Speciale Line-up DS - E3 2006 - Parte I

Sempre più carne al fuoco per il portatile Nintendo

Speciale Line-up DS - E3 2006 - Parte I
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Electronic Entertainment Expo 2006

L'E3 2006, l'ultima edizione della più importante fiera al mondo nell'ambito del divertimento elettronico, è finita da poco e per la grande rete, nei forum e nei siti specializzati, la domanda è una sola: quale console ha vinto la sfida? Quale macchina da gioco ci ha fatto intravedere il futuro più divertente e coinvolgente? Forse PlayStation 3, con la sua grafica iper-realistica ed il suo processore così potente? O Wii, con quel controller così atipico e promettente? O ancora Xbox 360, già nella sua fase matura e con dei gioconi alle porte? A sorpresa, forse la console più meritevole è stata il DS, il piccolo gioiello Nintendo per cui sono previsti, da qui alla fine dell'anno, la bellezza di oltre cento titoli, di tutti i generi e per tutti i gusti; non è forse questo che decreta la superiorità di una console?

The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass

Cominciamo la nostra carrellata con il gioco più atteso per il portatile dal doppio schermo, ovvero la nuova avventura di Link. Presentato come trailer allo scorso GDC, The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass era presente in forma giocabile allo stand Nintendo, dando così modo di scoprire il suo gameplay totalmente rinnovato; partiamo infatti col dire che il nostro eroe viene comandato dal giocatore tramite l'uso esclusivo del pennino, al quale è associata Navi, la fatina resa famosa da Ocarina of Time. Il gioco si profila dunque come come una versione movimentata e incattivita di Animal Crossing: Wild World: toccando il terreno nei paraggi, i nemici e gli oggetti Link cammina, attacca e raccoglie; non mancano inoltre chicche come il boomerang, che segue la traiettoria da noi tracciata, la capriola per schivare, che si effettua dando un colpetto ai margini dello schermo, o la possibilità di annotare informazioni direttamente sulla mappa di gioco, richiamabile sul touch screen in ogni momento.
La grafica è completamente in 3D (fatta eccezione per gli oggetti), con una visuale dall'alto che ricorda più A Link to the Past che gli episodi successivi; lo stile ricalca il cel-shading di Wind Waker, di cui il gioco è probabilmente la diretta prosecuzione. La demo era divisa in quattro spezzoni: nel primo si vagava per una classica locazione esterna, parlando con vari personaggi non giocanti e uccidendo mostriciattoli; nel secondo Link si muoveva all'interno di un dungeon, nascondendosi per evitare cavalieri invincibili e azionando interruttori. Nel terzo veniva mostrata la fase di navigazione del gioco: accantonate le interminabili traversate dell'episodio per Game Cube, il giocatore è prima chiamato a tracciare la rotta della sua nave sulla carta nautica e poi a difendersi dai nemici a colpi di cannonate mentre l'imbarcazione procede da sola. Infine, nell'ultimo spezzone, a Link toccava combattere un boss che fluttuava a mezz'aria nello schermo superiore, scagliandogli contro dei piccoli tornado; per rispondere al fuoco, il piccolo eroe dalle orecchie a punta doveva lanciare delle bombe nei tornado, colpendo così il suo rivale. Cosa dire dunque di questo capitolo della saga di Zelda: tralasciando l'aspetto tecnico, tecnicamente eccelso ed artisticamente adatto alla console, la scelta del metodo di controllo è sicuramente coraggiosa, ma probabilmente azzeccata; i comandi sono infatti eccezzionalmente intuitivi e precisi, e il modo in cui il gioco sfrutta le possibilità fornite dal DS è esemplare.
Aspettiamo dunque gli ultimi mesi del 2006, probabile data di uscita, per sapere se The Legend Of Zelda: Phantom Hourglass sarà l'ennesima scommessa vinta per Nintendo.

