Speciale Hands on GameBoy Player

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Speciale Hands on GameBoy Player
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Gli spensierati anni ‘90

Il difetto principale che ogni giocatore di Game Boy ha sempre lamentato fin dagli albori di questa piccola console è la scarsa visibilità offerta dal suo schermo. Durante i mitici anni '90 (si dice sempre così in questi casi), la Nintendo cercò di risolvere il problema con una piccola periferica che connessa alla console da casa, il Super Nintendo, permetteva di godersi i giochi della console portatile avvalendosi del proprio televisore come schermo. Il Super Game Boy, questo era il nome della utilissima periferica, riscosse un successo davvero clamoroso e divenne ben presto un oggetto ricercatissimo fino ai giorni nostri. Nonostante tutto, la Nintendo decise inspiegabilmente di non realizzare tale periferica per la sua console a 64 bit, lasciando un'intera generazione di videogiocatori a mani vuote e alla ricerca disperata di uno SNES e di un Super Game Boy sui vari mercati dell'usato. La voglia di SGB era talmente alta che terze parti ne realizzarono una versione per il Nintendo 64 (anche se non perfettamente e completamente compatibile), e addirittura si spinsero oltre proponendone una adattabile per Playstation.

Vi dichiaro marito e moglie!

Ora finalmente l'attesa è finita! Dal 27 marzo in Giappone, e tra breve (in estate forse) anche in Europa, è disponibile il successore spirituale del Super Game Boy, il Game Boy Player! Questo aggeggio, proprio come il suo predecessore, permette ai possessori di Game Cube di giocare i giochi Game Boy in tutto lo splendore del proprio televisore di casa.
Il Game Boy Player è una periferica alta neppure 2 cm, delle stesse dimensione della base di un GC e che si connette alla console di casa tramite l'Hi Speed port. La congiunzione con il GameCube è resa ben salda oltre che dal perfetto incastro delle due macchine anche da due viti che se opportunamente avvitate rendono tale unione un connubio indissolubile. Utilizzando poi il GBP dello stesso colore della propria console sarà praticamente impossibile distinguere l'uno dall'altra!
Sulla parte frontale della periferica è presente lo slot per le cartucce GB/GBC/GBA e la EXT port per offrire le tradizionali capacità di multiplayer e di link di un normale GBA. Sul lato destro è presente invece una piccola leva di espulsione che permette di estrarre facilmente la cartuccia.

Facile come bere un bicchiere d'acqua

L'uso del Game Boy Player è davvero semplice ed immediato. Una volta connesso al Game Cube non dovrete far altro che inserire la cartuccia Game Boy preferita nel GBP, inserire il mini CD di avvio nel GC, accendere la console e iniziare a giocare!
Come joypad è possibile usare quello del Game Cube (sia il D-pad che l'analog stick) che il Game Boy Advance tramite cavo di link GC-GBA. Avendo utilizzato entrambi, siamo giunti alla conclusione che il joypad del GC è la migliore soluzione, il comfort offerto da questo controller non ha rival,i mentre utilizzando il GBA ho avvertito una certa innaturalezza nell'approccio in quanto il riflesso mi portava a dirigere il mio sguardo verso lo schermo del portatile piuttosto che verso il televisore. Per chi invece vuole riprovare le emozioni dei bei tempi che furono, è disponibile sul mercato un controller esteticamente molto simile a quello del vecchio SNES. Prodotto dalla Hori su licenza Nintendo, questo joypad presenta tutti i tasti del controller per GC con l'assenza però delle due leve analogiche e con i tasti L e R in versione digitale e di dimensioni ridotte.
Premendo in qualsiasi momento il tasto Z sul controller GC, appare sullo schermo, in sovraimpressione (mentre il gioco continua a scorrere sotto i vostri occhi), un menu. Tramite questo menu ad icone è possibile scegliere se spegnere il Game Boy Player (in realtà lo si pone in una condizione di stand-by più che spegnerlo realmente) per cambiare cartuccia, aggiustare la luminosità, scegliere la grandezza dell'immagine a tutto schermo o a forma di GBA, editare i comandi del controller GC, e scegliere tra oltre 20 tipi di bordi differenti come cornice per lo schermo GBA. Inusuale, ma molto politicamente corretta, è poi l'opzione che permette di decidere quando interrompere il gioco per fare una pausa. E' possibile infatti caricare un timer che, trascorsi il numero di minuti che voi (o chi per voi) avete deciso, entra in funzione interrompendo la partita. Questa funzione è chiaramente un modo per Nintendo di farsi voler bene da quella massa di adulti (leggete pure genitori rompiscatole) che vedono nel videogioco la causa dei mali del mondo. Però dobbiamo dire che non ci dispiace! Quando si gioca, è facile perdere la percezione del tempo che scorre, e molto spesso capita di fare tardi ad un appuntamento proprio perché intenio a giocare. Dunque avere un timer che obbliga a interrompere la partita riportandoci alla realtà è un'idea niente affatto male.

