Speciale Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain - Uno sviluppo ricco di colpi di scena

Dopo lungo attendere Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sará sugli scaffali dei negozi il 1 Settembre: ripercorriamo la storia dello sviluppo del gioco, dal primo annuncio ai giorni nostri.

Speciale Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain - Uno sviluppo ricco di colpi di scena
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo lungo attendere Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sará sugli scaffali dei negozi il 1 Settembre su tutte le piattaforme attualmente sul mercato. A questo indirizzo abbiamo pubblicato la recensione, il risultato di un intenso playtest nelle scorse settimane. Nulla, però, in confronto con i tanti anni d'attesa per questo quinto capitolo "regolare" della saga di Snake e Big Boss, la cui presenza è stata confermata addirittura nel 2008, qualche giorno prima dell'uscita di Metal Gear Solid 4, e l'annuncio ufficiale è avvenuto esattamente 3 anni fa. Non si può definire Metal Gear Solid V un titolo dallo sviluppo travagliato: Kojima Productions ha lavorato alacremente e senza sosta per scrivere storia e dialoghi, strutturare un vasto open world, creare un motore grafico adatto alla next gen, che è già stato adottato anche da altri team in Konami. Più che altro lo sviluppo dell'ultimo Metal Gear firmato Kojima è stato ricco di colpi di scena, polemiche e trollate di vario tipo. Ricordate l'annuncio di The Phantom Pain e Moby Dick Studio? Ricordate i mesi in cui brancolavamo nel buoi senza capire come Ground Zeroes e The Phantom Pain potessero legarsi vicendevolmente? E come non dimenticare la scorsa Primavera quando il licenziamento (?) di Hideo Kojima ha scoperchiato il vaso di Pandora in Konami, interessata ora soltanto al business delle palestre, degli anime e volendo qualche videogame, ma solo mobile... Vale senz'altro la pena ripercorrere tutte le tappe dello sviluppo di Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain, avvincenti quasi quanto il gioco stesso, ed è ciò che faremo nel corso di questo articolo...

    2008: Non sarà l'ultimo Metal Gear

    Metal Gear Solid 4 è uscito da pochi giorni in tutto il mondo, esclusiva Playstation 3 e fine definitiva senza se e senza ma delle vicende di Solid Snake. Su Everyeye si crea la scheda prodotto di Metal Gear Solid 5, dopo che Ryan Payton, assistant producer di MGS4, parla di un quinto capitolo, perchè la serie di Metal Gear non termina con il quarto episodio, ma va avanti per almeno un altro videogioco. E se non parla di Solid Snake è inevitabile che andrà a scavare nel passato, riallacciandosi al 3 ed alla Guerra Fredda.

    2010: Peace Walker

    "Metal Gear Solid: Peace Walker è Metal Gear Solid 5". L'avventura pubblicata su PSP ed inserita nella timeline appena dopo Metal Gear Solid 3 non solo inizialmente doveva chiamarsi Metal Gear Solid 5, ma anche successivamente venuto meno il numero cardinale è sempre stato spinto con questo interesse, ovvero che data la mole di contenuti e la trama raccontata l'episodio portatile poteva tranquillamente ambire a rivaleggiare almeno con Snake Eater per Playstation 2. Nel frattempo, però, Kojima Production stava allentando il suo coinvolgimento su Metal Gear Solid Rising, consapevole di non essere in grado di sviluppare un action game con tutti i crismi al contrario di Platinum Games, e quindi le occorreva un progetto su cui affondare i denti. Perchè non espandere quel che di buono si era visto in Peace Walker, come la Mother Base ed il sistema Fulton, con tutti i crismi del caso su console casalinghe e perchè no, di prossima generazione?

    2012: 25 anni di Metal Gear

    Il silenzio del 2011, dove tutti i riflettori convergono su Metal Gear Rising ed il passaggio di consegne, viene compensato da un 2012 a dir poco scoppiettante per Metal Gear Solid 5 ed i fan della serie. La prima notizia che troviamo ha una natura finanziaria, ma ben dimostra quale peso avesse fino a qualche anno fa il franchise all'interno del bilancio di Konami.

