Le cinque case infestate più spaventose del mondo dei videogiochi

Da Villa Spencer di Resident Evil all'Himuro Mansion di Fatal Frame: la top five delle case infestate più spaventose!

Le cinque case infestate più spaventose del mondo dei videogiochi
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Stadia
  • Ci siamo, gente, Resident Evil 7 è finalmente approdato sugli scaffali, e lo ha fatto con un clamoroso carico di recensioni entusiastiche. La nuova avventura horror di Capcom ha ufficialmente segnato un nuovo inizio per il franchise, un inizio che coincide con un ritorno alle origini che i fan attendevano da lungo tempo. Baker House è un luogo lugubre, squallido e nauseabondo, un crogiolo di degrado mentale e fisico che, ne siamo certi, gli appassionati dello sgomento non dimenticheranno tanto facilmente. Proprio per onorare il punto di partenza di questa nuovo viaggio nell'orrore, abbiamo deciso di proporvi una Top 5 da brivido, con le cinque "case infestate" più raccapriccianti del panorama videoludico. Da leggere rigorosamente con una torcia puntata sotto il mento.

    5. USG Ishimura - Dead Space

    Sebbene la definizione di "casa" non si adatti troppo bene a una colossale nave mineraria abbandonata nello spazio profondo, escludere la USG Ishimura da questa classifica sarebbe stato un errore imperdonabile. L'astronave, con i suoi corridoi angusti, i condotti pieni di "sorprese" e il variegato arredo organico sparso su pareti e pavimenti, è un vero e proprio monumento ludico all'horror sci-fi, quello più cattivo e cruento. Forte di fonti d'ispirazione "importanti" come Alien e Event Horizon, gli sviluppatori hanno modellato la Ishimura come una trappola labirintica e letale, con aree a gravità zero che sfidano la percezione spaziale dell'utente e aumentano all'infinito le possibili traiettorie d'attacco dei nemici. Oscure minacce scritte col sangue sulle pareti, ovunque corpi pronti a rianimarsi in forme disgustosamente letali e rumori sinistri provenienti da ogni angolo buio: la Ishimura è un ricettacolo tecnologico di costante disagio, apprensione e spavento, in grado di far saltare via dalla sedia anche i giocatori più navigati.

    4. Blackwood Pines - Until Dawn

    Una baita isolata tra le montagne del Canada, un gruppo di giovinastri ormonalmente iperattivi e una misteriosa presenza nei boschi, quale contesto migliore per un teen horror con tutti i crismi del genere? E in effetti Until Dawn, esclusiva PS4 dei britannici Supermassive Games, riesce a instillare nel giocatore un senso di opprimente impotenza, tra momenti ad alto tasso d'ansia e qualche jump scare vecchio stile. Il merito di tale - contestualmente piacevole - disagio è in buona parte attribuibile alla cura dedicata dallo sviluppatore alle ambientazioni che compongono il complesso montano di Blackwood Pines, ricchissime di dettagli raccapriccianti resi alla perfezione grazie a un comparto tecnico di grande impatto, forte di un sistema di illuminazione sorprendentemente realistico. La baita e i suoi misteriosi sotterranei, i sentieri montani immersi nella neve, gli oscuri anfratti della miniera e l'inquietante sanatorio, un ventaglio di scenari ottimamente caratterizzati il cui effetto destabilizzante risulta amplificato da una regia sempre pronta a sottolineare al meglio ogni terrificante particolare. Tutti elementi che, in una vera e propria fiera del depistaggio, contribuiscono a suggestionare le percezioni del giocatore, che si ritrova a temere - giustamente - ogni ombra, ogni tetro scricchiolio e ogni sussurrante folata di vento. La vicinanza degli scenari ai canoni tipici degli slasher movie rappresenta inoltre un costante invito alla "profezia negativa" sulla sorte degli 8 protagonisti. Vaticini che, manco a dirlo, si riveleranno spesso azzeccati.

