Joel Miller di The Last of Us: uomo, padre, contrabbandiere, antieroe

The Last of Us Parte I e Parte II hanno regalato al pubblico un personaggio ricco di sfaccettature: riscopriamo la storia e il mondo di Joel Miller.

The Last of Us: Joel
Speciale: PlayStation 5
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Ernest Hemingway aveva un consiglio per gli individui desiderosi di impugnare la penna e scrivere una storia: "creare persone, non personaggi. I personaggi non sono altro che caricature". "Se uno scrittore riesce a far vivere le persone, - aggiungeva - potranno anche non esserci personaggi straordinari nel suo libro, ma questo potrà comunque tramandarsi come un insieme, un'entità, un romanzo". Un monito prezioso per ogni creatore di storie, a prescindere dallo strumento con il quale decide di concretizzarle. Per ribadire il rilievo della tridimensionalità e della coerenza nelle anime che popolano gli universi immaginati, sulle pagine di Everyeye prende oggi il via una nuova rubrica.

    Per il debutto di BIOGRAFIE, la scelta della redazione non poteva che ricadere su di un'icona del videogioco a traino narrativo contemporaneo: Joel Miller. Entrato nei cuori dei videogiocatori per la prima volta nel 2013, il co-protagonista di The Last of Us si è imposto sin da subito come un antieroe memorabile. Il suo rapporto con Ellie ha commosso ed emozionato milioni di giocatori, che hanno continuato a seguirlo in The Last of Us: Parte II. Grazie all'adattamento confezionato da HBO e alla convincente interpretazione offerta da Pedro Pascal, Joel sta raggiungendo un nuovo pubblico, costituito dagli spettatori di The Last of Us che non hanno mai giocato con il videogioco Naughty Dog. Ripercorrendone la storia, spiegheremo perché è diventato un personaggio così amato. E non dimenticate di leggere le tre curiosità su Joel di The Last of Us che ancora non conoscete.

    Padre

    The Last of Us comincia il suo racconto con un inganno crudele. Preso in mano il pad, il giocatore si ritrova a guidare i passi di una bambina, Sarah. Vivace e acuta, la figlia di Joel è il primo contatto che il pubblico ha con l'opera di Naughty Dog.

    È tramite gli occhi e i movimenti della ragazzina che viviamo la notte di terrore che muta per sempre il destino del genere umano. Di fronte all'epidemia legata alla mutazione del fungo Cordyceps - trattata in maniera diversa da videogioco e serie TV -, milioni di persone vanno incontro a una feroce pazzia, che tramuta gli Infetti in predatori privi di consapevolezza o umanità.

    Mentre le spore trasformano amici, conoscenti e vicini di casa in vittime del Cordyceps, gli USA abitati da Sarah affrontano uno scenario da guerra civile. In un caos paralizzante e indecifrabile, Joel non ha moti di eroismo: i suoi affetti, pochi, vengono prima di ogni altra persona. Recuperata la figlia e ricongiuntosi col fratello Tommy, il padre sale in auto e cerca di raggiungere un luogo che possa offrire rifugio alla sua famiglia. Per garantire la sopravvivenza di chi lo accompagna,

    "Passerà qualcun altro."

    Joel acquisisce una lucidità spietatamente umana. Mentre chi è già Infetto assale e distrugge indiscriminatamente, il co-protagonista di The Last of Us è chirurgico nelle sue scelte: Sarah e Tommy sono gli unici dei quali occuparsi. A nulla valgono le rimostranze del fratello, che se non altro vorrebbe portare soccorso almeno a una famiglia di sconosciuti che da bordo strada implora aiuto. "Hanno una bambina" osserva Tommy. "Anche noi," replica Joel "passerà qualcun altro".

    Di fronte alla violenza urbana e all'assenza di notizie chiare, le autorità statunitensi schierano l'esercito nelle aree più colpite dal fenomeno epidemico. Per contenere il contagio - vana illusione - le forze armate sono dislocate ai confini delle città e presso le arterie di comunicazione principali.

    Intercettato da soldati con l'ordine di sparare per mantenere isolate le aree di quarantena, Joel vede materializzarsi il suo terrore più grande: Sarah è colpita da un proiettile e muore tra le sue braccia.

    Contrabbandiere

    Trascorrono vent'anni da quel momento e in un qualche modo Joel trascina se stesso sino al 2033 (nella serie TV, il 2023). Il giocatore non vive in maniera diretta questo periodo, ma ne percepisce in maniera chiara le conseguenze. Il padre di Sarah si è chiuso al mondo, che affronta come un teatro di guerra sul quale tollera solamente due alleati: Tommy, che ha però ormai lasciato la città, e Tess. Nell'area di quarantena di Boston, il volto di The Last of Us sopravvive grazie a cinica razionalità. Reinventatosi contrabbandiere, Joel traffica in armi, droghe, e non esita a fare ricorso alla violenza quando lo ritiene opportuno.