Final Fantasy III

Final Fantasy III è la conversione, o meglio il rifacimento, dell'unico episodio della saga a non essere mai stato pubblicato fuori dal Giappone. Comparso nel 1990 su NES, il gioco include per la prima volta quel job-system che ha fatto la fortuna di titoli come Final Fantasy V o Final Fantasy Tactics e racconta la storia di quattro giovani che entrano in contatto con un cristallo di luce, il quale gli assegna il gravoso compito di riportare l'equilibrio nel loro mondo, caduto in disgrazia dopo i fatti che coinvolsero sia i cristalli di luce che i cristalli oscuri.
Come accennato, il gioco è stato totalmente rinnovato, partendo dalla grafica totalmente 3D (sia per i personaggi che per gli ambienti), proseguendo con la storia, raccontata con maggiore cura, e finendo con il sistema di gioco, il già citato job-system, ottimizzato e arricchito con nuove classi; un'altra ovvia aggiunta è la possibilità di controllare tramite touch screen sia i movimenti che le battaglie.
Facciamo un rapido bilancio dei pregi e dei difetti riscontrati allo stato di sviluppo attuale: cominciamo col dire che Final Fantasy III è una gioia per gli occhi ed offre una resa grafica perfino maggiore al VII episodio della serie; inoltre il nuovo metodo di controllo sembra già da ora molto intuitivo e veloce, adattissimo al tipo di gioco. Passando ai particolari che non convincono, bisogna mettere in conto che il gioco presenta un gameplay vecchio di 16 anni e potrebbe risultare eccessivamente old school, inoltre non si spiega l'uso minimo dello schermo superiore, utilizzato a volte per visualizzare la mappa, ma lasciato completamente nero durante i combattimenti.
Sperando che fughi anche gli ultimi dubbi, aspettiamo con impazienza l'uscita di Final Fantasy III, previsto per l'estate il Giappone e nell'ultimo quarto dell'anno in America ed Europa.
Per concludere, Square-Enix ha annunciato per DS anche un altro episodio della saga, ovvero Final Fantasy: Chrystal Chronicles - Ring of Fates, anche se purtroppo non sono state fornite informazioni; le voci e le supposizioni parlano della possibilità di giocare in Wi-Fi, così come della compatibilità con l'annunciata controparte per Wii.

Castlevania: Portrait of Ruin

Una delle saghe più apprezzate di Konami torna su Nintendo DS dopo il notevole Dawn of Sorrow, cercando di migliorare gli aspetti classici del gamplay e nel contempo di sfruttare più affondo il touch screen della console.
I protagonisti di questo episodio sono due: il cacciatore di vampiri Jonathan Morris, figlio del John Morris protagonista di Genesis Castlevania: Bloodlines e amico del clan dei Belmont, e Charlotte Orlean, una misteriose strega; la storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale e si svolge nell'ormai stravisitato castello di Dracula, con delle occasionali eccezioni (nella demo presente all'E3 si poteva visitare un deserto con tanto di piramidi sullo sfondo).
Il fatto che i personaggi principali siano due, unito alle caratteristiche del portatile, ha permesso di creare uno stile di gioco di fatto innovativo per la serie: i protagonisti sono sempre contemporaneamente presenti sullo schermo ed il giocatore può selezionare Jonathan o Charlotte in qualsiasi momento; inoltre si possono impartire ordini al proprio compagno guidato dalle CPU semplicemente toccando il touch screen. Questa impostazione permette di intravedere enigmi innovativi e rappresenta un effettivo passo avanti nel gameplay rispetto all'episodio precedente.
La grafica si assesta sempre su livelli di eccellenza e questo fa sì che il gioco sia semplicemente il top della grafica 2D vista su DS, senza dimenticare che, dopo il buon esempio dato da New Super Mario Bros., anche Castlevania: Portrait of Ruin integra un certo numero di elementi tridimensionali, sia per gli sfondi che per i nemici.
Il gioco è atteso nel 2007 e allo stato attuale sembra già di poter dire che sarà un altro colpo messo a segno da Konami.

