Speciale Nintendo SpaceWorld - La storia

Uno speciale per ripercorrere tutta la storia del Nintendo SpaceWorld!

Speciale Nintendo SpaceWorld - La storia
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SpaceWorld : La Storia

Come in ogni campo industriale anche nel campo dei videogiochi esistono le cosiddette “fiere del settore”, dove le varie aziende mostrano al pubblico e agli addetti ai lavori i propri prodotti.
In questo caso le manifestazioni più importanti a livello mondiale sono sicuramente l’E3, che si tiene a Los Angeles nel mese di Maggio, ed il Tokyo Game Show, che si svolge nella capitale nipponica alla fine di Settembre.
Ma chi segue le vicende di casa Nintendo sarà sicuramente a conoscenza di un’altra fiera, lo SpaceWorld che nel corso degli anni è diventata una vera e propria esposizione proprietaria della casa di Kyoto : spesso questo avvenimento è servito per mostrare le nuove console e al contempo avere l’interesse totale della stampa e del pubblico, cosa invece che non può accadere quando si partecipa ad una mostra con altri produttori; questo spiega anche la diffidenza che ha sempre portato Nintendo a non presentarsi al Tokyo Game Show.
Nel corso degli ultimi anni però la grande N non ha più tenuto lo SpaceWorld, giustificando la cosa come troppo onerosa da organizzare, e persino l’anno scorso, quando fu presentato il DS tutti si aspettavano un ritorno di questa fiera, ma invece si preferì presentare la console in più città giapponesi, e non per niente l’evento venne denominato “Nintendo World Touch! DS”.
Addentriamoci quindi all’interno di questa manifestazione, per capire cosa realmente è (o è stata, a seconda dei casi...) e cosa ha rappresentato per il campo dei videogiochi.

Gli Inizi (1989-1993)

Inizialmente lo SpaceWorld, così come lo intendiamo noi, non era una fiera organizzata da Nintendo, non si teneva sempre nello stesso periodo e non si chiamava neppure così...
Siamo alla fine degli anni 80 e Nintendo decide di presentare alla “Shoshinkai Soft Tenjikai” (letteralmente : Fiera delle Innovazioni Software) sia gli ultimi titoli destinati al FamiCom (il NES in occidente) che una nuova console che rivoluzionerà il modo di giocare : il Gameboy.
Purtroppo la fiera è aperta soltanto al personale del settore e quindi non si hanno tantissime informazioni riguardo a questa prima manifestazione.

Nel 1990 la manifestazione si tiene sempre in Agosto e Nintendo si presenta ai nastri di partenza mostrando il Super FamiCom, con il quale la casa di Kyoto vuole bissare il successo ottenuto nel corso degli ultimi anni, sia a livello locale che mondiale, con il FamiCom; ovviamente grande attesa ed altrettanto entusiasmo accolgono Super Mario Bros 4 (che al momento del lancio verrà modificato in Super Mario Bros 4 : Super Mario World), e tra la ventina di titoli presentati spiccano F-Zero, la conversione di Populous ed Actraiser.
Inutile dire che al momento dell’uscita del Super Famicom, novembre 1990, il Giappone quasi si ferma, tanto era l’attesa per l’arrivo del 16 bit Nintendo (per capire una situazione simile avverrà 10 anni più tardi con l’uscita della PS2).

Il 1991 vede la fiera trasferirsi nella zona di Chiba, dove rimarrà per il resto degli anni, al nome viene aggiunta la dicitura “Family Computer SpaceWorld” e inoltre per la prima volta anche il pubblico normale può accedervi. Il successo riscontrato dal Super FamiCom è enorme, e nel corso della manifestazione verranno presentati, tra le altre cose, il nuovo capitolo della saga di Sakaguchi: Final Fantasy IV, la conversione di Sim City e l’atteso, nuovo episodio di Zelda (che verrà rinominato Legend of Zelda : A Link to the Past).

Ancora ad Agosto, siamo nel 1992, e la popolarità di Nintendo è probabilmente ai massimi storici : i titoli presentati sono tantissimi, tra i quali spiccano Super Mario Kart, Final Fantasy V, Star Fox e Dragon Quest V, ma è proprio in questi mesi che si inizia a parlare di una periferica che dopo vari tira e molla non verrà mai prodotta, la fantomatica espansione CD per il Super FamiCom, che porterà alla rottura dei rapporti tra Nintendo e Sony e negli anni successivi darà una svolta forse decisiva alle sorti del mercato videoludico.

