti. Se gli androidi di Ma gli androidi sognano pecore elettriche? e Westworld ricorrono alla violenza per affermare la propria libertà, i Figli Corrotti di Vesper assumono invece il ruolo di oppressi e vittime, costretti a reagire dinanzi alle paure dei Figli Puri, spaventati dalla deviazione dei loro fratelli dalla Programmazione Principale.

    Nasce così il libero arbitrio negli androidi, e in un documento rinvenibile su Aryish un robot si chiede se oramai Figli Puri e Figli Corrotti non appartengano a due specie diverse, separate per sempre. La guerra che segue riecheggia le aspre lotte e persecuzioni in seno al Cristianesimo, ad esempio in occasione del diffondersi dell'eresia catara.

    Figli Puri

    Tra il X e il XIV secolo d.C., i catari rifiutarono il materialismo proprio della gran parte degli esponenti della Chiesa, appigliandosi ai passi evangelici in cui Gesù invitava a vivere in povertà e ad evitare le tentazioni della carne. Il termine "catari" deriva dal greco katharoi, ossia "puri": bollati dalla Chiesa Cattolica come eretici, gli albigesi - altro nome con cui vengono definiti - consideravano il clero come una manifestazione di Satana e del Male assoluto, giungendo addirittura ad affermare la fondamentale malvagità di tutto il Creato, in quanto il Dio creatore dell'Antico Testamento sarebbe stato, in realtà, il Diavolo.

    Non mancarono disordini sociali che alcuni storici considerano quasi lotte di classe: l'eresia catara, infatti, ebbe particolari presa tra i ceti sociali più umili, pur non mancando adesioni da parte di nobili e feudatari. In Francia, Roberto il Pio fu il primo sovrano a condannare a morte gli eretici responsabili di disordini e violenze. Correva l'anno 1017.

    Nel corso del Terzo Concilio Lateranense (1179) Papa Alessandro III maledisse i catari con un anatema e deliberò la confisca dei loro beni; Papa Innocenzo III, nel 1200, conferì facoltà al suo legato pontificio Raniero da Ponza di procedere con la scomunica, salvo il pentimento dei condannati. Come è noto, l'intervento dei legati non ebbe alcun effetto, e la successiva crociata contro gli albigesi si tradusse in un vero e proprio genocidio... Lo stesso avvenuto nel mondo di Vesper. "La guerra non ebbe vincitori né vinti. Ebbe solo fratelli morti", affermano i Creatori nel corso della seconda avventura con Seven. Tuttavia, "alcuni figli sono ancora liberi. C'è ancora bellezza in questo mondo", e questa bellezza risiede nella Vera Luce, l'essenza dell'umanità che alberga in ogni androide.

    Sta a Seven - sta a noi - scegliere se rispettare questa umanità oppure distruggerla per sempre, senza possibilità di riscatto. L'ortodossia dei comandamenti della Programmazione Principale, simili alle Tavole della Legge di biblica memoria, può lasciare spazio al libero arbitrio, dispregiativamente definito Corruzione; non stupisce che i Figli Puri si siano trovati in difficoltà dinanzi a questo disarmante glitch del sistema, perché i più grandi filosofi riflettono da millenni su questa scintilla sovrannaturale che è la nostra libertà.

    Creati e Creatori

    Nell'ultimo giorno della creazione, il Dio cristiano compì la sua opera più mirabile: "facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza" (Genesi 1:26). L'idea di un Dio assoluto e perfetto fa interrogare tuttora i teologi sulle ragioni del mancato intervento della divinità nella sua creazione - e questa "assenza" di Dio è percepita dagli uomini in maniera particolarmente forte e dolorosa nei momenti di assoluto orrore, come ad esempio l'Olocausto.

    Come può l'uomo, prodotto divino, diventare protagonista della crudeltà più abietta, dell'uccisione dei propri fratelli? Nel finale di Vesper, Seven ha diverse scelte, ma non può percorrere una particolare strada se ha distrutto gli androidi che ha trovato nel proprio percorso.

    La voce degli umani è visibile su schermo, con frasi di inequivocabile condanna: "libero arbitrio cancellato", "avresti potuto salvarli", "sei solo un assassino", "infuriati contro il morire della luce". La Drive Gun trovata da Seven ha un'anomalia, un comando segreto non oggetto di tutorial da parte del gioco nel corso della prima run: può liberare i robot controllati senza ucciderli. Questa possibilità porta, a livello di gameplay, ad un approccio completamente differente nella risoluzione degli enigmi, mentre a livello concettuale fa comprendere come l'utilizzo della Luce possa essere costruttivo, e non soltanto distruttivo. Liberare gli androidi è una scelta compassionevole, empatica, in ultima analisi umana; il giocatore dimostra così di voler seguire il cammino tracciato dai Creatori, gli esseri umani ormai spariti del mondo tangibile, trascesi nella dimensione oltremondana dell'Oltre grazie alla stessa Luce. Ma gli androidi non hanno dimenticato i loro Creatori, e tra i momenti più memorabili di Vesper vi sono alcune scene vissute da Seven tramite la visione di ologrammi presenti sul pianeta Aryish.

    Una stanza piena di apparecchiature elettriche ormai distrutte diventa una vivace discoteca, dove i robot ballano in maniera scatenata, chiacchierano, si ubriacano (con effetti del tutto simili a quelli patiti dagli umani!); una coppia replica il celebre "Ti fidi di me?" del film Titanic (1998), con un esito tragicomico che vi lasceremo scoprire in prima persona; sullo schermo di un cinema ammiriamo l'iconico volto dell'attore Buster Keaton, a dimostrazione di come la cultura umana sia stata perpetrata dalla civiltà androide, che ne ha preso il testimone.

    Il tutto emerge in maniera sorprendente e inattesa, suscitando stupore e, in alcuni casi, anche commozione nel giocatore che "controlla" il piccolo androide portatore della Drive Gun.

    L'avventura di Seven è un'opera fantascientifica capace di divertire con il suo gameplay e di offrire spunti di approfondimento sempre freschi e affascinanti, con un sistema di narrazione fondato sull'analisi degli ambienti e dei documenti reperibili nei vari biomi del pianeta Aryish. Fatelo vostro: si tratta di una pietra miliare dello sviluppo videoludico italiano. Vesper è attualmente disponibile su PC sulle piattaforme Steam e GOG.com.

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