Nonostante un'annata oggettivamente meno memorabile di altre, il 2021 è stato comunque in grado di regalarci tante grandi soddisfazioni videoludiche. In un mercato sempre stracolmo di suggestioni e di offerte potrebbero tuttavia esservi sfuggiti cinque titoli magari non proprio di primissima fascia, ma che per motivi diversi ci sentiamo ad ogni modo di consigliarvi. Largo dunque al nostro elenco di videogiochi che meriterebbero una seconda - oppure in molti casi addirittura una prima - opportunità, nell'attesa di un inizio anno foriero di un numero impressionante di nuove pubblicazioni..
Hot Wheels Unleashed
Hot Wheels Unleashed è uno spassossimo racing game basato sulla licenza delle famose automobiline giocattolo marchiate Mattel. Un gioco di guida che per la prima volta ha condotto Milestone, lo studio milanese specializzato in titoli dall'approccio più simulativo come MotoGP 21 o Ride 4, verso territori orgogliosamente arcade. Il risultato è un entusiasmante ottovolante all'insegna dell'adrenalina più pura, fatto di derapate mozzafiato, giri della morte, salti impossibili e sgasate sempre al limite.
Disponibile a prezzo budget per console e PC, Hot Wheels Unleashed è un colorato e chiassoso testa a testa che recupera l'immediatezza e lo spirito da sala di certi giochi del passato, presentando però al tempo stesso una realizzazione tecnica di finissima fattura, con un'esaltante riproposizione nel dettaglio dei modellini reali. Un gioco divertente in locale e godibile anche online, a maggior ragione grazie allo spettacolare editor che permette di creare le proprie piste-giocattolo condividendole con gli altri piloti sparsi per il mondo. Se vi manca l'attitudine dei vecchi Burnout, recuperatelo immediatamente (e magari nel mentre recuperate il nostro speciale sul primo DLC di Hot Wheels Unleashed).
Scarlet Nexus
Pubblicato la scorsa estate, Scarlet Nexus è una nuovissima IP di Bandai Namco: un action-RPG con uno stile chiaramente mutuato dagli anime, nato dalla voglia del publisher di creare da zero un franchise con ambizioni produttive di una certa portata. Scarlet Nexus racconta di reti neurali, di poteri
psionici e di una classe di combattenti d'élite riuniti per affrontare la minaccia di una letale razza aliena nota come "gli Estranei", in una campagna da circa trentacinque ore suddivisa in due come la sua coppia di protagonisti. I toni sono quelli di uno shonen abbastanza canonico che pur senza guizzi indimenticabili riesce comunque a fare il suo, mentre a distinguersi è la direzione artistica contraddistinta da un cel shading moderno e d'impatto, che si fa anche piuttosto bizzarra nel design dei nemici. Con un gameplay intrigante a base di abilità speciali da gestire in tempo reale, gli amanti dei giochi di ruolo e dell'animazione giapponese troveranno di certo pane per i loro denti. Per saperne di più, eccovi la recensione di Scarlet Nexus.
Lost in Random
L'etichetta EA Originals è salita alla ribalta per il recente trionfo di It Takes Two, sperimentale avventura multiplayer capace di aggiudicarsi l'ambita statuetta di Game of the Year ai The Game Awards dello scorso 9 dicembre. Lost in Random è l'ultimo nato del team indie svedese Zoink Games, già distintosi in passato per Stick It to the Man, Ghost Giant e Fe: un action-adventure dal sapore burtoniano ambientato in un bizzarro universo popolato di personaggi buffi, carte e giochi da tavolo.
Con un'azzeccatissima colonna sonora, una direzione artistica memorabile e una particolare atmosfera da fiaba dark con tanto di narratore, Lost in Random è un esperimento non al 100% riuscito eppure con personalità da vendere, con un sistema di combattimento che mescola azione in tempo reale e pause tattiche a base di carte. Il prototipo del titolo che potrebbe esservi sfuggito e che avrebbe senso recuperare ora, aspettando un inizio 2022 di fuoco. Qualora voleste approfondire, la recensione di Lost in Random è a un click da voi.
