Monster Hunter Rise: i possenti Tre Signori di Sunbreak

Nelle ultime settimane abbiamo dato la caccia alle bestie più letali di Monster Hunter Rise Sunbreak: scopriamole insieme.

Monster Hunter Rise: i possenti Tre Signori di Sunbreak
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Con l'avvento dell'espansione e del tanto atteso G Rank, il bestiario di Monster Hunter Rise annovera ormai un centinaio di mostri, e dal momento che Capcom ha già annunciato di voler supportare Sunbreak fino al 2023 inoltrato con una serie di massici "Title Update", il totale è destinato a salire ulteriormente. In attesa di scoprire quali creature invaderanno il Villaggio di Kamura e l'Approdo di Elgado a partire dai prossimi aggiornamenti, nelle ultime settimane abbiamo dato la caccia alle bestie più interessanti fra quelle che lo sviluppatore ha selezionato per arricchire l'esperienza di MH Rise (per tutti i dettagli sull'espansione correte a leggere la nostra recensione di Monster Hunter Rise: Sunbreak per Nintendo Switch). Siete pronti a scoprire i mostri che ci hanno impressionato di più?

    La belva dal manto rigido

    Prima di analizzare i Tre Signori occorre precisare che, laddove i monster designer di Rise si erano ispirati perlopiù alle creature del folklore giapponese e cinese (a questo proposito vi suggeriamo di rileggere il nostro speciale sulle bestie più affascinanti di Monster Hunter Rise), il team di Sunbreak ha curiosamente attinto al cinema dell'orrore, dando vita a tre esemplare assai interessanti.

    Appartenente alla categoria delle Belve Zannute, il primo dei Tre Signori di Elgado è un immenso gorilla cui è stato dato il nome di Garangolm. Mentre il suo corpo è in parte ispirato ai golem del folklore ebraico, dai quali ha ereditato il fisico gigantesco e una forza sovrumana, la testa squadrata è invece un palese riferimento al mostro di Frankenstein, col quale condivide anche l'aria minacciosa. Nonostante si tratti comunque di un gorilla, il Garangolm non ha praticamente nulla in comune col ben più noto Rajang, se non una spiccata aggressività. A differenza del primate appena menzionato, il corpo del primo dei Tre Signori non è ricoperto di peli, bensì da spesse scaglie verdi che insieme formano una solidissima corazza.

    La sua caratteristica più bizzarra va però ricercata nella capacità di secernere un fluido molto simile alla linfa e che appunto consente al muschio e alle piante di crescere su tutto il suo corpo. Sempre grazie alla linfa, inoltre, il Garangolm è in grado di indurire la propria corazza e persino il terreno circostanze. Quando è infuriato, affonda entrambi gli arti superiori nella terra e ricorre al fluido per avvolgere il braccio sinistro con escrescenze muschiose e bagnate, mentre il destro viene ricoperto da fiamme e roccia semi-fusa. In questo modo, la Bestia Zannuta può sferrare attacchi elementali di acqua e fuoco in rapida successione (proprio come l'Eruzerion di Monster Hunter Frontier Z) e mettere in difficoltà anche i Cacciatori ben equipaggiati.

    Tra esplosioni, codate e violenti salti sul posto, senza dimenticare il vizietto non troppo simpatico di scuotere il terreno per lanciare enormi massi in direzione dei suoi avversari, il Garangolm è insomma un avversario abbastanza impegnativo e divertente, il cui principale punto debole è probabilmente rappresentato dalla scarsa velocità. Il modo migliore per liberarvi in fretta di questo colosso implacabile è quello di aggredirlo in sella ad altri mostri: atterratelo col Punitore - il colpo finale della Cavalcatura Wyvern - e persino le sue robuste scaglie inizieranno a crepare sotto il peso dei vostri colpi.

    Il lupo di ghiaccio

    Inaugurata nei capitoli di Monster Hunter di terza generazione, la categoria dei Wyvern Zannuti - di cui fanno già parte il Magnamalo e lo Zinogre - è tuttora poco variegata, ragion per cui abbiamo apprezzato non poco l'introduzione del micidiale e agilissimo Lunagaron.

    Ispirato alla figura mitologica del licantropo), il secondo dei Tre Signori di Elgado è un grosso lupo che in termini di design sembra quasi un incrocio tra l'Odogaron e il Tobi-Kadachi: il corpo dell'agile Lunagaron è infatti ricoperto interamente da scaglie color cobalto con bordi bianchi, con numerose creste che scendono lungo il dorso e i quattro arti. Al pari di qualsiasi altro Wyvern Zannuto, il mostro è estremamente agile e, oltre a essere in grado di arrampicarsi e saltare da rocce e pareti con estrema facilità, ha la facoltà di inanellare in rapida successione una lunga sfilza di attacchi acrobatici.