Lunar Knights

Hideo Kojima riporta il mondo di Boktai (gioco per Game Boy Advance famoso per l'utilizzo di un rilevatore di luce solare posto sulla cartuccia stessa) su DS. Guideremo i due protagonisti, Lucian e Aaron, nella loro lotta per salvare il mondo dall'oppressione dei vampiri.
Pur prendendone ispirazione, Lunar Knights si discosta un po' da Boktai: mentre lo stile grafico adottato è lo stesso, in 2D con visuale isometrica, la meccanica di gioco sembra più orientata all'azione (a differenza dell'alternanza di sessioni d'azione e stealth precedente), ma soprattutto qui non verrà utilizzato alcun rilevatore di luce solare. I due eroi traggono i loro poteri dalla presenza del sole e dalla luna, durante il gioco dobbiamo quindi tener d'occhio sullo schermo superiore le condizioni meteorologiche, in modo da sapere quando ognuno dei due è al massimo delle sue potenzialità.
Alternandoli a nostro piacimento durante l'azione di gioco, controlleremo Lucian, che combatte usando armi da mischia e i poteri delle tenebre di cui è dotato, ed Aaron, che tiene a distanza i nemici col suo vasto arsenale di armi da tiro, aiutandosi coi suoi poteri della luce. In ogni dungeon dovremo raggiungere e sconfiggere il vampiro capo (ovvero il boss di turno), dopodichè partirà una sezione di gioco completamente differente: alla guida del Casket Rocket, una sorta di shuttle, dovremo affrontare un viaggio nello spazio siderale (durante il quale non mancheranno gli scontri coi seguaci dei vampiri) per raggiungere la stratosfera e purificare il boss appena sconfitto.

A cura di: Elia "Rockrono X" Russo

Phoenix Wright: Justice For All

Anche Capcom conferma il suo supporto al portatile Nintendo, presentando il seguito di Phoenix Wright: Ace Attorney, avventura grafica che metteva il giocatore nei panni di un giovane avvocato rampante intento nel dimostrare l'innocenza dei suoi clienti. Il gioco consiste in quattro nuovi casi, da condurre raccogliendo prove, esaminando testimonianze ed infine scoprendo il vero colpevole, mettendolo al muro durante il processo. Una novità è rappresentata dal nuovo "Psyche-Lock", una procedura con cui si potrà ottenere la testimonianza di persone traumatizzate dagli eventi.
Il filmato visionato all'E3 mostrava il ritorno di vecchie conoscenze ed anche la comparsa di nuovi personaggi, in particolare di un nuovo avvocato, una giovane brunetta, il cui ruolo nella storia non è stato rivelato.
Previsto da noi per l'inizio del 2007, se Phoenix Wright: Justice For All riuscirà ad essere divertente e coinvolgente quanto il suo predecessore ci troveremo davanti ad uno dei giochi migliori fra quelli disponibili per Nintendo DS.

Chibi Robo: Park Patrol

Già protagonista dell'omonimo gioco per Game Cube, in uscita in questi giorni, Chibi Robo fa il suo debutto su Nintendo DS, non più impegnato a tenere in ordine la casa dei Sanderson, bensì ad occuparsi di un enorme parco pubblico.
Mentre il comparto tecnico rimane fedele, nei limiti delle capacità della console, all'episodio precedente (è incredibile quanto Chibi sia simile alla sua controparte casalinga), il gameplay ha subito dei cambiamenti: sono presenti ora dei compiti particolari che richiedeno l'impiego della componente tattile de DS; ad esempio, come si è visto nella demo presentata, per far crescere una pianta il giocatore deve prima annaffiare il seme, trascinando su e giù una manopola, e poi suonare della musica, facendo ruotare un disco. Sembra dunque che il genere adottato non sia più quello della classica avventura (esegui un compito, ottieni un oggetto, accedi ad una nuova area), ma qualcosa di più orientato ai minigiochi.
Sperando nel ritorno degli assurdi personaggi che popolano il suo universo, Chibi Robo: Park Patrol è atteso per la fine dell'anno.