Art of Rally
Non lasciatevi ingannare dalla pregevole estetica deliziosamente low-poly di Art of Rally: dietro a quella modellazione piacevolmente spigolosa, a quei colori morbidi e a quell'invidiabile illuminazione soffusa non si cela affatto il racing
game immediato e alla portata di chiunque che ci si potrebbe legittimamente aspettare a una prima occhiata. Al contrario, al di là dello stile che potrebbe ricordare quasi l'impronta un po' cartoon di Nintendo, si cela un'esperienza rigorosa ed esigente, incentrata su un modello di guida approfondito ed appagante. Esattamente come i bolidi che mette al centro della scena, Art of Rally richiede infatti una certa dose di impegno per essere domato: concedetegli il tempo che merita, perché saprà ripagarvi con momenti di pura estasi a quattro ruote. Un'esperienza quasi zen consigliata senza riserve su console e su PC, purtroppo meno riuscita nell'edizione Nintendo Switch (qui trovate la recensione di Art of Rally in formato Switch).
Knockout City
Anche nel caso di Knockout City è l'iniziativa EA Originals a distinguersi con merito. Dopo il gustosissimo Mario Kart Live: Home Circuit, il secondo videogame degli Americani di Velan Studios è un originale titolo multiplayer all'insegna dell'azione in un contesto pseudo sportivo. Una sorta di assurda palla prigioniera declinata attraverso varie modalità, con la possibilità di finte, controfinte e soprattutto di trasformarsi a piacere nel pallone stesso, per sorprendere gli avversari quando meno se l'aspettano.
Il risultato finale, come spiega bene la recensione di Knockout City, è un'esperienza frenetica, divertente e moderatamente tecnica, con uno spessore francamente inatteso dato da arene ben strutturate e meccaniche nient'affatto banali, quasi a metà tra picchiaduro e sparatutto in terza persona. Certo, forse l'estetica non è di quelle in grado di distinguersi immediatamente, ma al di là della superficie non sempre a fuoco si cela un gioco da non sottovalutare, che anzi con la giusta compagnia è in grado di regalare match memorabili: provare per credere!
Finisce qui la nostra lista di chicche di un certo spessore che potrebbero esservi sfuggite: fateci sapere nello spazio riservato ai commenti se avete gradito le nostre indicazioni, e magari consigliate al resto della community qualche altro titolo meritevole di un recupero si spera non troppo tardivo.
Da Hot Wheels a Scarlet Nexus: i giochi del 2021 da riscoprire subito
Una lista di giochi interessanti e un po' sottovalutati del 2021, a cui per una ragione o per l'altra dovreste concedere un'opportunità.
Nonostante un'annata oggettivamente meno memorabile di altre, il 2021 è stato comunque in grado di regalarci tante grandi soddisfazioni videoludiche. In un mercato sempre stracolmo di suggestioni e di offerte potrebbero tuttavia esservi sfuggiti cinque titoli magari non proprio di primissima fascia, ma che per motivi diversi ci sentiamo ad ogni modo di consigliarvi. Largo dunque al nostro elenco di videogiochi che meriterebbero una seconda - oppure in molti casi addirittura una prima - opportunità, nell'attesa di un inizio anno foriero di un numero impressionante di nuove pubblicazioni..
Hot Wheels Unleashed
Hot Wheels Unleashed è uno spassossimo racing game basato sulla licenza delle famose automobiline giocattolo marchiate Mattel. Un gioco di guida che per la prima volta ha condotto Milestone, lo studio milanese specializzato in titoli dall'approccio più simulativo come MotoGP 21 o Ride 4, verso territori orgogliosamente arcade. Il risultato è un entusiasmante ottovolante all'insegna dell'adrenalina più pura, fatto di derapate mozzafiato, giri della morte, salti impossibili e sgasate sempre al limite.
Disponibile a prezzo budget per console e PC, Hot Wheels Unleashed è un colorato e chiassoso testa a testa che recupera l'immediatezza e lo spirito da sala di certi giochi del passato, presentando però al tempo stesso una realizzazione tecnica di finissima fattura, con un'esaltante riproposizione nel dettaglio dei modellini reali. Un gioco divertente in locale e godibile anche online, a maggior ragione grazie allo spettacolare editor che permette di creare le proprie piste-giocattolo condividendole con gli altri piloti sparsi per il mondo. Se vi manca l'attitudine dei vecchi Burnout, recuperatelo immediatamente (e magari nel mentre recuperate il nostro speciale sul primo DLC di Hot Wheels Unleashed).
