Metro Exodus Enhanced Edition: le migliorie su PS5 e Xbox Series X

Metro Exodus Enhanced Edition promette di offrire un'esperienza sensoriale indimenticabile anche sulle console dell'attuale generazione.

Metro Exodus Enhanced Edition su PS5 e Xbox Series X
Speciale: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS5
  • Xbox Series X
  • A poco più di un mese dal suo esordio su PC, l'Enhanced Edition di Metro Exodus fa il suo esordio su console (PS5, Xbox Series X|S) con una proposta davvero allettante. La nuova edizione è infatti disponibile come aggiornamento gratuito per i possessori della versione originale del gioco, che da oggi potranno tornare tra le lande desolate della Russia post apocalittica di 4A Games per immergersi in un caleidoscopio di panorami mozzafiato, resi ancor più suggestivi grazie a un sistema d'illuminazione completamente rivisto. A pochi giorni dall'uscita di questo massiccio upgrade, abbiamo avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere col team di sviluppo per approfondire alcuni aspetti chiave della nuova edizione di Metro Exodus, che promette di offrire ai giocatori un'esperienza sensoriale unica nel suo genere.

    Ritorno sull'Aurora

    Come anticipato nel nostro speciale su Metro Exodus Enhanced Edition per PC, la nuova versione del titolo di 4A Games è molto di più di un semplice aggiornamento grafico: grazie a un sistema d'illuminazione ripensato per sfruttare appieno il potenziale del raytracing, il viaggio dell'Aurora è un continuo susseguirsi di scorci memorabili e sequenze altamente suggestive, che amplificano il coinvolgimento del giocatore nelle vicende del prode Artyom.

    Per quanto la prova su PC ci abbia convinto appieno circa la bontà del lavoro di revisione tecnica messo in atto dal team ucraino, la portata delle migliorie introdotte lascia qualche legittimo dubbio circa l'effettiva capacità delle console actual-gen di sostenerne il - notevole - peso, specialmente considerando l'assenza di tecnologie "di supporto" come il celebrato DLSS di Nvidia. Incertezze che, stando alle dichiarazioni dello studio, hanno accompagnato anche gli sviluppatori nelle prime fasi del processo di adattamento, quando i programmatori non sapevano ancora cosa aspettarsi dalle nuoveammiraglie di Sony e Microsoft. Per questa ragione, lo sviluppo di Metro Exodus Enhanced Edition su console si è mosso a piccoli passi, lungo le tappe di un processo di ottimizzazione che ha visto il team scoprire pian piano le potenzialità dell'hardware di nuova generazione, fino ad ottenere risultati sorprendenti. Secondo 4A Games, infatti, la nuova edizione del titolo conserva su console gran parte dei suoi punti di forza, con qualche piccola rinuncia che comunque non altera in maniera troppo incisiva il bilancio dell'esperienza. Scartato il DLSS, gli sviluppatori hanno messo a punto una tecnica di temporal upscaling pensata per preservare - entro i limiti del possibile - la qualità dell'immagine a partire da risoluzioni di rendering a volte nettamente inferiori rispetto all'obiettivo dei 4K.

    In buona sostanza, la risoluzione nativa viene alterata dinamicamente per mantenere i 60 fps anche nei momenti più intensi, mentre un sistema di temporal reconstruction si occupa di sfruttare i dati dei precedenti frame per aumentare la qualità dei successivi, riducendo così il peso a carico dell'hardware. Utilizzando questo metodo, lo studio è riuscito ad evitare compromessi particolarmente gravosi sul fronte dell'illuminazione globale, che su console non dovrebbe mostrare cedimenti consistenti rispetto alla controparte PC, almeno in termini di resa generale.

    Facendo un confronto diretto con le opzioni presenti su PC, le versioni PS5 e Xbox Series X sembrano utilizzare come base il preset grafico "molto alto", presumibilmente con qualche settaggio tarato al ribasso per alleggerire il carico di lavoro. Seppur in assenza di variazioni significative sul fronte del sistema d'illuminazione, la versione per Xbox Series S si basa su un preset inferiore rispetto a quello della sorella maggiore (indicativamente il "medio" dell'edizione PC), con una risoluzione massima fissata a 1080p.

    In assenza di una prova approfondita, possiamo solo supporre che la risoluzione di rendering possa scendere ben oltre la soglia di riferimento, rendendo sensibilmente più arduo il processo di ricostruzione dell'immagine. Se tutte le versioni condividono il supporto all'audio 3D, un altro dei punti di forza dell'Enhanced Edition, quella PS5 sfrutta le caratteristiche del DualSense per aggiungere all'esperienza una nota sensoriale unica.

    I grilletti adattivi vengono ad esempio utilizzati per rendere più immersive le dinamiche di ricarica delle armi a gas, e per dare un carattere unico a ciascuna bocca da fuoco col contributo dell'onnipresente feedback aptico, ben implementato e decisamente piacevole.

    Quando l'apocalisse è una gioia per gli occhi

    A prescindere dalle peculiarità delle diverse macchine da gioco, tutte e tre condividono tempi di caricamento notevolmente ridotti, l'adozione di un singolo preset grafico (nessuna scelta tra qualità e prestazioni, per intenderci) e l'assenza di riflessi prodotti sfruttando il ray tracing. Quest'ultima è di fatto l'unica feature presente esclusivamente su PC, dove l'engine sfrutta un mix di riflessi in tempo reale e screen-space reflection per ottenere un risultato generalmente molto credibile.

    Come intuibile su console viene utilizzata solo quest'ultima tecnica, ma si tratta di tratta di un compromesso che, nel quadro generale, non dovrebbe inficiare in maniera particolarmente dolorosa la qualità dell'insieme. Si tratta chiaramente di una considerazione preliminare, a maggior ragione tenendo a mente che tutte le informazioni emerse durante la presentazione del gioco mancano ancora di un riscontro concreto. Non sappiamo ad esempio quanto sia effettivamente valida la tecnica di temporal upscaling utilizzata da 4A games, né quanto sia solido il frame rate delle diverse versioni del gioco: tutti dettagli dei quali potremo discutere solo dopo un'approfondita "prova su strada".

    Al netto delle incognite, però, la chiacchierata con 4A Games ci ha offerto un paio di spunti davvero interessanti sul futuro del medium e sulla sua evoluzione tecnologica. Il team ci ha infatti raccontato di come l'adozione del ray tracing possa rendere più veloce e lineare lo sviluppo dei titoli di nuova generazione, liberando i programmatori dalla necessità di disporre manualmente un numero variabile (e tendenzialmente molto alto) di "fake light" per rendere efficace una scena in-game, con risultati generalmente inferiori.

    Questa "semplificazione" (un termine estremamente relativo) non si traduce necessariamente in tempi di gestazione ridotti, anche perché lascia agli addetti ai lavori un buon margine per occuparsi di altri aspetti del processo creativo, in modo da innalzare gli standard qualitativi di un prodotto.

    Gli sviluppatori ci hanno inoltre raccontato che l'esperienza con Metro Exodus li ha rassicurati circa il potenziale degli hardware di nuova generazione, specialmente considerando la continua evoluzione delle tecnologie pensate per sfruttarne al meglio la potenza. D'altronde l'Enhanced Edition di Metro Exodus sembra modellata proprio per offrici un assaggio di questa evoluzione, e dal canto nostro non vediamo l'ora di arrivare alla portata principale.

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