La storia di Destiny 2: il piano di Mara Sov e Eris Morn

In attesa di Ombre dal Profondo continua il nostro viaggio nella lore di Destiny 2 per approfondire personaggi e storie dell'universo Bungie.

La storia di Destiny 2: il piano di Mara Sov e Eris Morn
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  • Mara Sov è indubbiamente uno dei personaggi più iconici e amati della saga di Destiny: carismatica, potente e determinata, la Regina degli Insonni è una figura sfaccettata e complessa. Con la massiccia lore introdotta con I Rinnegati abbiamo potuto scoprire di più sul suo passato e sulle sue intenzioni per il presente e il futuro; nel dettaglio in questo articolo approfondiremo il famoso piano di Mara Sov, un'articolata macchinazione che coinvolge figure di primo piano come Eris Morn e Savathûn e, soprattutto, collega I Rinnegati a Ombre del Profondo.

    Il piano di Mara & Eris

    Per inquadrare meglio il contesto in cui si sviluppa il celebre piano di Mara, dobbiamo fare alcuni passi indietro nel passato di Destiny. In primis, dobbiamo tornare al momento in cui Eris Morn riemerse dalle catacombe lunari dall'Alveare profondamente mutata e, soprattutto, in possesso di grandi conoscenze relative alla magia e ai riti dell'Alveare stesso.

    Eris, in compagnia di una squadra di guardiani composta da Eriana-3, Omar Agah, Sai Mote, Vell Tarlow e il celebre stregone Toland, si era calata nell'Abisso per vendicare i guardiani uccisi da Crota nel corso della nefasta spedizione note come "il Grande Disastro." Malauguratamente, anche la spedizione di Eris terminò in un disastro, lei fu l'unica vera superstite visto che i suoi compagni perirono in maniera atroce.

    Eris, disperata e ormai completamente priva della sua Luce, cercò una nuova casa e si recò quindi sull'Atollo. Qui venne accolta da Mara Sov, la quale restò affascinata dalle conoscenze dell'ex guardiana, ma non le consentì di stabilirsi nella città degli Insonni.

    Ad ogni modo, Mara, informata della minaccia rappresentata da Oryx e delle sue sorelle Savathûn e Xivu Arath, decise di predisporre un piano insieme alla stessa Eris, un piano che avrebbe dovuto coinvolgere anche i guardiani e lo stregone esiliato Osiride, ex mentore dell'Avanguardia caduto in disgrazia per via delle sue ricerche sui Vex. Il ruolo di Osiride nel Piano di Mara è stato poi sostanzialmente rimosso con un massiccio retcon, e auspichiamo che venga ripristinato in prossimo futuro, magari proprio in Ombre dal Profondo.

    Come raccontato nel trionfo "Gli Insonni dell'Atollo: Tirannocidio I", Mara aveva previsto l'arrivo di Eris, di Osiride e in generale la recente storia degli Insonni nel corso di un sogno profetico catalizzato dal potere delle Tecnidi, le potenti "maghe" insonni. Mara vide Oryx (definito come la Morte), sognò una spada maligna e una bomba devastante, vide i corrotti nella forma di "automi cellulari". Fu proprio questa visione a far sorgere la prima scintilla del grande Piano.

    Il Piano cominciò così a prendere vita, l'obiettivo finale di Mara era uno solo, tanto semplice quanto apparentemente impossibile da realizzare: scalzare Oryx, il re dei Corrotti, dal suo trono e sedervisi al suo posto. Per poter anche solo provare a raggiungere questo ambizioso obiettivo, Mara necessitava di due cose: la morte di Oryx, sia sul piano fisico che su quello ascendente, e il suo stesso decesso: per potersi poi intrufolarsi nel tronomondo di Oryx sarebbe stato infatti necessario abbandonare le proprie spoglie mortali.

    In pochissimi erano a conoscenza del piano di Mara: Uldren non lo sapeva, Sjur Eido (la prima Ira della Regina e amante della stessa Mara) ne era informata solo in parte, le Tecnidi sapevano poco o nulla. Solo Eris, per ovvi motivi pratici e strategici, lo conosceva nel dettaglio; del resto, il ruolo dell'ex guardiana era cruciale per il piano stesso.

