Speciale Line un PSP - E3 2006

PSP Playtest: Tekken Dark Ressurrection, Killzone Liberation, Monster Hunter....

Speciale Line un PSP - E3 2006
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In questi tre giorni di E3 abbiamo cercato di farci un'idea di quale sia il futuro di PSP, quali saranno i giochi presentati nei prossimi mesi, che cosa offrono e quale sarà il supporto fornito al portatile Sony dalle terze parti e, perchè no, da Sony stessa.
La press conference svoltasi lunedì 8 maggio aveva lasciato un po' perplessi sui futuri piani a proposito di PSP: soltanto cinque giochi presenti nel wi-fi spot, un accenno rapidissimo al futuro GPS, alla telecamera e alla possibilità di interagire con PS3 (come specchietto retrovisore per F1 2006, per esempio); la parte più piacevole è stata senza dubbio la prima prova dell'emulatore Playstation 1, che permetteva di giocare l'originale Ridge Racer anche in formato widescreen, leggendo i giochi direttamente da Memory Stick. Fortunatamente la fiera ha smentito tutti i pensieri che si agitavano nella testa a chi aveva assistito all'evento Sony: nel padiglione Sony, ma anche negli stand delle terze parti, i titoli PSP erano presenti e piuttosto interessanti. Molti di questi giochi erano in fase avanzata di sviluppo, solo alcuni erano completi e altri solo in forma di filmato, ma possiamo dire tranquillamente che la "piccola" di casa Sony si sta rapidamente riprendendo. Qui a seguito troverete una rapida descrizione dei giochi più interessanti (o blasonati) che abbiamo avuto modo di provare in questi tre giorni.

Tekken Dark Resurrection

La risposta è si. La domanda a cui rispondere la sappiamo tutti:"Si riesce ad eseguire le mosse utilizzando la croce direzionale?". Tekken 5 è sicuramente il miglior titolo presente in questo E3.
Un gioiello audiovisivo, una replica fedele della versione Arcade/PS2; il numero inferiore di poligoni è una limitazione dettata dall'hardware, questo è vero, ma il risultato finale è comunque eccellente. Fondali animati, un parco mosse corposo, tantissimi personaggi e un gameplay straordinario in pochi centimetri di policarbonato. Anche i tempi di accesso al disco sono abbastanza ridotti, speriamo che nella versione finale si riesca a "limare" qualche altro secondo a questa attesa.
Per quanto visto un vero must per tutti gli amanti della serie, dei picchiaduro e dell'azione frenetica, in più un ottimo acquisto per chi vuole avere uno dei giochi tecnicamente più evoluti per la propria PSP.


KILLZONE LIBERATION

Questo Spin off dell'ottimo Shooter targato Guerrilla stupisce per l'originalità del gameplay: nonostante l'inquadratura assonometrica in stile Gauntlet non si tratta di un vero e proprio arcade, piuttosto di un action/strategico; vestendo i panni di Templar, l'eroe del primo capitolo, dovremo liberare alcune zone dalla presenza degli Helgast, stando però molto attenti ad un piccolo dettaglio: loro sono moltissimi , voi siete da soli...
In Killzone Liberation bisogna procedere con cautela, osservando il comportamento del nemico per individuarne il momento di debolezza da sfruttare a nostro favore. Sparare quando non serve è solo dannoso: ogni Helgast che si trova ad una certa distanza da voi potrebbe sentirvi e chiamare rinforzi. E' molto meglio esaminare il paesaggio, agire con circospezione e colpire solo quando indispensabile. Anche nel combattimento bisogna usare un po' di testa e saper usare l'ambientazione a nostro favore; il tasto dorsale sinistro permette di accucciarsi e di restare nascosto dietro casse container e strutture presenti nell'area circostante. Bisogna avere i riflessi pronti, attendere l'errore del nemico, rialzarsi dal proprio nascondiglio, colpire e accovacciarsi nuovamente per evitare il fuoco di altri nemici.
Non mancano gli elementi adventure e i mezzi da pilotare: in uno dei tre livelli di cui era composta la demo visionata bisognava trovare gli interruttori per attivare delle gru la cui presenza impediva l'avanzamento, mentre in un altro stage bisognava guidare un grosso carro armato. La grafica di Killzone è molto efficace, pulita e ricca di dettagli; gli Helgast sono ben riconoscibili nelle loro fattezze e godono di un set di animazioni convincente. Anche Killzone, come Tekken, si conferma un ottimo gioco, un must per i possessori di PSP.

