Isadora Basile e Microsoft: quando l'odio colpisce nel segno

In questi giorni abbiamo assistito al licenziamento di Isadora Basile da Xbox Ambassador in Brasile. Ripercorriamo gli eventi.

Isadora Basile e Microsoft: quando l'odio colpisce nel segno
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Qualche anno fa, la media critic Anita Sarkeesian definiva le molestie come "la radiazione di fondo della mia vita". Purtroppo molte persone - non soltanto donne - possono dire lo stesso. Abbiamo già avuto modo di parlare degli scandali relativi a molestie sessuali e discriminazioni nell'industria videoludica in uno speciale, ma siamo costretti a tornare sull'argomento: stavolta l'involontaria protagonista è Isadora Basile, streamer sudamericana di successo, da poco assunta dalla divisione brasiliana di Xbox come ambasciatrice del brand e presentatrice sul canale YouTube della compagnia. Peccato che la sua carriera sia stata molto breve.

Una minaccia senza volto

L'immagine data da Anita Sarkeesian è molto efficace per descrivere il terribile mondo delle molestie via web. L'orrore ha molte teste, tante quante gli utenti che le perpetrano, ma spesso nessun nome; non aiuta la difficoltà, da parte delle autorità competenti, nel raggiungere punti fermi nelle eventuali indagini. Il rischio è che le vittime facciano la fine del protagonista del magistrale "I ratti nei muri" (1924), uno dei racconti più inquietanti di Howard Phillips Lovecraft, dove l'uomo impazzisce e continua a sentire, anche in manicomio, lo zampettare degli animali che infestavano le mura della tenuta di famiglia: la molestia diventa una pericolosissima radiazione di fondo che rischia di minare seriamente la salute mentale di chi si trova ad essere oggetto di attacchi ripetuti, insistenti, malati.

Prima di entrare nel merito della vicenda che ha coinvolto Isadora Basile, diamo uno sguardo ad alcuni dati. A partire dall'inizio del periodo di lockdown che ha interessato l'Italia e numerosi altri Stati in Europa e nel mondo (dal mese di marzo di quest'anno), gli osservatori nazionali e internazionali hanno rilevato un allarmante aumento delle richieste di aiuto da parte delle vittime di molestie. Quanto al nostro Paese, l'ISTAT ha registrato una crescita drammatica (si parla del +119,6 %) delle chiamate al numero verde anti violenza e stalking 1522. La situazione di emergenza legata al Covid-19 sta avendo un impatto rilevante sulla salute psicologica di tutti noi: in alcuni casi la frustrazione viene sfogata nel modo peggiore, ossia scaricandola su persone vicine e lontane.

E il web è un mezzo perfetto per dare voce al peggio di sé. Molto difficile essere puniti, molto facile colpire il proprio obiettivo. Per raggiungere la propria utenza, vista la riduzione o la totale mancanza di eventi "dal vivo", streamer, content creator e personalità provenienti dai più vari universi professionali tendono ad utilizzare i social network molto più del consueto.

Lo stesso vale per i loro fan e gli inevitabili detrattori: gli incentivi allo smart working e, per i meno fortunati, la disoccupazione comportano che il tempo speso davanti ad uno schermo sia in media molto più elevato rispetto a quanto accadeva nell'epoca precedente all'emergenza sanitaria. In buona sostanza, i ratti nei muri sono, in questo momento, liberi di zampettare in giro e danneggiare l'ambiente virtuale e i suoi abitanti in carne ed ossa, tra cui Isadora Basile.

Una carriera molto breve

Nominata a inizio settembre Xbox Ambassador per il Brasile e protagonista di alcuni video YouTube del canale verdecrociato della compagnia, la giovane Isadora Basile è stata presa di mira da numerosi molestatori online immediatamente dopo l'assunzione. In un tweet degli scorsi giorni, la content creator ha lamentato di aver sofferto "attacchi di tutti i tipi" da quando ha annunciato la sua nuova posizione lavorativa, "da parte di persone che lamentavano che io non giocassi a questo o a quel gioco, e che per questo affermavano che non ero degna del mio incarico". Non solo: Basile afferma di aver ricevuto anche minacce di stupro e di morte.

Una situazione che non può non richiamare alla mente lo scandalo Gamergate del 2014, in cui numerose donne coinvolte a vario titolo nell'industria videoludica furono vittime di molestie ripetute e violente: alcune tra le malcapitate, come la sviluppatrice indie Brianna Wu, hanno assunto appositamente del personale per documentare l'enorme mole di minacce e insulti che ricevevano sui vari canali di comunicazione, per poter denunciare l'accaduto alle autorità.

Fortunatamente Isadora afferma di essere riuscita ad affrontare questa situazione grazie al supporto della sua famiglia, del fidanzato e degli amici. Purtroppo, però, gli attacchi hanno avuto una clamorosa ripercussione sulla sua vita lavorativa: nello stesso tweet si legge che "Microsoft ha deciso che la cosa migliore da fare fosse sollevarmi dal mio incarico come ambasciatrice del brand, in modo tale da non espormi ulteriormente a situazioni come quelle che si sono verificate". La streamer conclude le sue dichiarazioni affermando di rispettare la decisione presa da Xbox: "il mio affetto per Xbox/Microsoft rimarrà lo stesso di sempre. Grazie".

Ma non finisce qui. Il canale YouTube di Xbox Brasile non carica nuovi contenuti dal 16 ottobre, e il giorno seguente la compagnia ha pubblicato un comunicato per i fan sul suo profilo Twitter. Ringraziando Isadora Basile per il suo lavoro, Xbox Brasile ha optato per una revisione delle sue strategie comunicative, "decidendo di comparire su un minor numero di canali". "L'unica fonte di notizie e di contenuto ad alto rilievo sarà d'ora in avanti il portale Xbox Wire", si aggiunge nel lapidario tweet.

Ma siamo davvero certi che dare agli hater ciò che vogliono sia la strategia migliore? Una simile ritirata da parte di un gigante come Microsoft non può che generare preoccupazione per il futuro: in fondo l'ultima parola l'hanno avuta proprio i molestatori.

Come che sia, la protagonista della vicenda ha lodato l'atteggiamento dell'azienda in un'intervista con The Enemy, importante sito brasiliano di critica videoludica: "molte persone mi hanno minacciata di stupro, molte persone mi hanno minacciata di morte, molte persone hanno detto che non ero degna del lavoro che stavo facendo [...] Microsoft si preoccupa molto delle donne, le mette sempre avanti, le protegge in ogni modo possibile. Ho ricevuto un eccellente supporto da parte loro".

Resta l'amarezza di una giovane donna giunta ad una posizione di responsabilità per vedersela strappar via dopo neanche due mesi, e non per suoi personali demeriti. Siamo però felici di sapere che, grazie al supporto dei suoi cari, Basile stia riguadagnando tranquillità.

La vicenda di Isadora Basile ricorda, per certi versi, quella relativa al cambiamento del finale di Mass Effect 3 ad opera di Bioware: un'utenza agguerrita riuscì ad ottenere la revisione dell'ultima parte del titolo, creando un precedente tanto interessante quanto pericoloso. Il web amplifica ogni voce e rumore in maniera esponenziale, compreso - come in questo caso - lo zampettare dei ratti nei muri. Cosa pensate di questa vicenda e dell'atteggiamento assunto da Xbox? Vi aspettiamo per discuterne insieme nei commenti.