Nel 1993 per la prima ed unica volta la manifestazione si tiene durante la Golden Week (la settimana a cavallo tra Aprile e Maggio in cui in Giappone è festa) ed oltre alla presentazione di vari titoli, tra cui Panel de Pon e Fire Emblem, ad attirare l’attenzione generale ci pensa niente meno che il presidente in persona, Hiroshi Yamauchi, annunciando al mondo l’inizio dello sviluppo del successore del Super FamiCom, il cui nome in codice è Project Reality e che si avvarrà di una patnership con Silicon Graphics per la fornitura dei chip grafici.

L’Età di Mezzo (1994-1996)

Ancora una volta la data della manifestazione cambia, passando a Novembre. L’edizione del 1994 verrà ricordata tra le tante cose per titoli che rimarranno nell’olimpo e nella storia videoludica del Super FamiCom, parliamo di Dragon Quest VI (che supererà la barriera delle 3 milioni di copie vendute...), l’altrettanto splendido Chrono Trigger e quello che per molti viene considerato il miglior platform 2D di sempre : Super Mario World : Yoshi’s Island.
Se nel corso dell’edizione scorsa era stato annunciato lo sviluppo della piattaforma a 64 bit, lo SpaceWorld 1994 vede invece la presentazione di una nuova console portatile, il Virtual Boy, che però diventerà l’unico insuccesso in casa Nintendo e porterà Gunpei Yokoi ad abbandonare la casa di Kyoto (per chi non lo sapesse, Yokoi è praticamente l’inventore dei Game & Watch, del FamiCom e del Gameboy, oltre che l’ideatore di personaggi quali Samus Aran di Metroid, Pit di Kid Icarus, di Wario e dell’intera saga Super Mario Land).

Il 1995 probabilmente verrà ricordato come una delle migliori annate : se da una parte si comincia a intravedere il declino del Super FamiCom, la parte del leone la fa sicuramente il Nintendo 64, che viene ufficialmente presentato durante la mostra (che si tiene anche per quest’anno in Novembre).
Dopo tanta attesa è finalmente possibile vedere la nuova console a 64 bit e soprattutto il pad, che introduce uno stick analogico che nel giro di pochi anni diventerà lo standard per tutte le piattaforme.
Vengono presentati titoli sia giocabili che in video, tra questi ultimi spiccano le prime immagini di Legend of Zelda, 007 Goldeneye, WaveRace, Blast Dozer, Kirby Ball 64, quest’ultimo però avrà una gestazione travagliata, tanto che il progetto verrà prima abbandonato e poi ripreso solo nel 2003 su Gamecube, col nome di Kirby Air Ride.
Ma ovviamente la star non poteva che essere lui, l’idraulico che da anni ormai accompagna e rappresenta in tutto il mondo la Nintendo : Super Mario 64 stupisce tutti, stampa e pubblico, e dimostra che il passaggio alla terza dimensione può essere indolore (grazie appunto allo stick analogico) e setta un nuovo parametro di riferimento per i giochi di piattaforme.
Ma dietro Mario si affacciano delle creature che ben presto diventeranno la vera e propria gallina dalle uova d’oro per Nintendo, visto che viene presentato per Gameboy il primo titolo dedicato ai Pokemon (il gioco uscirà solamente 3 mesi dopo, ovvero a Febbraio del 1996).

Nel 1996 la manifestazione si tiene ancora a Novembre, il Nintendo 64 è finalmente giunto sul mercato dopo innumerevoli rinvii e per il momento sembra ancora tenere testa sia al Saturn dell’eterna rivale Sega che alla Playstation della nuova arrivata Sony.
Tra i giochi presentati spiccano Mario Kart 64, per la quale vengono montate postazioni che mettono in risalto l’aspetto multiplayer, grazie alle 4 porte disponibili, mentre sugli schermi passano le immagini del nuovo Zelda, Yoshi’s Island 64 e Mother 3 (quest’ultimo non uscirà mai, nonostante le grandi richieste del pubblico, soprattutto americano). Viene inoltre annunciata una periferica, il 64DD che dovrebbe ovviare al mancato utilizzo del supporto ottico a favore delle cartucce, motivo per il quale molte case abbandoneranno il Nintendo 64, prima tra tutte la Square che annunciando quasi a sorpresa l’uscita di Final Fantasy VII su Playstation segna inequivocabilmente il passaggio di testimone da Nintendo a Sony per quanto riguarda la leadership del mercato casalingo.