ULTIMATE GHOSTS N' GOBLINS

Bellissimo. Il nuovo capitolo delle avventure di Sir Arthur è un colpo al cuore per tutti gli amanti della saga cresciuti a pane e zombi. Tanti mostri differenti da uccidere, armi nuove da raccogliere, poteri speciali e segreti da scoprire. Sir Arthur ha guadagnato una serie di nuove armature, ciascuna dotata di poteri speciali, nonchè una serie di trasformazioni, tra cui la miniaturizzazione e la "gigantizzazione". Entrando in uno dei calderoni magici disseminati lungo il percorso sarà possibile rendere il nostro eroe grande quanto lo schermo e praticamente invincibile; purtroppo questa trasformazione è casuale, potrebbe non riuscire e trasformarvi nel classico anziano indifeso o in un microscopico paladino. Per finire alcuni dei poteri speciali che raccoglieremo diventeranno parte del nostro arsenale per sempre, come gli stivali di pegaso, che permettono il doppio salto, ed i potenziamenti dell'arma. I nemici sono tantissimi, sia nella quantità che nel tipo: ci sono alberi indemoniati che sparano occhi, fantasmi che emergono dal terreno e che tentano di afferrarci e condurci sotto terra, demoni e folletti di tutti i tipi, e così come gli avversari anche le ambientazioni sono grandi, varie e offrono una sfida di livello superiore.
"Sfida" è il termine più giusto per definire Ultimate Ghouls'n Ghosts: questo gioco è difficilissimo, lo schermo è gremito di nemici e per raggiungere l'uscita bisogna superare delle prove impegnative e a tratti frustranti, ma i fan di Sir Arthur attendevano solo questo, un gioco in cui solo con l'abilità si giunge vivi al termine dello stage. Ciò che invece tutti i giocatori di Ghouls'n Ghosts hanno sempre odiato era l'obbligo di ricominciare da capo (o da metà) il livello in caso di morte; per fortuna in "Ultimate" questo vincolo è stato eliminato, in caso di decesso il protagonista resusciterà all'istante e sul posto (almeno fino a quando avrà vite a disposizione...).

nella prossima pagina Death Jr 2, Coded Arms 2, Power Stone Collection, Monster Hunter Freedom


DEATH JR 2

Un netto miglioramento rispetto al primo capitolo, questo Death Jr 2 fa un balzo in avanti sia nella grafica. che nel gameplay. Le telecamere sono ora più che gestibili tramite la pressione, alternata o contemporanea, dei due tasti dorsali, quindi sarà molto più difficile subire attacchi senza capire da dove possano provenire. Inoltre le combo sono molto più efficaci e meno coreografiche e difficili da eseguire. Come capita spesso nei sequel in Death Jr 2 potremo scegliere di giocare sia con il figlioletto della Morte che con la sua fidanzata Pandora.
Tecnicamente DJ2 appare molto meno approssimativo e più "stilizzato": i personaggi sono semplici nei lineamenti, ma sono ben definiti ed animati, oltre ad avere un discreto numero di combo a disposizione; il framerate è più che adeguato per questo genere di gioco.

CODED ARMS 2

Il seguito del discutibilie shooter made in Konami appare in forma giocabile, ma ampiamente incompleta: il framerate era bassissimo e mancava un qualsiasi riferimento per colpre, fosse un mirino o la traiettoria dei colpi. Rispetto al primo episodio appare molto più curato, non è più ambientato in strutture chiuse e i livelli presentano elementi posti a differenti altitudini, così da poter usare un po' di tattica durante i combattimenti. I modelli poligonali dei nemici, però, continuano a non convincere, sono poveri e animati in modo approssimativo, speriamo che sia un problema di gioventù del prodotto...


POWER STONE COLLECTION

Un titolo piuttosto deludente, questo Power Stone si scontra con un inevitabile problema: l'hardware su cui è ospitato. Le versioni Arcade e Dreamcast di questi ottimi picchiaduro sono frenetiche, ricche di trappole da evitare, nemici da combattere e oggetti da raccogliere, che sul "piccolo" schermo di PSP risultato praticamente invisibili. E' difficile orientarsi ed è praticamente impossibile evitare i colpi che ci sparano le varie torrette automatiche poste nei livelli. Inoltre a causa della riduzioen di dimensioni la grafica appare imprecisa e povera. Un vero peccato...

MONSTER HUNTER FREEDOM

Abbiamo provato una missione in modalità infrastruttura di questo MMORPG per PSP targato Capcom, ed il titolo sembra piuttosto interessante: tecnicamente è ben fatto (anche se ci sono un po' troppi caricamenti, per fortuna brevi...), i personaggi sono caratterizzati molto bene e i vari mostri che popolano questo universo sono grossi e modellaticon cura. Il gameplay sembra piuttosto curato, così come l'interazione fra i quattro elementi che compongono il party. Un po' macchinoso il sistema di comando, che prevede un solo tasto dorsale per la gestione delle telecamere e molte funzioni assegnate ad ogni tasto del pad; ci vuole un po' di tempo per fare l'abitudine, ma alla fine si riesce a gestire tutto con sufficiente cura. L'unico rammarico riguarda proprio il multiplayer, che non prevede l'online, ed è relegato alla sola modalità infrastruttura.

