LOL Worlds 2019: il ritorno della Corea e la disfatta americana

La Corea del Sud si impone nuovamente come prima potenza della scena competitiva, seguita a ruota dall'Europa e dalla Cina.

LOL Worlds 2019: il ritorno della Corea e la disfatta americana
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  • Spesso i numeri non riescono a raccontare nel migliore dei modi determinate situazioni. Questa volta però sono perfettamente indicativi di quella che è a tutti gli effetti la disfatta della scena nordamerica di League of Legends. Per la prima volta nessuna squadra proveniente da oltre oceano è riuscita a superare i gironi, contro lo strapotere di Corea ed Europa che hanno piazzato tutte e tre le proprie rappresentative tra le migliori otto al mondo. Il luogo è Berlino, l'argomento sono i Worlds 2019, i mondiali di League of Legends che quest'anno si stanno disputando in Europa. 

    Delle ventiquattro squadre iniziali, le sedici rimanenti sono state suddivise in quattro gironi: due settimane di sfide che hanno determinato la Top 8 del mondiale tra imprese titaniche e delusioni cocenti. Tre gli argomenti più importanti: Nord America, Corea ed Europa.

    Make America great again

    Negli anni scorsi l'incombenza di portare avanti il blasone americano era stata affidata ai Cloud9 che, in un modo o nell'altro, erano sempre riusciti a stupire e a raggiungere ottimi risultati, culminati con la semifinale mondiale nel 2018. Ripetersi tuttavia è sempre difficile e quest'anno la presenza dei G2 Esports, bi-campione d'Europa, e dei Griffin, vice-campioni di Corea, nello stesso girone ne hanno limitato fortemente l'exploit, relegandoli a un anonimo terzo posto. Ancora peggio è andata ai Clutch Gaming: 0 vittorie, 6 sconfitte su altrettante partite disputate. Per loro l'unica giustificazione è il girone di ferro in cui si sono ritrovati dopo essersi qualificati dalla fase preliminare: avere SK Telecom, RNG e Fnatic nel proprio gruppo sarebbe un incubo per chiunque. Di più ci si attendeva sicuramente dal Team Liquid, terzo nel girone con Damwon Gaming e Invictus Gaming, campioni del mondo in carica. Per  il quarto anno consecutivo il loro giocatore Doublelift ha chiuso con tre vittorie e tre sconfitte il girone, arrivando sempre a un game dal passaggio del turno.

    La problematica più evidente della scena nordamericana è l'assenza di programmazione sulla crescita dei propri giocatori locali. L'Europa dopo il mondiale disastroso del 2016 ha deciso di cambiare marcia, di puntare sul proprio vivaio piuttosto che sull'importare talenti da altre regioni. E da quel momento, nell'arco di tre anni, la musica è cambiata totalmente, portando il primo trofeo internazionale in Europa, ai G2 Esports, dopo otto anni dal precedente. Per la prima volta nella storia dei mondiali, poi, tutte e tre le squadre europee hanno guadagnato l'accesso ai quarti di finale, nonostante lo abbiano fatto tutte da seconde. L'America, per tornare a essere protagonista, ha necessità di guardare dentro di sé piuttosto che all'esterno.

    Il ritorno della Corea

    Nel 2018 nessuna squadra coreana era riuscita a raggiungere le semifinali, Uno smacco terribile che ha fatto arrivare i giocatori di Seul per il mondiale europeo con il coltello, sportivo, tra i denti, pronti a riprendersi il posto di migliori al mondo, momentaneamente usurpato dalla Cina. Tutte e tre le squadre coreane hanno conquistato l'accesso ai quarti da prime del girone nonostante siano formazioni nuove. Sia i Griffin che i Damwon Gaming sono infatti alla loro prima partecipazione a un mondiale e lo stesso si può dire, a eccezione di Faker, per i giocatori degli SK Telecom. 

    Se si confrontano i nomi con l'edizione 2018, l'unico coreano ad aver partecipato sia al mondiale dello scorso anno che al 2019 è CoreJJ, support del Team Liquid che nulla c'entra con le squadre coreane. Una statistica che è un indicatore della principale caratteristica delle formazioni della penisola asiatica: la capacità di fare tabula rasa di fronte alle difficoltà, sapersi rinnovare e ripartire. E adesso fanno paura: perché se anche il terzo seed coreano, i Damwon, è riuscito a piazzarsi come primo del proprio girone, in cui figuravano i campioni del Nord America e i campioni uscenti dei mondiali 2018, significa che la Corea è definitivamente tornata protagonista.

    Europa

    La seconda settimana di mondiali, che combacia con le partite di ritorno dei gironi, è la vera faccia dell'Europa. Sia Splyce che Fnatic hanno compiuto una vera e propria impresa, partendo dall'1-2 della Week 1 per poi conquistare il passaggio del turno con uno secco 3-0. Se quello dei Fnatic, ottenuto su SK Telecom e RNG, con i cinesi esclusi eccellenti, ha fatto scalpore, non deve passare in sordina quello degli Splyce, arrivati dalla fase preliminare di Play-In con poche certezze e tanto scetticismo nei loro confronti, reputati incapaci di gestire una competizione di questo livello.

    Il girone ha indubbiamente aiutato ma aver sconfitto i FunPlus Phoenix, campioni di Cina, è un risultato che va oltre ogni previsione e che certifica ancora una volta che il livello generale europeo è da primi della classe, probabilmente pari a quello coreano. Menzione speciale, lato Fnatic, per Rekkles: finalmente messo nelle condizioni di giocare i suoi campioni migliori, ha dato spettacolo trascinando i suoi compagni di squadra sia nella vittoria schiacciante contro gli SK Telecom che annullando totalmente il tiratore cinese Uzi nella gloriosa partita vinta sugli RNG. 

    Cina, Europa e Corea alla conquista del mondo

    Le otto squadre partecipanti sono adesso chiamate alla prova decisiva: dal 26 ottobre è dentro o fuori. Per le squadre europee le avversarie si chiamano Damwon Gaming per i G2, FunPlus Phoenix per i Fnatic e SK Telecom per gli Splyce. Non un sorteggio totalmente favorevole ma a questo punto del torneo ogni avversario è una montagna da scalare.

    Fascinosa la sfida tra SKT e Splyce, con gli europei già dati per spacciati. Impervia la partita dei G2 Esports che affronteranno gli sfrontati Damwon in un match dai mille possibili imprevisti. Equilibrata quella tra Fnatic e FPX: ma dopo aver superato gli RNG e una leggenda vivente come Uzi, tutto è possibile per gli orange. Chiude il conto dei quarti di finale la sfida tra Griffin e Invictus Gaming.

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