    Un sentiero grigio e apparentemente immutabile, sul quale si innesta però una variabile imprevedibile. In una Boston tramutatasi in una dittatura militare, il gruppo armato rivoluzionario noto come le Luci si imbatte in Ellie, una ragazzina immune al Cordyceps. La sicurezza e lo studio della giovane sono prioritari: l'ordine è quello di farla uscire dall'area di quarantena e condurla a ovest. In un altro centro operativo, le Luci stanno infatti radunando le risorse necessarie a proseguire le ricerche su di una cura o un vaccino che possa fermare il contagio.

    In un inesorabile effetto domino, sono Joel e Tess a doversi fare carico della consegna della giovane. Un viaggio ovviamente ostico e pericoloso, che tuttavia potrebbe risollevare le sorti dell'intero genere umano. Una prospettiva che in verità non motiva eccessivamente Joel, ormai refrattario a ogni speranza, ma che smuove con forza la sua compagna. Nel momento in cui Tess è ferita da un Infetto, tuttavia, la sua sorte è segnata: Joel ed Ellie devono proseguire da soli. Di fronte all'ennesima perdita, l'uomo si chiude ancora di più in se stesso, determinato a non costruire alcun legame con Ellie, che tratta come una semplice consegna da effettuare.

    Ma il percorso tracciato per Joel da Naughty Dog è emotivamente insidioso, soprattutto quando la ragazzina rivela sin troppi tratti in comune con Sarah. Pur di rifuggire al rischio di un nuovo e prezioso legame umano, il contrabbandiere arriva a rintracciare il fratello per scaricare su di lui la responsabilità dell'ultimo tratto di strada che separa Ellie dalle Luci. Una presa di posizione volta a una razionale autotutela, che tuttavia ormai confligge violentemente con l'affetto paterno che la piccola ha risvegliato in Joel. Ed è così che, ormai uniti, i due co-protagonisti di The Last of Us si dirigono insieme verso la destinazione finale del viaggio.

    La conclusione di questo on the road post-apocalittico è ciò che rende innegabilmente vivo l'individuo nato dalle menti degli sviluppatori Naughty Dog. Una volta a destinazione, Joel ed Ellie sono separati e la ragazzina viene preparata per una delicata operazione chirurgica. L'unico modo per studiarne l'immunità è infatti asportarle la porzione di cervello nel quale si annidano le spore del Cordyceps.

    Appresa la verità, l'uomo che ha già perso una figlia non ha alcun interesse per le riflessioni razionali. Se per salvare l'umanità Ellie deve morire, Joel non ha alcun dubbio su ciò che deve essere fatto. In una sequenza finale toccante e feroce, il giocatore è portato a fare irruzione nella struttura ospedaliera gestita dalle Luci. Non sopravvivrà nessuno.

    "Lo giuro."

    Recuperata Ellie, già sedata, dal tavolo operatorio, Joel è giudice, boia e carnefice dell'intera équipe medica presente sul posto e che include l'unico sopravvissuto all'epidemia dotato delle competenze necessarie per sviluppare un eventuale vaccino per il Cordyceps. Ellie, risvegliatasi confusa in un auto guidata da un Joel insospettabilmente calmo, chiede spiegazioni. La replica dell'uomo, che chiama in causa altre decine di immuni, ricerche infruttuose e assalti militari, mette a tacere la piccola, che tuttavia non sembra realmente convinta della spiegazione offertale. In un estremo gesto, toccante per la sua genuinità, Ellie gli chiede un'ultima volta di giurarle che tutto ciò che le ha raccontato è la verità. Joel non esita un solo secondo: "Lo giuro" è la sua risposta.

    Uomo

    Questa bugia è il mattone su cui Ellie e Joel edificano una nuova esistenza lontano da Boston. Ritornati da Tommy, si insediano nella fiorente comunità autogestita di Jackson, una piccola isola felice che sopravvive nella devastazione. Sono anni preziosi, che Naughty Dog ci racconta in quel capolavoro che è The Last of Us: Parte II, e che i giocatori rivivono attraverso flashback, alla guida di una Ellie ormai cresciuta.

    Accanto alla ragazza c'è un Joel venuto a patti con le sofferenze del passato e che ha assunto pienamente su di sé un nuovo ruolo di padre. L'ex contrabbandiere parla apertamente di Sarah, considera Ellie alla stregua di una figlia e fa ogni cosa in suo potere per ammantare la sua esistenza di cura e affetto.

    Memorabile è la sequenza che vede i due addentrarsi tra le rovine di un museo di storia naturale, in una sorpresa che Joel ha organizzato per il compleanno dell'adolescente, che nel primo The Last of Us gli aveva confessato il suo amore per l'astronomia e il desiderio - infantile in un mondo al collasso - di viaggiare sino alla Luna. Nella struttura, Ellie vive il suo sogno, cullata da una registrazione del conto alla rovescia per la partenza dell'Apollo 11 che Joel ha recuperato - chissà come e a che prezzo - per lei.