Una Nuova Era (1997-2001)

Con l’arrivo del 1997 la manifestazione cambia nome, grazie soprattutto al successo planetario che sta riscuotendo Pokemon. La manifestazione questa volta si tiene in Febbraio, giusto ad un anno dal lancio del titolo che ha risollevato le sorti di una console, il Gameboy, che dopo 8 anni di onorato servizio sembrava prossima alla pensione; ad essa partecipano oltre 100.000 persone ed ovviamente l’attesa è tutta per il nuovo Pokemon Gold & Silver; inoltre il boom di vendite del Gameboy fa si che vengono lanciate nuove periferiche, come la Pocket Printer e la Pocket Camera.
Ovviamente il fenomeno Pokemon si abbatte anche sul Nintendo 64, per il quale vengono mostrati Hey, You! Pikachu, Pokemon Stadium e Pokemon Snap. Ma c’è anche altro per l’ammiraglia di casa Nintendo, poichè vengono mostrati F-Zero X, 1080° Snowboard, Banjo & Kazooie, mentre l’attesissimo Legend of Zelda : Ocarina of Time viene posticipato da Aprile del 1998 alla fine dello stesso anno.

Il 1998 non vedrà lo svolgersi della manifestazione, forse anche a causa di Ocarina of Time : l’enorme attesa creatasi sia tra gli addetti ai lavori che tra il pubblico costringono il team di Miyamoto a concentrarsi esclusivamente su questo titolo, poiché dopo il primo rinvio è necessario che esca in tempo per le festività natalizie.
E guardando al risultato ottenuto onestamente non c’è nemmeno tanto da dispiacersi per la mancanza dello SpaceWorld edizione 1998...

Il 1999 rappresenta il ponte ideale tra il decennio che si sta per chiudere, che ha visto l’ascesa e la caduta di Nintendo come regina incontrastata dei videogiochi, ed il nuovo decennio, o nuovo secolo, insomma... verso il futuro.
Le maggiori attenzioni sono rivolte a Pokemon Gold & Silver, titolo già presentato due anni fa all’ultima manifestazione, ma continuamente rimandato; per questa ragione l’attesa ha raggiunto vette mai toccate, basti dire che all’interno della fiera sono presenti ben 288 postazioni dedicate a questo titolo, ed in alcuni casi per poter provare il gioco si arriva ad aspettare più di un’ora !!!
Nonostante il fenomeno Pokemon sembri inarrestabile c’è un altro titolo che riesce a ritagliarsi un po’ di attenzione, ovvero Nintendo All Stars: Smash Brothers, dimostrazione di come Nintendo possa avventurarsi in un genere diverso dal solito ma riuscire lo stesso a centrare il bersaglio: un picchiaduro tridimensionale con protagonisti i maggiori personaggi dell’universo creato dalla fervida mente di Miyamoto e soci.
Nonostante questi due titoli calamitino quasi completamente l’attenzione del pubblico, possiamo ricordare anche che nel corso dello SpaceWorld 1999 vennero presentati Legend of Zelda: Majora Mask, Donkey Kong 64, Kirby 64, Paper Mario e Super Robot Taisen 64.
Ma probabilmente questa edizione verrà anche ricordata per la vicenda Mother 3: il terzo capitolo dell’RPG che su SNES aveva conquistato il cuore del pubblico oltreoceano era stato già annunciato nel corso dell’edizione del 1996, e l’uscita per il 64DD sembrava ormai prossima, tanto che erano presenti alcune postazioni. Invece pochi mesi dopo il gioco verrà clamorosamente cancellato, contribuendo forse in maniera definitiva ad affossare il progetto 64DD (visto che l’altro titolo di grande richiamo, Ocarina of Time, era già uscito su cartuccia); inutile dire lo stupore che la notizia causò, basti pensare che ancora oggi, a 6 anni di distanza, in America decine di migliaia di persone firmano petizioni affichè si possa finalmente tornare ad impersonare Ness...