    La società di consulenza Nomura Securities, facendo due conti sul bilancio di Konami e le proiezioni future, considerato il peso specifico del brand Metal Gear ed il suo apporto in termini di capitali grazie alle vendite di videogame e prodotti correlati, bla bla bla, ritiene probabile che un nuovo episodio della serie regolare possa fare capolino nell'anno fiscale 2014 (Aprile 2013-Marzo 2014), per il quale non è stato ancora annunciato alcun progetto di un certo peso. L'indicatore che ha fatto scattare il ragionamento è stato il cambio di valutazione delle azioni di Konami da "Neutral" a "Buy", indice che qualcosa di grosso sta per bollire in pentola ed è il momento migliore per acquistare un po' di azioni della compagnia. Ritorniamo sul pianeta videogioco con un'intervista che Kojima concede al magazine francese IG Magazine, nel corso della quale conferma Metal Gear Solid 5 per la prima volta e dichiara che "si parlerà di più di temi di infiltrazione, spionaggio, e di convincere le persone a farvi un 'favore' come nell'ultimo Metal Gear Solid. Mi è piaciuta l'idea dell'interazione sociale vista in Deus Ex: Human Revolution, ma vedremo in futuro". Per il resto dell'intervista, però, si parlerà perlopiù di Fox Engine, il motore grafico che Kojima Production sta sviluppando internamente, della grafica fotorealistica che è capace di esprimere nel rendering di ambienti ed effetti di illuminazione. La demo presentata alla GDC 2012 ha visto la presenza di alcuni soldati di Metal Gear all'interno di un ufficio difficile da distinguere dal vero, ma non ha nulla a che fare con il prossimo capitolo della serie: è stato solo un modo per dimostrare la flessibilità dell'engine e la sua capacità di interagire con l'ambiente.
    Il 2012 segna anche i 25 anni di Metal Gear. Tanti ne sono passati dal debutto del primo episodio su MSX: all'orizzonte, però, nessun videogame inedito, remake, remastered o collection si profilava, eccetto quella di Zone of the Enders. Una conferenza per celebrare l'anniversario fu fissata per il 30 di Agosto in quel di Tokyo: Kojima a qualche settimana dall'evento cominciò a rilasciare tweet enigmatici in cui parlava della volontà di creare un "gioco che riesca ad unire le persone", che "non solo sarà gradito ai fans, ma scuoterà l'intera industria videoludica".

    Settembre 2012: Annunciato Ground Zeroes

    Sul sottofondo di Sacco e Vanzetti di Morricone, ecco debuttare al mondo Metal Gear Solid: Ground Zeroes il 30 Agosto 2012. Il filmato di annuncio sarà poi ripreso dal gioco vero e proprio, presentando versioni meglio definite e più cupe di Paz e Chico rispetto a Peace Walker.Ma è la demo giocata dal vivo a destare più scalpore: il coraggioso Naked Snake sotto una fitta pioggia che cerca di evitare delle luci di ricerca e una guardia, per poi mettersi alla guida di una jeep e chiamare un elicottero, il tutto all'interno di un ambientazione open-world, un'isola coperta quasi interamente da una base militare. Il Fix Engine mostra i propri muscoli: nei mesi successivi Kojima mostrerà la stessa demo al PAX e all'Eurogamer Expo, ma apparirà sempre diversa sia perchè variano le condizioni meteorologiche ed anche l'approccio adottato da Snake per infiltrarsi senza essere notato. A questo giro, al contrario di Peace Walker e Rising, Kojima vuole rimarcare il suo ruolo di primo piano, coinvolto com'è in ogni aspetto della produzione. Al PAX ha, infatti, affermato: "Voglio che sia chiaro che Ground Zeroes è qualcosa che ho creato io. Voglio che sia chiaro che non solo Snake è tornato, ma anche io. E' un titolo in cui ho riposto tutti i miei sforzi". Ma non si è dimenticato di trollare i propri fan, ammettendo come Ground Zeroes non sia il vero Metal Gear Solid 5 e che rappresenti un prologo... Già, ma a cosa?

    Dicembre 2012: The Phantom Pain

    Nel corso dei VGA Awards, trasmissione di Spike TV dedicata alla consegna dei premi per i migliori videogame dell'annata e anche qualche anticipazione su quello che ci aspetta in futuro, entra in scena una misconosciuta società scandinava chiamata Moby Dick Studio e guidata da un altrettanto misterioso Joakim Mogren. Un filmato, dal montaggio piuttosto convulso, ambientato all'interno di un'ospedale psichiatrico mostra la fuga di due pazienti ed altre stranezze di vario tipo, come uccisioni, unicorni e balene. Il logo finale reca la scritta "The Phantom Pain". In realtà sin dal principio sembrano esistere molti riferimenti alla serie Metal Gear, alcuni presenti nel trailer come Psycho Mantis, un paziente pericolosamente somigliante a Solid Snake, luci ed effetti grafici simili alla demo di Ground Zeroes. Più curiosi i riferimenti di contorno come il nome del Presidente di Moby Dick Studio in realtà un anagramma di Kojima, oppure sul sito ufficiale della software house registrato poche settimane prima oscurando il nome del proprietario. Anche nei mesi successivi Mogren continua a rilasciare interviste con il volto bendato come una mummia: "si, sarà presente allo show di San Francisco, ma al momento non ho nulla da mostrarvi, sfortunatamente. Quest'anno alla GDC presenterò un nuovo trailer di The Phantom Pain, e posso confermare che risponderò a tutte le vostre domande".