Elite Beat Agents

Elite Beat Agents segna l'approdo in terre occidentali dell'ottimo Osu! Tatakae! Ouendan!, rhythm-game sviluppato da Inis e prodotto da Nintendo.
Il fatto che questo gioco abbia avuto un successo maggiore nel mercato dell'importazione (grazie al passaparola su internet) rispetto a quello ottenuto in Giappone ha spinto la grande N a pensarne una versione apposita per il mercato americano ed europeo; assodato che una semplice traduzione non sarebbe bastata (situazioni prettamente giapponesi e canzoni j-pop mal si adattano al nostro mercato) si è optato per un rinnovamento quasi totale: stessa meccanica di gioco, ma nuove storie e nuova track-list, quasi un seguito dunque. Ci troveremo sempre a premere col giusto tempismo dei cerchi numerati, ma stavolta aiuteremo gente come un regista in crisi di risultati o una babysitter divisa tra il lavoro ed il fidanzato.
Il successo di Elite Beat Agents sarà probabilmente decretato dalla scelta delle canzoni che faranno da sfondo agli stage, ma ascoltando il primo pezzo svelato, Walkie Talkie Man degli Steriogram, non possiamo che essere ottimisti; in ogni caso un acquisto obbligato per i fan di Ouendan!

Hotel Dusk: Room 215

Los Angeles, 1979. Kyle Hyde, ex polizziotto ora venditore porta a porta, è sulle tracce di un amico scomaparso. Gli indizi lo conducono ad un vecchio albergo, che si dice abbia una stanza molto strana: la 215, conosciuta anche come "wish room", perchè al suo interno i desideri possono realizzarsi.
Il giocatore sarà proiettato in un'avventura grafica senza precedenti, fatta di enigmi e carica di suspense; l'evoluzone della trama sarà condizionata dalle scelte di gioco. L'impugnatura della console è in verticale, come fosse un libro (giallo), e si usa il touch screen per puntare i personaggi, cercare gli indizi e risolvere intricati misteri. La grafica è un misto di disegni, scenari prerenderizzati e oggetti in 3D.
Un gioco, dunque, con una impostazione quasi cinematografica, ed una trama matura ed avvincente, il cui stile ha già colpito l'immaginazione dei fan delle storie di detective. L'uscita è prevista per la fine del 2006.

A cura di: Amedeo "Tyler" Savino

Mario Hoops 3-on-3

Dopo aver partecipato a praticamente ogni competizione sportiva, Mario torna con la sua crew per mostrarci la sua bravura nel basket in un gioco sviluppato da Square-Enix. Forte di una grafica tridimensionale molto sopra la media, il gioco offre una versione divertente, veloce e frenetica della pallacanestro.
Il metodo di controllo sfrutta a fondo lo schermo tattile della console: mentre il movimento del giocatore è associato al d-pad, i passaggi e i tiri si effettuano con strisciate orizzontali e verticali del pennino; anche le azioni difensive si eseguono allo stesso modo, così se si vuole tentare una stoppata bisogna tracciare una linea verso l'alto, per rubare la palla di deve tracciare una linea verso il basso e così via. Questo tipo di impostazione fa sorgere effettivamente qualche dubbio sul tempo di reattività dei comandi, ed allo stato attuale non mostra nulla di non implementabile tramite i tasti classici.
Oltre a poter scegliere i tre membri del proprio team, il giocatore può colpire i classici blocchi disseminati per il campo alla ricerca di power up, dando al tutto quel tocco "mariesco" tipico di giochi come Mario Kart.
Il gioco si preannuncia come un titolo di punta del prossimo periodo natalizio, e dato lo sviluppatore nutriamo molta fiducia nel risultato finale, sperando anche che il sistema di controllo si riveli all'altezza delle aspettative.