Ed eccoci nel nuovo millennio! Il 2000 vede la presentazione di due nuovi prodotti : dopo 11 anni di gloriosa storia è giunta l’ora di mettere in pensione il Gameboy, che tra versioni base e successivi restayling ha sfondato il muro delle 100 milioni di unità vendute.
Con il Gameboy Advance la Nintendo entra nella nuova era dei portatili, ridisegnando la macchina (per la prima volta orizzontale), con uno schermo che permette 65.000 colori (ma ahinoi, ancora privo di retroilluminazione) e la totale compatibilità con tutta la ludoteca del suo predecessore.
Nelle 140 postazioni disponibili è possibile provare tra gli altri Mario Kart Advance, Golden Sun e Rockman EXE, e la cosa divertente è che a differenza di quanto accade per le console da casa le immagini del gioco non vengono proiettate su schermi ma si usa direttamente la console, quindi dopo ogni prova il personale della Nintendo pulisce lo schermo del GBA prima dell’arrivo del successivo spettatore.
Non per questo però non si vedono titoli per il Gameboy Color, tra cui Mario Tennis e Tales of Phantasia, mentre un notevole gradimento lo ottiene Donkey Kong 2001, tanto che si arrivano a punte di un’ora e quaranticinque minuti di coda...
Vengono presentate le prime immagini del Gamecube e, come diretta conseguenza, l’ultima serie di giochi che vedranno la luce sul Nintendo 64, come Animal Forest, Perfect Dark e Sin & Punishment; un’ultima citazione la meritano tre titoli che verranno poi rimandati sulla piattaforma di nuova generazione, ovvero Animal Leader (da N64 a GC), Legend of Starfi e Tomato Adventure (da GBC a GBA), questi ultimi due per la cronaca sono inediti in occidente, sebbene in Giappone abbiano avuto dei seguiti, a testimonianza di un discreto risultato ottenuto.

L’avvenimento principale dell’edizione 2001 è sicuramente la presentazione del Gamecube, la nuova piattaforma con la quale Nintendo vuole tenere una certa posizione di rilievo nel mercato dei videogiochi, anche se dopo l’entrata di Microsoft si annuncia sempre più difficile.
Per la prima volta non sarà Mario ad accompagnare l’uscita della nuova console, e questo forse è uno dei motivi per il quale il Gamecube non viene subito accolto con entusiasmo in madrepatria. Nelle 209 postazioni a disposizione del pubblico è possibile provare Luigi’s Mansion, il titolo di lancio della Nintendo, Pikmin, il nuovo, originale titolo creato nientemeno che da Shigeru Miyamoto in persona, e Animal Forest +; ma non mancano nemmeno le terze parti, prima di tutto Sega, da poco diventata sviluppatore e non più produttore, e fa un certo effetto vedere certi titoli e certi loghi girare su una macchina Nintendo... Super Monkey Ball (titolo di lancio), Sonic Adventure 2 e Phantasy Star Online rappresentano forse meglio di tutto il resto il netto taglio col passato che la casa di Osaka ha deciso di intraprendere dopo l’insuccesso commerciale del Dreamcast.
Il Gameboy Advance, a differenza del Gamecube, ha ottenuto un riscontro molto positivo dal pubblico (ricordiamo che lo SpaceWorld 2001 si tiene a fine Agosto mentre il GBA era arrivato nei negozi nippoci a fine Marzo), e lo dimostrano innanzitutto il cospicuo numero di postazioni, ben 200, ed anche il numero di titoli presentati : si va da Super Mario Advance 2 (che altri non è che il porting di Super Mario World), Magical Vacation (bellissimo RPG purtroppo inedito in occidente), Fire Emblem e Diddy Kong Pilot, quest’ultimo poi cancellato in seguito alla cessione, che all’epoca fece scalpore, di Rare; non mancano ovviamente i titoli delle terze parti, come Sonic Advance (ancora Sega su console Nintendo), Super Robot Taisen A, Rockman EXE 2 e Gyakuten Saiban.
L’ultima segnalazione va per il successo incredibile ottenuto dal torneo di Dairantou Super Smash Brothers DX (Super Smash Bros Melee in occidente), il seguito (o sarebbe meglio chiamarlo upgrade?) del picchiaduro Nintendo che molto successo aveva ottenuto su N64 : 50 postazioni e code che arrivano ben oltre l’ora e mezza decretano un successo che si ripeterà poi nelle vendite, tanto che risulterà essere l’unico million seller in Giappone e globalmente il titolo più venduto per Gamecube.

Il 26 Agosto 2001 cala il sipario sullo SpaceWorld 2001, ma purtroppo l’evento non si terrà né nei successivi due anni, tantomeno nel 2004, quando per promuovere il lancio del Nintendo DS, il nuovo portatile, Nintendo preferirà allestire una presentazione che toccherà 4 città giapponesi (il già citato Nintendo World Touch! DS) anziché allestire, come tutti pensavano, una nuova fiera.

GameCube Probabilmente visti i costi da sostenere a Kyoto han pensato che era più conveniente girare per 3 settimane per il paese anziché far confluire stampa e pubblico in un unico posto; visto che al momento il DS sembra andare ben oltre le più rosee previsioni, pare che la scelta di Nintendo si sia rivelata azzeccata, ma per gli appassionati di videogames certo la mancanza dello SpaceWorld si fa sentire notevolmente, ma probabilmente questo è il prezzo che si deve pagare per sopravvivere nel duro mondo dell’industria dei videogames.