    2013: Mistero svelato

    Alla Game Developer Conference di San Francisco la pantomima ha termine. Mogren arriva sul palco bendato, ma poi mentre si scioglie le bende ecco apparire il volto di Hideo Kojima. The Phantom Pain è Metal Gear Solid 5, o meglio la parte preponderante del prossimo titolo di Kojima Production assieme a Ground Zeroes. "Ground Zeroes è praticamente un prologo, ambientato 9 anni prima di The Phantom Pain... messi insieme, i due pezzi comporranno Metal Gear Solid 5," ha detto Kojima. "E The Phantom Pain è la parte principale del gioco, davvero un titolo enorme". Per quanto riguarda la posizione di Ground Zeroes nella timeline della serie, Kojima ha affermato che arriva immediatamente dopo Metal Gear Solid: Peace Walker. Ground Zeroes arriverà prima di The Phantom Pain, per dare ai giocatori un assaggio dell'esperienza open-world all'interno di uno scenario ridotto. La demo mostrata alla GDC è un'ulteriore prova di forza del Fox Engine: il filmato mostrato ai VGA Awards viene svolto in forma dilatata attraverso una lunga sequenza di gameplay nella quale Snake appare fortemente debilitato. A proposito, questa rocambolesca fuga dall'ospedale psichiatrico è presente anche nel gioco completo? Nel frattempo l'E3 si avvicina a grandi passi e nel corso di una conferenza pre-E3 di Konami, trasmessi in streaming in stile Nintendo Direct, viene rivelato come la voce di Snake in Metal Gear Solid 5 non sarà più quella storica di David Hayter, bensì quella di un attore sulla quarantina, ovvero Kiefer Sutherland, l'attore famoso per la serie 24. Il gameplay fa, invece, il suo debutto alla conferenza Microsoft pre-E3 qualche giorno più tardi, presentando il gigantesco mondo open-world afghano, le inedite meccaniche stealth ed il braccio bionico di Snake. E' un debutto coi fiocchi, emozionante come pochi, capace di svettare anche dal punto di vista grafico, all'interno di una fiera dove la next-gen fa il suo timido debutto. Infine, nell'Estate tiene banco una sterile polemica ad opera della stampa americana circa il personaggio di Quiet, rea di far trapelare dal suo bikini da combattimento forme assai prosperose. Kojima sa benissimo come queste polemiche interessino poco i giocatori, che anzi ad una generosa scollatura (seppur virtuale) non sanno dire di no ed infatti risponde con una clip in cui mostra il making of del personaggio, dal 3D Scan alle sessioni di Motion Capture che vedono protagonista l'attrice Stefanie Joosten.

    2014: 40 euro per una demo?

    Dopo averlo in parte sacrificato a favore di The Phantom Pain, Konami ritorna a parlare di Ground Zeroes, l'assaggio di Metal Gear Solid 5 come è stato più volte definito. Esce in Primavera ad un prezzo che oscilla tra le 40 carte per le versioni su disco Playstation 4 e Xbox One e le 20 carte per quelle digitali Xbix 360 e Playstation 3: un prezzo budget che però a detta di molti è troppo elevato per la risicata mole di contenuti, 3 ore o poco più per completare campagna e side quest. Nonostante Ground Zeroes ben mostri le novità in termini di gameplay e varietà d'approccio, l'hype per Metal Gear Solid 5 dopo i proclami dei mesi precedenti si smorza un poco. Tanto Konami quanto Kojima non gestiscono al meglio la situazione, ammettendo come per The Phantom Pain ci sia ancora un bel po' da aspettare. Anzi, sembra che il titolo uscirà solamente quando Playstation 4 "sarà ampiamente diffusa", si lascia scappare il game designer nipponico, ignaro forse che sono passati solo pochi mesi dal lancio europeo e qualche settimana da quello nipponico.
    Qualcuno critica Ground Zeroes ritenendolo raffazzonato, come se non fosse un'esperienza completa, ma solamente un po' di sequenze di gameplay messe assieme per placare l'appetito dei fan e scucire loro qualche soldino. Anche qua Kojima gestisce non perfettamente la situazione, rispondendo in maniera eccessivamente tecnica citando la difficoltà nell'ottenere un risultato il più fotorealistico possibile e la difficoltà di ottenere una sola visuale per gameplay e cutscene.

