Horizon da PS4 a PC: quale futuro per le esclusive Sony?

Horizon Zero Dawn di Guerrilla arriverà su PC durante l'estate: cosa significa questa mossa per il futuro delle esclusive PlayStation?

Horizon da PS4 a PC: quale futuro per le esclusive Sony?
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  • Per quanto fosse nell'aria da un po' di tempo, l'annuncio della versione PC di Horizon Zero Dawn è sopraggiunta d'improvviso, in silenzio, senza far troppo rumore, proprio come fa Aloy quando si acquatta con cautela tra le fronde e nasconde la sua presenza, per poi attaccare le macchine tutto d'un tratto, colpendole con grinta. Nonostante sia stato rivelato in sordina, infatti, siamo convinti che questo avvenimento sia destinato ad avere un'eco decisamente ampia all'interno del panorama videoludico futuro, soprattutto per quel che concerne le possibili strategie di distribuzione dei titoli first party all'alba dell'arrivo di PlayStation 5. L'approdo di Aloy su Steam è a suo modo un evento che segna uno spartiacque nella gestione delle esclusive a marchio Sony: è infatti la prima volta che un'opera prodotta da uno studio interno oltrepassa i confini della console casalinga per attraccare sui lidi del PC. Così facendo, Horizon: Zero Dawn non può più fregiarsi della dicitura "only on PlayStation" che tanto fieramente accompagna le confezioni dei giochi per PS4. È questo il primo passo di un'apertura maggiore da parte di Sony verso altre piattaforme?

    (Not) Only on PlayStation

    Più che sulla potenza bruta, l'ecosistema PlayStation ha sempre fondato la maggior parte del suo appeal sulla varietà e la qualità delle sue esclusive, tanto che una delle frasi promozionali più d'impatto che accompagnano la console recita proprio "the best place to play": il miglior sistema su cui giocare. Di recente, tuttavia, abbiamo avuto alcuni esempi di prodotti, originariamente apparsi unicamente su sistemi Sony, che hanno migrato su altre piattaforme.

    È il caso di Heavy Rain e Detroit Become Human, realizzati da Quantic Dream, e a giugno sarà la volta persino di Death Stranding di Kojima Productions, distribuito su PC non più dall'azienda giapponese ma dal publisher 505. E allora perché abbiamo definito un evento assai significativo l'arrivo su Steam della combattiva Aloy? Il motivo è da ricercarsi, banalmente, nella lista dei team interni di Sony.

    Come ci insegna la storia di Quantic Dream, infatti, il collettivo di David Cage non era di proprietà della società nipponica, e lo stesso può dirsi di Kojima Productions. Ecco perché il passaggio da console a PC per Heavy Rain e per Death Stranding, pur segnando un traguardo importante nella diffusione del software videoludico, non ha generato un grosso clamore mediatico. Il caso di Horizon, invece, contiene in sé un dettaglio ben diverso: Guerrilla Games, già autore della serie Killzone, appartiene di fatto a Sony, configurandosi come uno dei suoi studi first party più gettonati.

    Ed è proprio per questo che l'uscita dell'epopea stonepunk di Aloy su Steam potrebbe rappresentare un precedente di grande spessore che lascerebbe la porta aperta all'arrivo su PC anche di altre esclusive. A smorzare in parte gli entusiasmi subentra a questo punto Hermen Hulst, presidente dei Worldwide Studios e precedentemente a capo proprio di Guerrilla Games, il quale ha ribadito come l'ingresso di Horizon nella libreria di Steam non implica necessariamente il porting di ogni esclusiva "first party" anche su Personal Computer. Secondo Hulst, infatti, la decisione di portare su Steam quest'eccellente action open world è stata mossa dal fatto che Zero Dawn fosse il gioco perfetto per inaugurare una simile strategia. Le motivazioni sono forse da ricercarsi nel motore che anima l'avventura di Aloy: il potentissimo Decima Engine, lo stesso che ha mostrato i muscoli su Death Stranding e che su PC sembra intenzionato a dare il meglio di sé, fornendoci magari sia un assaggio più corposo della sua versatilità sia una finestra su quello che possiamo aspettarci dalla Next Gen.