    Ed eccoci arrivati agli eventi del Re dei Corrotti. Tutti ricordiamo la scena d'apertura di questa espansione: la flotta insonne, schierata nella zona degli anelli del pianeta Saturno, fronteggia le possenti navi dell'Alveare guidata dall'Astrocorazzata di Oryx. Mara e le Tecnidi evocano il potere degli Araldi facendo scempio di alcuni vascelli di Oryx, senza però intaccare l'Astrocorazzata. La risposta del Re dei Corrotti è letale: Oryx usa la sua arma più potente attinge direttamente dalla sua superanima. Citiamo a proposito il trionfo "Tirannocidio V":

    "Mara muore. Viene vaporizzata con il suo Ketch, i legami tra le particelle del suo corpo messi in discussione e ritenuti superflui da Oryx. Il meccanismo di devastazione è una fissione spontanea. L'autore della devastazione ride per la gioia. In un altro modo più vero e anche più simbolico, viene trafitta dalla lama di Oryx"

    Con la morte della regina inizia il suo viaggio nel tromondo di Oryx. Una nota culturale: nei trionfi Tirannocidio viene spesso menzionato un mito mesopotamico di discesa negli Inferi che vede protagonista la dea Inanna (nota anche come Ishtar), divinità dell'amore e della guerra, scendere negli inferi per incontrare la tetra e mostruosa dea Ereshkigal. In senso figurato, Mara compie quindi un viaggio negli inferi, del resto i tronomondi dell'Alveare sono luoghi lugubri dove albergano il male e la morte.

    Grazie all'aiuto e alla guida degli Araldi, entità metafisiche senzienti poste sotto il controllo delle tecnidi, Mara riesce insomma ad aprire la porta del tronomondo di Oryx. Prima di entrare, Mara pensa a tutti coloro che ha lasciato indietro, agli insonni uccisi dall'Alveare, pensa a coloro che soffriranno per la sua morte, pensa soprattutto al fratello Uldren che non si darà pace.

    Il tronomondo di Oryx è un luogo tremendo, violento ed infernale. Il corpo e la psiche di Mara sono messi alla prova da milioni di frammenti ululanti e da sussurri incessanti, ma la Regina non crolla e mantiene la sua ferma convinzione, fiduciosa del successo di Eris e dei Guardiani che libereranno il trono per lei. L'autore del trionfo Tirrannocidio V usa una metafora perfetta per riassumere l'ambizioso piano di Mara:

    "Quando un pedone raggiunge un lato opposto della scacchiera, può essere promosso a regina. E cosa succede, quando è una regina a essere promossa? Su che nuova scacchiera reclama il suo posto? Mara lo sa. Si prepara alla lunga attesa, in totale solitudine, quasi in pace"

    I Guardiani non deludono le aspettative di Mara: Oryx muore sia nella nostra realtà sia nella sua grazie al completamente dell'incursione sull'Astrocorazzata. Il piano prosegue con successo, come esposto da Eris alla fine della campagna del Rei dei Corrotti. Vittoria totale? Con Oryx sconfitto, Mara ha finalmente la via libera al suo trono? In realtà non del tutto, perché tanto Eris quanto Mara non hanno fatto i conti con una delle entità più scaltre dell'intera lore di Destiny, ossia Savathûn, la Megera-regina.

    Savthûn si era preparata a un decesso improvviso del fratello, ed anzi sperava di poter reclamare essa stessa il suo trono, apprendendo il potere della corruzione e i segreti oscuri del Profondo.

    Il piano di Mara subisce così il primo vero stop. Nel frattempo, la Città Sognante, la più nobile e antica dimora degli Insonni, viene messa a soqquadro proprio da Savathún e dai suoi sottoposti. L'Ahamkara Riven, corrotta da Oryx e sotto il controllo di Savathun, lancia la terribile maledizione ciclica in cui giocano un ruolo cruciale anche Dul Incaru, figlia della stessa Megera-regina, e la mente Vex corrotta Quria. Persino Uldren, consumato dal dolore, diviene una pedina nelle mani di Riven la quale, sfruttando l'amore del fratello per Mara, lo suggestiona nel profondo, facendogli compiere azioni scellerate.

    Mara, per tanto, decide di ritornare e si mostra nuovamente ai guardiani nel suo mondo trono, a cui accediamo attraverso l'Oracolo, strumento con cui si può appunto comunicare con lei.

    Mara ci concede alcune udienze, ne concede una anche all'Emissaria dei Nove, prima di ripartire per portare avanti una nuova fase del piano. In tutto questo, una nuova impellente minaccia si profila all'orizzonte: le Navi a Piramide stanno per arrivare, la più tetra forma dell'Oscurità nullificatrice incombe su tutto. Ma prima bisognerà fermare Savathûn e le sue pedine, Quria in primis, e spezzare la maledizione.

    Eris e i guardiani torneranno ancora una volta utili? Forse la risposta ci arriverà in Ombre del Profondo, del resto Eris giocherà un ruolo cruciale in questa nuova espansione. Sappiamo che l'ex guardiana è attualmente tormentata dalla visione dei suoi compagni deceduti, ma Eris ha già capito che dietro tutto questo si cela proprio Savathûn, la regina degli inganni. Insomma, Savathûn ha tutte le carte in regola per essere un grandissimo antagonista mentre Eris si appresta, ancora una volta, ad essere una preziosissima alleata.

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