Mortal Kombat 11: il Joker si prepara al debutto nel picchiaduro WB Games

Mortal Kombat 11 è stato un successo soverchiante e con il suo Kombat Pack si arricchisce di un nuovo, folle, kombattente: il Joker.

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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Come un arpione che perfora impietosamente l'avversario, Mortal Kombat 11 si è infiltrato nelle classifiche retail di tutto il mondo, riscuotendo un grandissimo successo su ogni possibile piattaforma. Persino Nintendo Switch, al netto di qualche piccola insicurezza tecnica, ha visto il picchiaduro di Netherrealm scalare più volte la vetta delle vendite globali, e se consideriamo che si tratta di un third party (per di più classificato pegi +18), ciò rappresenta sicuramente un record storico. Al lancio Mortal Kombat 11 ha frantumato i numeri del suo predecessore, che comunque si è difeso benissimo all'epoca, segno che la formula è ancora solidissima, e che le modalità di supporto a lungo termine riescono a mantenere in piedi la struttura ludica.

    Oltre ai numerosi contenuti destinati all'online e alle sfide che continuamente rinfrescano il PvE, il merito va ovviamente al tanto chiacchierato Kombat Pack; se ricordate, tutto quel bouquet aggiuntivo di personaggi fece inizialmente discutere per via dei prezzi, ma col tempo il pubblico ha finito per accettarlo praticamente senza riserve. Il motivo non è difficile da comprendere: è impossibile dire di no a VIP come Alien, Leatherface, Predator o ad uno Schwarzy in versione Terminator, e per quanto il caro Joker non sia esattamente una novità, nessuno è veramente immune al suo fascino. E dunque eccoci arrivati al punto: il prossimo 4 febbraio il pagliaccio di Arkham si aggiungerà al già ricco roster di MK11, ma noi -come al solito- non eravamo in vena di attendere, perciò...

    Lasciate che entrino i Clown

    Sono passati oramai ottant'anni da quando Bob Kane & Co. crearono il suo ghigno, e da allora lo abbiamo visto incarnarsi in mille altre forme, eppure quello appena concluso è stato sicuramente un anno senza precedenti per il pagliaccio, ed è tutto merito del suo ritorno sul grande schermo. Fra il leone d'oro a Venezia e il successo clamoroso al botteghino internazionale, Todd Phillips è riuscito a far entrare il Joker nelle case di tutti, generando un impatto mediatico così potente da essere quantomeno assimilabile a quello della maschera di V for Vendetta (e scusate se è poco).

    Nella nuova incarnazione presente in MK11, però, della lotta di classe di Joaquin Phoenix c'è ben poco, come anche quel caos primordiale iconico di Heath Ledger; piuttosto torniamo al canone classico, dalle parti dei film storici, dei videogiochi della serie Arkham e dei fumetti, e a noi sta perfettamente bene così.

    L'estetica e il concept proposti da Netherrealm, infatti, sono quelli già visti nel cugino Injustice, ovvero un una derivata dallo stile tradizionale di un "The Killing Joke", ma con una punta di cinismo alla Brian Azzarello. Impeccabile come sempre la cura riposta da Netherrealm nella realizzazione dei modelli, ancora una volta curatissimi in ogni dettaglio, perfino nelle più microscopiche sgualciture del vestito.

    Il primo costume non ha bisogno di presentazioni: completo viola con pantaloni gessati, mocassino lucido e camicia verde, e per finire l'immancabile fiore all'occhiello. Stampato sul viso c'è lo sguardo feroce ma lucido di un Joker "razionale", che dispensa battutacce e freddure un po' da tutte le parti (e già che ci siamo, vi confermiamo che nella versione italiana la voce è quella di Riccardo Peroni).

    Il secondo outfit è più particolare, e se possibile ben più appariscente; un frac completamente bianco dalla testa ai piedi, con scarpa abbinata e cappello da gangster anni '20. Il pagliaccio in questo caso sfoggia capelli più bassi e impomatati, che per qualche motivo ci ricordano il look visto in Suicide Squad. Il suo armamentario, in entrambe le varianti base, prevede il classico bastone da passeggio (con tanto di testa beccuta) nonché l'immancabile scatola delle sorprese, dalla quale ogni sano di mente dovrebbe cercare di stare il più lontano possibile.

    Jack in the Box

    Joker è sempre stato un personaggio tanto divertente da vedere quanto complesso da padroneggiare, e anche in questa versione le cose non cambiano. Il clown di Arkham fa parte di quella categoria di personaggi ibridi, caratterizzato da una buona dose di tattiche a distanza e da mosse speciali principalmente a carica. È leggero ma non è velocissimo, il range con l'arma è buono ma non esagerato, e alcuni stili di combattimento sono espressamente votati al zoning più puro.

    Possiede però anche un buon set di combo cosiddette "entry level", come ad esempio "super sanity" e "pale moonlight", che permettono di causare velocemente un gran danno senza esporsi troppo. D'altra parte, però, non ha moltissime mosse di evasione, e bisogna ammettere che c'è anche un discreto gap con le combo avanzate, e in poche parole significa che bisogna mettersi a studiare come si deve, se si vuole guadagnare un reale vantaggio. Tecnicamente, insomma, si tratta di un personaggio dalla difficoltà intermedia, che fa della varietà d'approccio la sua arma principale.

    Però diciamoci la verità: quando scegli il Joker lo fai perché vuoi vedere la follia e le buffonate che caratterizzano il suo moveset, e ciò è perfettamente legittimo. Ci tocca quindi parlare nel dettaglio delle special moves, a partire dallo stilosissimo "getto di banconote in fiamme", che funziona principalmente come difesa a corto raggio, ma anche di tutte le declinazioni dell'armamentario del clown. Joker può sparare da una pistola camuffata da peluche, oppure tirar fuori un buon numero di oggetti contundenti dalla sua immancabile scatoletta a molla, lanciando proiettili dalle traiettorie improbabili su tutto lo schermo.

    Buone anche le due fatality, crudeli e deliziosamente sconclusionate, ma se volessimo assegnare un "premio follia", allora la miglior trovata è senz'altro quella dei "corpi imbottiti di tritolo". In poche parole, tralasciando le citazioni, invece di avvalersi di comuni ordigni questa volta il nostro Joker preferirà lanciare delle persone (incappucciate, legate, ma vive!) direttamente in faccia agli avversari, e noi con una seconda pressione del tasto apposito potremo farle deflagrare in mille pezzettoni di carne.

    Va da sé che oltre ad avere un generoso danno ad area, la suddetta pratica è tanto macabra quanto esilarante. Il culmine è il poter letteralmente lanciare questi ostaggi anche a bordo di una sedia a rotelle, e come potete immaginare, con il giusto tempismo, possiamo trasformare il tutto in una catastrofe completamente disinteressata di sangue e caos; e lasciateci dire che questa è sicuramente una delle migliori incarnazioni della filosofia del Joker.

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