    Essendo un quadrupede, il Lunagaron tende a muoversi e a lottare a "quattro zampe" per la maggior parte del tempo, almeno finché non entra in stato di furia: quando questo accade, la bestia adotta la sua "vera forma" e assume una posizione bipede, ergendosi soltanto sulle zampe anteriori. In quelle delicate circostanze, i suoi assalti diventano persino più impetuosi e imprevedibili, soprattutto quando il mostro ricorre alla sua speciale termoregolazione.

    Congelando l'aria che inala, questo può infatti soffiare una nebbia gelida o addirittura generare un'armatura di ghiaccio sul proprio corpo, che in battaglia ha sia una funzione offensiva che difensiva: se nel complesso lo strato di ghiaccio ne accresce la resistenza, gli spuntoni che crescono su alcune parti del suo corpo si tramutano puntualmente in affilatissime lame con cui dilaniare le carni dei Cacciatori più avventati. In questo caso, il nostro consiglio è quello di servirvi di trappole e attacchi paralizzanti per immobilizzarlo e spaccare gli spuntoni di ghiaccio, così da ridurre non poco il range e l'efficacia dei suoi pattern di attacco.

    Il duca d'argento

    Come prevedibile, il più affascinante e pericoloso dei Tre Signori di Elgado è senza dubbio il Drago Anziano che risponde al nome di Malzeno.

    Contraddistinto da un look e un portamento che lo stesso team di sviluppo ha definito "quasi aristocratico", il mostro è del resto ispirato ai vampiri delle leggende, che hanno impattato tanto sul suo aspetto gotico quanto sulle sue capacità in combattimento. Se la struttura corporea ricorda i tipici draghi della mitologia medievale europea, il Malzeno è in buona parte ricoperto da scaglie scure e da piccole creature alate non molto diverse da sanguisughe che, insieme, gli donano un elegante pelliccia purpurea. Tinte di un grigio opaco all'esterno e rosse all'interno, le ali del Drago Anziano rappresentano però il principale elemento distintivo della fiera, giacché le membrane alari sono "separatamente" collegate alle dita e ciascuna di esse dispone di un unico artiglio: proprio questa caratteristica consente alla creatura di coprire tutto il proprio corpo con le ali, come se avesse appunto un mantello. L'altro tratto distintivo va individuato nella robusta coda, la quale termina in tre immensi aculei che all'occorrenza possono essere utilizzati per afferrare e trascinare le prede.

    Nonostante possa apparire esile, il Malzeno è con tutta probabilità uno dei Draghi Anziani più potenti e impegnativi, anche perché dispone di vasta gamma di attacchi tutt'altro che prevedibili. Date le dimensioni ridotte, il mostro è incredibilmente agile e nella sua forma normale tende ad aggredire chiunque invada il suo territorio con rapide artigliate, codate e vorticose giravolte. Non solo il Malzeno è in grado di soffiare energia drago sul terreno, scatenando terribili esplosioni che infliggono ai malcapitati il fastidioso malus drago, ma le codate andate a segno provocano sanguinamento.

    Come se non bastasse, il Drago Anziano si serve dei cosiddetti Qurio per assorbire l'energia vitale dei propri avversari e assumere la sua vera forma.
    Dopo aver assorbito abbastanza energia, il vampiro subisce una vera e propria trasformazione: i suoi occhi infossati cominciano a brillare, i Qurio si illuminano, gli arti e la coda vengono avvolti da un'inquietante energia rossastra e il resto del corpo assume una tinta più scura.

    In questa forma, il Malzeno gode di un sorprendente power-up in termini di forza e velocità, e per di più acquisisce la capacità di scomparire all'improvviso per poi saltare fuori dal nulla e cogliere di sorpresa i Cacciatori.

    Sebbene i movimenti impercettibili all'occhio umano e paragonabili al teletrasporto siano l'unica vera risorsa da temere, nonché quella che durante la caccia ci ha dato tanti grattacapi, occorre sottolineare che il Malzeno dispone di altre armi da non sottovalutare, come ad esempio le sfere che scaglia dopo aver unito le ali, le ondate di energia maligna che partono dalle zampe o le frane che provoca con le ali. Poiché in modalità vampiro può contare su una rosa di attacchi tanto ampia e variegata, è fondamentale infliggere al Malzeno il maggior numero di danni possibile, in questo modo il Drago Anziano cadrà a terra e tornerà al suo stadio originario. Qualora non vi riusciate, potreste essere voi a finire a terra e ad essere trasportati col carretto fino alla base della Cittadella.

    Prima di congedarci e augurare una buona caccia a tutti i possessori di MH Rise per Nintendo Switch e PC, vi ricordiamo che su Everyeye.it trovate una guida volta a spiegarvi come sbloccare e utilizzare le nuove Abilità Scambio di Monster Hunter Rise: Sunbreak. Sempre sulle nostre pagine è inoltre disponibile una preziosa lista di trucchi per abbattere il Malzeno.

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