League of Legends: LEC 2021, la guida alla competizione europea di LoL

Finalmente è il momento di tornare sulla Landa degli Evocatori: riparte la LEC, la massima competizione europea di League of Legends.

League of Legends: LEC 2021, la guida alla competizione europea di LoL
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • L'ultima volta che abbiamo visto le squadre europee all'opera era il mondiale 2020. A Shanghai, nella grande bolla dei LoL Worlds, Fnatic, G2 Esports, Mad Lions e Rogue, le rappresentanti del Vecchio Continente, avevano cercato invano di rincorrere il sogno mondiale. I Mad Lions si erano fermati addirittura ai Play-In, mentre i Rogue, nonostante una prestazione più che ottima, si sono arresi ai gironi, anche a causa del sorteggio sfavorevole in uno dei gruppi più tosti del mondiale.

    I Fnatic, avanti 2-0 sui TES campioni di Cina, si sono visti rimontare nel primo reverse sweep (da 0-2 a 3-2) nella storia dei Worlds. Solo i G2 Esports hanno mantenuto alte le aspettative, conquistando la Top4 per il terzo anno consecutivo, prima di essere sconfitti dai Damwon Gaming, futuri campioni del mondo, per 3-1 in semifinale. Il 22 gennaio le squadre ritornano finalmente sulla Landa per sfidarsi nella LEC, la League of Legends European Championship.

    G2 Esports protagonisti dell'off-season

    L'off-season, il periodo che intercorre tra la fine di una stagione e l'inizio della successiva, ha stravolto tutto in Europa. È infatti il periodo dei grandi cambiamenti, delle mosse di mercato a sorpresa, dell'arrivo di nuovi talenti sul grande palcoscenico europeo. I G2 Esports hanno perso Perkz, storico giocatore dell'organizzazione di Carlos "Ocelote" Rodriguez, presente in fin dall'inizio, addirittura sin da quando ancora si chiamavano Gamers2: destinazione Cloud9, oltreoceano, nell'LCS sempre più alla ricerca di nomi imponenti da esibire al proprio pubblico.

    Con un contratto stellare: quasi 6 milioni di dollari al giocatore per tre anni e cinque ai G2 Esports per il cartellino. I G2 Esports si sono però consolati con l'ennesimo sgarbo agli acerrimi rivali dei Fnatic, strappandogli Rekkles in scadenza di contratto: un'altra bandiera che, davanti a un'offerta irrinunciabile, competitiva oltre che monetaria, ha deciso di cambiare casacca.

    Fnatic rifondati

    I Fnatic, dal canto loro, si sono visti costretti a cambiare due membri del team. Rekkles, stregato dai G2 Esports, e Nemesis in corsia centrale, ormai fuori dal progetto dopo due anni di (pochi) alti e (tanti) bassi.

    Al loro posto sono arrivati giocatori buoni, ottimi, ma che di certo non aggiungono prestigio al blasone dei Fnatic: Nisqy, ex-Cloud9, perenne promessa della scena competitiva, giocatore solido; e Upset, altra promessa di League of Legends che tanto bene ha fatto parlare di sé finora ma alla prima vera esperienza con un team di alto livello. A guidarli sarà un'altra novità dei Fnatic, il neo-coach YamatoCannon, ex-Vitality, arrivato per sostituire Mithy, volato anche lui ai Cloud9 come assistant-coach.

    Il valzer della toplane

    Il ruolo più gettonato del mercato è stato sicuramente la corsia superiore con numerosi cambiamenti, sia in entrata che in uscita. A perderci probabilmente è stata l'Europa che ha dovuto salutare un grande talento come Alphari, approdato al Team Liquid nell'LCS nordamericana per un ingaggio da 3 Milioni per tre anni. Stipendi che al momento, in Europa, si fa fatica a raggiungere. Ed è così che si punta sui nuovi talenti, un modus operandi che le squadre europee hanno ormai assimilato come un vero e proprio stile di vita. Su dieci squadre i "vecchi" toplaner sono quattro: Wunder dei G2, Bwipo dei Fnatic, Jenax degli SK Gaming e Odoamne, passato dallo Schalke04 ai Rogue. Tutti gli altri arrivano dalle varie leghe nazionali e regionali, alla loro prima esperienza in LEC. Con l'eccezione di Whiteknight, nuovo toplaner degli Astralis, che vanta diverse presenze nella vecchia EULCS 2018 con gli Unicorns of Love.

    G2 vs Fnatic ma non solo

    G2 e Fnatic rimangono le due superpotenze da battere: insieme hanno conquistato 15 dei 16 titoli europei finora assegnati, con il sorpasso dei G2 Esports arrivato proprio nell'ultimo split con 8 titoli a 7. Mai come quest'anno, tuttavia, la distanza tra le due appare consistente: una distanza in cui diverse squadre avranno sicuramente l'opportunità di inserirsi nella lotta al titolo, o almeno alla conquista dell'accesso alla finale, con i G2 che rimangono favoriti su ogni aspetto.

    La maggior parte degli analisti vedono i G2 già vincitori annunciati ed è difficile dar loro torto ma ciò non significa che sarà un campionato meno competitivo, anzi. Proprio perché la vetta sembra lontana, al di sotto di essa si scatenerà una bagarre mai vista prima. Se già l'anno scorso team come Mad Lions e Rogue erano riusciti a imporsi nella scena, insieme alla miracle run dello Schalke04, quest'anno la lotta sembra essere ancora più serrata.

