GTA 5 RolePlay Mod: nuove storie e avventure con Los Santos Life

Le RolePlay Mod su PC cambiano completamente focus e gameplay di Grand Theft Auto V: approfondiamo la nascita e l'evoluzione di Los Santos Life.

Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • SteamDeck
  • La scorsa generazione di console si è conclusa nel segno di un GTA V che, meritatamente, ha conquistato un successo clamoroso di vendite. La fama dell'opera di Rockstar si è poi protratta nel tempo, complice l'approdo su PlayStation 4, Xbox One e PC, e l'esordio della modalità online. Quando l'interesse verso il titolo è iniziato a scemare, per ovvie ragioni cronologiche, un nuovo movimento underground ha riportato in auge la produzione del team di punta di Take Two. Si tratta della roleplay mod FiveM, un pacchetto di file che trasforma l'avventura in un GDR cittadino praticamente infinito, fatto per essere modificato a piacimento dalle varie community sparse in giro per il globo.

    Incuriositi dalle potenzialità e dai retroscena di questa pratica, abbiamo fatto alcune domande ai gestori di uno dei gruppi italiani più longevi e ampi attualmente in circolazione, ossia i ragazzi di Los Santos Life Italia, che ci hanno raccontato il lavoro e la passione dietro un roleplay dalle potenzialità sicuramente interessanti.

    "Perché c'è sempre una parte da recitare"

    Le attenzioni attorno alla mod, di certo, sono effettivamente esplose. In queste settimane abbiamo appreso che il quantitativo di dirette risulta quintuplicato rispetto al passato, e ha superato agevolmente l'ammontare di cinquanta milioni d'ore di visualizzazioni. Ma se questo fenomeno ci sta colpendo solo adesso, anche a causa del suo riverbero mondiale, le origini del roleplay in GTA V risalgono a qualche anno fa. Tutto inizia nel 2017, quando, con la nascita dei primi server americani dedicati alla mod, la community italiana si organizzò per creare un proprio gruppo di appassionati.

    In passato Rockstar ha fatto terra bruciata dei siti in cui trovare oggetti e opzioni aggiuntive per il suo titolo, ma stando alle spiegazioni dei fan, superato un periodo di controllo massiccio delle modifiche diffuse in rete, le tensioni si sono man mano allentate. Se consideriamo che la versione PC ha visto la luce nel 2015, sono stati necessari due anni per lasciare campo libero ai giocatori e ai programmatori, e lo stesso iter si era ripetuto in precedenza con San Andreas.

    Nel 2019 arriviamo quindi a un vero e proprio boom di contenuti in streaming e video dedicati alla roleplay mod di GTA 5. Gli utenti sono interessati a questo modo inedito di vivere il mondo di GTA V, e i vari gruppi abbracciano un sistema di regole ben definito per garantire il quieto vivere. Ad esempio, il classico scorrazzare per la città distribuendo esplosioni e proiettili viene estirpato sul nascere, attraverso un'attenta selezione degli utenti desiderosi di partecipare. In gergo questa pratica viene chiamata whitelist, e nel caso dei ragazzi di Los Santos Life, ogni nuovo membro deve superare una prova scritta e una orale per accedere al server.

    Proscenio

    L'attenzione nello scegliere con cura ogni nuovo iscritto è motivata dalla pratica più dannosa del roleplay: ossia il powerplay, l'abbandonare l'aspetto interpretativo in favore delle possibilità offerte dal gioco che, per forza di cose, vanno ben oltre le classiche interazioni umane.

    Nella mente del serial killerPrima di contattare i ragazzi di Los Santos Life Italia, abbiamo indagato nella rete, trovando numerosi video basati su brevi storie. Una di queste, proveniente dagli Stati Uniti, ci ha colpito in particolar modo. Nel suo ropleplay, il protagonista del filmato era un serial killer, col compito di collezionare cinque vittime diverse. Tralasciando l'ingegno nel chiamare dapprima un'ambulanza, fingendo di accusare un malore per eliminare il paramedico, a incuriosirci è stata la psicologia dello youtuber in questione. Una volta consumata ogni uccisione, il ragazzo attendeva l'arrivo dei medici e delle forze dell'ordine nascondendosi nei paraggi, per gustarsi le loro reazioni. Inconsciamente, aveva abbracciato la psicologia tipica dei killer seriali che, a ben pensarci, lasciano la propria "firma" sui cadaveri per ottenere una qualche forma di riconoscibilità.

