League of Legends: Macko Esports, la tripla è servita al PG Nationals

L'organizzazione pugliese è la prima a vincere per tre volte il campionato italiano di League of Legends e quindi dovevamo parlarne.

League of Legends: Macko Esports, la tripla è servita al PG Nationals
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Un'impresa mai riuscita a nessuno in Italia finora: i Macko Esports, organizzazione che ha la propria base a Monopoli e che vanta il supporto incondizionato del fondatore Antonio Todisco, è la prima a vincere per tre volte il campionato italiano di League of Legends il PG Nationals. Tra l'altro il titolo vinto il 7 agosto è il terzo in quattro partecipazioni e l'evento in cui non hanno trionfato li ha visti conquistare un grande secondo posto, sempre disputando la finale. Numeri che mostrano apertamente quanto quella dei Macko sia una realtà solida e con la mentalità vincente, decisa a lasciare il segno nel panorama esport italiano.

Due storiche realtà

In finale a sfidare i Macko c'erano gli Outplayed, alla loro quinta finale assoluta del PG Nationals ma con un unico successo, maturato nel Summer 2018. Nell'arco di dieci split gli Outplayed sono l'unica squadra ad aver presenziato sempre, raggiungendo la finale almeno una volta a stagione tranne nel 2020. Un risultato competitivo che li pone come una delle migliori organizzazioni su League of Legends in Italia, nonostante sia mancata loro l'ultima e fondamentale zampata vincente.

Ciò che i Macko hanno mostrato di avere di più in questa finale 2022 è stata la lucidità nei momenti decisivi, unita alla voglia di riscatto dopo la finale persa uno split fa contro gli Atleta Esports e alla volontà di conquistarla con le unghie e con i denti, come visto ad esempio nel Game 3 della serie quando, nonostante fossero sotto nell'economia della partita, hanno saputo sfruttare un'indecisione avversaria per ribaltare la partita a loro favore e passare sul 2-1.

Perché hanno vinto i Macko

Nonostante i Macko fossero i favoriti della vigilia, gli Outplayed hanno offerto il miglior gioco dell'intero split, costringendo gli avversari a dover alzare l'asticella per conquistare la finale. Una delle differenze fondamentali, però, è che i Macko hanno fatto apparentemente meno fatica nel salire di livello: gli Outplayed, per ottenere un vantaggio e mantenerlo, erano costretti a sforzarsi molto di più rispetto ai loro concorrenti. Esemplare è stato il Game 2 della serie, quando alcune sbavature, in particolare nel primo scontro al Barone Nashor andato in favore dei Macko, hanno consentito ai favoriti di rimanere in partita nonostante un ottimo early-game degli avversari, che inizialmente li aveva portati ad avere un considerevole vantaggio.

Troppe volte durante la stagione il jungler degli Outplayed, Lotus, così come alcuni suoi compagni di squadra, sono venuti a mancare nel momento più importante per indirizzare definitivamente l'esito di un game, costringendo poi il midlaner Dehaste a fare gli straordinari, caricandosi la squadra sulle spalle. Al Drago Maggiore, però, Lotus non ha sbagliato e ha consentito ai propri compagni di squadra di ottenere il potenziamento più importante per chiudere una partita che sembrava maledetta, nonostante tre inibitori fossero già andati giù.

I giocatori giusti

Oltre alla mentalità vincente, i Macko hanno saputo adattarsi rispetto allo scorso split andando a cambiare i due giocatori che avevano dato meno garanzie nello Spring, puntando invece su nomi già rodati e affidabili. Gli arrivi di Cboi e Acidy, o meglio ACD, in toplane, premiato come MVP sia dello split che della finale, sono da intendere proprio in questo senso: si tratta di due figure che non solo hanno già calcato la scena italiana, il primo proprio con i Macko, ma che sono già stati sotto la guida del coach del team, Cristofaro Di Maggio, il vero responsabile di questo successo. Non l'unico, perché sia il resto del coaching staff che l'intero roster di giocatori, che è poi quello che scende concretamente sulla Landa, ha offerto uno split sempre di alto livello. Di Maggio però ha portato a casa cinque degli otto split disputati al PG Nationals (assente solo nel 2021) e un motivo ci sarà.

