I 10 migliori giochi del decennio per i PlayerInside

Raiden e Midna, conosciuti in rete come i PlayerInside, sono i nostri ultimi ospiti d'eccezione a raccontarci i migliori giochi del decennio.

I videogiochi del decennio per i PlayerInside
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Dopo la top 10 di Sabaku, i migliori giochi del decennio per Cydonia e le preferenze di Dadobax, mancavano all'appello solo loro: i Playerinside, che giungono sulle pagine di Everyeye.it per elencare quali sono stati i titoli più significativi degli ultimi dieci anni. Gianluca Verri e Maria Elisa Calvagna (alias Raiden e Midna) formano di certo una delle coppie più celebri di YouTube Italia, sia per la loro simpatia e competenza sia per la loro enorme conoscenza del panorama videoludico. È già parecchio difficile riuscire a riassumere in sole dieci produzioni le scelte di una singola persona, figuriamoci quelle di un duo, per quanto affiatato esso sia. Ecco perché al termine della lista, troverete due ulteriori aggiunte. Parliamo di quelle esperienze che Raiden e Midna, in virtù dei propri gusti personali e delle rispettive sensibilità, considerano meritevoli di una citazione. Come sempre, vi ricordiamo che l'elenco non è una classifica: potete chiedere ulteriori informazioni sulle motivazioni che hanno spinto Gianluca e Maria a compiere le loro decisioni sul canale YouTube Playerinside, e sui loro profili Facebook e Instagram.

Dark Souls

Considerando l'impatto di Dark Souls sull'industria videoludica, risulta veramente difficile non includere il titolo di From Software nella lista delle migliori produzioni dell'ultimo decennio. Arrivato sugli scaffali nostrani a poco più di un anno dall'uscita di Demon's Souls, il primo capitolo della trilogia è quello che più di tutti ha contribuito a consolidare la particolare formula ludica di una saga che, nel tempo, ha dato i natali a un vero e proprio sottogenere dell'action ruolistico.

Il gusto di Hidetaka Miyazaki per le atmosfere dark fantasy alimenta il fascino di un mondo benedetto da una direzione artistica impeccabile, che avvolge i giocatori e li accompagna in un lungo viaggio fatto di storie struggenti e combattimenti mozzafiato. Un titolo seminale che, col prezioso contributo di un combat system profondo e appagante, merita un posto di diritto nella collezione di qualsiasi amante del medium.

Recensione Dark Souls

The Elder Scrolls V: Skyrim

Ultimo capitolo di una serie leggendaria, marchiata a fuoco negli annali del videogioco, The Elder Scrolls V: Skyrim è un titolo che affonda le radici in un immaginario potente e stratificato, assemblato con perizia nel corso dei 17 anni trascorsi dall'esordio della saga.

A fare di Skyrim una delle migliori esperienze videoludiche degli ultimi 10 anni non è il pregio grafico della produzione, l'impatto dirompente della sua storyline principale o la raffinatezza del sistema di combattimento, ma la sua incredibile capacità di spingere i giocatori a "perdersi" nell'abbraccio di un mondo fantasy enorme e affascinante, dove ogni deviazione sul percorso può segnare l'inizio di un'avventura memorabile. In questo senso, Skyrim resta tuttora uno dei migliori esponenti del filone open world del genere, in attesa che il prossimo The Elder Scrolls arrivi a segnare un nuovo standard per la serie.

Recensione The Elder Scrolls V Skyrim

The Witcher 3: Wild Hunt

Il terzo atto delle avventure dello strigo di Rivia è anche una delle esperienze ludiche più coinvolgenti del recente passato del medium. The Witcher 3 non rappresenta solo il punto più alto - almeno per ora - della carriera di CD Projekt RED nell'industria dell'intrattenimento digitale, ma anche uno dei più fulgidi esempi di quanto la scrittura sia determinante per l'efficacia del gameplay nel suo complesso.

La cura riposta dal team di Varsavia in ciascuna delle quest del gioco, in ogni attività del suo mondo aperto, contribuisce a rendere The Witcher 3 un'esperienza straordinaria, con la complicità di un comparto tecnico e artistico di altissimo livello. Pregi che permettono di soprassedere sui difetti di un combat system fin troppo semplicistico, probabilmente il principale neo del gioco.

Recensione The Witcher 3 Wild Hunt

God of War

A 8 anni dallo sterminio degli dei dell'Olimpo, ultimo atto dell'epopea vendicativa del Fantasma di Sparta, il nuovo capitolo della storia di Kratos ci consegna un personaggio più maturo e sfaccettato, lontano dalla furiosa bidimensionalità delle origini. Nella cornice glaciale del pantheon norreno, il nuovo God of War segna un netto cambio di passo per la serie, che recupera i canoni classici della sua anima action e li rielabora in una formula fresca ed entusiasmante.

Il combat system, solido e profondo, diventa quindi il filo conduttore di un racconto travolgente e denso di emozioni, portato avanti con un'attenzione maniacale per la messa in scena, sia in termini di regia che di scrittura. Tutte colonne portanti di un gioco che ha lasciato un'impronta molto marcata nel settore, sostenuto peraltro da una direzione artistica e da un comparto tecnico d'eccezione.

Recensione God of War

Red Dead Redemption II

Con Red Dead Redemption 2 Rockstar riprende quanto di buono fatto col primo, sensazionale capitolo, e lo usa per comporre le fondamenta ludiche di quella che è la sua opera più autoriale. Una vera lettera d'amore alle pietre miliari del western cinematografico, che si traduce in un racconto intenso e toccante, in un'epopea di frontiera che descrive con grande efficacia la fine dell'epoca d'oro di cowboy e banditi, di un sogno chiamato libertà.