    3. Himuro Mansion - Fatal Frame

    L'horror alla giapponese affonda le sue radici nel ricchissimo background folcloristico della cultura nipponica, costellato di storie di spiriti inquieti e oscuri rituali. Un insieme di credenze e superstizioni la cui presa è ancora forte sulla "mens collettiva" del Sol Levante, come dimostra il grande successo della serie di Koei Tecmo Fatal Frame, una saga horror apprezzatissima anche in Occidente. Tra i punti di forza del primo capitolo della saga, è impossibile non annoverare il terrificante ascendente esercitato dalla Himuro Mansion sull'immaginario dei giocatori. La villa, creata in una versione marcescente del tradizionale stile architettonico sukiya-zukuri delle costruzioni del periodo Edo, impone ai giocatori un soffocante senso di claustrofobico malessere, grazie anche al contributo del topos narrativo "tratto da una storia vera". La campagna di marketing del gioco, così come il materiale promozionale distribuito, ponevano l'accento sul fatto che la Himuro Mansion fosse stata realmente teatro di terribili omicidi e sconvolgenti crudeltà, leggende urbane che hanno senza dubbio avuto un ruolo di rilievo nel creare un'ottima base emotiva per gli orrori proposti dal gioco. Ad oggi non è ancora chiaro quanto di concreto ci sia nella "storia vera" della terrificante magione, ma la Himuro Mansion merita comunque un posto in questa classifica da incubo.

    2. Brennenburg Castle - Amnesia: The Dark Descent

    Il castello di Brennenburg è probabilmente una tra le location orrorifiche più riconoscibili della gaming culture. Questo non solo per gli indiscutibili meriti di Amnesia: The Dark Descent, "horrocult" sviluppato da Frictional Games, ma anche per l'incredibile cassa di risonanza mediatica offerta al titolo dalla community di YouTube, protagonista di un numero praticamente infinito di video gameplay ad alto tasso di spavento. La fortezza è un vero e proprio dedalo di oscuri corridoi colmi di disgustosi residui organici, che sfidano le capacità d'orientamento del giocatore alimentando il suo senso di smarrimento e di oppressione. Seppur non direttamente ispirato a nessuna costruzione reale, il castello di Brennenburg ha tutto l'aspetto di un ordensburg, un tipo di fortezza utilizzata come avamposto militare dagli appartenenti agli ordini cavallereschi dei Livoniani e dei Teutonici. Per questo buona parte della struttura in pietra ha un aspetto austero e medievaleggiante, fatta eccezione per alcune stanze dei piani superiori, la cui maggiore opulenza può essere ricondotta alle diverse contaminazioni architettoniche introdotte nel 16° secolo dal sadico barone di Brennenberg, il principale antagonista di Amnesia. L'ambientazione cupa, asfissiante e morbosamente mutevole ha un impatto tutt'altro che positivo sul benessere psicofisico dell'utenza, per la gioia perversa degli appassionati orrorofili. Inoltre, il fatto che ogni oggetto, porte comprese, debba essere manipolato "fisicamente" a colpi di mouse non fa che acuire il panico che attanaglia il giocatore durante le - frequenti - fughe precipitose.

    1. Spencer Mansion

    Morbidamente collocata tra i boschi dei monti Arklay, l'iconica magione di Sir Oswell E. Spencer, fondatore dell'infame Umbrella Corporation, è senza dubbio una delle "case infestate" più care agli appassionati dello spavento videoludico. L'imponente villa, commissionata alla fine degli anni ‘60 all'architetto newyorkese George Trevor, nasconde un centro di ricerca altamente tecnologico dove, nel corso degli anni, sono stati sviluppati i principali patogeni "zombificanti" della saga di Capcom. La proprietà, in stile coloniale con più di qualche elemento neoclassico e barocco, include un ricco catalogo di enigmi, trappole e minacce in agguato, nonché un comodo sistema di gallerie sotterranee e un pratico cimitero per tutte le evenienze. Il contrasto tra l'opulenza - decadente - degli ambienti e gli orrori che questi racchiudono favorisce nel giocatore un senso di straniamento altamente inquietante, mentre le transizioni "alla cieca" tra una stanza e l'altra, seppur stancanti sulle lunghe distanze, contribuiscono a rendere il gameplay ancor più ansiogeno. Aggiungete alla ricetta una marea di inquadrature soffocanti strappate alla tradizione filmica di genere, alcuni dei migliori jump scare di sempre e una direzione audio col vizio dei rumori fuori campo, ed ecco che l'incubo è servito. La Spencer Mansion si guadagna il vertice di questa top 5 non solo per i suoi notevoli pregi cardio-invalidanti, ma anche per essere stata la prima casa infestata della "golden age" dei survival horror. Chissà, forse fra qualche anno riscriveremo questa classifica con al vertice la Baker House di Resident Evil 7, il nuovo "anno zero" della saga.

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