Nell'ultima pagina Miami Vice, Battlezone, Gangs of London e Super Monkey Ball Adventure

Miami Vice

Un discreto shooter che ricorda molto da vicino Bad Boys per PS2: nei panni di Crockett e Tubbs dovremo sventare la solita organizzazione di narcotrafficanti che agisce nell'assolata Miami. Tecnicamente è fatto abbastanza bene, la telecamera riprende in modo molto cinematografico l'azione e le ambientazioni sono curate e varie, così come sono ben definiti ed animati i personaggi che le popolano. Bisogna sfruttare bene gli elementi architettonici come scudo contro i proiettili dei nemici, e sporgersi per sparare, agendo con rapidità e precisione. L'effetto "action movie" è garantito, sembra di vivere un episodio della serie televisiva; purtroppo la demo era troppo corta per poter verificare l'effettiva varietà delle situazioni di gioco. Sarebbe auspicabile una modalità cooperativa, vista la presenza di entrambi i protqagonisti, ma probabilmente saremo di nuovo al cospetto del classico action game in cui alternarsi ai comandi di entrambi i poliziotti. Un titolo comunque godibile, anche se non un must per i possessori di PSP.


Battlezone

Un titolo piuttosto anonimo, questo remake del grande successo da sala giochi dell'inizio anni '80; a differenza del genitore, in Battlezone PSP dovremo combattere in arene disseminate nei luoghi più improbabili del pianeta (compreso in Italia, in un'arena denominata "Catacombe"...) e vincere dei Deathmatch contro carri armati Hi-Tech tenaci ed agguerriti. Il giocatore potrà decidere il mezzo su cui combattere, il suo armamento, il tipo di camuffamento prima di entrare in battaglia contro il computer o altri 3 amici connessi in Wireless. Le molte arene presenti all'interno dell'UMD saranno aggiornabili via internet, ma tramite la rete non sarà possibile sfidare altri avversari; un vero peccato quest'ultima limitazione, visto l'eccessivo costo del multiplayer offline e la quasi inesistenza di uno story mode...


Gangs of London

Un nuovo clone di GTA che nasce come "costola" di The Getaway, in Gangs of London bisogna assumere il controllo di una delle cinque bande di criminali più potenti di Londra, ovvero i Cockney, la Triade, gli Yardie, Russi e Pakistani e tentare la scalata ai vertici della malavita, attraverso uno story mode lungo 60 missioni. Il giocatore, in ogni missione, ha il pieno controllo di più membri della gang, ciascuno dei quali dotato di particolari abilità; tramite un sistema di "hot swap" sarà possibile assumere in ogni momento il controllo di uno qualsiasi della gang, mentre gli altri agiscono comandati dall'IA. Tutte le missioni completate con una certa gang potranno essere rigiocate anche con le altre bande, così da poter vivere la storia anche da altri punti di vista; completano l'opera una sezione strategica, in cui Londra appare come un tabellone su cui sono disposti gli elementi della malavita intenti a combattersi, e quattro giocatori (più la CPU) possono darsi battaglia.
Questo è quanto sarà disponibile nella versione definitiva del gioco: ciò che abbiamo visionato è molto meno esaltante: le strade di Londra sono riprodotte in modo approssimativo e per nulla vario, così come le sessioni di gioco "a piedi", che presentano come singolo punto di merito la possibilità di usare più personaggi contemporaneamente. Allo stato attuale dello sviluppo non si può esprimere un giudizio definitivo, casomai un profondo scetticismo...




Super Monkey Ball Adventures

Virtualmente identico alla versione PSP, questo simpatico action adventure ci cala nei panni di una delle quattro scimmiette, protagoniste del noto puzzle game, impegnate in una pericolosa missione di soccorso che le condurrà a visitare le cinque isole in cui è diviso Monkey World. Dovremo parlare con gli altri abitanti, aiutarli nei loro piccoli problemi (leggasi - minigame), risolvere piccoli indovinelli e sbloccare gli accessi, che conducono ai successivi mondi, raggiungendo il traguardo di alcuni labirinti in puro stile Super Monkey Ball. Non si tratta di un gioco particolarmente innovativo, nè di un titolo tecnicamente eccelso, ma contiene tutti gli elementi che hanno reso un classico il primo capitolo, ovvero la simpatia delle scimmiette e un gameplay avvincente, quindi potrebbe riscuotere un certo successo. A differenza della versione PS2 e Gamecube questo "Adventure" si presenta con un framerate vistosamente più basso ma costante, quindi accettabile; tutto il resto del comparto video, risoluzione e colori a parte, ricorda moltissimo le sorelle maggiori "da casa"; un titolo da tenere d'occhio.