Speciale Il Padrino

Un'offerta che non potrete rifiutare!

Speciale Il Padrino
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • A meno di un mese dalla sua uscita abbiamo deciso di dedicare uno speciale a quello che possiamo definire uno dei giochi più attesi di quest’anno, con lo scopo di coglierne i meccanismi e le features.
    Andremo ad analizzarne pregi e difetti, confrontandolo col suo rivale nonchè ispiratore GTA e col suo predecessore Mafia..
    Signore e signori, ecco a voi Il Padrino.

    Considerazioni a poco dall'uscita...

    Solo l’anno scorso Ea Games annunciava di voler dal vita nell’universo videoludico alla trilogia cinematografica culto di Francis Ford Coppola. La risposta del pubblico non poteva che essere entusiasta, vuoi per il gran numero di fan dell’intramontabile “the Godfather” (nonostante il primo film sia stato realizzato oltre trent’anni fa), vuoi perchè il mondo videoludico attendende da tempo un degno seguito dello splendido “Mafia”.
    A prescindere quindi dalle prime immagini di gioco mostrate all’E3 2005, l’attesa per il titolo divenne subito febbrile e la pressione psicologica sul team di sviluppo crebbe a dismisura: non era permesso sprecare l’occasione di poter sfruttare una così ambita licenza.
    Il titolo, oltre a poter usare i nomi, il marchio e alcune scene tratte della pellicola, vanta anche un doppiaggio di altissima caratura.
    Infatti alcuni dei personaggi principali saranno doppiati dagli attori originali del film, come James Caan (Sonny Corleone), Robert Duvall (Tom Hagen) ed addirittura il grandissimo e compianto Marlon Brando ha voluto prestare la voce un'ultima volta a Don Vito Corleone.
    Purtroppo, vista la grave situazione di salute dell'attore, costretto a usare un respiratore, non è stato possibile completare interamente l'opera di doppiaggio.
    Secondo le ultime indiscrezioni Brando avrebbe diretto un doppiatore nel difficile compito di imitarlo, dando modo di portare a compimento il lavoro.
    Di carne al fuoco ce n'è quindi davvero molta e non è difficile immaginare il ciclone che avvolgerà il team di sviluppo e l'EA stessa se il prodotto si rivelerà scadente.
    Ma come mai tutti questi dubbi sull’eventuale flop? Innanzitutto derivano non solo dai paragoni fatti dagli stessi sviluppatori circa il gameplay simile al buon GTA (e sappiamo bene quanto sia arduo replicare se non migliorare un simile concept) ma soprattutto dai più recenti video e screenshots che, se paragonati a quelli rilasciati l’estate scorsa, sembrano rivelare un passo indietro sul fronte tecnico.
    Se infatti a Giugno non si poteva che rimanere incantati di fronte alla grafica dei filmati e ai pochi momenti di gioco provati, nelle ultime immagini si è persa tutta quell’atmosfera ed effetti che contraddistinguevano il titolo EA.
    Tutto, dai personaggi, alle auto, alle armi, sembra fuori posto e stona enormemente con lo sfondo; per inciso, sembra di trovarsi di fronte ad un pessimo fotomontaggio!
    Probabilmente i motivi sono da ricercarsi nei tempi tutto sommato brevi di sviluppo, accompagnati dal maggiore impegno sulla libertà di gioco in stile Grand Theft Auto che il titolo vuole ricreare e dal fatto che il videogioco uscirà in pratica su ogni piattaforma ludica presente in commercio.
    Ma non fasciamoci la testa ancor prima di essercela rotta!
    In questo caso, in titoli del genere l’aspetto estetico non è certo la componente fondamentale e sicuramente vale la pena sacrificare la sola gioia per gli occhi in cambio di una più appagante esperienza di gioco.

    La New York dei Corleone...