    I Rogue in particolare hanno probabilmente realizzato il miglior mercato tra le squadre europee insieme ai G2, mantenendo l'integrità del roster e potenziando solamente i ruoli in cui avevano sperimentato più difficoltà. Via Finn in toplane, la corsia è stata affidata a un player esperto e sicuro come Odoamne. Cambio anche nel ruolo di support con l'arrivo di Trymbi, giocatore dell'academy degli AGO Rogue che ha vinto l'ultima edizione degli European Masters. I MAD Lions hanno invece lasciato partire il nostro italo-cinese Shadow, sempre più interessato a giocare nell'LPL cinese, e liberato Orome, puntando invece per la toplane e la giungla su Armut, ex Papara Supermassive, e Elyoya. Per la prima volta dopo due anni, così, l'Italia non avrà un suo rappresentante nella massima lega europea. Almeno non tra i giocatori: nei G2 ci sarà ancora Noodlez, analyst del team campione d'Europa, quest'anno non più da remoto ma direttamente in loco a Berlino per seguire la squadra da vicino.

    Gli outsider

    Impossibile non considerare poi tra gli outsider anche lo Schalke04, protagonisti lo scorso split di una rimonta incredibile che li ha portati dall'ultimo posto a sfiorare la qualificazione al mondiale. I protagoniti sono ancora presenti nei nomi di Gilius, Neon e Abbedagge: i nuovi sono invece il support Limit, ex-SK Gaming, e il toplaner BrokenBlade, tornato in Europa dopo l'esperienza con i TSM, pronto a sostituire Odoamne.

    Le quotazioni degli Astralis nei giorni successivi all'annuncio del roster

    Da tenere d'occhio, poi, tre team in particolare: Excel, Misfits e Vitality. Tre organizzazioni che hanno deciso di puntare quasi del tutto sui nuovi talenti, o almeno in un mix tra giocatori emergenti e player di grande esperienza. Czekolad agli XL, Agresivoo e Vetheo ai Misfits, Szygenda ai Vitality sono solo alcuni esempi di nomi che arrivano dalle competizioni nazionali, nomi che hanno lasciato il segno anche agli scorsi split dell'European Masters, competizione che dimostra pertanto di essere non solo una vetrina passiva dei giocatori europei ma un bacino da cui i top team sanno di poter attingere.

    Rimangono apparentemente fuori dalla corsa al titolo, almeno a bocce ferme, Astralis e SK Gaming, sulla carta senza i giusti mezzi per aspirare a qualcosa di più. Per motivi diversi tra loro. Gli Astralis hanno puntato su un roster che riporta in auge giocatori ormai compassati, sicuramente adatti a essere protagonisti in una European Regional League ma non all'LEC. Nemmeno la borsa danese ha creduto nel roster: le azioni degli Astralis, una delle poche org al mondo a essere quotata in un listino finanziario, nei giorni successivi al proprio annuncio hanno perso quasi il 10% del proprio valore. Ne farà probabilmente le spese l'esordiente Zanzarah, anche se per lui sarà indubbiamente un'esperienza formativa. Dall'altra gli SK Gaming hanno mantenuto solo il toplaner Jenax, inserendo Tynx, Blue, Jezu e Treatz. Troppi nomi nuovi che rischiano di faticare parecchio per trovare la giusta amalgama, e di non arrivare in tempo per la fine dello split. Un roster che, tuttavia, ha enormi potenzialità di crescita per la stagione estiva se sarà gestito nel modo migliore.

    Quando si parte?

    L'inizio delle ostilità è segnato sul calendario per il 22 gennaio con il solito formato a cui siamo abituati. Girone all'italiana, partite di andata e ritorno tutte secche Bo1: alla fine della regular season le migliori sei si qualificano per i Playoff. Con una differenza: la Top4 inizierà dalla parte superiore del tabellone a doppia eliminazione, il che comporta che una sconfitta non porterà all'eliminazione dalla competizione ma alla "retrocessione" nel lower bracket; quinta e sesta inizieranno invece dalla parte inferiore, porzione in cui non si avranno seconde possibilità.

    L'LEC rimane uno degli eventi esports europei più apprezzati e seguiti. Non è un caso che gli sponsor più importanti abbiano rinnovato tutti: da Logitech a a KIA, passando per Red Bull, Secret Lab e Beko. D'altronde attira tantissimi spettatori in tutta Europa e nel mondo: una delle migliori vetrine per promuovere il proprio brand a una platea di giovani e giovanissimi. Platea che da quest'anno si amplierà più facilmente anche al pubblico russo. Nei broadcast partner 2021 figurerà, insieme all'italiana PG Esports, anche GIGme, società russa che gestirà le trasmissioni in lingua della LEC per la prima volta.

    Un'espressa richiesta del pubblico di Mosca, come ha sottolineato Alberto Guerrero, Direttore dell'Esports di Europa e MENA per Riot Games: "Nel 2020 abbiamo infranto ogni record precedente di spettatori e sappiamo che possiamo fare ancora meglio. Conosciamo bene la passione dei tifosi russi e proprio per questo motivo abbiamo deciso di offrire la diretta della partite anche nella loro lingua grazie alla partnership con GIGme. Con questa aggiunta l'LEC sarà trasmesso in nove lingue diverse in tutta Europa: un numero mai raggiunto prima."

    Uno spettacolo competitivo senza precedenti: che l'LEC abbia inizio.

    Che voto dai a: League of Legends

    Media Voto Utenti
    Voti: 147
    7.1
    nd