Hitman: La Prima Stagione Completa

La Prima Stagione Completa di Hitman è ora disponibile: una ricchezza contenutistica eccellente ne fa uno dei giochi stealth più intriganti sul mercato.

Hitman: La Prima Stagione Completa
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Ha un numero al posto del nome e un codice a barre tatuato sulla nuca; possiede anche il fascino intramontabile della calvizie e indossa un completo elegante persino meglio di un modello di Armani. Di chi stiamo parlando? Ma naturalmente dell'assassino più famoso e letale del mondo videoludico: l'Agente 47. Una macchina da guerra perfetta, che abbiamo imparato a conoscere e ad amare attraverso una lunga carriera costellata di gioie (molto poche per lui) e di dolori, partendo dal sanatorium di Codename 47 fino ad arrivare al ritorno nell'ICA (International Contract Agency) in Absolution.
    C'era quindi un certo fermento attorno al nuovo Hitman: la voglia di scoprire come i ragazzi di IO Interactive avrebbero rinnovato il franchise e reinterpretato il canone degli stealth game. La prima vera novità, tuttavia, non è arrivata dal sostrato ludico, bensì dalla scelta di pubblicare il titolo a episodi, ognuno dei quali ci avrebbe trascinati in una nuova succulenta missione. Nonostante le aspre critiche iniziali, Hitman ha saputo progressivamente rivelare le sue vere intenzioni: permettere ai giocatori di instaurare un legame profondo con ogni singolo episodio, esaltandone la ricchezza di opportunità e il replay value.
    C'è chi, però, ha preferito comunque rimandare un eventuale acquisto all'arrivo del pacchetto completo, così da potersi godere l'intera avventura senza alcun tipo di limitazione (o quasi, come vedremo in seguito). Ed è proprio a questi giocatori, ma anche a coloro che magari non sono riusciti ad intercettare il titolo a suo tempo, che si rivolge la Prima Stagione Completa di Hitman, summa perfetta dell'ultima, eccellente fatica di IO Interactive.

    47 In Da Sandbox.

    Hitman si apre con un flashback che ci riporta indietro di 20 anni, al momento in cui un giovane 47 sta per affrontare l'addestramento che gli permetterà di entrare nei ranghi dell'ICA, agenzia specializzata in assassinii su commissione. A perorare la sua causa troviamo -neanche a dirlo- la solita Diana Burnwood, l'unica persona al mondo che non ha mai smesso di credere in lui, nonostante i grandi capoccia lo ritenessero pericoloso e inaffidabile.
    Basta questo buon incipit (che peraltro funge anche da tutorial) per rendersi conto di quanto il sostrato narrativo di Hitman sia semplicemente un organo funzionale al gameplay: un filo rosso che serve a collegare tra loro il prologo e tutte e sei le missioni principali, dando vita a una backstory senz'altro interessante e credibile, ma che non vuole fiaccare in alcun modo i ritmi dell'azione pura e cruda. Ed ecco dunque che -tra una missione e l'altra- bastano semplicemente delle ottime cutscene a base di spionaggio e complottismi vari a delineare progressivamente il grande disegno che accompagna questa nuova incarnazione del brand: fino a traghettarci al finale dell'opera, che pone una chiosa tutto sommato discreta a questa prima stagione e ci proietta con il giusto slancio verso la prossima (forse già verso la fine del 2017?).
    La vera anima di Hitman, dunque, va ricercata nel cinico e spietato atto dell'assassinio, attraverso sei missioni che prendono, scompongono e rimescolano di continuo le dinamiche e gli stili che sorreggono questo nuovo capitolo. Si parte da una sfilata di moda in una splendida villa parigina fino ad arrivare all'esclusiva clinica medica costruita sulle cime nevose di Hokkaido (dove 47, tra l'altro, sarà costretto a cavarsela senza armi ed equipaggiamento), passando per l'assolata costiera di Sapienza, sobborgo fittizio lungo la costiera amalfitana, in Italia. Ognuno di questi episodi riesce (chi più chi meno) ad arrangiare in maniera creativa la forte mescolanza concettuale che corrobora le fondamenta dell'opera. Da una parte troviamo un gameplay che eredita integralmente le meccaniche di gioco, l'interazione con l'ambiente e le dinamiche stealth dell'ottimo Absolution. Dall'altra, scopriamo invece un'anima sandbox, in cui game design e level design collaborano per dare vita a un'esperienza di gioco dinamica e calcolatissima. Superato il tutorial iniziale (in cui una più accentuata linearità permette al giocatore di familiarizzare con i principali pilastri ludici), Hitman esplode in tutta la sua (nuova) bellezza: gli spazi si espandono, il level design si infittisce, e le possibilità d'approccio si moltiplicano esponenzialmente.