Grande o piccolo è bello uguale

Come già detto è possibile scegliere le dimensioni dello schermo sul quale si intende giocare.
Mentre lo schermo in versione GBA virtuale genera sul televisore colori vibranti ed immagini cristalline anche se di dimensioni ridotte, l'opzione dello zoom 2X permette una visione a tutto schermo a discapito però di una migliore pulizia dell'immagine. In questa modalità infatti, il gioco appare leggermente più sgranato e i colori meno vividi, generando un effetto appannato. Niente di allarmante comunque, il problema sarà facilmente aggirabile programmando i futuri giochi GBA tenendo conto dell'opzione Game Boy Player.
Riguardo poi la compatibilità dei giochi GB e GBC, non c'è problema. Proprio come accade sul GBA, premendo il tasto L del joypad, i vecchi giochi vengono adattati alle dimensioni dello schermo alterando purtroppo le proporzioni degli ambienti e dei personaggi.
La novità più importante è però quella che il Game Boy Player supporta il progressive scan a vantaggio di una risoluzione video senza rivali.

Difetti pochi, pregi tanti

Trovare dei difetti a questa periferica è davvero difficile! Possibilità di giocare comodamente a casa su televisori giganti, progressive scan, multiplayer, risveglia le sensazioni da Snes assopite da tempo, è piccolo e si adatta perfettamente al Game Cube come se fossero un corpo solo, prezzo molto basso........
Tuttavia quattro sono i piccoli difetti che ho riscontrato: il primo è la difficoltà materiale di inserimento della cartuccia nel GBP. Lo slot trovandosi proprio in basso ti obbliga a sollevare il Game Cube per inserire il gioco e questo per i pigri è un difetto, soprattutto se paragonato alla facilità ed immediatezza con la quale si estrae il gioco.
Il secondo problema è l'impossibilità di utilizzare il GBP come alternativa al GBA per i giochi che sfruttano il collegamento GC-GBA. Se volete ad esempio visitare l'isola tropicale di Animal Crossing dovrete ancora utilizzare il Game Boy Advance. Questa è una gran scomodità, sarebbe stato molto più semplice inserire la cartuccia nel Game Boy Player ed il CD nel Game Cube anziché dover collegare ogni volta il GBA. Purtroppo questo problema è dovuto alla presenza del CD di boot che è necessario caricare per far funzionare il GBP. Un sistema operativo preinstallato sarebbe stata senza dubbio la soluzione migliore.
Il terzo problema riguarda l'audio. Mentre la risoluzione video è stata migliorata, quella audio è rimasta la stessa di sempre, cioè a 8 bit; non eccezionale ma dal grande effetto retrò.
L'ultimo problema è invece solo di chi ha un “Q” Panasonic, in quanto il GBP non funziona su questa console ibrido.

Meglio import o ufficiale?

Per chi non vuole attendere una versione europea del prodotto in questione, deve essere al corrente di alcune informazioni prima di acquistare di importazione. Partiamo con le notizie liete: il Game Boy Player, proprio come il Game Boy (Color, Advance o SP che sia) non ha il blocco territoriale e quindi è in grado di leggere tutti i giochi di qualsiasi regione del mondo da cui essi provengano. Dunque anche lo stesso GBP giapponese può in teoria essere connesso a qualsiasi GameCube Pal o USA oltre che ovviamente giapponese, proprio perché trattandosi di una periferica come il controller ad esempio, non ha problemi di nazionalità. Fine delle notizie liete.
Abbiamo usato il termine “in teoria” perché poi in pratica c'è il problema del disco di avvio che deve essere invece della stessa nazionalità del vostro Game Cube. Tale problema può essere aggirato nel più classico dei modi usando il dischetto Free Loader della Datel (allo stesso modo in cui lo usate per caricare i giochi import). L'ultimo problema riguarda quei simpaticissimi ma incomprensibili ideogrammi giapponesi che animano il menu. Pur essendo tutto scritto in giapponese stretto e nel dialetto di Kyoto per giunta, il menu rimane molto facile da navigare grazie alle sue icone che esprimono simbolicamente il contenuto di ogni opzione.
Dunque se avete una console jap o un free loader e non siete avulsi allo swap e agli ideogrammi giapponesi vi consiglio l'acquisto perché non ci sono particolari problemi.

Conclusioni

Il Game Boy Player è davvero una geniale, anche se non indispensabile, periferica. E' ideale per chi ha ancora il vecchio GBA ma non un SP, è un'ottima occasione per chi odia le console portatili ma non vuole perdersi certi capolavori propri solo del vasto universo Game Boy ed inoltre offre a chi è possessore di un GBA SP una qualità visiva impareggiabile che neppure il nuovo portatile è in grado di offrire.
Parlando invece del futuro prossimo, che ne dite della possibilità di giocare on-line tramite GBP e il GC-modem a giochi come Advance War o Pokemon standovene sdraiati comodamente con un bel Wave Bird in mano? Fantascienza? No, è Nintendo!

VOTO: 9