    Entrando nello specifico: giocando a “il Padrino” ci ritroveremo immersi in un mondo che riproduce fedelmente lo splendore della pellicola originale, rappresentando in grande stile i sapori, le gioie e i successi del film e ricreando alla perfezione le ambientazioni che arricchiscono la New York degli anni '50. Le vicende si svolgono in un arco temporale di circa 10 anni ( ’45/’55) in cui si vestiranno i panni di un giovane gangster intento a far carriera nella Famiglia.
    La trama promette di essere ricca ed originale senza escludere riferimenti e citazioni alla trama del film, offrendoci un’ottica tutta nuova della pellicola di Coppola ma anche del libro di Puzo, al quale il film è ispirato.
    Non mancherà una certa libertà d’azione ne tantomeno il “lavoro” nella City.
    Per farsi un nome bisognerà contrabbandare, estorcere ai commercianti il pizzo e decidere il modo in cui comportarci (con onore o meno), cercando di pensare anche alle possibili conseguenze delle nostre azioni.
    Infatti, sia che ci si faccia rispettare grazie al carisma e con poche uccisioni, sia che la nostra malvagità raggiunga livelli da serial killer, i personaggi si ricorderanno ogni nostra azione e comportamento reagendo in maniera diversa a seconda delle strade intraprese durante il gioco.
    Lasciando da parte modi rispettosi e arti di negoziazione, nel gioco potremo facilmente intimidire tutti i personaggi grazie al “Blackhand”, ovvero un avanzato sistema di combattimento sviluppato allo scopo di permettere al giocatore di eseguire pugni, calci, prese e perfino di strangolare i nemici.
    Grazie ad una barra che indica il livello di pressione intimidatoria esercitata sul personaggio che stiamo affrontando, potremo decidere di attaccare l’avversario in modo violento, ma non letale, per potergli così estorcere informazioni importantissime per accelerare la nostra scalata al potere nella città di New York. Oppure ucciderlo brutalmente nei modi più coreografici, spaziando da un colpo di fucile in pieno volto a cadute dal tetto di un edificio.
    Ma i nemici che andremo ad affrontare, chi sono esattamente? Tralasciando le scontate forze dell’ordine (almeno i poliziotti non ancora corrotti), la Famiglia Corleone dovrà guardarsi le spalle da altre 4 fazioni appartenenti ad altrettante Famiglie: i Barrese, i Cuneo, gli Stracci e i Tattaglia. Ad ognuna di esse sarà assegnato un quartiere e zone poste sotto il loro controllo.
    Inoltre gli scenari saranno completamente esplorabili e l'interazione con gli oggetti e le persone nel corso della nostra ascesa criminosa si preannuncia impressionante quanto curata, garantendoci la totale immersione nelle situazioni vissute.

    Clone di GTA?!? Magari...

    La palese, e tra l’altro ammessa dalla stessa Ea Games, ispirazione al GTA della Rockstar suscita ai più molti dubbi sulla effettiva qualità del prodotto finale. Inutile citare prodotti scadenti come Driv3r che parevano destinati ad offrire un reale rivale alla saga ed invece sono risultati pessimi titoli.
    Ma dobbiamo veramente aspettarci l’ennesimo flop? Forse no, questa volta il team ha lavorato sodo in modo da poter unire i pregi del gameplay di GTA con stile e maggior realismo di Mafia, senza contare il solido background della pellicola.
    Inoltre, al già citato “Blackhand” verrà aggiunto il cosidetto “mobface” cioè un sistema di personalizzazione del personaggio; mossa davvero astuta che non può fare altro che aumentare la nostra immedesimazione nel gioco, per non dire unica in titoli del genere (è vero in GTA San Andreas è possibile vestire, far ingrassare o dimagrire il protagonista a piacimento, ma creare un nostro alter ego che potrà parlare con Sonny o Don Vito è tutta un’altra storia).
    Continuando con le analogie con Grand Theft Auto bisogna ricordare che “il Padrino” è un gioco violento e perciò riservato ad un pubblico adulto, e grazie alle facili uccisoni e fiumi di sangue versato è facile pensare ad una serie di polemiche (probabilmente inutili se non adirittura atte a fomentarne l’attesa, ma non è questo luogo in cui discuterne) che ne accompagneranno l’uscita proprio come il suo degno ispiratore.

    La voce e l'aspetto del Padrino...

    Da quanto si è potuto vedere fino ad ora l’aspetto grafico del titolo è sembrato sempre a livelli eccellenti; tuttavia come detto nei paragrafi iniziali, in certe immagini l’effetto che si ha, forse dovuto all’interfaccia un poco sempliciotta, è quello del fotomontaggio.
    D’altra parte certi filmati, sia di gioco che di dialogo tra personaggi, sfiorano il fotorealismo (la somiglianza con Marlon Brando è impressionante).
    Il vero problema sta nel fatto che per fornire al giocatore una grande libertà d’azione e grandi mappe sulle quali muoversi -in questo caso addirittura l'intera New York- bisogna sacrificare texture e poligoni per mantenere il videogioco fluido e non renderlo eccessivamente pesante.
    Facendo un ulteriore paragone con GTA, “il Padrino” sembra effettivamente molto più curato graficamente nonostante la grande mappa e il gameplay simile. Non bisogna dimenticare inoltre che anche il prodotto Ea Games come quello della Rockstar non avrà tempi di caricamento in-game.
    Il tutto in soli, si fa per dire, 4 Gb e mezzo!
    Non ci resta che attendere per vedere se il prodotto finale sarà effettivamente omogeneo o presenterà ancora gli alti e bassi visti fino ad ora.

    Il Padrino Oramai l'attesa è quasi conclusa: tra pochi giorni avremo tra le mani il titolo Ea Games (che spesso è sinonimo di garanzia) e fugheremo ogni dubbio. Scopriremo se il "Clone di GTA" avrà saputo mantenerne i pregi e se la più ambita licenza degli ultimi 30 anni non sia andata sprecata. Fondamentalmente però, siamo fiduciosi: il gioco ha tutte le carte in regola per essere considerato il vero seguito del capolavoro Mafia.

    Quanto attendi: Il Padrino

    Hype
    Hype totali: 2
    90%
    nd