IEM 2018: Echo Arena e The Unspoken protagonisti della prima VR Challenge League

A Katowice è andato in scena il grande spettacolo eSport, con titoli di assoluto peso e la prima VR Challenge League. Ecco come è andata.

IEM 2018: Echo Arena e The Unspoken protagonisti della prima VR Challenge League
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In un tripudio di cori, applausi e flash, si é chiusa anche questa dodicesima edizione degli Intel Extreme Masters. In una straordinariamente soleggiata Katowice, ieri é stata la volta dei grandi protagonisti, ovvero i migliori atleti di Starcraft II e CS:GO, che davanti a più di 10.000 persone in visibilio nell'arena (e milioni via web), hanno dato grande spettacolo, battendosi per il titolo mondiale ed anche per un monte premi complessivo davvero niente male (ben 950.000$).

Lo spettacolo dell'eSport

In StarCraft II, come i più appassionati di voi già sapranno, é stato lo Zerg Sud-Coreano "Rogue" a regnare, che ha sconfitto il Protoss "Classic" con un secco 4-0, che in un Bo7 equivale davvero ad una vittoria schiacciante. Nessuna possibilità di appello per lo sfidante, neanche con il rush aereo messo in campo nell'ultimo match, e così il titolo va al ventiquattrenne Lee Byung Ryuin, che torna a casa con ben 250.000$ in valigia. Assai più imprevedibile e movimentato é stato invece il gran finale di CS:GO; che ha visto uno scontro lunghissimo e tenutissimo fra i vincitori uscenti del FaZe Clan e gli sfidanti Fnatic. Un Bo5 che é andato per le lunghe, ma alla fine, sono stati proprio i Fnatic a spuntarla, grazie anche alle incredibili prodezze di Flusha, hanno conquistato il loro terzo titolo ed anche il ricco monte premi di 500.000$.
Gli IEM di quest'anno hanno però ospitato anche altri numerosi eventi esportivi e iniziative, come gli Invitational femminili di CS:GO, il Western Clash di Heroes of The Storm, i Crossfire Invitational ed anche le finali della neonata VR Challenge League. Quest'ultima in particolare aveva la nostra massima attenzione, nonché quella della mondo intero, poiché rappresenta il primo grande banco prova per gli esport in formato VR. Due titoli, i trentadue migliori atleti del mondo, ed anche un notevole monte premi distribuito nell'arco delle cinque tappe itineranti (un totale di 200.000$, di cui 50.000$ solo qui a Katowice). L'evento è stato trasmesso in diretta su tutte le piattaforme di streaming, e noi di everyeye.it eravamo ovviamente lì ad assistere, in prima fila nel backstage, per raccontarvi tutti i momenti migliori e le nostre impressioni più dettagliate.

Una nuova rivoluzione?

Regola d'oro degli esport: per seguire un evento esport, bisogna conoscere molto bene l'esport in questione. A differenza di tanti sport tradizionali, che sono spesso estremamente intuitivi ed immediati, le discipline digitali hanno invece quella che potremmo definire una "barriera interpretativa". Già, perché spesso si ha a che fare con componenti super-tecniche, stratificate o frammentate che ne rendono la fruizione assai complessa. È il caso di Dota oppure di Starcraft, ad esempio, che addirittura mettono in primo piano la loro artificiosità, esibendola spesso come un vanto. Curioso, ma a pensarci bene neanche troppo, come accada esattamente il contrario negli esport VR: in entrambi i titoli portati da Oculus in questa prima stagione della VRCL, vige prima di tutto la semplicità, l'immediatezza. Ed è interessantissimo osservare come il focus, e con esso anche il prestigio delle abilità del singolo, acquistino un valore tutto nuovo rispetto a quanto siamo abituati a vedere.

Dalla strategia di Unspoken...