    Tutto comincia dalla pianificazione della missione (introdotta sempre con un ottimo briefing a la Mission Impossible), dove è possibile selezionare la posizione di partenza (che a volte varia anche il travestimento indossato), l'equipaggiamento (che consiste in due oggetti speciali, come le monetine e il grimaldello) e l'abito di 47; ma anche scegliere un deposito sulla mappa in cui infiltrare un oggetto o un'arma sbloccati nelle missioni precedenti, così da variare ulteriormente le possibilità d'approccio.
    Hitman caldeggia come sempre un avanzamento stealth, circospetto soprattutto nei primi momenti: inizialmente si studia l'ambiente, si individuano le vie d'accesso, e poi si cerca di trovare qualcuno a cui rubare i vestiti, così da allestire un travestimento e passare inosservati. Per fortuna la versione "consumabile"dell'Istinto presente in Absolution è sostanzialmente sparita (si possono comunque evidenziare senza limiti i nemici nelle vicinanze e gli elementi interattivi dello scenario). Una volta indossato un travestimento, degli indicatori ci segnaleranno quali guardie o personaggi sono in grado di smascherarci, imponendoci di studiare un percorso per non finire sotto il loro sguardo inquisitore. Nel caso in cui ci trovassimo in difficoltà, il lancio di una moneta può attirare una guardia verso una zona non sorvegliata: a quel punto basta avvicinarsi di soppiatto e metterla KO. Bisogna però fare attenzione ad occultare il corpo, infilandolo in qualche cassone o trascinandolo in una stanza poco frequentata, e a spostare la sua arma, così da non attirare attenzioni indesiderate (oppure farlo volutamente in maniera strategica). Anche le telecamere (che abbassano il punteggio finale se non si procede alla distruzione della centralina video entro il termine della missione) sono un stimolo alla scoperta di nuovi percorsi per intrufolarsi in aree riservate.

    Ma Hitman non si accontenta di adottare solamente questo approccio già visto e rivisto in numerosi stealth game di recente memoria: sceglie invece di rendere l'esplorazione un ingrediente pressoché "ruolistico" della progressione. Muovendosi per le ambientazioni, infatti, è possibile imbattersi in alcune opportunità (ascoltando magari una conversazione tra NPC o leggendo dei documenti), che danno modo di raccogliere (per poi sfruttare) delle preziose informazioni sulle abitudini delle nostre prede e di "sbloccare" dei percorsi alternativi per giungere ad esse. Bisogna davvero essere pronti a tutto, arrivando persino a sfilare in passerella, a tenere delle lezioni di yoga o a completare un addestramento speciale nei panni del comandante di un commando di mercenari: l'improvvisazione è tutto per un killer professionista. Ma tra i diversi piani di ogni location è anche possibile farsi strada sfruttando delle armi non convenzionali (come veleni o allucinogeni), oppure degli strumenti da lavoro che permettono di sabotare alcuni elementi dello scenario (come lampadari e tosaerba) e ottenere delle uccisioni spettacolari. Non tutte le opportunità restano però attive per l'intera durata della missione: spesso le routine degli NPC cambiano dinamicamente con lo scorrere del tempo, obbligandoci a sfruttarle prima che l'evento relativo si concluda. Volendo, per aiutarci, è possibile seguire una qualsiasi delle opportunità fin dall'inizio della missione (selezionandola dal menù come se fosse una quest), ma il nostro consiglio spassionato è ovviamente quello di scovarvele da soli, così da non nuclearizzare il livello di sfida e lo splendido lavoro di level design effettuato dal team di sviluppo. Per lo stesso motivo, una volta che avrete preso la mano con le dinamiche di gioco, per garantirvi un livello di immersività pressoché integrale vi consigliamo di disattivare gli aiuti (soprattutto quelli relativi alle opportunità). Per ogni missione, inoltre, sono disponibili delle sfide (come l'assassinio di un target utilizzando un'arma specifica) che permettono al giocatore di ottenere un punteggio più alto a fine missione e dei Punti Professionalità, utili a sbloccare nuove opzioni per la fase di pianificazione. È quindi nella scoperta e nella risoluzione delle numerose opportunità offerte da ogni ambientazione che si nasconde il vero cuore pulsante della produzione: terreno fertile per una rigiocabilità straordinaria, che oggigiorno è davvero inusuale nel panorama degli stealth game. Anche per questo motivo ci è davvero difficile, se non impossibile, riuscire a fornirvi una stima precisa delle ore con cui Hitman potrebbe tenervi impegnati: questa varierà da giocatore a giocatore, in base alla sua curiosità e alla sua voglia di sviscerare ogni opportunità offerta da ogni singola missione.

    Enter a World of Assassination.