Scarlet Nexus
Pubblicato la scorsa estate, Scarlet Nexus è una nuovissima IP di Bandai Namco: un action-RPG con uno stile chiaramente mutuato dagli anime, nato dalla voglia del publisher di creare da zero un franchise con ambizioni produttive di una certa portata. Scarlet Nexus racconta di reti neurali, di poteri
psionici e di una classe di combattenti d'élite riuniti per affrontare la minaccia di una letale razza aliena nota come "gli Estranei", in una campagna da circa trentacinque ore suddivisa in due come la sua coppia di protagonisti. I toni sono quelli di uno shonen abbastanza canonico che pur senza guizzi indimenticabili riesce comunque a fare il suo, mentre a distinguersi è la direzione artistica contraddistinta da un cel shading moderno e d'impatto, che si fa anche piuttosto bizzarra nel design dei nemici. Con un gameplay intrigante a base di abilità speciali da gestire in tempo reale, gli amanti dei giochi di ruolo e dell'animazione giapponese troveranno di certo pane per i loro denti. Per saperne di più, eccovi la recensione di Scarlet Nexus.
Lost in Random
L'etichetta EA Originals è salita alla ribalta per il recente trionfo di It Takes Two, sperimentale avventura multiplayer capace di aggiudicarsi l'ambita statuetta di Game of the Year ai The Game Awards dello scorso 9 dicembre. Lost in Random è l'ultimo nato del team indie svedese Zoink Games, già distintosi in passato per Stick It to the Man, Ghost Giant e Fe: un action-adventure dal sapore burtoniano ambientato in un bizzarro universo popolato di personaggi buffi, carte e giochi da tavolo.
Con un'azzeccatissima colonna sonora, una direzione artistica memorabile e una particolare atmosfera da fiaba dark con tanto di narratore, Lost in Random è un esperimento non al 100% riuscito eppure con personalità da vendere, con un sistema di combattimento che mescola azione in tempo reale e pause tattiche a base di carte. Il prototipo del titolo che potrebbe esservi sfuggito e che avrebbe senso recuperare ora, aspettando un inizio 2022 di fuoco. Qualora voleste approfondire, la recensione di Lost in Random è a un click da voi.
Art of Rally
Non lasciatevi ingannare dalla pregevole estetica deliziosamente low-poly di Art of Rally: dietro a quella modellazione piacevolmente spigolosa, a quei colori morbidi e a quell'invidiabile illuminazione soffusa non si cela affatto il racing
game immediato e alla portata di chiunque che ci si potrebbe legittimamente aspettare a una prima occhiata. Al contrario, al di là dello stile che potrebbe ricordare quasi l'impronta un po' cartoon di Nintendo, si cela un'esperienza rigorosa ed esigente, incentrata su un modello di guida approfondito ed appagante. Esattamente come i bolidi che mette al centro della scena, Art of Rally richiede infatti una certa dose di impegno per essere domato: concedetegli il tempo che merita, perché saprà ripagarvi con momenti di pura estasi a quattro ruote. Un'esperienza quasi zen consigliata senza riserve su console e su PC, purtroppo meno riuscita nell'edizione Nintendo Switch (qui trovate la recensione di Art of Rally in formato Switch).
Knockout City
Anche nel caso di Knockout City è l'iniziativa EA Originals a distinguersi con merito. Dopo il gustosissimo Mario Kart Live: Home Circuit, il secondo videogame degli Americani di Velan Studios è un originale titolo multiplayer all'insegna dell'azione in un contesto pseudo sportivo. Una sorta di assurda palla prigioniera declinata attraverso varie modalità, con la possibilità di finte, controfinte e soprattutto di trasformarsi a piacere nel pallone stesso, per sorprendere gli avversari quando meno se l'aspettano.
Il risultato finale, come spiega bene la recensione di Knockout City, è un'esperienza frenetica, divertente e moderatamente tecnica, con uno spessore francamente inatteso dato da arene ben strutturate e meccaniche nient'affatto banali, quasi a metà tra picchiaduro e sparatutto in terza persona. Certo, forse l'estetica non è di quelle in grado di distinguersi immediatamente, ma al di là della superficie non sempre a fuoco si cela un gioco da non sottovalutare, che anzi con la giusta compagnia è in grado di regalare match memorabili: provare per credere!
Finisce qui la nostra lista di chicche di un certo spessore che potrebbero esservi sfuggite: fateci sapere nello spazio riservato ai commenti se avete gradito le nostre indicazioni, e magari consigliate al resto della community qualche altro titolo meritevole di un recupero si spera non troppo tardivo.
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