Kingdom Hearts 3: analizziamo il nuovo trailer

La battaglia finale contro Xehanort prende vita nel final trailer del nuovo episodio creato da Tetsuya Nomura. Attenzione, contiene spoiler.

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  • La battaglia finale incombe su Kingdom Hearts 3. L'ombra di Xehanort, e di tutte le sue manifestazioni corporee, si staglia sulle figure di Sora e dei suoi compagni. E lo scontro conclusivo, che porterà in scena il tramonto della saga del Dark Seeker, assume così i connotati di un racconto drammatico, intimo e personale. È quanto traspare dal final trailer del nuovo episodio della saga Square-Enix, l'ultimo prima del lancio previsto per il prossimo 29 gennaio. Una sbirciatina definitiva prima di poter mettere le mani sul prodotto definitivo e calarci finalmente nel vortice di magia fiabesca che ci permetterà di impugnare il keyblade ancora un'altra volta.

    I dolori del giovane Sora

    Rispetta pienamente le attese, questo trailer finale di Kingdom Hearts 3, perlomeno per quanto riguarda i toni promessi dalla narrazione. Sapevamo, in fondo, che questa battaglia conclusiva tra Sora e Xehanort metterà a nudo l'animo del protagonista, scaverà nel profondo delle sue emozioni e gli farà affrontare la prova più dura di tutte: la perdita e la solitudine. Il nuovo capitolo diretto da Tetsuya Nomura sarà una storia di ricerca da un lato, e di redenzione dall'altro. Il percorso di Sora è ritrovare non soltanto i tre maestri perduti del Keyblade, ma anche se stesso. Quel pezzo del suo cuore che non è mai riuscito a diventare completo, rimanendo nel suo limbo di imperfezione e apatia. Roxas. Il Nessuno. Cosa accadrà, alla fine, non ci è dato saperlo, ma la missione dell'inseparabile compagno di Paperino e Pippo sarà esattamente quella di rimettere insieme i pezzi. Frammenti di sogno, che hanno il sapore di ricordi lontani.

    Ma non solo di Sora vive Kingdom Hearts 3: il titolo sarà sostanzialmente una summa totale dell'affresco narrativo dipinto da Tetsuya Nomura nel corso degli ultimi due decenni. Storie, sottotrame e personaggi si amalgamano tra loro in un organismo che non ci sembra ancora del tutto chiaro e coeso, con diversi elementi che per forza di cose troveranno il loro posto soltanto all'interno del puzzle presente nel prodotto finale.

    Ciò che il videoclip ha dichiarato con forza è la suddivisione dell'avventura in tre blocchi differenti: il viaggio di Sora, la redenzione di Riku e il riscatto di Kairi. I tre eroi faranno da colonna attorno alla quale si intrecceranno le vicende di personaggi secondari come Aqua, Terra e Ventus, ma anche Axel e Xion, così come Vanitas, Saix e lo stesso Roxas. Un cast di attori destinato ad arricchirsi, tra presenze enigmatiche e comparse misteriose che fanno capo a un'unica, cupa figura: Xehanort e tutte le sue manifestazioni, affiancato da Heartless e Nessuno, con figure come Ansem il Saggio, che a quanto pare hanno ancora qualcosa da dire al racconto.

    La forza del Keyblade

    Sul piano ludico, invece, sono diversi gli spunti fornitici dal trailer finale di Kingdom Hearts 3. Sulle note dei nuovi arrangiamenti musicali dell'apprezzata Utada Hikaru, le sequenze del video ci hanno permesso di ammirare alcune inedite scene tratte dai mondi Disney che già conosciamo.

    Inquadrature che affermano con rinnovato vigore le potenzialità dell'Unreal Engine, in grado di restituire una sensazione di grande fedeltà - sia dal punto di vista registico che estetico - nei confronti dei brand che Square-Enix ha preso in prestito dalla Disney. E se la narrazione tipica di Kingdom Hearts - l'Oscurità degli Heartless che divora i protagonisti appartenenti all'universo di Topolino - sembra ancora una volta permeare le guest star della major occidentale, restituendo un feeling misto a nostalgia e novità, dobbiamo anche constatare che è venuto nuovamente a mancare il tanto decantato reveal di almeno un nuovo mondo Disney. Una consapevolezza che getta la sua ombra sul prodotto definitivo, spingendoci a interrogarci se davvero Nomura-sensei abbia in serbo ulteriori universi o se abbia piuttosto preferito puntare sulla qualità a discapito della quantità. Eppure un reame nuovo, in effetti, c'è: Scala ad Caelum. Una location originale per Kingdom Hearts 3, un luogo apparentemente etereo in cui pare abbiano vissuto i primi detentori e creatori del Keyblade.

    Un santuario dall'aspetto sacrale, utile a Xehanort per completare il suo piano per conquistare il Regno dei Cuori. E che, insieme al Cimitero dei Keyblade già intravisto in Birth by Sleep, sarà il teatro per lo scontro conclusivo tra i servitori della Luce e quelli delle Tenebre.

    Con questo trailer, Nomura-sensei e il suo staff hanno voluto renderci partecipi di tutte le sfaccettature ludiche che finora ci erano state precluse. Ogni mondo, ad esempio, sarà costellato di minigiochi tematici pronti ad accompagnare l'esperienza principale: il ballo in Rapunzel e lo scontro tra cannoni in Pirati dei Caraibi hanno tutta l'aria di fungere da puro divertissement volto a spezzare, con toni più leggeri, il velo di spettacolarità, frenesia ed estremo dinamismo della storia e del gameplay di Kingdom Hearts 3. Un'anima ludica che esplode nel combat system incentrato sulla Power Form del Keyblade, della quale ci vengono forniti ulteriori assaggi, e che si esplica in combattimenti al cardiopalma tra terra, aria e persino acqua: una serie di sequenze che ci permette di riabbracciare sia Ratatouille che il tenerissimo Stitch, qui nuovamente un'evocazione da utilizzare in battaglia.

    Il gameplay ci appare insomma vario e stratificato, impreziosito da quella consapevolezza che abbiamo a lungo cercato ed infine ottenuto: Riku, esattamente come in Chain of Memories e Dream Drop Distance, oltre che in uno scampolo della boss fight finale nel secondo capitolo, sarà un personaggio giocabile, con il suo moveset esclusivo e il suo stile di combattimento. Pronto a brandire il suo nuovo Keyblade e a fronteggiare persino i suoi misteriosi doppelganger. Il miglior amico di Sora non impugna più lo splendido Via per l'Alba: il suo compito, ora, è guidare l'eroe sul viale del tramonto.

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