    2014: Fate largo alla portata principale

    Archiviato l'affaire Ground Zeroes, The Phantom Pain ritorna sotto i riflettori con due demo gameplay ambientate nel deserto afghano molto simili tra loro, mostrate rispettivamente all'E3 e poi alla Gamescom. Al Tokyo Game Show viene presentata una sequenza di gameplay leggermente differente, focalizzata sul recupero di alcuni prigionieri ed ambientata all'interno di un'area più lussureggiante, di gran lunga più simile alle atmosfere di Snake Eater e Peace Walker. In quest'ultima sequenza troviamo anche un divertente easter egg da P.T., progetto annunciato nel frattempo da Kojima alla Gamescom come un reboot dell'horror Silent Hills, ovvero il fantasmo di Lisa, che è possibile evocare per creare un diversivo attirando così una guardia avversaria. Seguono mesi di silenzio durante i quali lo sviluppo procede a ritmo sostenuto, intervallati solamente da qualche tweet di Kojima. Come quello riferito ad una lettere di supporto inviatagli da un game designer australiano, che lui definisce "commovente". "Ho ricevuto una lettera commovente da parte di Joshua, un game designer autraliano." ha scritto Hideo Kojima su Twitter "Nonostante la distanza che c'è tra noi, e le giornate dure che sto attraversando, le sue parole sono riuscite a farmi sfuggire qualche lacrima. Il suo supporto mi ha dimostrato che ciò che ho fatto in questi anni, e che continuo a fare, non è sbagliato, e ho qualcuno che mi sostiene. Ora posso asciugarmi gli occhi, e rimettermi al lavoro." Il titolo ritorna poi sulle cresta dell'onda nel momento in cui Konami annuncia la data di uscita fissata per il 1 Settembre 2015 e la Collector's Edition dedicata.

    2015: damnatio memoriae

    I mesi che precedono l'uscita di Metal Gear Solid 5 sono alquanto concitati. Da un lato Konami offre la possibilità alla stampa i testare il gioco per diverse ore, sperimentando adeguatamente la dimensione open-world, ma dall'altro si notano le prime avvisaglie di una polemica interna tra il publisher nipponico ed Hideo Kojima. Un tira e molla alquanto bizzarro perchè mentre la dicitura "A Hideo Kojima game" viene rimossa dalla cover, dai siti del gioco, dai comunicati stampa e dal materiale promozionale, Konami riconosce come l'estro di Kojima sia indispensabile per promuovere il videogame e l'avvicinarsi della data di uscita. Ad esempio all'E3 viene sbandierato il nuovo trailer diretto e montato in prima persona da Kojima, ma il game designer non si è fatto vedere in quel di Los Angeles, proprio lui che non ha mai mancato un E3, anche solo per girovagare tra gli stand e provare le novità presentate dagli altri publisher.

    Il silenzio cui Konami ha obbligato il suo pupillo non ci ha permesso di comprendere i reali motivi dei dissidi interni, ma è evidente come sul tavolo ci siano gli onerosi investimenti proprio dietro Metal Gear Solid 5.E non parliamo solamente dei 3-4 anni di sviluppo, ma anche della realizzazione del Fox Engine, del cachet di Sutherland e delle sessioni di motion capture, della fondazione di Kojima Production Los Angeles (autrice della modalità multiplayer online), della realizzazione dei tanti trailer, inclusa la trollata di The Phantom Pain e Moby Dick Studio.
    E' innegabile come Kojima con Metal Gear Solid 5 si sia superato, ma forse il suo errore è stato quello di non aver trovato una sponda nella dirigenza attuale di Konami che sapesse valorizzare il suo genio artistico, che pensasse a Kojima Production come il cuore pulsante di una rinascita della compagnia nipponica nel campo dei tripla A attraverso il Fox Engine, l'expertise nel motion capture e l'esperienza accumulata dai vari director dietro ogni aspetto della produzione nell'accogliere la sfida di creare un nuovo gameplay stealth ed un gigantesco universo open-world.Con la release di Metal Gear Solid 5 Kojima Production cesserà definitivamente di esistere. Solo dopo il 1 Settembre conosceremo quale destino attenderà Kojima (un Kickstarter per il mai svelato Project Ogre? Un P.T. pubblicato da Sony? Un seguito spirituale di Zone of the Enders?) e sopratutto quale strada Konami intraprenderà nei prossimi anni per quanto concerne lo sviluppo dei videogiochi: metterà veterani dell'industria dall'esperienza pluridecennale al servizio del mobile gaming o indicherà loro semplicemente la porta?

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