    Ma l'amore non può impedire a Ellie di crescere e di tornare, sempre più spesso, con la mente a quella sala operatoria e al brusco risveglio in auto. Decisa a lasciarsi alle spalle l'accaduto, parte, sola, alla volta della base delle Luci. Qui, nella desolazione di una struttura ormai abbandonata, apprende la verità. Prima da indizi e registrazioni, poi, finalmente, dalla voce di Joel. La confessione è schietta e liberatoria, ma scarica su Ellie un peso che la ragazza non è in grado di tollerare.

    Le strade dei due protagonisti di The Last of Us iniziano così a dividersi, in uno struggente allontanamento dettato dal rancore esistenziale e reso ancora più terribile dall'ostinato affetto con cui Joel cerca un continuo contatto con la giovane. Quando il dolore è troppo grande, l'uomo lo affida alla sua chitarra, mentre evoca il ricordo dei Pearl Jam intonando con passione Future Days. L'anima di Joel si mostra nuda, fragile, spoglia. Non c'è più menzogna né volontà di protezione, solo la speranza - ora tornata - di un futuro condiviso.

    "...dei miei volti persi o rubati ora posso anche farne a meno..."

    Ma il percorso in direzione della comprensione, dell'accettazione è lungo, soprattutto per l'unica persona immune a un'epidemia che continua a sterminare il genere umano. I giorni scorrono a Jackson, Ellie e Joel si osservano da lontano, legati da un affetto irrinunciabile. In una notte di festa, padre e figlia sono di nuovo di fronte l'uno all'altra. "Se il Signore mi concedesse di rivivere quel giorno... Lo rifarei. Rifarei lo stesso": Joel non ha mai messo in discussione la sua scelta, e mai lo farà. "Non credo che potrò mai perdonarti. Ma mi piacerebbe provarci" è la risposta che gli offre la speranza che aveva abbandonato dopo la morte di Sarah. Di lì a poco, tuttavia, il passato la reclamerà tutta, sottraendo per sempre Joel a questo mondo.

    Joel Miller e Pedro Pascal

    L'umanità priva di dissimulazioni è ciò che ha fatto di Joel uno dei protagonisti più amati della storia del medium videoludico. La condanna dell'intero genere umano di fronte alla possibilità di salvare l'unica vita per lui ancora preziosa è il gesto di un uomo che ama disperatamente, incurante dell'orrore, della violenza e della disperazione che travolgono ogni altra cosa intorno a lui. Non c'è rimpianto, non c'è rimorso, solo la rinascita di un padre distrutto dall'uccisione brutale di Sarah.

    Il contrasto tra le conseguenze della scelta di Joel e l'amore del quale l'uomo ammanta Ellie rappresenta una dicotomia tragica e concreta, che per la sua profondità solleva interrogativi esistenziali in chiunque venga in contatto con l'epopea narrata in The Last of Us. Ne è testimone Pedro Pascal, arrivato a interpretare Joel Miller nella serie HBO senza aver mai avuto alcuna esperienza con la serie videoludica di Naughty Dog:

    "Ciò che mi spaventa davvero di Joel è il fatto che nessuno di noi sa realmente ciò che potrebbe fare di fronte al rischio di perdere chi ama."

    "Ciò che mi spaventa davvero di Joel è il fatto che nessuno di noi sa realmente ciò che potrebbe fare di fronte al rischio di perdere chi ama. A livello conscio o inconscio, l'essere vivi o persino l'essere umani è direttamente collegato al provare amore - che sia per un partner o per un figlio -, ma cosa accade se ci si trova di fronte alla possibilità di perderlo? [...] È ciò che ci rende umani, e inumani. Il dilemma di fronte al quale ci pone il videogioco è davvero splendido".

    The Last of Us Parte 1 La serie di videogiochi dedicata a Ellie e Joel è stata creata da Naughty Dog, con il primo The Last of Us approdato su PlayStation 3 nel 2013. L'anno successivo, il clamoroso successo del titolo ha portato Sony a pubblicare The Last of Us: Remastered, una versione graficamente aggiornata destinata a PlayStation 4. Nel 2022, l'avventura è tornata ancora una volta sul mercato in un remake che rimaneggia comparto tecnico e gameplay dell'originale. Esordito dapprima su PlayStation 5, dagli inizi del 2023 The Last of Us: Parte I è accessibile anche su PC. Il sequel, The Last of Us: Parte II, è stato distribuito su PlayStation 4 nell'estate 2020. Il primo gioco è stato trasposto nell'omonima serie TV firmata HBO, mentre il secondo sarà protagonista della II e III stagione dello show.

    Che voto dai a: The Last of Us Parte 1

    Media Voto Utenti
    Voti: 73
    7.1
    nd