    In GTA V si possono sbaragliare ondate di nemici, lanciarsi in un baratro con la propria automobile e uscirne illesi, e compiere tante altre imprese in cui il senso di realtà viene meno. Le regole del roleplay impongono quindi un preciso codice comportamentale che affonda le radici nella verosimiglianza e può costringere, ad esempio, a perdere ore su una montagna perché si sta guidando un mezzo non adatto ad affrontare ripide scalate. Un canovaccio che viene portato avanti interpretando la propria parte, recitando battute in linea con il personaggio che si è creato, in forma scritta sulla chat o a voce. Nel caso di Los Santos Life Italia, viene preferita la recitazione orale, e poco importa se non si hanno grandi doti attoriali, l'importante è rispettare a ogni costo il proprio ruolo.

    Il limite sembra proprio essere la fantasia, e sotto questo aspetto i fondatori del gruppo lavorano continuamente per migliorare l'esperienza generale, programmando nuove animazioni per offrire una rosa di azioni vicina alla quotidianità, dallo stringere la mano di un passante all'ammanettare un malcapitato. Non mancano casi in cui la produzione originale viene ampliata, per esempio, introducendo un'azione come il portare la mano alla fondina per far capire agli altri interpreti che si sta per estrarre un'arma. Il tutto viene costruito con l'obiettivo di giocare a un simulatore di vita vero e proprio, in cui ogni membro deve provvedere al proprio sostentamento.

    Non si tratta quindi di assecondare grandi narrazioni che sconvolgano l'equilibrio della città, quanto di racconti che emergono dalla combinazione di più eventi comuni, che abbracciano un numero crescente di partecipanti. Nel chiedere degli aneddoti ai ragazzi di Los Santos Life, ci è stato raccontato di alcune vittime decedute a seguito di un rapimento da parte della gang messicana. E più del fatto straordinario in sé, a colpire gli admin della community sono stati i successivi funerali, a cui ha partecipato l'intero server (che tra l'altro è stato modificato per ospitare sessantaquattro giocatori, mentre la versione base della mod ne contempla la metà). Oppure si vivono momenti come le elezioni, che facilmente sfociano in mosse politiche più o meno subdole. Tanto per dirne una, si è sfiorata la massima profondità del metagioco quando, per screditare uno dei candidati al ruolo di presidente, è stato realizzato un finto video inchiesta con informazioni fasulle, pubblicato in seguito su Youtube.

    The Mask

    Il fascino della roleplay mod sembra quindi nascondersi dietro tutte queste piccole narrazioni che si intrecciano, innescando una rete di conseguenze che contribuiscono a caratterizzare un dato personaggio e chiunque venga in contatto con lui. Anche un semplice impiego da film-maker, incaricato di svolgere dei documentari nella natura, può portare a eventi straordinari, ma sempre rispettosi di un autoimposto senso di realtà.

    Su questo concetto è bene soffermarsi, perché è necessaria una grande coerenza nel riconoscere di essere periti in un incidente dopo aver premuto troppo sull'acceleratore, specialmente se nel gioco originale il personaggio non muore mai definitivamente. In quei casi arriverà un medico, impersonato da qualcun altro, che controllerà il polso e stabilirà l'effettivo decesso, con tutte le conseguenze del caso, che passano dalla perdita degli oggetti dell'inventario, al coma o alla creazione di un nuovo ruolo.

    Allo stesso modo, ogni giocatore dovrà calarsi nella forma mentis del proprio alter ego. Inutile chiedere a un pescatore d'impugnare un'arma, non ne sarà capace, mentre un ex marine difficilmente avrà un carattere ignavo e poco incline all'azione.
    Le potenzialità sono effettivamente illimitate, e ogni community si prodiga nel declinare a proprio modo le possibilità offerte dalla mod. I ragazzi di Los Santos Life ci hanno raccontato, per esempio, di aver sviluppato un proprio social network in roleplay, utile ai personaggi fittizi all'interno del server per condividere le loro foto e storie. Allo stesso modo, il gruppo ha implementato un sistema di gestione dell'inventario, sia personale che dei veicoli, che tiene in considerazione lo spazio disponibile e il peso trasportato.

    In tal senso, i giocatori affezionati al roleplay di GTA vivono con un leggero scetticismo l'avvicinamento alla mod di influencer e streamer: da un lato portano fama a questo mondo underground, dall'altro aprono alle masse poco educate un metodo di fruizione che trova il suo maggior punto di forza nel rispetto dei dettagli.

    Non si tratta per forza di affrontare grandi sparatorie o esplosioni degne di un film hollywoodiano, visto che il roleplay punta a obiettivi diametralmente opposti. Impersonare uno stilista che lancia la propria linea d'abbigliamento, oppure un prete non proprio sano di mente, può regalare grandi soddisfazioni. Ogni parte può quindi nascondere un'insospettabile straordinarietà, ma per scoprirla bisogna rispettare le giuste regole.

    Che voto dai a: GTA 5

    Media Voto Utenti
    Voti: 584
    8.6
    nd