Un titolo che riscrive le regole dell'open world in un'esperienza che, seppur lontana dai ritmi balistici di GTA, rapisce il giocatore con un mosaico di panorami mozzafiato e un mix riuscitissimo di narrativa esplicita ed emergente. Un'avventura irrinunciabile, che segna uno standard altissimo per le prossime produzioni targate Rockstar.

Recensione Red Dead Redemption 2

Super Mario Odyssey

Da molti considerato, a ragion veduta, come il legittimo erede di quel Super Mario 64 che, nel 1996, aveva scritto le regole del platform 3D, Super Mario Odyssey è uno dei migliori titoli first party approdati su Switch. Un'enciclopedia ludica che ripercorre, passo dopo passo, la storia della mascotte di Nintendo, proponendo un gameplay in costante cambiamento, che continua a sorprendere dall'inizio alla fine.

Con una gamma praticamente infinita di variazioni sul tema del platform di qualità, Odyssey mette in campo meccaniche raffinate e originali, all'interno di un universo vibrante e coloratissimo, che torna a ribadire il talento del team nipponico per il level design.

Recensione Super Mario Odyssey

Mass Effect 2

Se la trilogia di Mass Effect è diventata un punto di riferimento per i cultori del gioco di ruolo, nonché una delle "space opera" videoludiche più amate di sempre, il merito è soprattutto del secondo capitolo della saga. Oltre ad aver rifinito l'identità ludica della serie, con un'ibridazione efficace tra meccaniche ruolistiche e shooting in terza persona, Mass Effect 2 è il titolo che ci ha fatto perdere definitivamente la testa per Shepard e l'equipaggio della Normandy.

Questo perché la seconda iterazione dell'epopea galattica di Bioware trova forza in un comparto narrativo fatto di personaggi memorabili, di legami che innescano un coinvolgimento trascinante, verso un finale denso di emozioni.

Grand Theft Auto V

Non è difficile intuire perché GTA V, l'ultimo capitolo della saga criminale di Rockstar, è nel tempo diventato uno dei prodotti d'intrattenimento più venduti di sempre. Il mondo costruito dal team non è solo la migliore incarnazione del concetto di libertà scacciapensieri, con una quantità praticamente illimitata di opportunità di svago malavitoso, ma si dimostra anche capace di immergere i giocatori in una storia tripartita ad alto tasso di spettacolarità, intrisa di critica sociale e satira nei confronti della società a stelle e strisce.

La cornice è un open world denso, stimolante e tecnicamente eccelso, che in multiplayer diventa il teatro di un comparto online caratterizzato da un supporto attento e costante, in grado di offrire una quantità infinita di ore di divertimento.

Recensione Grand Theft Auto V

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Perfettamente in linea con la tradizione di una delle serie più influenti di sempre, nel 2017 The Legend of Zelda: Breath of the Wild arriva sul mercato con una formula ludica che ridefinisce il concetto stesso di open world. Invece che puntare sulla densità del mondo di gioco, il team recupera alcuni elementi tipicamente sandbox per consegnare agli utenti una lunga serie di strumenti per modellare la propria l'esperienza in piena libertà.

Sfruttando fisica e interattività ambientale, i panorami di Breath of the Wild assumono i tratti di un meraviglioso invito alla sperimentazione ludica, nell'abbraccio di una favola moderna che propone un continuo susseguirsi di scorci di grande impatto.

Recensione The Legend of Zelda Breath of the Wild

The Last of Us

Arrivato su PS3 in coda a una generazione ricca di alti e bassi, The Last of Us fu la definitiva consacrazione del talento creativo del team di Naughty Dog. Il cupo realismo della post apocalisse tratteggiata dal team statunitense fa da cassa di risonanza per una storia altrettanto cruda e straziante.

Regia, sceneggiatura e recitazione digitale raggiungono il loro apice (cross) generazionale in un titolo che ha segnato un nuovo standard per lo storytelling interattivo, al netto di un comparto ludico efficace ma non particolarmente innovativo. Il viaggio di Joel e Ellie si chiude con un finale che arriva come un cazzotto all'anima, culmine di un'esperienza assolutamente indimenticabile.

Recensione The Last of Us

Raiden: Fallout New Vegas

Con una svolta totalmente inattesa, nel 2009 Bethesda annunciò di aver affidato uno delle sue proprietà intellettuali più importanti, quella di Fallout, a uno sviluppatore esterno: un atto di fiducia di non poco conto, anche considerando l'eccellente curriculum di Obisidian. A conti fatti, però, quell'atto di fede ci ha consegnato quello che con tutta probabilità è il miglior capitolo del corso moderno della saga, un gioco costruito con attenzione per offrire al pubblico un'esperienza che, rispetto al predecessore, poneva un maggiore accento sulla componente ruolistica, al centro di una storyline interessante e colma di svolte decisionali di grande importanza.

La cura dedicata al comparto narrativo arricchiva ogni aspetto del mondo di gioco, lasciando all'utente il compito di destreggiarsi in una ragnatela di interessi che coinvolgeva fazioni splendidamente caratterizzate. Un titolo memorabile, che giustifica appieno il desiderio della platea per un seguito sviluppato da Obsidian.

Midna: Dragon Age: Inquisition

Dopo un secondo capitolo non particolarmente convincente, la trilogia di Dragon Age si chiude con Inquisition, un titolo che incarna alla perfezione il particolare stile narrativo di Bioware e il suo talento per la costruzione di comprimari sfaccettati e interessanti.

Una produzione tutt'altro che perfetta, ma che comunque riesce a guadagnarsi un posto di diritto tra i migliori giochi di ruolo dell'ultimo decennio. Merito soprattutto di una scrittura che infonde nella storia principale un pathos e un senso di epicità travolgenti, tra le maglie di un immaginario straordinariamente avvincente