    Nonostante la specificazione di Hulst, probabilmente diffusa al fine di placare i bollenti spiriti di una parte della community che non ha visto di buon occhio questa conversione, siamo convinti che quello di Horizon non rimarrà un caso isolato. Una simile mossa da parte di Sony è rappresentativo di un piano volto ad estendere il proprio pubblico, della voglia di "restare aperti nuove idee" (per citare le parole del boss dei Worldwide Studios), e per introdurre quanti più giocatori possibili al mondo PlayStation. E a quanto pare, gli sviluppatori stessi non sono refrattari alla possibilità di diffondere il proprio prodotto sul maggior numero di piattaforme.

    Basti pensare a Mark Healey, direttore creativo di Media Molecule, che ha espresso apertamente il desiderio di vedere il suo eccezionale Dreams estendere la sua travolgente carica creativa anche su PC. Inoltre, un tweet sospetto da parte di Cory Barlog, director in forze presso Santa Monica, ha solleticato le aspettative di coloro che desidererebbero addirittura una conversione di God of War. In risposta a chi gli chiedeva della possibilità di brandire il Leviatano di Kratos tramite mouse e tastiera, infatti, Barlog si è limitato a replicare con l'emoticon di una faccia pensierosa, lasciando intendere che magari le speranze non sono poi così remote.

    La lezione di Microsoft e l'apertura al mondo PC

    L'avvicinamento, seppur parziale, di Sony al mondo PC è stata associata da molti alla strategia adottata da Microsoft con le sue esclusive, che esordiscono in contemporanea sia sulla famiglia Xbox sia su Windows 10. In realtà, il colosso giapponese è ancora molto lontano dal seguire le orme delle virtuose (e coraggiose) scelte operate dalla concorrenza.

    La casa di Redmond ha infatti messo in atto un piano volto a creare un ecosistema perfettamente condiviso, in cui PC e console si muovono in simbiosi, uniti poi da un servizio straordinario come quello del Game Pass, sul quale vengono inserite sin dal day one tutte le opere in esclusiva Microsoft, tra cui il recente Ori and the Will of the Wisps (vi consigliamo, a tal proposito, di recuperare la nostra recensione di Ori and the Will of the Wisps).

    Horizon sbarca invece su Steam a ben 3 anni dall'uscita su PlayStation 4: l'approccio delle due aziende è dunque ben diverso, nonché mosso da motivazioni altrettanto differenti. Mentre Microsoft ambisce a dar forma ad un microcosmo videoludico, Sony si affaccia timidamente su un altro sistema di gioco, senza per questo allontanarsi da una delle sue prerogative principali: quella di fare delle proprie esclusive il cavallo di battaglia delle console PlayStation.

    L'arrivo delle produzioni first party su PC è comunque un ulteriore passo in avanti all'interno di un processo iniziato già da un po' di tempo, per la precisione con il PlayStation Now, il cui catalogo può essere fruito in streaming su personal computer, pur con anacronistiche limitazioni come il limite massimo di risoluzione a 720p. Così facendo capolavori come Bloodborne e God of War possono essere giocati anche da chi non possiede l'ammiraglia di casa Sony.

    È evidente dunque che la società giapponese stia progressivamente estendendo la sua fanbase, nel tentativo di colonizzare poco alla volta nuove piattaforme, prima con un servizio in streaming, poi con l'uscita su PC di esclusive third party e poi con l'esordio di giochi sviluppati da team interni. È un processo evolutivo che cresce passo dopo passo e che chissà dove potrebbe condurre in futuro. Ecco perché l'edizione Steam di Horizon: Zero Dawn ha un'importanza da non sottovalutare, perché rappresenta la cementificazione di percorso d'apertura all'universo PC che, probabilmente, non si fermerà qui. Sempre e comunque "4 the players"

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