In the Unspoken, titolo strategico 1v1 sviluppato da Insomniac, questa dimensione resta ancora nascosta sotto la superficie, eppure, dopo un paio di match si comincia a capire: gli spostamenti del giocatore appaiono necessari e lampanti, le tattiche acquistano un senso, e pure le combo diventano leggibili. Avere un'immagine dei reali movimenti eseguiti dal giocatore in tempo reale conferisce allo spettatore una percezione completamente diversa del gioco, ed anche la destrezza di ogni singolo colpo mirato, di ogni singola fireball, diventa così evidente. Certo è che se si ha avuto modo di provare con mano il titolo Oculus è tutta un'altra storia, e possiamo garantirvelo sulla nostra pelle. Farne a meno è un po' come se giocassimo a biliardo senza usare i colpi di sponda: si capisce tutto ed è fattibile, ma rischi di perderti il meglio. Abbattuta qualche resistenza, insomma, emerge un titolo godibilissimo, divertente da vedere e allo stesso tempo profondissimo da esplorare. Siamo certi che The Unspoken, se supportato a dovere, abbia tutte le carte in regola per diventare un nuovo ed interessantissimo esport: assistere alle finali qui agli IEM, vedere Charizard confermarsi di nuovo campione dopo un percorso durato mesi, ci ha confermato la bontà del titolo, e non vediamo l'ora di scoprirne il futuro.

....Alla fisicità di Echo Arena

Diciamo dunque che the Unspoken ci ha piacevolmente sorpreso, mentre con Echo Arena c'è stato proprio il colpo di fulmine. Il titolo fortunatissimo sviluppato dai Ready at Dawn in collaborazione con Oculus ha davvero una marcia in più: già, perché se il primo rappresenta la tattica e la riflessività, quest'ultimo rappresenta la fisicità, e oltretutto può fare affidamento anche su di un altra importantissima componente aggiuntiva, ovvero il teamplay. Oltre ad essere incredibilmente dinamico e veloce, infatti, Echo Arena ha il vantaggio di esibire una spettacolarità unica derivata dal gioco di squadra. Passaggi veloci, alley-oop e blocchi come nel basket rendono ogni match unico, facilissimo da leggere anche per un neofita e sempre avvincente. C'è poco da fare: Echo Arena l'eSport ce l'ha nel sangue. Le finali qui a Katowice sono state tenutissime, e gli atleti ci hanno veramente regalato una performance strepitosa, fra sudore, salti da olimpiadi e urla da stadio! E non sono mancati ovviamente anche colpi di scena e comeback da manuale; gli Europei Jacks hanno mantenuto un controllo fino alla fine, sfoggiando in alcuni momenti anche una superiorità tecnica evidente, ma alla fine è stata la carica degli americani Eclipse ad avere la meglio, in un finale sospeso fino all'ultimo respiro. Più di 20.000$ ai vincitori e la gloria del pubblico, ed ora non resta che attendere la nuova season, e chissà, magari anche qualche nuova partnership...

Intel Extreme Masters È stato davvero un anno importantissimo per gli Intel Extreme Masters, con numeri che siamo sicuri faranno urlare al record, ma lo è stato ancora di più per la VR e i suoi protagonisti. La prima prova della lega esportiva promossa da Oculus ha riportato sicuramente risultati positivi, e noi, dal canto nostro, non possiamo fare a meno di individuare un certo potenziale in tutta l’operazione. Il pubblico potrebbe a breve essere pronto per accogliere questa nuova versione degli esport, e con qualche miglioramento tecnico apportato agli stream, la strada potrebbe farsi subito in discesa (ad esempio ci è sembrato ottimo il casting, ma decisamente migliorabile la regia). Sicuramente è ancora troppo presto per parlare, dal momento che siamo davvero agli esordi del fenomeno, e ci sarà di certo bisogno di altri numeri, società ed investitori esterni per aumentare il respiro della proposta. Per ora si tratta di un esperimento a nostro avviso riuscito, un buon debutto, e adesso non resta che attendere l’annuncio della seconda season, magari anche con qualche nuovo titolo a bordo...