Mario Vs. Donkey Kong 2: March of the Minis

Mario Vs. Donkey Kong 2 è il sequel di un gioco uscito lo scorso anno su Game Boy Advance, a sua volta ispirato a Donkey Kong, uscito nel 1994 su Game Boy. Entrambi i giochi appena citati vedevano come protagonista Mario, che per inseguire quel guastafeste di Donkey Kong doveva affrontare numerosi livelli, in ciascuno dei quali occorreva recuperare una chiave ed usarla per aprire la porta per l'area successiva. Ovviamente l'impresa non era semplice ed eravamo noi a dover aiutare Mario ad affrontare gli ostacoli di ogni stage, in un intrigante sistema di gioco ottenuto da un'equilibrata miscela di elementi di platform e di puzzle game.
In questo nuovo titolo la tipologia di gioco rimane la stessa (anche lo stile grafico sembra rimasto lo stesso del suo predecessore), ma i controlli sono ben diversi: armati di pennino dovremo interagire con gli elementi del mondo di gioco e guidare uno o più mini-Mario (dei piccoli giocattoli meccanici con le fattezze dell'idraulico baffuto) verso l'uscita presente in ogni livello, con meccaniche di gioco che ricorderanno a molti il celeberrimo Lemmings.
In più è previsto un editor di livelli col quale creare i nostri stage, che potremo scambiare coi nostri amici o inviare tramite la Wi-Fi Connection sui server ufficiali Nintendo, dai quali giocatori da tutto il mondo potranno scaricarli e giocarli sul proprio DS.

A cura di: Elia "Rockrono X" Russo

Contact

Un rpg innovtaivo, che abbatte la "quarta parete" dei videogames, perchè i personaggi si rivolgono al giocatore come se sapessero di stare all'interno di un gioco.
La storia è tra le più classiche: si vestono i panni di Cherry, un ragazzino che deve ritrovare gli elementi della navicella spaziale di uno strambo professore, che guida il giocatore su un misterioso pianeta.
Le maccaniche sono le solite dei giochi di ruolo, ma con un tocco di originalità: oltre ai classici incrementi di abilità e gli innumerevoli nemici da sconfiggere, il protagonista acquisterà specifici poteri in base all'abbigliamento indossato; un esempio: l'abito da cuoco consente di preparare degli ingredienti che accrescono alcune abilità. I dialoghi demenziali e gli strani personaggi ricordano molto quelli di Mother, mentre la grafica pixellosa (utilizzata per donare al titolo uno stile personale e molto particolare)strizza l'occhio ai jrpg bidimensionali della Square-Enix.
Il tutto sarà sublimato, si spera, dalla possibilità di giocare on-line, anche se non è ancora stato chiarito come si svolgerà il gioco in rete.

A cura di: Amedeo "Tyler" Savino

DS Air

La risposta parasimulativa di Nintendo all'arcade Top Gun di Mastiff.
Il gioco si prospetta abbastanza tecnico: sullo schermo inferiore c'è una (semplice) riproduzione della plancia di comando, da cui gestire con lo stilo i comandi principali; sullo schermo superiore, invece, si seguono le azioni di volo, con possibilità di pilotare il velivolo dall'esterno o dall'interno della cabina.
Il motore 3D pare reggere bene l'elevato numero di frame per secondo del gioco, soprattutto negli scenari urbani; gli aerei sono realizzati con cura ed i loro movimenti riescono a trasmettere un realistico senso di velocità.
Il titolo supporterà la connessione wi-fi, con possibilità di collegare sino a quattro console contemporaneamente nella modalità cooperativa, dove i giocatori si supporteranno nelle missioni in ambienti ostili.

A cura di: Amedeo "Tyler" Savino