    Non pensiate però che l'offerta ludica della Prima Stagione Completa di Hitman termini qui: alle spalle delle sei missioni principali, c'è infatti un marasma di contenuti addizionali da fare quasi spavento. Innanzitutto troviamo tre missioni bonus (di cui l'ultima -Landslide- pubblicata proprio in occasione dell'uscita di questa raccolta completa), che permettono di rivivere alcuni degli scenari già visitati nel corso delle missioni principali ma con degli obiettivi diversi e un level design completamente ritoccato. In The Icon, ad esempio, torneremo in una magnifica Sapienza immersa nella notte, con l'obiettivo di eliminare una celebrità impegnata nelle riprese di un Cinecomic sci-fi. Per questo motivo, oltre al vero e proprio set cinematografico (con tanto di animatronics impegnati in combattimento), avremo modo di imbatterci nella roulotte dell'attore, nello staff intento ad accatastare l'attrezzatura da ripresa e, ovviamente, nelle guardie di sicurezza impegnate nel tenere alla larga i curiosi accorsi per fotografare il proprio beniamino.
    Sempre nei "vecchi" scenari, potremo incontrare i cosiddetti Elusive Target, ovvero dei bersagli esclusivi (pubblicati a cadenza mensile da IO Interactive) che compaiono solamente per un breve periodo di tempo. Per eliminarli, si ha a disposizione solamente un tentativo; motivo per cui, se non si vuole dirgli addio per sempre, è necessario pianificare meticolosamente ogni mossa. Purtroppo, il team di sviluppo ha già affermato che in questo pacchetto completo non saranno comunque presenti i numerosi target pubblicati nel corso del 2016, promettendo comunque di pubblicarne di nuovi nei prossimi mesi (il diciannovesimo è stato appena rilasciato).
    L'offerta ludica continua con i Contratti e le Escalation. I primi, ereditati in toto da Absolution, sono in pratica delle "missioni secondarie" da giocare nello stesso scenario ma in maniera totalmente indipendente rispetto a quella principale. Ce ne sono di pre-costruiti, ma torna anche la possibilità, per ogni giocatore, di creare la propria missione e condividerla con la community. Come nei panni di Light Yagami in Death Note, dovremo definire l'arma del delitto, le condizioni e la vittima, scelta fra uno qualsiasi delle centinaia di NPC presenti nell'area. Nelle Escalation, invece, dopo aver fatto fuori un bersaglio come richiesto dal contratto, dovremo ripetere l'operazione con un modificatore di difficoltà aggiuntivo. Se nella prima fase basta passare il poveretto a fil di spada, ad esempio, nella seconda dovremo nascondere il corpo entro un certo limite di tempo, e nella terza dovremo anche fuggire più in fretta possibile.
    L'ultima grande novità, aggiunta anch'essa come dessert della Prima Stagione Completa, è l'inserimento di un nuovo livello di difficoltà: quello Professionista. Potrà essere selezionato per ogni missione (escluso il prologo), ma soltanto una volta che avrete raggiunto il livello 20 di Professionalità con quel determinato scenario. Preparatevi quindi ad affrontare la quintessenza della sfida: 47, infatti, non solo avrà una rigenerazione della vita di molto inferiore al normale e un solo salvataggio a disposizione, ma dovrà anche confrontarsi con molte più telecamere e con un IA più consapevole e con un range di ricerca più ampio.

    Venendo all'aspetto tecnico, la versione PC di Hitman è a tratti davvero splendida. Ogni scenario, al netto di una modellazione poligonale abbastanza minimale, è ricco di dettagli e particolari artistici, capaci di aumentare l'immersività del giocatore e la contestualizzazione delle missioni. Parigi, Sapienza e Hokkaido sono certamente le destinazioni più suggestive, in grado di ammaliare anche grazie all'ottima distanza di visualizzazione e ai fondali che espandono ulteriormente la sensazione di orizzontalità. Eccellenti sono anche le texture e l'anti-aliasing, il cui connubio permette all'immagine di essere sempre molto pulita e gradevole. Anche l'illuminazione è morbida e curata, sebbene non insegua uno strenuo realismo. Passando alle prestazioni, sulla nostra macchina dotata di GPU Nvidia GTX 1070 e processore Intel 3570k, siamo riusciti tranquillamente a spremere il gioco alla risoluzione Full HD con dettagli massimi, arrivando persino a quella 2715x1527 con il DSR attivo.

    Hitman Non sarà stato un successone commerciale (soprattutto per via della scelta coraggioso di pubblicarlo a episodi), ma l'ultimo Hitman è certamente un'opera dal grande valore. Le possibilità di approccio fornite al giocatore sono numerose e sempre coinvolgenti, capaci di valorizzare un level design che ha davvero pochi eguali nel recente passato del panorama stealth. A tutto questo si aggiunge una contestualizzazione artistica a tratti splendida, con delle location suggestive e capaci di rimescolare continuamente gli stili e le dinamiche di gameplay. A completare il pacchetto, poi, troviamo un quantitativo esorbitante di contenuti realizzati dalla community, oltre a delle missioni bonus e un nuovo livello di difficoltà. La Prima Stagione Completa di Hitman, insomma, è un'offerta imperdibile per tutti gli amanti dei titoli furtivi e dell'Agente 47: una sfida che saprà catturarvi con la sua immensa rigiocabilità e ricompensarvi se sarete abbastanza curiosi.

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