I Macko sono persino riusciti a rompere la maledizione che sembrava aver colpito il botlaner, Rharesh, apparentemente impossibilitato a vincere il titolo italiano nonostante le numerose finali disputate. Eppure è stato ricompensato alla fine, quasi come fosse un premio a una lunga carriera di grandi prove. Così come l'ennesima vittoria del support Click, unico giocatore italiano ad aver disputato tutti e dieci gli split del Nats e tra coloro che più di tutti hanno fatto propria la visione di Di Maggio, che è stato capace di assemblare un team che credesse in lui e che potesse sperimentare e adattarsi a nuove strategie.

Il ritorno dello spettacolo dal vivo

Il successo non è però arrivato solo dallo spettacolo competitivo offerto dalle due squadre, che hanno concluso il match sul 3-1 dopo quattro combattuti game, ma anche dall'evento organizzato da PG Esports, gestore e organizzatore del campionato PG Nationals, tramite cui ha voluto fortemente ribadire quale sia l'obiettivo da perseguire nei prossimi anni: costruire una community affezionata e "presente".

Dopo aver creato una delle più importanti strutture competitive d'Italia, il prossimo passo è portare il campionato a un pubblico più ampio: in quest'ottica va ad esempio inserita la possibilità per alcuni creator legati a determinate squadre di poter seguire le partite in co-streaming, portando più spettatori, soprattutto quella tipologia più casual che in altri contesti non si avvicinerebbe alla scena competitiva. Streamer e personalità importanti come Brizz e Counter hanno portato in diretta lo streaming delle proprie partite, contribuendo ad aumentare la consapevolezza dell'esistenza del campionato del PG Nationals.

Aver portato più di 150 persone, accomunate dalla stessa passione, al Combo di Milano a urlare, esultare, tifare, per i due team finalisti è stato senza dubbio un successo, considerato il periodo difficile per quanto concerne le aggregazioni dal vivo. In previsione, ovviamente, di realizzare sempre più eventi community come già avviene con il Circuito Tormenta della scena amatoriale in collaborazione diretta con Riot Games.

Uno split da oltre 12.000

Il Summer Split del PG Nationals, anche grazie ai co-streaming menzionati in precedenza, ha registrato un picco di oltre 12.000 spettatori, proprio in occasione della finale del 7 agosto. In media ci sono stati 4570 spettatori a giornata lungo il corso del campionato, per un totale di 369.500 ore viste in quasi 81 ore di trasmissione.

Il viewing party organizzato per la finale ha permesso inoltre di avvicinare ancora di più la community a coloro che la competizione la raccontano: dai caster Etrurianx, il primo a commentare entrambe le finali del PG Nationals sia di League of Legends che di Rainbow Six Siege, la new entry Andrea "Juannetti" Giovannetti, Roberto "KenRhen" Prampolini, Emiliano "Moonboy" Marini e il parco analyst sapientemente condotto da Giulia "Juniper" Migliore con l'ex-pro player Silverio "Deidara" Masi e Gabriele "Wolcat" Catterin.

Una crew ormai consolidata e rodata che riesce a trasmettere al pubblico le emozioni, le narrazioni e le migliori azioni dei giocatori. Non è, tuttavia, ancora finita: il 24 agosto le due squadre torneranno a giocare per rappresentare l'Italia in Europa: partirà infatti l'European Masters, con i Macko che inizieranno il proprio percorso qualche giorno dopo rispetto alla fase a gironi in quanto vincitori del PG Nationals, mentre gli Outplayed cominceranno dalla fase preliminare di Play-In. Con la speranza, in questo split, di ottenere dei risultati importanti che ridiano lustro a una delle migliori competizioni esport italiane anche su una scala continentale.